EnodasIl mio mondo... |
... " Non si conoscono che le cose che si addomesticano", dissela volpe." gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno più amici. Se tu vuoi un amico addomesticami!" ...
... "Ma piangerai!" disse il piccolo principe.
"E' certo",disse la volpe.
"Ma allora ch eci guadagni?"
"Ci guadagno", disse la volpe, "il colore del grano".
soggiunse: "Va a rivederele rose. Capirai che la tua è unica al mondo". ...
... "Addio",disse la volpe. "Ecco il mio segreto. E' molto semplice: non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi".
"L'essenziale è invisibile agli occhi", ripeté il piccolo principe, per ricordarselo.
"E' il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante".
"E' il tempo che ho perduto per la mia rosa…" sussurrò il piccolo principe per ricordarselo.
"Gli uomini hanno dimenticato questa verità. Ma tu non la devi dimenticare. Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa…"
Tutte le foto contenute in questo blog, se non specificato diversamente, sono mie e come tali sono protette da diritto d'autore. Rappresentano un momento, un istante, un'idea un'emozione.
Ho costruito un sito per raccoglierne alcune, e condividere una passione nata e cresciuta negli ultimi anni. Il sito é raggiungibile cliccando l'immagine qui sotto:
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ultimo aggiornamento: 20 Febbraio 2014
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l’ipocrisia, l’opportunismo, chi indossa una maschera solo per piacere a qualcuno, l’arroganza, chi pretende di dirmi cosa devo fare, chi giudica, chi ha sempre un problema più grosso del mio, sentirmi tradito, le offese gratuite, i luoghi affollati, essere al centro dell’attenzione, chi non ascolta, chi parla tanto ma poi…, l’invidia, il passato di verdura
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Messaggi del 16/04/2020
Post n°853 pubblicato il 16 Aprile 2020 da enodas
Sono tornato ai miei racconti, agli appunti sparsi, alle immagini. Idealmente, allora, viaggiavo portando in spalla libri che sapessero guidarmi lungo strade sconosciute che le mappe non sapevano definire. L'ho fatto d'istinto, prima ancora di sfogliare le pagine dei suoi libri. E là nel profondo Sud del mondo, tra immagini vecchie e nuove di America Latina, c'erano anche le sue pagine, le sue parole, i suoi romanzi. Una frontiera scomparsa, le rose di un deserto, un treno perduto lungo binari mitici. Sì, lui mi ha preso per mano. Era con me, ad osservare gli splendidi cieli patagonici, ad percorrere sentieri tortuosi su autobus sgangherati, ad attraversare un confine perduto a bordo di una nave spazzata dal vento. C'era lui, alla fine del mondo. Lui, attraverso i paesaggi, attraverso le figure che silenziose si sovrapponevano e poi nuovamente scomparivano, proprio come quelle rose che fioriscono un giorno speciale in uno dei luoghi più aridi del pianeta. Se mi sono emozionato nell'ascoltare quelle storie, le molte voci rese silenziose dal tempo, se mi sono commosso davanti alla bellezza disarmante di un paesaggio che sognavo molto prima di conoscerlo, che ancora sogno, quando chiudo gli occhi e mi rimetto su quelle strade, é anche perché quelle pagine le ho lette, e quella voce narrante mi é entrata dentro. Tra la terra e il cielo.
"...Alle dieci del mattino il deserto di Atacama si mostrava in tutto il suo spietato splendore, e io capii definitivamente perchè la pelle dei suoi abitanti appare vecchia prima del tempo, segnata dal sole e dai venti impregnati di salnitro..." |
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