Enodas

Il mio mondo...

 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2019 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

monellaccio19Dott.Ficcagliaacer.250m12ps12Desert.69CherryslMiele.Speziato0amorino11surfinia60felixyaxiltuocognatino1Signorina_Golightlycassetta2rossella1900.rprefazione09
 
Citazioni nei Blog Amici: 26
 
Mi piace

la musica, suonare il pianoforte, suonare il mio violino, la luce del tramonto, ascoltare il mare in una spiaggia deserta, guardare il cielo stellato, l’arte, i frattali, viaggiare, conoscere e scoprire cose nuove, perdermi nei musei, andare al cinema, camminare, correre, nuotare, le immagini riflesse sull’acqua, fare fotografie, il profumo della pioggia, l’inverno, le persone semplici, il pane fresco ancora caldo, i fuochi d’artificio, la pizza il gelato e la cioccolata


Non mi piace


l’ipocrisia, l’opportunismo, chi indossa una maschera solo per piacere a qualcuno, l’arroganza, chi pretende di dirmi cosa devo fare, chi giudica, chi ha sempre un problema più grosso del mio, sentirmi tradito, le offese gratuite, i luoghi affollati, essere al centro dell’attenzione, chi non ascolta, chi parla tanto ma poi…, l’invidia, il passato di verdura





 
Ultimi libri letti


I sei numeri dell'universo
- M. Rees -
* * *
La tavola fiamminga
- A. Perez-Reverte -
* * * * *
Lunedi blu
- A. Grunenberg -
* * *
Leonardo da Vinci
- D. Mereskovskij -
* * * *
Pilota di guerra
- A. de Saint-Exuperi -
* * *
Un nome da torero
- L. Sepulveda -
* * * * *
Il libro di mia madre
- A. Cohen -
* * *
Il disprezzo
- A. Moravia -
* * * *
Il ritorno del giovane principe
- A.G. Roemmers -
* * *
 

Suonando...


Albeniz
Granada
Asturias

Beethoven
Sonata n.3 op.10 (n.7)
Sonata op.13 “Patetica” (n.8)
Sonata n.2 op.27
“Chiaro di luna” (n.14)

Sonata op.53 “Waldstein” (n.21)

Chopin

Notturni

Debussy

Suite Bergamasque
Deux Arabesques

Liszt

Valse Oublièe
Valse Impromptu

Schubert

Impromptu n.3 op.90
Impromptu n.2 op.142




 

Messaggi di Luglio 2019

.

Post n°819 pubblicato il 24 Luglio 2019 da enodas

 

E' quando finalmente col treno passo sul ponte della ferrovia che rinnovo quel pensiero di quanto sia bello questo Paese, di quanto sia orgoglioso delle mie origini, di quanto mi manchi. Quando ina lingua di terra e due file di binari si affiancano nel mare, nella laguna quasi immobile dove in lontananza già appaiono i riflessi delle isole. E' così che, ogni volta, in qualche modo, ho un tuffo al cuore, dentro i miei ricordi, le mie immagini e le mie storie, sin da quando ero bambino e poi via via adolescente, ragazzo, adulto.  Accompagnato da personaggi della mia vita. Mentre ancora il treno sta sferragliando lungo questo ultimo tratto, rallenta, ed entra in stazione. Oggi é una giornata di sole. Ma con me ci sono anche nevicate improvvise, inverni sereni, giornate di alta marea, e qualche volta anche un po' di pioggia. Sparsa qua e là, qualche lacrima. E poi, tanti passi: un percorso che sembra ogni volta differente, quei nomi così evocativi e le calli ed i ponti che non so riconoscere ed i riflessi di luce. Tutto inizia da un ponte e dall'amore che ciò rappresenta.

 

 

L'attesa, come sempre, é lunga. Mentre sulla linea di camminamento che si affaccia sul canale si accumula sempre più gente. Ho attraversato il ponte di barche verso la Giudecca, oltrepassato la chiesa del Redentore, girovagato un po' prima di cercare, anche io, il mio posto. Ci sono feste, banchetti e piccoli palcoscenici. Oltre alle barche, ovviamente, che riempiono le acque. Un po' come lo ricordavo. In attesa di una sera che sembra prolungarsi in un tramonto delicato e l'aria calda di una notte d'estate. Il terzo fine settimana di luglio. Il mio "surprise weekend", questa volta, é qui. In attesa. Che partano i primi colpi, e la notte si accenda, incandescente, di riflessi e colori. Interminabili, infuocati, macchie di colore che sembrano colpi di colore su una tela cupa, o immagini ravvicinate di stelle. Perché così mi piace interpretare i fuochi d'artificio. Ad illuminare un profilo unico che dalle Zattere si allarga e si sovrappone nelle curve della Storia, lungo la via tracciata da un'antica tradizione, dentro la laguna, scintillante di luci sparate nel cielo ed occhi puntati all'insù, chissà quante immagini, quante promesse, quanti sospiri. Uno, anche il mio.

 

 
 
 

.

Post n°818 pubblicato il 14 Luglio 2019 da enodas

 

Chissà cosa pensasse mentre in pubblico sollevava la bacchetta un'ultima volta. Chissà quale fosse allora, adesso, il significato di quella sua musica, così struggente, così evocativa. Quanto amore, quanta malinconia e quanto sentimento bisogna avere per creare della musica così. Un ultimo, faticoso, movimento d'orchestra. Un ricercare ostinato, come il titolo di una colonna sonora. E sulle note, immagini di attori, tra colori e bianco e nero, tra paesaggi rudi e sconfinati a luoghi familiari eppure lontani. Anche se, rispetto al passato, quel gesto sembrava un po' sforzato, e la musica nel suo programma sembrava mancare qualcosa. Almeno, nelle mie aspettative. Una sera d'estate, sullo sfondo di rovine imponenti e silenziose che luci ed ombre modellavano ad arte nella notte. Un altro gesto, ritmato, a liberare altre note. Alcune non le avevo mai sentite. E chissà quale fra le tante emozioni di quella musica risaliva quel gesto, ne stringeva la mano che l'aveva scritta, su carta pentagrammata, un un passato indefinito degli ultimi decenni, e lentamente incontrava il cuore che l'aveva concepita.

 

[...]

 

 
 
 

.

Post n°817 pubblicato il 05 Luglio 2019 da enodas

 

 

 

Tra i tanti luoghi magici di Roma, la Domus Aurea é uno dei miei preferiti. Ricca di fascino, mistero, riemersa dalla memoria dannata e dalle pagine dei libri di storia, attraverso un portone che si schiude verso il centro della terra, quasi un Aldilà fatto di labirinti di pietra, roccia franata, luoghi nascosti. E, illuminate dalla torcia, come secoli fa fu per le prime persone che si calarono dall'alto, si svelano i dipinti sui muri, ancora visibili, vivi e silenziosi, nascosti da una patina stesa dal tempo o ravvivati da una mano moderna che li ha sfiorati con cura. E' il silenzio del tempo a colpire: nel buio che sa di mistero, soltanto l'immaginazione può rendere ragione di ciò che davvero poteva essere questo luogo, di quanto fosse la luce che penetrava direttamente dal cielo, si rifletteva su disegni d'acqua e lamine d'oro, laddove soltanto una mente folle e grandiosa poteva arrivare. Ecco, l'emozione più grande é calpestare questo suolo strappato dalla maledizione che lo ha seppellito, respirarne la vana gloria, sentire direttamente il sussurro della grandezza di Roma in un alito di vento gelido, ed osservare quei dipinti con lo stesso stupore e lo stesso spirito d'avventura dei pittori rinascimentali che si calavano in quelle che credevano grotte prive di spiegazione ma colme di umanità.

 

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: enodas
Data di creazione: 18/11/2007
 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: enodas
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 44
Prov: VR
 
Mi trovate anche su:

DeviantArt




e su: Flickr
(foto pubblicate nel blog)




 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
 
La gente non fa i viaggi. Sono i viaggi che fanno la gente.
(J. Steinbeck)

Nell'ultimo anno...


 
Si usa uno specchio di vetro per guardare il viso,
si usano le opere d'arte per guardare la propria anima

G.B.Shaw


Leonardo da Vinci


Raffaello Sanzio


Michelangelo Buonarroti

 

 


Caravaggio


Rembrandt van Rijn


Jan Vermeer
 


Antonio Canova



Caspar David Friedrich


Claude Mone
 


Vincent van Gogh


Salvador Dalì


Marc Chagall

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963