31 01 2006
IL TERZO OCCHIO DI MARGHERITA
Il taxi la accompagna al Safari Park Hotel nel quartiere Karen di Nairobi e Margherita si riempie gli occhi delle immagini di questa città africana... Ma il suo cuore è già nella savana, dove ogni volta incontra quella sensazione di libertà eterna ed infinita che ha provato solo poche volte nella vita... E' una sorta di appagamento profondo, la sensazione di essere esattamente al proprio posto nell'Universo, essere a casa dopo tanto tempo... Solo la natura selvaggia le dà questa emozione... La natura e Jack. Ancora non lo sa Margherita che esiste anche un essere un umano capace di farle provare tanta intensità. Non lo sa perchè ancora non lo conosce e per il momento ne ha solo sentito la carezza penetrante e blu...
Giunta all'hotel dalla caratteristica architettura africana, Margherita si preoccupa che il suo terzo occhio chiuso nella valigetta di metallo venga trattato con la dovuta cautela... Quando pensa alla sua macchina fotografica Margherita la considera una compagna di viaggio, discreta e piena di talento. La segue ovunque vada e non l'ha mai tradita... A volte ha anche la sensazione che sia una parte di lei che solo apparentemente è staccata dal suo corpo, che solo ad uno sguardo superficiale sembra una apparecchiatura elettronica... E' il suo terzo occhio, sensibile e necessario alla stregua degli altri due... Le permette di vedere il mondo con una sensibilità diversa, quasi un intuito primordiale. Si considera fortunata Margherita perchè non è da tutti fare un lavoro che esprima al massimo il proprio talento... Ma è poi stata fortuna la sua o coraggio??? Si perchè ci vuole comunque coraggio a lasciare un lavoro sicuro per andare all'avventura come fotografa free-lance. La monotonia non è sempre facilmente sacrificabile, la sicurezza ci ammalia con le lusinghe della comodità. Ma chiude anche lo sguardo, e non ci fa vedere mai più lontano del nostro naso...
Ma Margheritalalibera non ha mai mancato di coraggio. Ed è proprio per questo che è riuscita ad allargarlo lo sguardo attraverso le lenti dei suoi obiettivi fotografici... E di coraggio ce ne vuole tanto anche per amare un uomo come Jack.
Anche di culo ce ne vuole tanto per incontrare una come Margherita perchè, a rileggere di nuovo la storia di M&J, è sempre lei la vera storia e quel suo modo di amare. Catene di libertà.
Non credo in dio ma sai cosa penso? Che sono grato a chi ha deciso di lasciarci sedimentare i ricordi e non gli sono grato solo per chi, nella sua solitudine, ha la possibilità comunque di stringere qualcosa ma gli sono grato anche per chi, come me, ogni tanto ha voglia di ritrovare qualcosa di uno ieri di cui comunque ho conservato qualcosa. Quelle ammoniti, silenti ed indurite testimoni di qualcosa che era... e poco importa se eramare o un antico oceano...