Creato da F1Lovers il 07/07/2010

Formula One Lovers

Il blog degli amanti della Formula Uno

 

Gp Corea: Prove Libere 1 e 2

Post n°93 pubblicato il 22 Ottobre 2010 da F1Lovers
 

Sul circuito di Yeongam, in Corea, non solo Fernando Alonso sembra trovarsi a suo agio con il tracciato. Anche Lewis Hamilton, infatti, pare avere un buon feeling con la pista e, a conti fatti, è quello che ottiene i risultati migliori nella somma delle due prove libere.

Nella prima sessione, il pilota McLaren infatti si lascia dietro tutti quanti, con la tattica sorniona di lasciar girare prima a lungo gli altri in modo da permettere un miglior gommaggio dell'asfalto nuovo di zecca. La superficie infatti dal principio risultava scivolosa e polverosa e le uscite di pista sono numerose: Trulli, Yamamoto, Massa, Alonso, Buemi, Kobayashi, Glock e d’Ambrosio, mentre Senna ripota anche un piccolo danno alla sua monoposto. Con 12 minuti a disposizione per tentare il miglior tempo, in 15 giri il britannico nell'ultimo minuto rimanente ferma il cronometro sull'1:40.887. Lo segue a ruota Robert Kubica sulla sua Renault, unico insieme ad Hamilton a stare sotto l'1:41, con il crono di 1:40.968; al terzo posto invece chiude Nico Rosberg in 1:41.152. Il leader della classifica iridata, Mark Webber, finisce invece solo settimo con 1.315 di ritardo.

1. Lewis Hamilton (Gbr) McLaren-Mercedes in 1'40"887 alla media di 200,362 Km/h
2. Robert Kubica (Pol) Renault 1'40"968
3. Nico Rosberg (Ger) Mercedes 1'41"152
4. Sebastian Vettel (Ger) Red Bull-Renault 1'41"371
5. Jenson Button (Gbr) McLaren-Mercedes 1'41"940
6. Michael Schumacher (Ger) Mercedes 1'42"022
7. Mark Webber (Aus) Red Bull-Renault 1'42"202
8. Nick Heidfeld (Ger) Bmw-Sauber 1'42"293
9. Nico Hulkenberg (Ger) Williams-Cosworth 1'42"678
10. Rubens Barrichello (Bra) Williams-Cosworth 1'42"883
12. Felipe Massa (Bra) Ferrari 1'43"054
15. Fernando Alonso (Esp) Ferrari 1'43"928


Nella seconda sessione i tempi si abbassano sensibilmente grazie alle migliori condizioni della pista e il più veloce, questa volta, risulta l'australiano della Red Bull, che manda dei chiari segnali alla Ferrari: la leadership è sua e sarà difficile portargliela via. Webber ottiene il tempo di 1:37.942 e si piazza davanti al suo diretto inseguitore, Fernando Alonso, distaccato soltanto di 0.19. al terzo posto ancora Hamilton, con 1:38.279.

1. Mark Webber (Aus) Red Bull-Renault in 1'37"942 alla media di 206,387 Km/h
2. Fernando Alonso (Esp) Ferrari 1'38"132
3. Lewis Hamilton (Gbr) McLaren-Mercedes 1'38"279
4. Robert Kubica (Pol) Renault 1'38"718
5. Jenson Button (Gbr) McLaren-Mercedes 1'38"726
6. Felipe Massa (Bra) Ferrari 1'38"820
7. Sebastian Vettel (Ger) Red Bull-Renault 1'39"204
8. Vitaly Petrov (Rus) Renault 1'39"267
9. Nico Rosberg (Ger) Mercedes 1'39"268
10. Kamui Kobayashi (Jpn) Bmw Sauber 1'39"564

Fonte: Yahoo Sport

 
 
 

Alonso: Il primo feeling con il circuito di Yeongam è positivo

Post n°92 pubblicato il 20 Ottobre 2010 da F1Lovers
 
Tag: News

Sono arrivato ieri sera a Seul e stamattina sono ripartito per raggiungere Yeongam, la sede della prima edizione del Gran Premio di Corea. Dopo pranzo ho fatto un salto in circuito perché avevo voglia di vedere dal vivo com’è il tracciato. Devo dire che la prima impressione è positiva.

Innanzitutto non ci sono grandi sorprese: c’è una corrispondenza fra quello che avevamo visto al simulatore nelle scorse settimane e la realtà. Mi sembra un circuito molto interessante e divertente per la guida, soprattutto nell’ultimo settore. A che pista assomiglia? E’ un misto di vari tracciati. Il primo settore ricorda molto il Bahrain: lunghi rettilinei con brusche frenate che portano a curve da 180°. Il secondo richiama la Turchia, in particolare la curva 11 che ti fa pensare alla 8 di Istanbul, mentre l’ultimo è simile al terzo di Abu Dhabi.

Quando si arriva su una pista nuova c’è ancora più voglia di guidare quindi saranno molto lunghi i due giorni che ci separano dal primo giro, in programma venerdì mattina. Penso che potremo assistere ad una gara spettacolare: ci sono almeno un paio di punti dove i sorpassi sembrano possibili, in particolare alla staccata della curva 3 dove si arriva al termine di un rettilineo lungo oltre un chilometro. Ci sarà molta azione lì al primo giro della gara, più di quella che vedremo dopo la partenza.

Fonte: f1grandprix

 
 
 

Felipe Massa in crisi: si avvicina la svolta?

Post n°91 pubblicato il 11 Ottobre 2010 da F1Lovers
 
Tag: News

Ogni situazione ha il suo tempo, e quello di Felipe Massa in Ferrari pare essere agli sgoccioli.

Anche nel Gp del Giappone il brasiliano è parso assente, quasi un corpo estraneo alla Scuderia. Appare depresso, si fa intervistare con fatica e i risultati sono una logica conseguenza del suo stato d’animo. L’errore in partenza a Suzuka è sintomatico di una convivenza e di un rapporto che, se non lo è già, è diretto verso il logorìo.

Il rientro tra i dubbi

Il rientro di Felipe è stato circondato da un grande punto di domanda. L’incidente di Budapest 2009 destava preoccupazione, non tanto per le conseguenze fisiche sul brasiliano (che si è ripreso completamente), quanto per quelle psicologiche e, di riflesso, di pilotaggio. La Ferrari ha scelto di dare fiducia al brasiliano: se non lo avesse fatto, d’altronde, sarebbe stata ampiamente criticata e accusata di averlo messo da parte senza nemmeno una possibilità di dimostrare le sue intatte capacità.

Prima parte di stagione

Il primo avversario è il compagno di squadra, si sa.Vediamo quindi i risultati di Felipe rispetto a quelli di Fernando Alonso. Dopo Silverstone, (doppia debacle Rossa) la differenza tra Fernando (116 punti) e Felipe (91 punti) è di 25 lunghezze. Felipe ha sul groppone il contatto in Canada con Liuzzi in partenza che lo costringerà a terminare fuori dai punti, e il contatto proprio con Fernando in Inghilterra nelle prime fasi: arriverà quindicesimo.
In ogni caso Fernando fin qui è stato globalmente più veloce di lui, ma ha fatto anche errori pesanti e quindi, tutto sommato, la differenza in classifica non è ancora eclatante.

La svolta di Hockenheim

Il GP di Germania ha rappresentato la svolta per la stagione di entrambi i piloti, soprattutto a livello mentale. Il team order in mondovisione con il quale Felipe ha dovuto lasciare strada a Fernando ha stabilito, benchè la Ferrari continui a parlare di parità tra i suoi piloti (ne parleremo più avanti), quale fosse la prima e la seconda guida. Felipe non ha nascosto il disappunto e, se già prima non riusciva a rimanere in scia allo Spagnolo, successivamente la situazione si è aggravata. Mentalmente e prestazionalmente. Senza scambio di posizioni i due sarebbero stati divisi da soli 18 punti.

Ultime gare

Due quarti posti a Budapest e a Spa e il gradino più basso del podio di Monza. La rimonta di Singapore fino al decimo (poi diventato ottavo) posto dopo la partenza dal fondo e il disastro in partenza a Suzuka. Fernando invece ha ingranato la settima e ha ottenuto due vittorie (Monza e Singapore) e un terzo posto negli ultimi tre appuntamenti. Per entrambi un ritiro. A Spa Fernando, a Suzuka Felipe. La classifica adesso parla di 78 punti di distacco tra i due. E Felipe pare non essere (più) in condizioni tali da poter dare una mano al compagno nella rincorsa al titolo.

Prima, seconda guida e un po’ troppa ipocrisia

L’ordine di Hockenheim è stato chiaro, lampante e innegabile. E allora ci chiediamo perchè ci si ostini ancora, in Ferrari, a ribadire che i due piloti partono alla pari. Questo poteva valere idealmente ancora fino a Silverstone. Idealmente perchè è chiaro che non si porta avanti un investimento quale quello di Ferrari-Santander per accasare in Rosso un secondo pilota (e quindi Felipe avrebbe potuto immaginare già all’inizio quale sarebbe stata la sua fine). Ma dopo Hockenheim, parlare ancora di parità sembra quasi un’offesa intellettuale. Perchè dopo la scenetta tedesca la situazione è diventata sempre più evidente col passare delle gare, e sarebbe a questo punto corretto mettere i puntini sulle “i” e confermare, una volta per tutte, che Alonso è la prima guida e Massa si deve adeguare.

I rapporti con Alonso

Che Felipe e Fernando non siano la coppia perfetta l’avevamo visto al Nurburgring nel 2007, con il litigio in mondovisione poco prima del podio. L’arrivo dello spagnolo in Ferrari è stato accompagnato da dichiarazioni di sportività e braccia aperte da parte di Felipe (come si fa in tutti i casi, ovviamente), ma già dall’inizio dell’anno si era visto qualche segnale non proprio positivo. Vengono in mente il sorpasso in corsia box in Cina, le velate lamentele (a gesti) a Melbourne e l’ormai famoso “Ridiculous” di Hockenheim.
Come piccola consolazione in tal senso, possiamo dire che in Red Bull i rapporti tra Vettel e Webber sono, se possibile, ancora più freddi. Però in questo caso il tutto è confermato dai diretti interessati e, se proprio non si vuole credere alle dichiarazioni, basta andare a rivedere l’autoscontro di Istanbul.

Situazione delicata e 2010 difficile.

Non possiamo sapere cosa sarebbe successo se Felipe non avesse avuto il grave incidente di Budapest. Il finale 2009 è stato talmente complicato tra il probabile rientro di Schumacher e la numero 3 passata dai piedi di Badoer e Fisichella, che forse anche in Ferrari i ritmi sono stati frenetici e poco lucidi.
Si è ipotizzato che, senza il prolungato stop, Raikkonen avrebbe onorato anche l’ultimo anno di contratto formando un Dream Team con Alonso che in molti avrebbero gradito, dopo quello sfumato nel 2007 con Schumacher.
Felipe è poi appoggiato dal vecchio “blocco” dirigenziale di cui è rimasto solo Nicholas Todt, figlio dell’attuale Presidente FIA. Lo stesso Schumacher ha detto che, viste anche le motivazioni calanti, ha preferito farsi da parte a fine 2006 per non chiudere le porte a Felipe.
L’incidente del 2009 potrebbe aver “costretto”, diciamo così, la dirigenza Ferrari a mettersi una mano sul cuore e tenere caldo il sedile a Felipe. E non ci sentiamo sicuramente di biasimare questa scelta. Quale altra squadra avrebbe puntato su un pilota reduce da un incidente così grave? Anche la Mclaren fece lo stesso con Mika Hakkinen nel 1996 dopo l’incidente di Adelaide nell’ultimo GP 1995. A scoppio ritardato, arrivarono poi due mondiali di fila.

Felipe, comunque, pare essere recuperato pienamente dal punto di vista fisico, ma sembra non sentirsi più “coccolato” come nei primi anni Ferraristi e ciò influisce negativamente sulle sue prestazioni (un po’ come successe con Barrichello..che sia una caratteristica dei Brasiliani?). La concorrenza di Alonso è poi spietata, e lo spagnolo non è “passivo” come poteva esserlo Raikkonen, che sostanzialmente pensava solo a guidare e si intratteneva giusto il tempo necessario con i tecnici e gli ingegneri.
Inoltre, per tutta la stagione Felipe 2010 ha lamentato problemi nel mandare in temperatura le gomme (gli stessi per i quali si spiegherebbero i problemi di adattamento di Michael Schumacher).

Conclusione

Ecco quindi che Felipe sembra l’ombra di quello che nel 2008, ad una curva dal termine della stagione, era Campione del Mondo.
Una stagione difficile alla ricerca della fiducia nella monoposto e la mazzata di Hockenheim hanno affossato completamente l’umore del brasiliano.
Non sappiamo se quella è stata la prima ed ultima occasione di Felipe per conquistare l’iride. Ma, dichiarazioni di facciata a parte, è relativamente chiaro come con un compagno come Alonso (più forte in pista e di testa) difficilmente il brasiliano potrà avere un’altra chance Mondiale. A meno di lasciare la Ferrari per un altro Top Team che punti su di lui come prima guida. Come si dice, però, “la domanda sorge spontanea”. Quale team?

Fonte: f1grandprix

 
 
 

Gp Giappone: Gara

Post n°90 pubblicato il 10 Ottobre 2010 da F1Lovers
 

Formula _ne Lovers

Non ci sono dubbi: Sebastian Vettel è ormai il re incontrastato di Suzuka. Il tedesco bissa il trionfo della passata stagione con una prestazione perfetta, senza strappi. Una gara sempre davanti (a eccezione dei giri di Button in attesa del pit stop McLaren) e dominata, dalla poleposition alla bandiera a scacchi. Niente da dire, applausi del pazienta pubblico di Suzuka e secondo posto in classifica generale in compagnia di Fernando Alonso. Secondo posto per Mark Webber, scattato male, bruciato dallo sfortunato Robert Kubica, e poi in grado di mantenere il ritmo di gara e soprattutto il primo posto in classifica generale. Buona la gara di Fernando Alonso. Elettrizzante nella seconda parte di gara il duello a suon di giri record con Lewis Hamilton. Bravo, e fortunato, lo spagnolo a mantenere a distanza le due McLaren e salire sul podio nella peggior pista possibile per la Ferrari.

Semaforo verde e subito bagarre. Si schianta Petrov e soprattutto esce di scena la Ferrari di Felipe Massa. Il brasiliano tenta un sorpasso improbabile e finisce con lo speronare l’incolpevole Liuzzi. Partenza e serie di incidenti che costringono i commissari a sventolare bandiera gialla e accendere i motori della safety car. Kubica, partito alla grande, è costretto ad abbandonare a causa di un problema tecnico. Il polacco, secondo alle spalle di Vettel, perde la gomma e parcheggia tristemente a bordo pista.

La partenza è sicuramente il momento più spettacolare della gara. Il resto è una battaglia a suon di giri record, soprattutto tra Alonso e lo scatenato Hamilton. Arriva il momento dei pit stop e non ci sono problemi. Rimane in pista solo Button che cerca, con gomme dure, di resistere in prima posizione. Scelta, questa della McLaren che non viene premiata. Si ferma l’inglese e tutto rimane uguale. A dare spettacolo ci pensano Kobayashi autore di una gara da lode e la sfida tutta tedesca tra Schumacher e Rosberg. Il giovane vince la sfida sull’arrabbiato Kaiser che si lamenta ai box per le manovre del collega. Per vincere Schumi ha bisogno del testacoda di Rosberg nel finale di gara.

Ultimi giri e i protagonisti staccano leggermente il piede. Alonso e Hamilton continuano nel balletto dei record ma per l’inglese non è proprio giornata e periodo. Problemi al cambio (sostituito prima della partenza) e tanti saluti alla battaglia con la Ferrari dello spagnolo. Hamilton che a fine gara si vede costretto a lasciar strada al compagno Button.

Ordine di arrivo:

1 Sebastian Vettel Red Bull 1:30:27.323
2 Mark Webber Red Bull + 0.905
3 Fernando Alonso Ferrari + 2.721
4 Jenson Button McLaren + 13.522
5 Lewis Hamilton McLaren + 39.595
6 Michael Schumacher Mercedes GP + 59.933
7 Kamui Kobayashi Sauber + 1:04.038
8 Nick Heidfeld Sauber + 1:09.648
9 Rubens Barrichello Williams + 1:10.846
10 Sebastien Buemi Toro Rosso + 1:12.806
11 Jaime Alguersuari Toro Rosso a un giro
12 Heikki Kovalainen Lotus a un giro
13 Jarno Trulli Lotus a 2 giros
14 Timo Glock Virgin a 2 giros
15 Bruno Senna Hispania a 2 giros
16 Sakon Yamamoto Hispania a 3 giros
17 Nico Rosberg Mercedes GP a 6 giros (DNF)
18 Adrian Sutil Force India a 9 giros (DNF)
19 Robert Kubica Renault a 51 giros (DNF)
20 Nico Hülkenberg Williams a 53 giros (DNF)
21 Felipe Massa Ferrari a 53 giros (DNF)
22 Vitaly Petrov Renault a 53 giros (DNF)
23 Vitantonio Liuzzi Force India a 53 giros (DNF)
24 Lucas Di Grassi Virgin a 53 giros (DNF)

Fonte: Yahoo Sport

 
 
 

Gp Giappone: Vince la pioggia a Suzuka, qualifiche rinviate!!

Post n°89 pubblicato il 09 Ottobre 2010 da F1Lovers
 

Giornata difficile per il Circus. Pioggia torrenziale a Suzuka e problemi che cominciano già di prima mattina. La pioggia infatti crea non pochi problemi nella terza sessione di prove libere. Solo due vetture sono riuscite a completare giri cronometrati visto che il circuito era completamente ricoperto dall'acqua. Solo la Toro Rosso di Jaime Alguersuari e la Virgin di Timo Glock hanno infatti avuto il coraggio di restare abbastanza a lungo in pista per registrare tempi. Lo spagnolo ha girato in 1'55"902, mentre il tedesco ha fatto registrare un 2'07"497. Per gli altri piloti solo un giro di prova con rientro ai box praticamente immediato.

La Safety Car diventa così protagonista del pomeriggio giapponese. Prima uscita con giro di verifica intorno alle 14.20 (a Suzuka) per valutare le condizioni della pista che risulta praticamente allagata. Non ci sono attualmente le condizioni di sicurezza per permettere alle monoposto di disputare le qualifichetutto viene quindi rimandato di mezzora.

La safety car esce altre due volte per controlli in pista ma le condizioni peggiorano. Circuito allagato e quello che rimane del pomeriggio di Suzuka sono le barchette della Red Bull lanciate lungo i box da Mark Webber e la sfida a poker nei box Virgin tra Timo Glock e Lucas Di Grassi. Tutto rimandato a domattina (notte fonda in Italia).

Fonte: Yahoo Sport

 
 
 

Gp Giappone: Prove libere 1 e 2

Post n°88 pubblicato il 08 Ottobre 2010 da F1Lovers
 

Le dichiarazioni della vigilia non erano pretattica. Il tracciato di Suzuka si sposa a meraviglia con le caratteristiche della Red Bull. E l’esito delle prove libere del venerdì lo conferma ampiamente.

Sebastian Vettel e Mark Webber sono stati davanti a tutti sia nella prima che nella seconda sessione. Ma la notizia è che il miglior tempo è sempre stato del tedesco, che ha dato un piccolo segnale al leader mondiale e compagno di squadra. Sia chiaro, si parla di frazioni di secondo, come quelle che dividono l’1.32.585 di Vettel e l’1.32.633 di Webber nelle prime libere.

L’altra mancata sorpresa è il nuovo flop di Lewis Hamilton. Il britannico, che non ha terminato tre degli ultimi quattro GP, dopo il miglior tempo provvisorio (quinto complessivo) nella prima sessione è andato lungo e ha rotto una sospensione stampandosi contro il muro di preumatici della Curva 9. E pure Jenson Button ha combinato un pasticcio simile poco dopo.

Alla fine, il campione del mondo in carica si è ripreso con un sesto posto conquistato nelle seconde libere, mentre Hamilton non è andato oltre il 14esimo tempo.

La sorpresa è della Ferrari. Che nelle prime libere è andata malissimo, con un 11esimo posto di Felipe Massa e un 13esimo di Fernando Alonso. Nella seconda sessione, però, è arrivato il riscatto. Lo spagnolo si è piazzato quarto, Massa subito dietro. Conferme per Robert Kubica, terzo in entrambe le sessioni.

Tempi prove libere 2:

1 Sebastian Vettel Red Bull 1:31.465
2 Mark Webber Red Bull +00.395
3 Robert Kubica Renault +00.735
4 Fernando Alonso Ferrari +00.897
5 Felipe Massa Ferrari +01.054
6 Jenson Button McLaren +01.068
7 Vitaly Petrov Renault +01.238
8 Michael Schumacher Mercedes GP +01.366
9 Adrian Sutil Force India +01.377
10 Nico Hülkenberg Williams +01.386
11 Nico Rosberg Mercedes GP +01.415
12 Kamui Kobayashi Sauber +02.006
13 Lewis Hamilton McLaren +02.016
14 Rubens Barrichello Williams +02.099
15 Nick Heidfeld Sauber +02.232
16 Sebastien Buemi Toro Rosso +02.540
17 Jaime Alguersuari Toro Rosso +02.590
18 Vitantonio Liuzzi Force India +02.845
19 Heikki Kovalainen Lotus +04.630
20 Jarno Trulli Lotus +04.868
21 Lucas Di Grassi Virgin +05.165
22 Timo Glock Virgin +05.369
23 Bruno Senna Hispania +05.887
24 Sakon Yamamoto Hispania +06.366

Fonte: Yahoo Sport

 
 
 

I team di F1 discuteranno la regola sulla chiusura della pitlane con safety car

Post n°87 pubblicato il 07 Ottobre 2010 da F1Lovers
 
Tag: News

I responsabili dei team di Formula 1 discuteranno di possibili modifiche alle regole in vigore in regime di safety car in vista della stagione 2011. La categoria regina aveva eliminato la regola che imponeva la chiusura della pitlane all’entrata in pista della safety car, una misura che costringeva i piloti a secco di carburante a rientrare comunque ricevendo una penalità.

Ora, con il divieto di rifornimenti in gara, la regola potrebbe essere reintrodotta.

L’idea è minimizzare l’effetto lotteria delle regole attuali, ma il fatto che una safety car al momento opportuno possa beneficiare i team minori significa che questi potrebbero non votare a favore del cambiamento delle regole per il 2011.

La questione sarà discussa probabilmente in Corea tra due settimane e il cambiamento richiederà il voto unanime dei team per il 2011 mentre il 2012 è ufficiente la maggioranza dei voti e la ratifica del Consiglio Mondiale del Motor Sport.

Fonte: f1grandprix

 
 
 

Alonso: “Dobbiamo restare uniti e mantenere la calma”

Post n°86 pubblicato il 07 Ottobre 2010 da F1Lovers
 
Tag: News

Formula _ne Lovers

Come da consuetudine nella giornata di giovedì, Fernando Alonso ha incontrato i giornalisti in un pomeriggio caldo e soleggiato, condizioni inusuali per Suzuka.

Dopo aver risalito la classifica centrando due vittorie in due gare, la prima domanda rivolta al pilota spagnolo è stata quando si è sentito veramente di nuovo in corsa per il titolo piloti: “Dopo Silverstone, perché abbiamo fatto progressi con la monoposto e andava bene”, è stata la sua risposta a sorpresa, considerando che quello del GP di Gran Bretagna non è stato il migliore dei weekend di gara per la Scuderia Ferrari Marlboro. “Precedentemente avevamo avuto una stagione di alti e bassi, e sebbene la vettura non fosse male, non era al livello della Red Bull. Il circuito di Silverstone non si adattava propriamente alla nostra monoposto, ma la F10 si comportava bene su quella pista. Da allora sono stato ottimista sul campionato”.

Per quanto riguarda questo fine settimana, Fernando ha previsto… l’imprevedibile! “Penso che qui a Suzuka, la pista dovrebbe favorire ancora i leader del campionato, ma questo non vuol dire che al 100% vinceranno. Dobbiamo continuare a pressarli, perché sarà più complesso sapere quale degli ultimi tre circuiti in calendario si adatteranno meglio a una squadra piuttosto che a un’altra. Per noi sarà difficile, si spera lo sia anche per tutti gli altri! Ci sono ancora cinque piloti che hanno la possibilità di vincere il titolo e mi aspetto che la McLaren torni nuovamente molto forte. Quindi è tutto molto aperto. Se si guarda alle ultime due gare, si potrebbe dire che ero il favorito, ma abbiamo già visto durante questa stagione come un pilota possa fare molto bene per due Gran Premi, poi incappare in gare negative, e poi ritornare a marcare nuovamente risultati positivi: nessun ha portato a termine sei gare consecutive in modo consistente. Sono sicuro che affronteremo dei momenti difficili, ma dobbiamo essere pronti nel gestirli e non farci prendere dal panico. Dobbiamo portare a casa più punti possibili a ogni gara. Potrebbe essere un podio o forse un quinto posto, e in quel caso dovremo restare uniti e mantenere la calma. Con cinque piloti in lizza per il Mondiale, la situazione è molto più complessa rispetto a quando c’è solo un altro avversario, quindi ci sono molto più elementi da controllare in termini di strategia. Per esempio, se sei in lotta con un solo pilota, osservi quello che lui fa: se scende in pista in Q1, anche tu fai la stessa cosa. Ma con cinque di noi, la situazione è molto più complessa ed è più difficile da controllare”.

Fonte: f1grandprix

 
 
 

Massa a sostegno della squadra, ma non per sempre

Post n°85 pubblicato il 07 Ottobre 2010 da F1Lovers
 
Tag: News

Formula _ne Lovers

Felipe Massa aiuterà Fernando Alonso a conquistare il mondiale 2010 ma il brasiliano ci tiene a precisare che questo ruolo è limitato alle ultime gare del campionato, dal prossimo anno tornerà a lottare per il titolo. Nella giornata di ieri, durante una intervista per Sport Bild Massa aveva detto di non voler fare la fine di Barrichello, perennemente relegato al ruolo di seconda guida e spalla di Michael Schumacher, preferendo lasciare Maranello piuttosto che correre per arrivare secondo.

Felipe ha parlato dei problemi incontrati quest’anno: “Ho avuto grandi problemi con le gomme, come del resto molti piloti quest’anno. Non riesco ad esprimermi al meglio. Per il mio stile di guida anche le gomme morbide sono eccessivamente dure e non riesco a farle funzionare a dovere. Molti altri hanno il mio stesso problema, prendete Schumacher ad esempio, io non credo che lui abbia dimenticato come si guida”.

Massa ha rifiutato di commentare le vicende di Hockenheim: “..di sicuro ero molto deluso” ma ha voluto spiegare il suo ruolo per le rimanenti gare di campionato: “..Per aiutare la Ferrari devo essere dietro a Fernando ma davanti agli altri piloti per portare via loro punti importanti. E questo è quello che cercherò di fare. Le voci di mercato non mi interessano, ho abbastanza esperienza di queste voci per potermi preoccupare”.

Fonte: f1grandprix

 
 
 

La Renault e Kubica rispondono a Raikkonen

Post n°84 pubblicato il 07 Ottobre 2010 da F1Lovers
 
Tag: News

La Renault ha risposto alle dichiarazioni di Kimi Raikkonen di ieri. Il finlandese ha fatto sapere che non tornerà in Formula 1 con il team francese e ha accusato la squadra di Enstone di aver sfruttato il suo nome per finalità di marketing.

“Quello che ha detto penso sia completamente diverso da come appariva il quadro generale” ha dichiarato Robert Kubica a Suzuka per il GP Giappone.

Il polacco si è detto deluso per la decisione di Raikkonen: “Sono sorpreso, personalmente pensavo ci fosse davvero una chance per il suo arrivo” ha aggiunto Kubica.

Eric Boullier ha dichiarato a Reuters: “Non abbiamo sfruttato assolutamente l’immagine di Kimi”.

Nel paddock già si vocifera della possibile conferma di Vitaly Petrov. Una notizia che deluderebbe anche Nick Heidfeld che alla Sauber ha visto sfumare le sue chances di restare nel 2011 dopo l’ingaggio di Sergio Perez.

Intanto Tonio Liuzzi ha fatto sapere di non aver ancora avviato le trattative per correre con la Force India anche nel 2011 e secondo diverse voci il team indiano avrebbe già ingaggiato Paul di Resta.

Fonte: f1grandprix

 
 
 

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