favole e scorpioniUno dei tanti, diverso da tutti |
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Post n°63 pubblicato il 22 Giugno 2008 da fabio1972dgl
Washington, è un ragazzo brasiliano. Tutti lo chiamano l'americano, ma lui viene dal Brasile. E' arrivato qua con sua madre. Sua madre è una donna sulla quarantina, alta bella e giovane. In Brasile faceva la barista. Grossi seni, denti bianchi e gambe dure, faceva innamorare tutti gli uomini. Washington fa il parrucchiere. Non per conto suo, ma in un negozio dentro al centro commerciale. Il lavoro gliel'ha trovato Giancarlo. Washington porta solo jeans attillati su sedere e gambe, indossa camicie e magliette aderenti e non ha un filo di pancia. Sembra proprio un modello. E' bello e lo sa. Non beve non fuma e non si droga. Sculetta e fa tanta palestra. Li lo chiamano l'"americana" da quando ogni giovedì sera segue il corso di step con le donne. Ma lui se ne frega, tira su la maglietta e mostra gli addominali allo specchio. Le donne del corso sono pazze di lui, con ogni scusa lo toccano e lo baciano. Lui sorride e salta, con il culo sempre più in alto. Ormai al negozio i capelli li lava sempre lui. E' molto apprezzato, specie dalle donne. "Tu non lavi, tu massaggi, mi sento ritemprata" gli dicono. Quella sera sono a casa soli. Non hanno mai parlato molto loro due, d'altronde cosa mai avrebbero dovuto dirsi, faticano anche solo guardarsi. E cancella quel neo dalla sua vita. Per sempre. |
Post n°62 pubblicato il 04 Giugno 2008 da fabio1972dgl
T'inventerò. Credo che a forza di pensarci riuscirò a farti apparire in un luogo, in uno spazio. Non avrò bisogno di attrezzi o di chissà che aggeggi tra le mani. Gli occhi, chiusi, andranno benissimo. Così ti sto inventando io. Oggi, ieri, ieri l'altro, sempre. |
Post n°61 pubblicato il 20 Aprile 2008 da fabio1972dgl
A quel tempo vivevo al terzo piano di una vecchia palazzina fatiscente con le facciate tutte scrostate. Un casermone orribile situato fuori paese e vicino alla stazione. Il mio appartamento rivolto verso nord aveva solo due finestre ed entrambe si affacciavano verso la montagna. Di giorno il sole non entrava mai, mentre la notte potevo sentire i lupi lamentare tutta la loro fame. La sera non uscivo mai. Preferivo il computer alla televisione. Facevo molte ricerche ma finivo sempre con il guardare donne nude. Il bisogno di una donna spesso si faceva lacerante. Vedere di continuo quelle immagini di donne nude al computer contribuiva solo ad aumentare la mia depressione. Ma non avevo soldi per uscire e fare serata, e i foruncoli ormai su tutto il corpo mi rendevano sensuale e affascinate come una merda di vacca. Quel pomeriggio non stavo bene. C'era un caldo pazzesco e l'odore rancido del piano di sotto s'era già diffuso in tutta la stanza. Non riuscivo nemmeno a collegarmi ad internet. Ciondolavo a letto mezzo nudo mulinando le gambe in aria. Non avevo niente da fare e non avevo dove andare. Presi il primo treno per la capitale. Arrivai in città che era già mattina. |
Post n°60 pubblicato il 10 Aprile 2008 da fabio1972dgl
Quando balliamo la testa la muoviamo tutti allo stesso modo. Ad ogni colpo di basso o di rullante dondoliamo il collo su e giù, mandiamo gli occhi fuori dalle orbite e sorridiamo con mezza bocca. Invidio chi fischietta con facilità qualunque melodia, chi è in grado di tirare giù le note di una canzone appena ascoltata. Io davvero non riesco, e la cosa un po' mi fa stare male. |
Post n°59 pubblicato il 14 Marzo 2008 da fabio1972dgl
Appesa alla parete c'è una gigantografia della BUD e sotto c'è Silvia che balla mezza nuda tutta la musica che ha in corpo. Le sue tette saltano a sessanta colpi al minuto. Il barista, un tipo grosso con maglietta sudata e la scritta MACHO sui pettorali, non smette di fissarla. Prepara quasi solo gyn-lemon, mettendo a caso tonica, gyn e ghiaccio. Riccardo vede un cellulare in terra, lo tira su e se lo mette in tasca con estrema naturalezza, poi continua a menarselo per averlo duro duro. Vibra un cellulare dentro la tasca di Riccardo, non il suo, ma quello che ha tirato su da terra. E' una certa Cristina, Riccardo va verso i cessi e dice "Pronto". Rossella balla con gli occhi chiusi e vede come dei draghi nuotare nel mare. Canticchia musica che non sente e parla con gente che non vede. Qualcuno la palpa o la spinge lei ride e urla "Finiscila". Continua a ballare facendo cerchi con le gambe e giravolte con la schiena. Balla con il sorriso stampato in faccia. Vede strani colori muoversi davanti alle sue palpebre chiuse, vede del fumo trasformarsi in una carrozza trainata da cavalli, vede se stessa ballare nuda su una spiaggia con mille palme d'oro. Qualcuno la palpa o la spinge ancora e lei urla "Finiscila" un'altra volta. Ride convulsamente e una ciocca di capelli le finisce in bocca. Matteo si accorge che è senza cellulare, se è caduto è caduto qui pensa, ma non lo trova. Non ricorda, forse l'ha lasciato in auto. Lo cerca per tutta la sala. Serena lo tira per un braccio: "Ma come mi lasci qui così?". Rossella ha voglia di bere e di sedersi, è stufa di seguire con lo sguardo quei disegni di luce che il cervello le mette davanti agli occhi. Si siede ad un tavolo dove ci sono bicchieri mezzi vuoti e pieni di ghiaccio, comincia a bere da ognuno un po', mentre i suoi occhi sono preda di ogni allucinazione. Il buttafuori è esasperato, stasera stanno tutti male. Qui ci scappa il morto. "Ma quanta roba mette dentro i bicchieri quel tipo al bar, come cavolo lavora. Ora mi faccio sentire". Silvia si piazza davanti alla porta e con fuori metà tette scrocca l'ultima sigaretta. E' tardissimo, l'orario di chiusura. Il bar non distribuisce più nulla e la musica è ridotta al minimo. Nessuno parla. Nessuno ne ha voglia. |
IO
Io amo, non corrisposto, l'ozio
scrivo due post al mese
uno lo pubblico
l'altro lo cancello
questo mese ho pubblicato quello sbagliato:
questo.
Se qualcuno
per caso,
trovasse una bozza piena d'amore
sappia
che era la mia.
Rimasta mio malgrado
lettera morta.
DA LEGGERE E RILEGGERE
DINO BUZZATI - Un Amore -
JOSE' SARAMAGO - l'Uomo Duplicato -
ERRI DE LUCA - Il Contrario di Uno -
CHARLES BUKOWSKI - Panino Al Prosciutto -
JOHN FANTE - Chiedi Alla Polvere -
MUSICA IN AUTO
GOMEZ - Split the Difference -
NEGRAMARO - Mentre Tutto Scorre -
MAD SEASON - Above -
ROLLING STONES - Hot Rocks 1964-1971 -
VINICIO CAPOSSELA - Canzoni a Manovella -
Inviato da: Cassandra_nagra
il 30/04/2012 alle 18:30
Inviato da: aural2
il 19/04/2012 alle 15:00
Inviato da: laTremenda76
il 29/08/2011 alle 00:19
Inviato da: lucciko75
il 23/08/2011 alle 10:41
Inviato da: lucciko75
il 17/08/2011 alle 12:56