Piange appena la mamma esce, all’asilo non ci vuole andare, è sempre appeso al collo della madre reclamando ogni sua attenzione, fa un sacco di capricci appena torna dal lavoro. Sono alcuni dei tanti atteggiamenti dei bambini troppo attaccati alla mamma.
Ma cosa porta a questo comportamento? "I bambini nei primi anni della loro vita sono abituati a essere al centro dell’attenzione», spiega Anna Oliverio Ferraris, docente di psicologia dello sviluppo all’università La Sapienza di Roma. "E alle prime esperienze di separazione si possono avere due tipi di reazione: quella indolore e serena di un bambino sicuro, che comincia a esplorare il mondo, e quella difficile e problematica di un figlio che non riesce a staccarsi dalle braccia materne".
Questo dipende, oltre che dall’indole di ogni bambino, dal tipo di rapporto che ha avuto con la mamma. Se gli ha dato sicurezza attraverso sorrisi, coccole e atteggiamenti coerenti, il bimbo vivrà la separazione avendo nella mente un’immagine stabile della madre che gli permetterà di affrontare la lontananza con la consapevolezza che la mamma lo pensa e gli è accanto. "Sarà perciò un bambino sicuro e indipendente" prosegue la docente.
"Se invece la madre ha comportamenti ansiosi, nervosi, poco prevedibili o troppo distratti il bambino non avrà una base sicura e al momento del distacco si sentirà incerto e indifeso". Questo lo porterà ad attaccarsi ancora di più, perché non avrà formato nella sua mente una figura stabile della madre, non l’avrà – per così dire – “messa in valigia” per iniziare con le spalle coperte il suo viaggio verso l’indipendenza.
Come rimediare se è troppo mammone? |
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