Creato da armega il 09/03/2007

Fiamme di carta

Per scambiarsi opinioni tra appassionati di fumetti

 

 

"Midnight Nation", capolavoro dark di J.M. Straczynski

Post n°36 pubblicato il 18 Luglio 2007 da armega
 
Tag: comics
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Questo autore, di cui accennai nel primo post di questo blog, è semplicemente fantastico, e "Midnight nation" è, a quanto ho potuto leggere finora, il suo capolavoro.
Cosa mi è piaciuto? Prima di tutto l'originalità della trama, quella di un uomo (un poliziotto) che, perduta la sua anima a seguito di un incontro ravvicinato con creature demoniache, deve affrontare un viaggio lungo un anno per riprendersela, tra difficoltà e scontri di vario genere in una terra di mezzo tra il mondo reale e l'aldilà, una sorta di mondo parallelo sfasato rispetto alla realtà odierna.
Poi, i protagonisti, semplicemente incredibili: dalla sua compagna e guida nel viaggio, una ragazza particolarmente attraente ed enigmatica il cui ruolo sarà chiaro solo alla fine della storia alle persone incontrate durante il viaggio fino ai suoi nemici e al loro capo, le cui intenzioni verso il protagonista sono ben diverse da quello che lui si aspetta.
Ancora, il modo di raccontarla: niente è come sembra, e quando sei convinto di aver capito qualcosa in realtà è tutto diverso, fino ai colpi di scena finali (ce n'è più di uno, effettivamente); di sicuro, va a finire come meno te lo aspetti.
Infine, i dialoghi: secchi, brevi durante il racconto, ma a volte lunghi e profondi con disgessioni sulla natura umana e sulle emozioni umane.

Per concludere, un fumetto che leggeresti decine di volte, e che non ti stancherebbe mai. Provare per credere!

"Midnight Nation" è edito da Panini Comics, 100% CULT COMICS BEST

 
 
 

Kevin Smith's "Guardian Devil" (1999): quando Devil diventò adulto

Post n°35 pubblicato il 14 Luglio 2007 da armega
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Bella anche se triste questa storia scritta nel 1999 da Kevin Smith, dove Devil/Matt Murdoch viene finalmente rappresentato come un soggetto umano, cioè fallace e preda di tanti dubbi esistenziali, e che viene portato ad un passo dal perdere la sua anima, ossia ad uccidere un nemico (Devil, come Spiderman, è infatti uno dei pochi supereroi che ha nel codice d'onore di non uccidere mai un nemico, per perfido che sia).
Non c'è che dire, è l'ennesima prova che gli americani in questo ci battono sempre: mentre i personaggi del fumetto italiano sono terribilmente perbenisti (non vi dico che orrore l'ultimo numero di Demian, mi si è cariato un dente alla fine della storia), i personaggi americani, eroi in calzamaglia per i detrattori, riescono a rinascere sempre a nuova vita, e senza per questo stravolgere la loro esistenza.

Saluti a tutti

"Devil: Diavolo Custode" è edito da Panini Comics, collezione 100% Marvel, 13€

 
 
 

Un buon prodotto, originale, da casa Bonelli: "Dragonero" di Vietti e Enoch, disegni di Matteoni

Post n°34 pubblicato il 09 Luglio 2007 da armega
 
Tag: fumetti
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Diciamolo subito: non è facile fare un buon fumetto fantasy, soprattutto dopo Conan e il Signore degli Anelli, a mio parere le pietre miliari del fumetto e della narrativa del genere. A differenza della fantascienza, che paradossalmente nella sua razionalità scientifica ha moltissime capacità di sviluppo, il fantasy rischia troppo facilmente di ricadere nel "già visto", o peggio ancora nell'assurdo. Quando lessi per la prima volta di questo nuovo fumetto restai un po' dubbioso, onestamente non pensavo che riuscissero nell'intento di produrre qualcosa di buono (soprattutto dopo quel bidone di Jonathan Steele, un mix malriuscito di magia e fantascienza)...invece, sono stato piacevolmente sorpreso dal risultato.

I personaggi sono ben descritti, anche se a volte un po' troppo "perbene" (ah, la vecchia abitudine di casa Bonelli a fare gli eroi senza macchia e senza paura...), ma quello che più mi è piaciuto in assoluto è il tentativo (questa volta ben riuscito) di coniugare aspetti tecnologici avanzati rispetto al medioevo del Signore degli Anelli (qualche atmosfera un po' steampunk, tanto per capirci) con il misticismo e la magia tipiche del Fantasy: solo per questo gli autori si meritano un plauso!

Particolare anche il formato maxi (quasi 300 pagine) che inaugura una nuova linea editoriale della Bonelli, chiamata "romanzo a fumetti" per l'ampio respiro delle storie rappresentate, che si suppone siano autoconclusive; staremo a vedere in futuro!

Saludos a todos! 

 
 
 

L'angolo del bidone: Gregory Hunter

Post n°33 pubblicato il 04 Luglio 2007 da armega
 
Tag: fumetti
Foto di armega

Ebbene sì, mi capitò tempo addietro questa boiata pazzesca, un tentativo della Bonelli di lanciare un fumetto di fantascienza umoristico...ovviamente miseramente fallito, la testata chiuse dopo appena una quindicina di numeri e quelli che avevo comprato li regalai al figlio di un vicino di casa, sicuramente più adatto per età ad apprezzare questa ciofeca.
La fantascienza o è seria o è meglio lasciarla perdere: la SF umoristica ha l'appeal pari a zero, semplicemente fa cagare. La cosa più sorprendente è che gli autori erano Antonio Serra e Stefano Vietti, già soggettisti e sceneggiatori di Nathan Never e di Hammer: che si siano fumati qualcosa di sbagliato?

Saludos!

 
 
 

Primo acquisto su e-bay!

Post n°32 pubblicato il 28 Giugno 2007 da armega
 
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Ebbene sì, ho scoperto e-bay e ho comprato il mio primo fumetto...che poi era venduto da uno di Cagliari, molto facile! Un altro invece mi è sfuggito perchè non conoscevo il meccanismo dell'offerta massima, che credevo fosse vincolante. Invece,  serve per fare i rilanci automatici finchè si raggiunge quella cifra: molto molto comodo!

Inoltre, e-bay è comoda per avere una valutazione dei fumetti: se vuoi vendere una collezione, e non sai che prezzo chiedere, puoi cercare là, e vedere se ne trovi un'altra simile, tanto per avere un'idea. Oppure, metti il prezzo che vuoi, e vedi come va l'asta: se nessuno ti degna, vuol dire che sei fuori mercato!

In definitiva, per i collezionisti è quasi meglio di un mercatino delle pulci!

Saludos!

 
 
 

Mi sono fatto un regalo

Post n°31 pubblicato il 19 Giugno 2007 da armega
 
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L'avevo visti l'estate scorsa in una libreria vicino al mio ufficio, e li avevo snobbati per tirchieria...oggi ci sono tornato e li ho rivisti. Mi son detto: "è un segno del destino", e me li sono presi, anche se ho speso una piccola fortuna.

15 numeri della serie "Un uomo, un'avventura" della casa editrice CEPIM, usciti alla fine degli anni '70, in condizioni perfette. Non erano del negozio, ma di un collezionista che li vendeva. Sono bellissimi, un vero capolavoro della fumetteria italiana.

Adesso me li leggo uno dietro l'altro, tranquillamente...




 
 
 

Juan GIMENEZ, ovvero il re della fantascienza avventurosa

Post n°30 pubblicato il 14 Giugno 2007 da armega
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Non ho parole per definire la bravura di questo artista, argentino classe 1943. Le sue storie, sia ad episodi che autoconclusive, sono state per me una pietra miliare della giovinezza.

Se qualcuno osserva una tavola qualunque di Gimenez non potrà che rimanere folgorato dalla precisione dei dettagli, dalle soluzioni illustrative che utilizza per rappresentare particolari momenti. Un'astronave e un aereo da caccia in battaglia sprigionano un dinamismo quasi cinematografico: ma come cazzo fa ad essere così bravo?

Maledetto il destino che non mi ha fatto disegnatore perchè mi sarei ispirato a lui. Anzi, destino maledetto e beffardo, perchè i miei hanno una cartoleria specializzata in grafica!

Se volete conoscerlo meglio, questo è il suo sito (ma ci troverete poche tavole, rispetto a tutto quello che ha fatto!):

http://www.juangimenez.com/caratula.html

Saludos a todos!

 
 
 

Angolo del romanticismo con elogio del mediano...

Post n°29 pubblicato il 13 Giugno 2007 da armega
 
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C'è una testata che in Italia ha avuto una importanza fondamentale, quasi copernicana nella diffusione del fumetto. Una testata che ha avuto il pregio di abbattere la distinzione (SOLO italiana) tra fumetto di massa (ripetitivo e banale, ancorchè piacevole) e il fumetto d'elìte (bello, ma spesso incomprensibile e classista in quanto molto costoso). Questa testata (una e bina) si chiama Lanciostory e Skorpio, i due settimanali dell'EURA editoriale. Hanno fatto conoscere al grande pubblico i fumetti sudamericani e franco-belgi, e hanno avvicinato al fumetto almeno due generazioni di lettori.

Pur non acquistando più da anni LS e Skorpio, sono affezionatissimo a questi nomi, e ogni tanto ne compro qualcuno. Certo, oggi il panorama è molto più completo, e tanti sono i fumetti di qualità in giro...ma se penso all'effetto che mi fece leggere "l'Eternauta" quando avevo tredici anni, o "La città" di Jimenez, o le avventure del "Mercenario" di Segrelles non posso che dire: GRAZIE, EURA!

Saludos a todos!

 
 
 

La mia mattina al mare in compagnia di un nuovo amico, "ALPHA" di Renard - Mythic - Jogunov

Post n°28 pubblicato il 09 Giugno 2007 da armega
 
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Era ora che mi decidessi a cercare (e trovare) i primi due numeri di questo fumetto di cui da più di due anni avevo gli altri e che non avevo mai letto proprio perchè non volevo rovinarmi la sorpresa... Fa un po' ridere, uno protrebbe chiedermi "ma perchè ti sei comprato quattro albi, se ti mancavano i primi due e non volevi leggerli?", e che dire? La risposta è che questo Alpha mi ricorda "XIII", sia come tratti nel disegno sia nei dialoghi veloci e senza fronzoli (per quello che vidi all'epoca in cui acquistai i primi albi)...e poi, si sa come sono i fumetti, un giorno ci sono e l'altro no, quindi prendi al volo l'occasione!
Bene, l'altro giorno durante il pellegrinaggio da Watto il fumettista ho trovato e finalmente acquistato gli albi mancanti e oggi mi sono fatto due ore in spiaggia leggendo i primi albi, con lettura proseguita a casa dopo pranzo: semplicemente ottimo, davvero belle storie che sembrano uscire dalla penna di uno sceneggiatore di film di spionaggio alla Bourne. Inutile dire che sono fumetti belgi...

Pubblicato da Eura Editoriale, collana Euramaster, ne sono usciti ad oggi nove numeri (devo recuperare gli ultimi tre)!

Saludos a todos!

 
 
 

Sempre dal Belgio, un altro capolavoro del fumetto: "I Maestri dell'Orzo" di Van Hamme e Vallés

Post n°27 pubblicato il 08 Giugno 2007 da armega
 
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Sono stato in Belgio l'estate scorsa, e mi sono chiesto come ha fatto un paese così piccolo a produrre così tanti splendidi fumetti, ma "I Maestri dell'Orzo", dell'autore di "XIII" Jean Van Hamme e disegnato da Francis Vallès, spicca ulteriormente tra gli altri.

Il fumetto narra l'avventurosa saga di una famiglia di birrai belgi, dalla fondazione della prima birreria avvenuta nel 1954 fino ai giorni nostri, divisa in sette capitoli, ognuno intitolato ad uno dei rappresentanti più carismatici della famiglia. La trama è talmente ben congegnata ed avvincente che la TV belga ne ha realizzato uno sceneggiato TV ed è stata ricavata la versione romanzata: intrighi di politica e malaffare, passioni, colpi di scena, odio e amore allo stato estremo tra i protagonisti, sapiente disegno psicologico dei personaggi fanno di quest'opera un vero capolavoro, utilizzabile (non è uno scherzo) anche per imparare divertendosi un po' di storia del Belgio, una nazione europea di seconda grandezza e per tal motivo di fatto sconosciuta per la maggior parte di noi.

Last but not least, la storia è definitivamente autoconclusiva, quindi non c'è il rischio di vedere resuscitare qualche personaggio per meri motivi economici (caratteristica molto americana)!

E' stata pubblicata dall'Eura Editoriale in sette volumi, ma se riuscite a procurarvi l'edizione dei classici del fumetto serie Oro di Repubblica (che li racchiude in uno) risparmiate tempo e fatica!

Saludos!

 
 
 

Un western poco conosciuto e molto sottovalutato: "Durango" di Yves Swolf

Post n°26 pubblicato il 30 Maggio 2007 da armega
 
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Prendendo spunto dal nick di uno che ha visitato il mio profilo ho rispolverato questo bel fumetto ambientato nel west crepuscolare, quello dei primi anni del '900.

"Durango" è un personaggio tormentato, dal passato violento ma dotato di un'indubbio codice morale che lo porta ad assumere le difese di chiunque si trovi in posizione di debolezza nei confronti del farabutto di turno. Storie ben sceneggiate, a volte un po' ripetitive ma sempre piacevoli, all'insegna dell'avventura pura. Caratteristiche interessanti, le ambientazioni e le armi usate, diverse da quelle dei canoni tradizionali (Durango usa un'automatica Mauser, ad esempio) che ne fanno un fumetto sicuramente dotato di una sua personalità. Nota curiosa, mancano gli indiani (per lo meno nelle storie che ho letto io)...

Adesso devo solo cercare di trovare le ultime storie, visto che ho solo i primi episodi pubblicati da Lanciostory e NON CONOSCO IL FRANCESE...qualcuno che mi sa dire chi li pubblica?

Saludos a todos!

 
 
 

Storia d'amore alla francese (o meglio belga): "Il rinvio" di J.P. Gibrat

Post n°25 pubblicato il 28 Maggio 2007 da armega
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L'altro giorno un amico mi ha prestato questo fumetto, ambientato in Francia negli ultimi anni della guerra, dove Julien, un giovane abitante di un paesino di campagna, destinato ai servizio di lavoro obbligatorio in Germania (obolo della Francia collaborazionista del maresciallo Petain ai vittoriosi nazisti) viene erroneamente dato per morto durante il trasferimento. Tornato al suo paese di nascosto, vivrà per un lungo periodo nella casa abbandonata di un suo ex-maestro deportato, aiutato dalla zia e dalla fidanzata, finchè la guerra non gli chiederà suo malgrado di uscire allo scoperto.

La storia (soprattutto una storia d'amore) è molto bella e poetica, sembra quasi di vedere un film di quelli che fanno la gioia di mogli e fidanzate. I disegni, ad acquarello, sono armoniosi e gentili e la bellezza dei personaggi femminili è spettacolare (forse uno dei più bei ritrattisti che abbia mai visto).

Saludos a todos!

 
 
 

Un capolavoro assoluto per chi ama la fantascienza seria: "2001 Nights" di Yukinobu Hoshino

Post n°24 pubblicato il 23 Maggio 2007 da armega
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Questa è una delle serie a fumetti più interessanti e particolari che abbia mai letto, e che al suo arrivo nelle edicole, nel 1992 con i tipi della Granata Press, non venne apprezzata quanto doveva. Diciamo di più, nel suo genere è probabilmente la più bella che abbia mai letto (e ce ne vuole)...

Perchè mi piace? Partiamo dal titolo, che unisce lo spirito narrativo delle "Mille e una notte" con la fantascienza filosofica di Artur Clarke "2001: Odissea nello Spazio": il connubio dà luogo ad una saga epica di esplorazione spaziale attraverso diversi racconti, ambientati in tempi diversi ma con i protagonisti più o meno legati tra loro. Le storie poi sono avvincenti, ma quello che mi ha entusiasmato è la profondità dei temi trattati, e la poesia e l'intensità con cui sono raccontati.

Chi vuol essere interessato a scoprire quest'altro capolavoro del fumetto, è stato recentemente ristampato da Flashbook, in un'edizione sicuramente migliore rispetto alla prima.

Due interessanti articoli su "2001 Nights" li potete leggere qua:

http://www.flashbook-edizioni.it/serie-dettaglio.asp?idserie=27

http://www.ubcfumetti.com/manga/?9575

Saluti a tutti!

 
 
 

Il primo manga non si scorda mai: "Akira" di Katsuhiro Otomo

Post n°23 pubblicato il 21 Maggio 2007 da armega
 
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Mentre in Italia gli "anime", ossia i cartoni animati giapponesi, sbarcarono alla fine degli anni '70, ci volle più di un decennio per poter leggere il primo grande manga, cioè fumetto giapponese. Lo comprai quasi per caso in edicola, era appena uscito il primo numero che però, a dispetto del grande formato e della stampa di qualità a colori, aveva un prezzo accettabile. In seguito, penai per anni prima di leggere l'ultimo numero, a causa del fallimento della casa editrice che lo pubblicava, la Glénat Italia.

Akira è un fumetto ipertecnologico, catastrofico nel miglior stile giapponese (si vede quanto le atomiche di Hiroshima e Nagasaki hanno segnato questo popolo, anche nella letteratura), a tratti angosciante: l'hanno paragonato a "Blade Runner", ma in realtà è parecchio più complesso. Nelle diverse edizioni italiane è stato pubblicato all'occidentale, ossia con i disegni "rivoltati". Io personalmente sono un fautore di questa tecnica, che mi consente di leggere il fumetto senza sforzarmi anche se tutti i protagonisti sono mancini...immagine...però ormai non si trova quasi più! I colori sono spettacolari, pazienza se l'edizione originale giapponese era in bianco e nero: Akira è molto più godibile a colori, credetemi sulla parola!

Per ultimo, due parole sul film omonimo: ne mantiene l'impostazione originale ma la trama e il finale sono diversi.

Qualche ulteriore informazione su Akira si può trovare qua: http://www.ubcfumetti.com/enciclopedia/akira/

Saludos a todos!

 
 
 

Un secondo colpo di fortuna: Mark Waid's "Hunter Killer"

Post n°22 pubblicato il 20 Maggio 2007 da armega
 
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Dalla fantasia del creatore del bellissimo "Kingdom Comes" questa ennesima prova che nel mondo dei fumetti si riesce sempre a creare qualcosa di nuovo, pur da un soggetto particolarmente sfruttato.
In questo caso, il classico genere dei "mutanti" e dei loro problemi di integrazione e sete di potere nei confronti degli umani vengono rielaborati sullo stile "verista", a volte anche troppo senza scrupoli: non siamo a livello di "Wanted", ma poco ci manca...
Chi sono i buoni, non è dato di saperlo. L'unico personaggio che si salva l'anima è il protagonista, il cui ruolo ancora non è chiaro per chi, come il sottoscritto, ha acquistato l'edizione pubblicata nella serie "Cult Comics" della Panini...aspettiamo fiduciosi le prossime uscite!
Per il resto, chi si annoia del buonismo degli X-Men può consolarsi con questo fumetto, disegnato in maniera eccellente da Marc Silvestri!

Un saluto a tutti!

 
 
 

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