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Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

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Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

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Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

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Hotel Gabbiano Vieste

 

Tutto ciò che l'uomo ha imparato

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Tutto ciò che l'uomo ha imparato dalla storia, é che l'uomo dalla storia non ha imparato niente. Hegel"

 

Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi del 28/01/2021

Covid, la Puglia resta arancio, quasi tutta Italia verso il giallo. Forse la Basilicata diventa zona bianca

Post n°27655 pubblicato il 28 Gennaio 2021 da forddisseche

Covid, la Puglia resta arancio, quasi tutta Italia verso il giallo. Forse la Basilicata diventa zona biancaSarà tra le uniche 4 regioni a non poter ridurre misure anticontagio. Ieri era prima per numero di ricoveri in rianimazione

  
Covid 19, Emiliano annuncia: «Parte della Puglia sarà in zona arancione»
 
 
 
 

BARI - La Puglia insieme ad altre 4 regioni, resta in zona arancione mentre il resto d'Italia vira verso il giallo. Ad anticiparlo sono le previsioni del Ministero della Salute, che da domenica 31 gennaio potrebbero portare a un nuovo cambio di colore nel Belpaese per monitorare le misure anti Covid stabilite dal governo.

 

Sebbene in Puglia i contagi siano scesi del 14,5% su base settimanale, gli altri indicatori non fanno sperare in restrizioni meno severe. Pesa, infatti, la percentuale di posti letto occupati in ospedale, che in Puglia è al 40% per i posti letto nelle Terapie intensive. Ovvero oltre 10 punti più alta rispetto alla soglia di allerta fissata dal governo, che è pari al 30%. E mercoledì 27 gennaio la Puglia è risultata la prima regione in Italia per nuovi ricoveri nelle Rianimazioni Covid, con altre 18 persone per le quali il quadro clinico è peggiorato tanto da richiedere una terapia intensiva.

 

Al momento quindi la Puglia resterà arancione: la parola passa ai tecnici di Roma che torneranno a valutare i dati nelle prossime 24 ore, mentre la Basilicata potrebbe essere la prima regione a divenire zona bianca.

 
 
 

Sanremo, arriva il post di Bordo: “Amadeus si metta l’anima in pace, minacce fuori luogo”

Post n°27654 pubblicato il 28 Gennaio 2021 da forddisseche

Sanremo, arriva il post di Bordo: “Amadeus si metta l’anima in pace, minacce fuori luogo”

"Le sue minacce di lasciare la conduzione del festival, se non dovesse essere consentito al pubblico di partecipare, sono davvero fuori luogo"

Le regole valgono per tutti i teatri. Amadeus si metta l’anima in pace. Le sue minacce sono fuori luogo. L’Ariston di Sanremo non gode di trattamenti speciali. Se ci saranno nelle prossime settimane le condizioni sanitarie per riaprire i teatri, le nuove regole varranno per tutti. Si metta l’anima in pace Amadeus“.
Le sue minacce di lasciare la conduzione del festival, se non dovesse essere consentito al pubblico di partecipare, sono davvero fuori luogo. In questi mesi abbiamo visto spettacoli televisivi senza pubblico di grande qualità e interesse, come ad esempio “La musica che gira intorno” di Fiorella Mannoia. Ma potrei citarne tanti altri. Non sarebbe dunque un problema se anche il festival di Sanremo si svolgesse nel rispetto delle norme di contenimento della pandemia. Sono certo, anzi, che il pubblico da casa apprezzerebbe ancora di più l’evento“.
Lo scrive sui social Michele Bordo.

 
 
 

Ecco il Recovery plan targato Puglia: 150 interventi per il 2026.

Post n°27653 pubblicato il 28 Gennaio 2021 da forddisseche

Ecco il Recovery plan targato Puglia: 150 interventi per il 2026.  
 La bozza predisposta dalla Regione per pianificare la ripresa dopo i danni dell’epidemia. Un pacchetto dai 15 ai 17 miliardi. Industrie, turismo, commercio e ambiente. 

La grande scommessa della Puglia che vuole ripartire è sintetizzata in una lista che contiene le opere strategiche finanziate dal Recovery Fund: infrastrutture (strade, porti, aeroporti), tecnologia verde, ambiente e cultura. Un pacchetto dai 15 ai 17 miliardi che costituirà l’ossatura dell’economia dei prossimi anni. Allo stato attuale la lista, predisposta dalla Regione, è solo una bozza. Ma è comunque un punto di partenza per fissare le priorità. Si tratta di un documento da oltre 150 interventi che raggruppa progetti già in cantiere la cui realizzazione è prevista per la maggior parte tra il 2021 e il 2026.

 LE AREE INDUSTRIALI 

Si parte con una programmazione sulle aree industriali da 350 milioni. Anche per questo la Regione sta accelerando il processo per realizzare la riforma dei consorzi come previsto da una bozza presentata la scorsa settimana dall’assessore allo Sviluppo Economico, Alessandro Delli Noci. Le risorse andrebbero a innovare l’offerta diretta alle imprese brevettando nuovi modelli gestionali (stesso discorso vale per le aree artigianali e produttive). Piatto forte è il rifinanziamento delle misure per la liquidità. Puglia Sviluppo dovrà gestire un altro miliardo fino al 2023, mentre sarà lanciata una nuova tipologia di contratti di programma. È un «maxi contratto» con una dotazione di un altro miliardo riservato ai settori trainanti dell’economia (aerospazio, farmaceutico, logistica, agroalimentare e automotive). Ancora: un altro miliardo sarà destinato alle start-up e alle piccolissime imprese per il processo di digitalizzazione, mentre 200 mila euro vanno ai «basket bond di filiera». Si tratta di strumenti (titoli di credito sostenuti dalla Regione) che andrebbero a migliorare la formulazione dello strumento avviato pochi mesi fa. Infine, sempre Puglia Sviluppo gestirà 100 mila euro per contrastare la crisi delle aziende con l’arma del riposizionamento competitivo.

 IL COMMERCIO 

Si passa poi al commercio con le Fiere: da Foggia a Bari la strategia è potenziare i quartieri con l’ammodernamento di strutture e padiglioni. Per l’ente espositivo barese, che è differente dalla società che gestisce gli eventi, ci sono risorse indirette per la conclusione di un progetto su cui la Regione punta molto: «Il polo delle arti, della cultura e del turismo» pari a più di 1,1 miliardi.

 IL TURISMO 

Sempre in tema di turismo ci saranno 100 mila euro per l’incoming aeroportuale con nuove rotte. Custodiamo il Turismo-Puglia365 sarà rifinanziato con 50 milioni e ben 150 milioni sono destinati alle campagne di comunicazione regionali. L’aerospazio punta agli eventi di filiera. La prima edizione del settore (che si sarebbe dovuta tenere a Grottaglie) è saltata per via del Covid-19, ma la Regione non molla. Così l’Apulia International Aerospace Exhibition (a carattere biennale) avrà a disposizione un budget di 10 milioni.

 L’AMBIENTE 

Per la rivoluzione verde spiccano 1,5 miliardi diretti alla transizione nelle città di Taranto e Brindisi con il monitoraggio della qualità dell’aria e altri 2 miliardi per droni di telerilevamento e 1,7 miliardi per la qualità delle acque marine. Sugli acquedotti 145 milioni andranno alla riduzione delle perdite, 160 milioni agli impianti di depurazione, 100 milioni all’ammodernamento di impianti irrigui, 180 agli acquedotti rurali e 45 milioni al rimboschimento del territorio. Per gli aeroporti 50 milioni al centro logistica del «Gino Lisa» di Foggia, 130 milioni alla zona industriale del «Marcello Arlotta» di Grottaglie, mentre per le ferrovie 185 milioni finanzieranno la sicurezza di Ferrotramviaria, 345 milioni le Ferrovie Sud Est, 80 milioni le Ferrovie del Gargano, 127 milioni le Appulo Lucane. Per il porto di Bari ci sono 35 milioni della camionale, mentre per Brindisi 100 milioni per il rifacimento delle banchine di Capobianco e i dragaggi dei fondali e 80 milioni

 

Vito Fatiguso

 

corrieremezzogiorno

 
 
 

Regione – BORSE DI STUDIO SCUOLE SUPERIORI, APPROVATI I CRITERI

Post n°27652 pubblicato il 28 Gennaio 2021 da forddisseche

Regione – BORSE DI STUDIO SCUOLE SUPERIORI, APPROVATI I CRITERI

Approvati oggi dalla Giunta regionale i  criteri per la formazione degli elenchi dei beneficiari delle borse di studio, (art. 9 del D.Lgs. 13.4.2017 n. 63) e la  determinazione dell’importo delle stesse  borse. Eccoli elencati :

  • essere nella condizione di studentessa o studente della scuola secondaria di secondo grado, come censito dall’Anagrafe Nazionale dello Studente, in possesso di un livello di reddito ISEE pari o inferiore a € 10.632,94;
  • trasmettere la domanda di accesso al beneficio attraverso il portale www.studioinpiglia.regione.puglia.it;
  • determinare l’importo della borsa di studio nella misura di € 200,00 (duecento/00 euro);
  • disciplinare che saranno erogate borse di studio fino ad esaurimento della somma assegnata dal Miur;
  • prevedere – nell’ipotesi in cui la somma assegnata alla Regione Puglia non sia sufficiente a soddisfare tutte le istanze valide di accesso alle borse di studio- di procedere all’assegnazione delle borse partendo dal livello di ISEE più basso, scalando la graduatoria fino a esaurimento risorse;
  • prevedere, nell’ipotesi in cui la somma necessaria a soddisfare le istanze valide di accesso alle borse di studio sia invece inferiore all’importo complessivo assegnato alla Regione, di ridistribuire la somma eccedente aumentando l’importo della borsa di studio fino ad un massimo di € 500,00 (cinquecento/00).

L’Esecutivo ha inoltre stabilito che la trasmissione della domanda dovrà essere effettuata da uno dei genitori o da chi rappresenta legalmente il minore ovvero dallo studente/studentessa, se maggiorenne, utilizzando l’applicativo predisposto da ARTI e accessibile dai seguente dominio: www.studioinpuglia.regione.puglia.it

 
 
 

FOCOLAIO IN UN CRAP DI CARPINO: 20 POSITIVI

Post n°27651 pubblicato il 28 Gennaio 2021 da forddisseche

FOCOLAIO IN UN CRAP DI CARPINO: 20 POSITIVI

Sono saliti a 20 i casi dì contagio da coronavirus nel Crap (Comunità’ riabil­itativa assistenziale psichiatrica) “La Fenice” di Carpino. Si tratta di 12 pa­zienti e otto operatori san­itari. Lo dichiara alla Dire il sindaco, Rocco Di Bri­na, spiegando che “uno dei pazienti contagiati e’ stato trasferito in osped­ale a causa del peggiora­mento delle sue condizioni cliniche”. “La situazione ci preoccupa ma stiamo la­vorando in stretto contat­to con la Asl e al momen­to il contagio e’ sotto con­trollo”, aggiunge e precisa: “Ho chiamato personal­mente i contagiati che sono in isolamento mentre i loro contatti stretti sono in quarantena fiduciaria. Il contact tracing e’ in cor­so”.

 
 
 

Puglia/ “Scuole c’è stato un boom di casi” ma lunedì si rientra in classe. Il Piano della Regione: alle superiori resta il 50%

Post n°27650 pubblicato il 28 Gennaio 2021 da forddisseche

Puglia/ “Scuole c’è stato un boom di casi” ma lunedì si rientra in classe. Il Piano della Regione: alle superiori resta il 50%

L’istituzione dei team sanitari scolastici, i test a tappeto del personale da ripetere ogni 14 giorni e – auspicabilmente – la loro vaccinazione, una volta che verrà avviata la fase 2 e saranno disponibili le dosi necessarie. Così la Regione conta di poter riaprire, da lunedì, l’attività didattica in presenza, facendo venire meno la necessità delle ordinanze che da fine ottobre hanno consentito «a richiesta» la didattica a distanza nelle scuole elementari e medie.

Le linee guida approvato ieri dalla giunta regionale rispecchiano il piano che il presidente Michele Emiliano e l’assessore Pier Luigi Lopalco avevano concordato con i sindacati. Più sorveglianza, misure più stringenti per assicurare la quarantena dei casi sospetti, e soprattutto l’introduzione di una vigilanza attiva con 355 operatori sanitari (uno ogni 1.500 alunni) che dovranno tra l’altro fungere da interfaccia con i servizi territoriali delle Asl, occupandosi anche di raccogliere i dati sui contagi all’interno degli istituti. Personale che dovrebbe essere in servizio già da lunedì, ma che andrà reperito anche con assunzioni ad hoc.

Negli indirizzi operativi approvati ieri la Regione ha difeso la scelta di limitare l’accesso fisico a scuola spiegando come nel primo mese di apertura (settembre) «è stato registrato un aumento di oltre 20 volte (dei contagi, ndr) nelle fasce 6-10 e 14-18 mentre, a partire dalla settimana del 2-8 novembre, l’aumento progressivo di incidenza ha interessato tutte le classi di età superiore a 18 anni ma non quelle in età scolare». Pur confermando «una circolazione virale sostenuta nelle fasce di età pediatriche e giovanili», secondo la Regione le ordinanze sono riuscite a stabilizzare la crescita dei nuovi casi nelle fasce di età più giovani, «a differenza di quanto avvenuto in quelle degli adulti e degli anziani». Il picco negativo è stato toccato a cavallo del Natale. Ma dall’ultima set­timana dello scorso anno e fino al 3 gennaio si è poi «registrato un aumento progressivo dell’incidenza che ha interessato tutte le classi di età» rispetto all’inizio del mese di dicembre: +53% nella fascia 14-18 anni, +44% nella fascia 0-5 anni e +37% nella fascia 6-10 anni.

Da lunedì la situazione dovrebbe dunque essere que­sta. Elementari e medie torneranno in classe senza limitazioni, salvo osservare le normali misure di cautela e rimanere a casa se la temperatura corporea supera i 37,5°. Le scuole superiori (al momento chiuse) tor­neranno invece in presenza al 50% della capienza delle classi, e con la possibilità – per chi lo ritenga – di chiedere la didattica digitale integrata. Ma i sindacati (Flc Cgil, Cisl Scuola, Snals, Gilda, Anief e Anp) annunciano per stamattina ulteriori motivi di contrarietà alle ordinanze della Regione e nuove iniziative di mobilitazione.

m.s.

 
 
 

Calcio/ Le società sportive dilettantistiche a rischio chiusura

Post n°27649 pubblicato il 28 Gennaio 2021 da forddisseche

Calcio/ Le società sportive dilettantistiche a rischio chiusura

Lo sport dilettantistico pug­liese e’ quasi al collasso e decine di società’ sono a rischio fallimen­to per colpa della pandemia Covid e l’interruzione di attività’ e cam­pionati. A lanciare l’allarme sono stati presidenti della Federazione Nuoto Puglia, Nicola Pantaleo, e della Lega Calcio dilettantistica e giovanile Vito Tisci, ascoltati in n commissione consiliare pugliese. “Servono risorse, aiuti e attenzi­one”, hanno detto i due presiden­ti. In particolare, la Fin sollecita fi­nanziamenti a fondo perduto per dare una boccata d’ossigeno alle circa settanta società’ natatorie e chiede una riduzione delle tariffe Aqp per l’acqua nelle piscine. La gestione degli impianti per il nuo­to e’ particolarmente onerosa, 30- 40mila euro al mese per le strut­ture più piccole, spese che “non e’ possibile sostenere”. Anche il cal­cio dilettantistico e giovanile e’ allo stremo: 700 società’ sono a rischio e 35mila tesserati potrebbero ritro­varsi senza un riferimento. Tutte le attività’ agonistiche e formative (corsi e scuole calcio) sono bloc­cate dal 25 ottobre 2020, ha fatto presente il presidente Tisci. Al mo­mento si cercherà’ di far ripartire a marzo il campionato di Eccellen­za, con nuovi protocolli, ma servo­no fino a 400 euro a settimana per i tamponi antigenici. Da qui la rich­iesta di contributi straordinari in denaro a favore delle società’ o an­che in materiali: tamponi sommin­istrati dalla sanità’ pubblica.

 
 
 

VIESTE/ LA PERDITA DI “GIORGIO FRUTTA”. I RINGRAZIAMENTI DELLA FAMIGLIA

Post n°27648 pubblicato il 28 Gennaio 2021 da forddisseche

VIESTE/ LA PERDITA DI “GIORGIO FRUTTA”. I RINGRAZIAMENTI DELLA FAMIGLIA  
 

A none della nostra famiglia Vi ringraziamo per la Vostra vicinanza, per aver partecipato con affetto e rispetto al nostro dolore. La Vostra presenza e la Vostra voce è stata una luce nel buio. Ve ne siamo immensamente grati. 

 

Gino Santoro e Famiglia

 
 
 

Manfredonia/ Centro trattamento dei rifiuti nelle ex aree Enichem a Macchia. Decisione del comune di Monte S. Angelo

Post n°27647 pubblicato il 28 Gennaio 2021 da forddisseche

Manfredonia/ Centro trattamento dei rifiuti nelle ex aree Enichem a Macchia. Decisione del comune di Monte S. Angelo, insorgono gli ambientalisti.  
 

«Tra gli altri lavori previsti a Macchia anche la realizzazione del 1° Centro comunale di raccolta rifiuti, rimpianto di trattamento e recupero del­la plastica, il piano delle coste ed è in­serita nelle Zone economiche speciali». È la dichiarazione resa alla stampa dal sin­daco di Monte Sant’Angelo, Pierpaolo D’Arienzo, annunciando investimenti nella piana di Macchia per oltre quindici milioni di euro. Sono dunque caduti i veli sull’impian­to di trattamento rifiuti da realizzare in aree del dismesso stabilimento Enichem attiguo all’abitato di Manfredonia, che aveva fatto sussultare la popolazione di Manfredonia e formalizzare le proteste delle associazioni ambientaliste che ve­dono in quella iniziativa la reiterazione di un pericolo di aggressione ambientale con tutte le conseguenze sulla salute della popolazione di Manfredonia che si trova a qualche centinaio di metri dalla località

 

ove si intende far sorgere quell’impianto, ma anche sugli stessi abitanti di Macchia con ripercussioni negative anche sulle colture della piana. Un progetto nel quale sono implicati la Regione Puglia che ha stanziato undici milioni di euro, Eni Rewind che avrebbe messo a disposizione le aree sulle quali sono stati avanzati dubbi sulla loro bonifica, tenuto accuratamen­te occultato in seno alla giunta di Monte che pare abbia saltato l’esame e la va­lutazione del consiglio comunale e sul quale sono state date notizie “rassicu­ranti” mentre in realtà si stava andando avanti nell’impresa. Non è trapelato nulla neanche a se­guito di formali richieste di chiarimenti da parte delle associazioni ambientaliste di Manfredonia tanto che c’è stato uno scambio di comunicati al vetriolo. For­temente stigmatizzato il mutismo dei due rappresentanti manfredoniani in Regio­ne (Campo del Pd e Gatta di Forza Italia), in particolare Paolo Campo presidente della commissione all’uso del suolo, che non hanno neanche risposto a ben due lettere aperte a loro indirizzate. Come senza risposta sono rimaste gli interro­gativi posti in particolare da “Manfre­donia Nuova” che si è tra l’altro chiesta «come è stato possibile che una materia così delicata, che ha a che fare con l’im­patto sulla salute e l’ambiente, sia stata decisa con una semplice deliberazione di Giunta, senza sentire il dovere di discu­terne prima con i rappresentanti e gli abitanti di Macchia e di Manfredonia, come impone anche la Convenzione di AARHUS sulla giustizia ambientale» e quindi «perché questo sindaco non spie­ga come mai non abbia pensato di ri­ciclare i rifiuti della sua città nella pro­pria periferia invece di portarcela in casa nostra approfittando del fatto che il suo territorio lambisce l’abitato di Manfre­donia». È pertanto suonata come una beffa la di­chiarazione del sinda­co D’Arienzo interve­nuto a Manfredonia nel convegno sul porto, il quale ha affermato che «mai si sarebbero fatti progetti che andassero contro la salute che va anteposta ad ogni altro interesse economico.

 

Un classico tra il “dire” e il “fare”. Ad ogni buon conto temendo gli effetti deleteri di quel tipo di impianto, il disinvolto sindaco D’Arienzo è corso ai ripari deliberando di collocare nella piaz­za centrale di Macchia, una statua del protettore degli ammalati San Camillo. Una cosa è certa: la questione non finisce qui.

 

Michele Apollonio

 

gazzettacapitanata

 
 
 

Cagnano Varano/ “Chiarezza e trasparenza sui progetti per l’area intorno alla chiesa di S. Barbara”

Post n°27646 pubblicato il 28 Gennaio 2021 da forddisseche

Cagnano Varano/ “Chiarezza e trasparenza sui progetti per l’area intorno alla chiesa di S. Barbara”

I referenti di Cagnano In Movimento rendono pub­blica la loro posizione in merito agli ultimi sviluppi sul­l’area limitrofa alla Chiesa di Santa Barbara: “Da atti pub­blicati sui social dal presiden­te dell’Associazione pro San­ta Barbara di San Nicola Va­rano emerge che il giorno 11 gennaio 2021, alle ore 18, si sarebbe tenuto un incontro nella sede municipale tra il Sindaco (o l’amministrazio­ne) e l’associazione sopra menzionata con oggetto “manifestazione di interesse verso area limitrofa Chiesa di Santa Barbara” – è scritto in una nota fatta pervenire in re­dazione .- Precisiamo. Di fronte ad una qualsiasi idea progettuale di pubblica e rea­le utilità, dieci, cento, mille terreni in concessione….non è questo il punto! Ciò che chiediamo però, è la Traspa­renza (che al momento difet­ta) ! Ad oggi non trapela alcuna notizia in merito, né da parte della As­sociazione, né da parte del Sindaco e della Amministra­zione comunale. Pertanto ci vediamo costretti a porre al­cune domande, se lecito sa­pere di quale area, e di quan­ti ha/mq si sta parlando di pre­ciso? Quale idea progettuale vi è alla base? Con quali mo­dalità verrebbe dato il terreno (concessione, vendita, affitto… ) ? Perché non viene fin da subito, informata e coin­volta la cittadinanza e tutto il “mondo” associazionistico di Cagnano? Da voci di corrido­io sappiamo solo che si terrà un secondo incontro, ma le domande che poniamo oggi, non necessitano del secon­do incontro, e nemmeno del primo, per avere delle rispo­ste”. Gli autori della nota dun­que chiedono pubblicamen­te chiarimenti e confronti su­gli ultimi sviluppi della vicen­da.

 
 
 
 
 

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