Post n°273 pubblicato il 27 Settembre 2006 da forsesei
...VOLETE LA SOLUZIONE? Pensate a domani...giovedì... il giorno prima di venerdì.. ovvero l'arrivo del week-end.. Questa è la prima mossa... poi magari pensate ad una cosa che vi fa piacere.. un progetto a lunga scadenza... e poi uno a breve... fate in modo di contattare la persona artefice del vostro grigiore e sfogatevi di brutto... e se non potete farlo... allora la soluzione: fate questa cosa stupida che a volte mi capita di fare... di solito funziona... allontanatevi dal mondo.. ma proprio fisicamente... (tipo in macchina in autostrada etc.)... ispirate profondamente... concentratevi a non pensare a null'altro tranne che a voi stessi... e poi fiato alle trombe.. un bel urlo forte fortissimo ..che vi sentano sino al nuovo continente... ACCETTATE IL CONSIGLIO: PRENDETEVELA CALMA E SANGUE FREDDO.. SFOGATEVI E MARTELLATE FINCHE' AVETE FORZA.. MA SE SIETE INCUDINE SOPRASSEDETE.. UN Sì superficiale e incurante non costa poi molto... verrà il vostro tempo... |
Post n°272 pubblicato il 25 Settembre 2006 da forsesei
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Post n°271 pubblicato il 23 Settembre 2006 da forsesei
Un test, rubato da chissа dove 1) 7 Cose che vorrei fare prima di morire (..e che non ho ancora fatto!): 2) 7 Cose che non so fare (…e che mi piacerebbe fare!): 2- Il suo sorriso 3-Il modo in cui sa amarmi; 4) 7 Cose che dico spesso (sм, sono abbastanza scurrile):
3-Se questo и un uomo 2-Dirty Dancing |
Post n°270 pubblicato il 21 Settembre 2006 da forsesei
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Post n°269 pubblicato il 21 Settembre 2006 da forsesei
Tutto il mondo è un palcoscenico e tutti gli uomini non sono che attori, essi entrano ed escono; ed ogni uomo, nel suo tempo, recita molte parti. (Shakespeare). ANALISI TRANSAZIONALE Eric Berne è uno psicologo contemporaneo. Il suo grande merito è quello di aver elaborato un sistema di psicologia altamente semplificato che può essere insegnato a tutti, adolescenti compresi. La sua linea psicologica prende il nome di "Analisi Transazionale" per il fatto che si interessa dei meccanismi con cui gli individui interagiscono tra loro; meccanismi da lui definiti "transazioni". Per transazione, pertanto, si indica qualsiasi scambio che avviene tra due o più persone: un dialogo è una serie di transazioni, così come lo può essere uno scambio di gesti di affetto. L'Analisi Transazionale prende in considerazione queste "transazioni", con particolar riguardo a quelle verbali, e ne deduce delle informazioni sulle quali è possibile basarsi per una eventuale terapia (o autoterapia), rivolta ad eliminare i vari elementi che possono risultare disturbanti nella vita psichica o affettiva di un individuo. L’analisi transazionale è un approccio terapeutico elaborato dallo psichiatra Eric Berne. Lo studio della personalità dell’individuo si focalizza sull’analisi di tre dimensioni fondamentali dell’Io chiamate stati dell’IO:
In tutti gli individui coesistono, in ogni momento della sua vita, queste tre componenti che, a seconda delle circostanze, si manifestano in maniera diversa. Secondo Berne, un buon adattamento è presente nell’individuo quando l’Io adulto è in grado di "integrare" i punto di vista delle altre due componenti, pervenendo alla fine ad un comportamento appropriato alla realtà. Per quel che riguarda la pratica terapeutica , obiettivo primario della terapia è l’individuazione di quale particolare stato dell’Io interviene in un soggetto in un particolare momento del suo agire, in modo da valutare le dinamiche che intercorrono fra le tre componenti. Infatti, se l’Io adulto non è in grado di "contenere" l’impulsività dell’Io bambino o la rigidità dell’Io genitore si manifesta nell’individuo un disadattamento ESERCIZI CON LE POSIZIONI ESISTENZIALI Cerca di definire in quale posizione collocheresti le persone che così si esprimono: Nei confronti di se stesse: Nei confronti degli altri: Esame individuale: |
Post n°268 pubblicato il 18 Settembre 2006 da forsesei
Un discorso del Dalai Lama sulla vera natura dell'amore, la chiara conoscenza che può svilupparsi fra due esseri avendo come condizione il rispetto reciproco. L'immagine che diamo di noi stessi è spesso compiacente. Ci guardiamo con indulgenza. Quando ci colpisce un evento spiacevole, abbiamo sempre la tendenza a incolpare gli altri o il destino o un demone o un dio. Proviamo una forte resistenza a scendere in noi stessi, come il Buddha raccomandava. Ma quando vi scendiamo, inevitabilmente troviamo la compassione. Siamo sopravvissuti solo grazie all'affetto degli altri. E fin dalla culla, forse anche dal ventre della madre, pare che siamo sensibili all'ambiente e all'affetto che gli adulti nutrono per noi ancor prima della nostra nascita. Sono convinto che una madre felice porti in seno un bimbo felice: se è calma, se il suo spirito è in pace, suo figlio ne sarà influenzato. Quest'affetto è spontaneo e naturale. Da suo figlio, la madre non si aspetta nulla in cambio. È un affetto puro, senza calcolo, e senza questo sentimento il figlio non potrebbe sopravvivere. Tutte le nostre vite sono cominciate avendo, come primo supporto, l'affetto umano. I bambini che crescono nell'affetto sono più sorridenti e amabili, sono generalmente più equilibrati. A coloro cui questo affetto è mancato succede il contrario: sono più duri e hanno più problemi. Bisogna capire bene che l'affetto di cui parlo non ha un fine, non è dato con l'intenzione di ricevere, non è un fatto sentimentale. Similmente, diciamo che la vera compassione è priva di attaccamento. Bisogna prestare attenzione a questo punto che contrasta con le nostre abitudini di pensiero. Non è questo o quel caso particolare che desta la nostra pietà, non accordiamo la nostra compassione a questa o a quella persona in seguito a una scelta: la doniamo spontaneamente, pienamente, senza nulla sperare in cambio. E a tutti. Questa attitudine riguarda anche la coscienza che potrei avere del mio stesso valore, se compio questa o quell'azione. Non devo impegnarmi col desiderio di riuscire bene, di trarre da questa azione una soddisfazione personale sotto forma di stima per me stesso. Questo desiderio nascosto, difficile da smascherare, è sufficiente a inquinare le nostre azioni, perché allora abbiamo un attaccamento, un'intenzione anche inconscia. Riguardo all'amore e al desiderio sessuale... Riguardo all'amore e al desiderio sessuale, si può dire che il desiderio sessuale, per definizione, vuole qualcosa, che è la soddisfazione di questo desiderio attraverso il possesso dell'altro. In gran parte, si tratta di una proiezione mentale, suscitata da una particolare emozione. Noi immaginiamo l'altro in nostro possesso e, in questo attimo del desiderio, tutto sembra piacevole e attraente. Non vi si scorge alcun ostacolo, alcuna reticenza. L'oggetto desiderato ci sembra senza difetto, degno di ogni lode. Quando il desiderio scompare - sia che si ritenga soddisfatto, sia che il tempo passi e lo indebolisca - non guardiamo più l'altro allo stesso modo. Le sembianze dell'oggetto, poco prima desiderabile, cambiano e talvolta rapidamente, all'improvviso. Alcuni ne rimangono stupiti. L'emozione iniziale si è dissolta, spesso cedendo il posto a un reciproco disconoscimento. Ciascuno scopre la vera natura dell'altro, fino a quel momento nascosta dal proprio desiderio. Da qui tanti matrimoni spezzati, discussioni, processi, odi. L'amore, invece, è una sorta di chiara conoscenza che può svilupparsi fra due esseri avendo come condizione il rispetto reciproco. Allora si vede apparire un sentimento di vicinanza. I due individui che si amano si sentono vicini, talvolta molto vicini l'uno all'altro. Da questa vicinanza può nascere una compassione vera, come quella della madre per il figlio. Questa compassione, quest'affetto, non si basa su un'idea del tipo: questa persona è vicina a me, è fatta per me, noi ci completiamo in modo magnifico, oppure, mi è congeniale, mi fa bene, con lei la mia vita sarà migliore. No, si tratta di un affetto spontaneo, libero da ogni calcolo. Questo affetto può estendersi, al di là di quella persona può considerare altri individui. Se è veramente puro non soffre di alcuna parzialità e smette di scegliere. Può anche rivolgersi ai nostri nemici che, come noi, ne hanno diritto. Non ho alcun dubbio che tutti gli esseri umani siano simili a me, che sperimentino le stesse emozioni, le stesse aspirazioni, gli stessi timori. Quel che ci accomuna è più forte di quel che ci distingue, molto più forte. Ed è proprio perché sembrano diversi che la nostra comune natura mi balza agli occhi con più forza. Tutte le teorie naziste, o cultural-razziste, che la storia del mondo ha visto succedersi, sono assurde e nefaste: conducono solo a sanguinosi vicoli ciechi. Soprattutto oggi, quando ci giungono immagini da ogni parte della terra, la nostra unità profonda mi sembra evidente. Ogni nuova istituzione dovrebbe prenderla come punto di partenza, come base. Sua Santità il Dalai Lama |
Post n°267 pubblicato il 18 Settembre 2006 da forsesei
Per Me E' Importante |
Post n°266 pubblicato il 14 Settembre 2006 da forsesei
» Lo zingaro felice « Un uomo sui trent'anni come un sacco di altra gente |
Post n°265 pubblicato il 13 Settembre 2006 da forsesei
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Post n°264 pubblicato il 08 Settembre 2006 da forsesei
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Post n°263 pubblicato il 06 Settembre 2006 da forsesei
Il mensile «Geo» dedica un'inchiesta di copertina all'organo genitale maschile e ai suoi nomignoli nel mondo. Le donne cinesi lo chiamano «germoglio di giada», le argentine «pannocchia di granturco». E le italiane? Molte ne parlano ancora con imbarazzo. Ma qualcuna anche con troppa disinvoltura |
Post n°262 pubblicato il 28 Agosto 2006 da forsesei
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Post n°261 pubblicato il 04 Agosto 2006 da forsesei
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Post n°260 pubblicato il 25 Luglio 2006 da forsesei
GIRANDO TRA I BLOG NE HO TROVATA UNA DAVVERO SIMPATICA... PURTROPPO ANCHE IO NON AVREI SAPUTO RISPONDERE... Nella scuola elementare una maestra della prima elementare ha dei problemi con uno dei suoi allievi. La maestra domanda: Il direttore guarda la maestra e le dice: IL BLOG IN CUI HO TROVATO LA BARZA è : principessabionda |
Post n°259 pubblicato il 25 Luglio 2006 da forsesei
Sei in un corridoio, con una porta davanti a te. Di fianco alla porta (chiusa) tre interruttori. PS: APRI LA FOTO E ..Conta gli "ominidi" nell'immagine. Aspetta che si spostino.....poi ricontali!! ...RISOLVI L'ARCANO! |
Post n°258 pubblicato il 21 Luglio 2006 da forsesei
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Post n°257 pubblicato il 19 Luglio 2006 da forsesei
"MEGLIO UN GIORNO DA LEONI, NO? CHE 100 DA PECORA.." "..MA CHE NE SACCIO' TONI'... FATT' 50 GIORNI DA ORSACCHIOTTO..." "Non bisogna sminuire i napoletani. 'O napulitano canta bene...certo, è di Napoli! Recita bene...grazie, è di Napoli! No. Dario Fo è un ottimo attore ma non è napoletano." "Io non mi sento mai rapportato ai napoletani. Io mi sento napoletano, che è diverso, ti levi dall'imbarazzo della bandiera o dei comunicati o delle cose. Io so' napulitano, nun l'aggio dimustra' a nisciuno e nun l'aggio spiega'. Penso, sogno in napoletano, quando parlo italiano mi sembra di essere falso. Sembra un vezzo, un atteggiamento, invece soltanto in questo modo credo di esprimermi con sincerità e credibilità." "A Napoli ce sta 'o sole, penso che lo sanno tutti quanti, no? Ma mica ce sta 'o sole normale piccirillo accussì, sta 'nu piezzo 'e sole accussì a Napoli [allarga le braccia]. Non piove mai. Ma mica è bello, sai. Tra l'altro io tengo un impermeabile a casa, cioè nuovo, mai messo. Mai la soddisfazione di metterlo 'na vota, mai. Poi che ce sta' cchiù? 'A museca. Cantano e suonano continuamente. Infatti si tu vide a Napoli ce stanno mandulini e chitarre che camminano. E pure chisto è difficoltoso dint' 'o pullman, dint' all'uffici, tutti quanti cu 'sti chitarre e mandulini camminano. Poi è pericoloso pecché pe' 'a strada cu' 'o manico d' 'a chitarra che è accussì [allunga il braccio] è pericoloso per i bambini specialmente. Pecché si tu cammini cu' 'a chitarra accussì gli dai la chitarra sulla testa, veramente è 'na cosa difficile...però è bello pecché cantano, stanno tutti quanti contenti a fatica', sempre 'o sole mio. E poi che ce sta cchiù? Ah, 'a pizza e 'e spaghetti. Sempre. Io a Napoli solo pizza e spaghetti mangiavo. No, è vietato proprio mangia' 'sti ccose a Napoli. Si può mangià solo 'a pizza e 'e spaghetti. Infatti teniamo 'o fegato noi che è rovinato, no pecché sempre cu 'sta pizza e spaghetti, non si può mangia' niente, è vietato proprio... Infatti 'na vota tornai a casa, tornai a casa mia all'improvviso accussì. Bussai alla porta e sentette a mio padre che dice: <<Chi è?>>. <<So Massimo.>> Mio padre ha aperto: <<Meno male che si' tu, viene avanti, stammo magnanno 'e gnocchi>>." |
Post n°256 pubblicato il 19 Luglio 2006 da forsesei
'O 'rrau' Mescolate tritando lardo,aglio,pancetta e cipolle mettendo in un tegamino a rosolare con sugna ed olio. A cio' aggiungete la carne che avete in precedenza legata e guarnita con pepe, prosciutto e prezzemolo. Dopo alcuni minuti di cottura a fuoco lento, aggiungete il vino rosso. Quando la parte liquida evaporera', aggiungete il pomodoro concentrato e la conserva. Fate cuocere a fiamma media finche' non scurisce. L'operazione potrebbe richiedere alcune ore. 'E purpette Ingredienti: Dopo aver bagnato la mollica di pane nel latte, mescolate con la carne, prezzemolo ed aglio tritati. Unitevi sale, pepe, uovo, uva, pinoli e parmigiano. Mescolate bene il composto. Formate delle polpette e friggetele. A parte preparate un sugo con cipolla, sale, olio e pomodori pelati. Mettete le polpette fritte nel sugo e laciatele una decina di minuti. Purpetielle affucate Ingredienti: In un contenitore mettete i polipetti preferibilmente ancora vivi. Nella fase iniziale della cottura aggiungete i pomodori, l'olio, aglio e sale avendo cura di coprire la pentola e cuocere a fuoco lento. Quando e' diventata densa e scura, aggiungere del prezzemolo tagliato finemente e continuate la cottura per almeno altri 15 minuti. 'O babba' Ingredienti • 250 g farina americana (manitoba) Mettere nella ciotola girevole dellimpastatrice la farina, lo zucchero, il burro a pezzettini, il sale e il lievito sbriciolato. Avviare le fruste e miscelare il tutto. Aggiungere le uova ad uno ad uno (solo quando il precedente è stato assorbito). ..E BUON'APPETIT'!!! |
Post n°255 pubblicato il 18 Luglio 2006 da forsesei
Non è la gelosia! |
Post n°254 pubblicato il 18 Luglio 2006 da forsesei
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