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sognatore romano

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Il passetto di borgo l’ultima risorsa dell’papa

Post n°242 pubblicato il 18 Gennaio 2016 da frankcontinel
 

Il passetto di borgo l’ultima risorsa dell’papa
Il passetto di borgo non è una costruzione famosa, né è assunta fortunatamente di recente agli onori delle cronache, ma fino al tardo rinascimento era un cardine difensivo fondamentale per la sicurezza del papato una via di fuga sopraelevata munita di merlature e costruita in arcate piuttosto massicce, che aveva come funzione principale quella di permettere l’evacuazione del papa dal vaticano, al meglio difendibile Castel’ sant’angelo, infatti, nel medioevo fino al tardo rinascimento le rivolte per sovvertire l’ordine e per deporre il papa o peggio le invasioni di eserciti stranieri, erano una triste realtà e innumerevoli le occasioni in cui il contrasto d’interessi tra il potere temporale regnante a Roma, e quelli laici spesso le monarchie degli stati più importanti europei e non, si risolsero con la forza, con il papato che di rado né uscì vincitore, invasioni, razzie, saccheggi e violenze, si susseguirono senza sosta nei secoli facendo da corollario alle fasi che la chiesa era alleata o nella sfera d’influenza dei potentati esteri che si alternarono nei secoli successivi sull’Italia, prima gli effimeri regni barbarici, poi i bizantini, i franchi, ma soprattutto il sacro impero germanico entrarono in attrito col’ papato, molte monarchie avevano bisogno della legittimazione del’ papa che però era bisognoso della protezione politica e militare di questi e spesso gli interessi divergevano molto, inoltre le lotte intestine tra le famiglie nobili romane per imporre un proprio membro sul’ soglio papale invero una piaga costante causando avvicendamenti forzati quasi in ogni papato, avere un congiunto papa significava avere il potere assoluto sulla città e spesso arricchirsi a dismisura, in questo clima di caos la sicurezza del papato era quasi nulla tanto che per secoli la sede papale san giovani in Laterano poco difendibile poiché priva di mura fortificate, in molti casi i papi si ritirarono nel vaticano o a Castel’ sant’ angelo con risultati dubbi il problema rimase almeno fino a quando si fece meno pressante con il trasferimento definitivo al vaticano da san Giovanni senza risolverlo dell’tutto una soluzione era necessaria.

Storia ed evoluzione del passetto di borgo
Questa fu duplice fortificare ulteriormente Castel’ sant angelo e il vaticano con nuove mura, edificando il viadotto sopraelevato, il passetto che permettesse al papa di raggiungere in sicurezza e velocemente Castel’ sant’angelo in caso di estrema necessità. L’antesignano di quello che diverrà il corridore di borgo risale a Totila quando il re ostrogoto dopo aver conquistato gran parte della penisola, prese anche Roma nel’546 dovendo continuare la campagna eresse un basso muro che partiva dalla mole adriana e si collegava con le vicine mura aureliane, per proteggersi dalle incursioni delle truppe di Belisario, ma questo doveva essere mal’ costruito dopo qualche tempo, crollò e abbandonato andò in rovina, oggi ci restano solo poche pietre, il successivo capitolo della storia si ebbe nell’800 regnante papa leone iii che come forse saprete incornò Carlo magno imperatore del sacro romano impero (ma è più preciso dire che fu costretto) Roma era ritenuta la capitale religiosa dell’impero e per Carlo magno necessario innalzare un muro che proteggesse la tomba di Pietro, Ma morto leone fu lo stesso popolo romano durante una sommossa a demolirlo. Ora accadde che nel’830 e poi nel’846 delle incursioni saracene arrivassero alla città le mura aureliane la protessero ma non san Pietro e san Paolo sguarnite di esse che furono saccheggiate e depredate e molti religiosi uccisi, questo smacco e le pressioni conseguenti fatte da Liutprando allora imperatore franco, portò alla costruzione del terzo muro tutto attorno alla basilica e i suoi terreni tra l’848 e l’852 che ripetevano il percorso tra Castel’ Sant angelo arrivando nel’ suo tratto finale di circa trecento metri replicando quello attuale erano sorte le mura leonine (da papa leone iv) lunghe 3 km e dotate di 24 torri,ampi tratti sono ancora visibili ,soprattutto sul lato nord est che corrisponde a viale del vaticano e appunto a via leone iv per andare ai musei vaticani che risultarono le prime efficaci mura a difesa di san Pietro . Ma per arrivare al passetto di borgo attuale bisogna aspettare il pontificato di Niccolò iii , successivo all’esilio avignonese in cui i rapporti con la Francia si fecero critici , stabilendo definitivamente la propria sede al’ vaticano e quindi si realizzo sulle mura leonine un camminamento sopra il vertice, la struttura cominciò a servire come passaggio di sicurezza tra i palazzi apostolici e il bastione san marco alla “ fortezza “ due secoli dopo papa Alessandro vi chiuse questo viadotto , rendendolo interno e costruendone uno più in alto dotato di merlature quello che vediamo oggi , tutti gli interventi successivi ad eccezione del’ muro eretto dal’ Laparelli 100 metri più avanti oggi scomparso ,che tolse la funzione difensiva al passetto , si possono considerare adattamenti minori per necessità contingenti come quando Bonifacio viii, aprì una porta per facilitare il transito dei fedeli durante il primo giubileo , o quando urbano viii, murò gli intervalli dei merli ottenendo così un nuovo camminamento coperto munito di tetto . Oltre alla funzione principale serviva anche per traferire in segreto prigionieri da internare o eliminare dentro le segrete di Castel’ sant’angelo luogo lugubre tanto che era denominato, “ bocca del’ inferno “ inoltre poteva assolvere anche come punto di osservazione. Essendone una parte, il metodo costruttivo del passetto è lo stesso delle mura leonine, edificato in gran parte con materiale di spoglio di antiche costruzioni, aveva dei blocchi di tufo , spessi alla base 4 metri uniti per opera cementizia in molti tratti, si sovrappongono mattoni anch’essi legati da cemento i merli sono in pietre squadrate unite con malta , ma le mura sono un mix di vari generi secondo le epoche in cui furono edificate o rimaneggiate, nella forma attuale arrivano a 10 metri mentre le torri quadrate arrivavano a 14 metri , in un paio di occasioni la costruzione si rivelò fondamentale per permettere ad Alessandro sesto nel’1494 e a clemente vii nel’1527 di salvarsi in Castel sant’ angelo assolvendo in pieno alla sua funzione in questa e diverse altre circostanze. Il resto è storia recente con la decadenza dello stato della chiesa la struttura perse la sua ragion’ d essere e venne abbandonata poiché instabile ed insicura fu chiuso all’pubblico nel’1936 l’architetto Antonio spaccarelli demolì le case che si erano addossate restaurandone una parte , in vista dell’giubileo del’1950 ci furono interventi straordinari che tolsero il tetto di urbano viii ma il passetto rimase chiuso, ci volle il giubileo dell’2000 per ripristinare l’agibilità della costruzione con un serio e consistente intervento di restauro ma sempre a piccoli gruppi e con prenotazioni molto in anticipo.
Grazie a tutti voi che avete avuto la pazienza di leggere
questo post un grato ringraziamento e un
caro saluto a tutti voi.

SI RINGRAZIA NSANPETER BASILICA PER LE FOTO


 
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