Stansfield: I like these calm little moments before the storm. It reminds me of Beethoven. Can you hear it? It's like when you put your head to the grass and you can hear the growin' and you can hear the insects. Do you like Beethoven?
Malky: I couldn't really say.
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# 1
Post n°75 pubblicato il 07 Ottobre 2015 da norman.stansfield
Azzurra Ossessionata com'era dalle natiche ora poteva tirare un sospiro di sollievo. Azzurra poteva vedere le sue chiappe dilatarsi, quasi, al tocco di una mano e prendere forme inattese e imprevedibili ma sempre, così Lei fermamente credeva, terribilmente sexy e invitanti. Era tempo che cambiasse il suo vecchio culo così secco e poco sporgente con delle protesi nuove di zecca, silicone HTV, efficace e per nulla invasivo, qualcosa che spingesse fuori i jeans sbrecciati o le gonne corte, facendola trionfare fra maschi beoti e colleghe sicuramente invidiose. Già aveva mutato di seno, con due consistenti e salde zinne al posto dell'antica seconda misura e si era fatta un piccolo ritocchino alle labbra. Il piacevole resto aveva deciso, per il momento, di lasciarlo così com'era. In palestra ci dava dentro come una matta: tapis roulant, cyclette, pesi, lavori sui glutei e sugli addominali. Le restava solo una piccola aggiustatina a fianchi un poco cascanti ma con bilanciere, pesi, dischi e manubri avrebbe risolto il problema senza ricorrere al suo chirurgo preferito. Il suo personal trainer e il suo dietologo erano compiaciuti e soddisfatti dalla piega iperattiva presa dalla loro allieva e, mentre l'uno seguiva i progressi ginnici di Azzurra, l'altro preparava beveroni e pranzi a bassissime calorie da ingurgitare in selezionatissimi momenti della giornata. Il Suo ego dilagava: piazzava selfies su facebook con tutti i progressi e faceva girare la testa ai suoi contatti, maschi e femmine. Seno lievemente velato e perizoma in una ardita posizione yoga avevano raggiunto il collasso dei MI PIACE. Plastica posizione seminuda presso la jacuzzi aveva scosso dalle fondamenta la stanca virilità dei suoi eterni pretendenti. Si sentiva come se ogni ostacolo venisse facilmente abbattuto e voleva sempre di più, pigiava sull'acceleratore. In una sera strana di colloquio generale su cosa aggiungere o togliere alla dieta ipocalorica il suo medico aveva buttato lì che bevendo il sangue di certi animali si sarebbe anche potuto di fare a meno di mangiare per tutta la vita. Azzurra si era aggiustata gli occhialetti e aveva piantato il suo sguardo in quello del Dottor Senesi. Questi aveva ricambiato un sorriso incuriosito e aveva confermato le sue parole. Lei era rimasta un attimo interdetta poi aveva chiesto che genere di animali. "Anche gli animali domestici" Aveva detto "Non occorre andare ad abbattere il condor delle Ande. Gatti, cani, criceti, conigli addomesticati, pappagalli, cavie..." A quell'osservazione Azzurra non aveva risposto nulla, e dopo un attimo di silenzio carico di una vaga tensione, erano tornati a discutere dei loro tradizionali argomenti: carote, yogurt, micro insalate, pesche. Alla fine (e Lei era l'ultima paziente) si erano alzati insieme ed erano andati verso la porta fianco a fianco. Lui le aveva sfiorato la mano con le dita ma Lei si era immediatamente ritratta. Con fare contegnoso, e visibilmente imbarazzato e nervoso, Senesi l'aveva allora salutata con due baci sulle guance. Ma, appena prima di uscire, Lei s'era girata un'ultima volta e l'aveva apostrofato così :"A proposito del sangue di animali domestici.....dottore......" (Continua)
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