Creato da fulvia.vaccari il 24/01/2008

Vi presento Fulvia

..così sono se vi pare...

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Ci sono solo

due giorni all'anno
in cui non puoi fare niente.
Uno si chiama ieri,
l'altro si chiama domani.
Perciò oggi è il giorno
giusto per

amare,

credere,

fare

e principalmente,

vivere.

 

Dalai Lama

 
 

Paura dei tuoi occhi,

di quel vertice puro

entro cui batte il pensiero,

paura del tuo sguardo

nascosto velluto d'algebra

col quale mi percorri,

paura delle tue mani

calamite leggere

che chiedono linfa,

paura dei tuoi ginocchi

che premono il mio grembo

e poi ancora paura

sempre sempre paura,

finché il mare sommerge

questa mia debole carne

e io giaccio sfinita

su te che diventi spiaggia

e io che divento onda

che tu percuoti e percuoti

con il tuo remo d'Amore.

 

Alda Merini

 

 

The voice

Post n°149 pubblicato il 13 Febbraio 2009 da fulvia.vaccari
Foto di fulvia.vaccari

Squilla il telefono,aggiro la scrivania e rispondo. Dall’altro capo una voce ….quella che definirei una gran bella voce maschile…profonda,per non dire conturbante…nessuna cadenza dialettale…non è una voce da ragazzo ma una voce da uomo oserei ipotizzare sulla quarantina ….una voce che potrebbe essere usata per doppiare qualche sex symbol del cinema.

“The voice”…estremamente piacevole.

-Buonasera, vorrei un’informazione….nel vostro negozio trattate poster?

*Abbiamo a disposizione un vasto catalogo sia per il pittorico che per il fotografico…a magazzino teniamo solo alcuni pezzi…sa,ci sono così tanti soggetti che ordiniamo solo su prenotazione.

-E i tempi di consegna? Perché nel caso ci fosse quello che cerco avrei piacere averlo per…sabato….pensa sia possibile?

*Tenuto conto che oggi è già martedì direi che è un’impresa ardua averlo per sabato….ma tentar non nuoce….vedo di fare il possibile...di che soggetto si tratta?

-E’ un quadro di Van Gogh… “vecchio disperato”…so che non è tra i più conosciuti ma ci terrei ad avere quello in particolare….volevo regalarlo alla mia compagna per S.Valentino…giusto sabato….è un’appassionata di Van Gogh.

Sfoglio il catalogo….molte pagine sono dedicate a Van Gogh…ma di quel dipinto non c’è traccia.Ho ben presente di cosa si tratta….un vecchio seduto sulla sedia,i gomiti appoggiati alle ginocchia, la testa tra le mani….l’immagine della disperazione…nemmeno i colori sono quelli a cui il pittore ci ha abituati…bello sì ma di una tristezza!

*Mi spiace, non c’è….se ha modo di accedere a internet trova l’intero catalogo on line così può visionarlo lei stesso.

Penso fosse seduto davanti a un pc perché appena pronunciato l’indirizzo,sento il rumore delle dita sulla tastiera….qualche attimo di consultazione poi “the voice” si intristisce.

-Ha ragione…..c’è proprio di tutto ma non c’è quello che cerco…scusi se approfitto della sua gentilezza…. ma saprebbe indicarmi dove potrei cercarlo in città?

Inizio a elencare qualche posto dove avrebbe potuto continuare la ricerca, mentre “the voice” mi informa dei posti dove ha già tentato,invano..…restiamo al telefono una decina di minuti…e la cosa non mi dispiace.

*A dire il vero …non vorrei scoraggiarla….ma visto il soggetto così poco commerciale….penso che …..ma poi scusi se mi permetto….proprio il vecchio disperato deve regalare alla sua compagna per la festa degli innamorati? Qualcosina di meno triste? Che ne so… un bel mazzo di girasoli o di iris ? un bel paesaggio?….Van Gogh ne ha dipinti di meravigliosi! Guardi per me cambia poco dal momento che a magazzino non ho disponibile nulla e i tempi stretti non aiutano….il mio è solo un suggerimento…da donna.

-Dice? Ha ragione,forse è meglio che ripieghi su qualcos’altro.

Avverto dal tono della voce, che sta sorridendo.

-Guardi lei oltre che essere così gentile e disponibile….è anche molto simpatica…..ma sa perché avevo scelto quel quadro? Tutto giocava sul biglietto che lo avrebbe accompagnato…avevo già ben chiaro cosa scrivere… avrei scritto “Con la speranza che tu non mi riduca così”….sarebbe stata carina la cosa… vero?

*Ahhh adesso capisco….guardi,sarei quasi disposta ad andarci io in giro a cercarglielo!Come si fa …con un biglietto così….

E’ giunto il momento di salutarci,ci ringraziamo a vicenda….quasi mi spiace riattaccare.

Addio “the voice” e mentre sorrido penso: “…e pensare che con quella voce sarebbe già un bel regalo sentirsi sussurrare “buon S.Valentino amore mio”.


Auguri a tutti e ricordate che

alla persona che portate nel cuore

dovete offrire la vostra attenzione sempre

…giorno dopo giorno.

 

 

 

 

 

 

 

.

 
 
 

Una lotta contro il tempo...

Post n°148 pubblicato il 09 Febbraio 2009 da fulvia.vaccari
Foto di fulvia.vaccari

...per rimediare a tutto il tempo perso.Un classico a cui dovremmo essere abituati. Si è atteso il via alla procedura di sospensione della nutrizione a Eluana per mobilitare tutti i pezzi grossi...tutti quelli che la patata bollente se la sono passata di mano in mano in tutti questi anni.Tutti,senza distinzioni.

Trovo sia vergognoso.

Vergognoso è sentire un Papa parlare del " mistero della sofferenza"...quale mistero? La sofferenza è la cosa più concreta che l'uomo possa trovarsi ad affrontare.Nonostante io sia credente, non ho mai accettato la sofferenza come espiazione di chissà quali peccati per aggiudicarsi un posto in Paradiso...credo, ma non in un Dio così crudele...la crudeltà è patrimonio degli uomini ....questo la Chiesa dovrebbe saperlo perchè in tutta la sua storia di crudeltà e di sofferenze ne ha elargite parecchie.Ha tutto il diritto di dichiarare la propria posizione ma dovrebbe guardarsi bene dall'interferire sulle decisioni dello Stato in materia legislativa.Lo Stato, che dir si voglia ci rappresenta tutti indistintamente,la Chiesa no.

Vergognoso è sentire un Presidente del consiglio,al quale tra l'altro il padre di Eluana aveva fatto appello già diversi anni orsono senza ottenere risposta alcuna,dichiari "E' una lotta tra culture...quella della libertà e quindi per la vita...e quella statalista,quella per la morte...io sono per la vita......sembra piuttosto che si voglia togliere di mezzo una scomodità".Bravo! sembra quasi uno slogan elettorale.

Non poteva pronunciare offesa peggiore a un padre che per tutti questi anni si è battuto per vedere affermato un diritto al quale crede fermamente; se avesse considerato la figlia una scomodità di cui liberarsi avrebbe potuto semplicemente dimenticarsene...lasciarla là,in pace,in quella struttura gestita da suore per il resto dei suoi giorni.

Nessuno di noi ha la risposta a questo problema perchè ognuno di noi pensa con la propria coscienza. Io penso che la differenza è sempre e solo racchiusa nel significato che si da a poche ,semplici parole :"essere vivi" e "vivere".

E per me di differenza ne passa parecchia.

 

 

 

 
 
 

Qualcuno ha detto....

Post n°147 pubblicato il 02 Febbraio 2009 da fulvia.vaccari
 
Foto di fulvia.vaccari

"Un uomo non dovrebbe mai vergognarsi

di confessare di avere torto;

che poi è come dire,in altre parole,

che oggi è più saggio di quanto non fosse ieri."

Jonathan Swift

 
 
 

SONO SOLO UNA DONNA

Post n°146 pubblicato il 28 Gennaio 2009 da fulvia.vaccari
Foto di fulvia.vaccari


Eppure ultimamente mi sono comportata bene….ho cercato di togliermi dalla fronte quell’etichetta con su scritto COGLIONA che mi era stata appiccicata qualche legislatura fa….ho assunto un’espressione beota per autoconvincermi che bisogna essere ottimisti….ce l’ho messa davvero tutta. Ho letto giornali e guardato il TG dicendomi che, nonostante gli stupri,i bombardamenti,la crisi che dilaga,gli immigrati che si accumulano un po’ come i rifiuti, le truffe ecc ..non bisogna perdere l’ottimismo come ci è stato esplicitamente chiesto. Ho provato a mantenere le mie abitudini nonostante i dubbi sul mantenimento dello stipendio…..ma dopo tutti questi sforzi non nego di vedere vacillare il mio impegno di fronte all’ultima spiritosaggine del nostro Presidente del Consiglio. Lo so che è stata solo una esilarante battuta e che solo quelli rimasti coglioni hanno,come al solito,interpretato come un insulto, ma ci sono rimasta male nel prendere atto che non avrò diritto al soldato di scorta. Penso infatti che essere in possesso di uno solo dei tre requisiti richiesti non sia sufficiente e per di più sono in possesso di quello più insignificante e trascurabile: SONO UNA DONNA.

La mia data di nascita non mi permette di rientrare nella categoria “ragazze”e per il “belle” nonostante mi ripeta che “non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace”nutro seri dubbi. Non mi resta che aspettare le eventuali tabelle con riportati i parametri per l’assegnazione:età, altezza,peso,giro seno-vita-fianchi. La vedo grigia….e dire che, se non un bel ragazzo in divisa,mi sarei accontentata anche di un semplice ausiliare del traffico.

La mia sicurezza è cosa irrilevante e alla fine importa poco anche a me….io continuo imperterrita col mio sorriso da beota e carica di speranza…..la speranza che un giorno qualcuno mi dia un pizzicotto e mi rassicuri dicendomi “ è stato solo un brutto sogno”.

 

 

 
 
 

Qualcuno ha detto...

Post n°145 pubblicato il 23 Gennaio 2009 da fulvia.vaccari
 
Foto di fulvia.vaccari

..."Quando un uomo siede un'ora in compagnia di una bella ragazza,sembra sia passato un minuto.Ma fatelo sedere su una stufa per un minuto e gli sembrerà più lungo di qualsiasi ora.

Questa è la relatività."

Albert Einstein

Mi fa sorridere questa frase e mi fa pensare a come sarebbe bello se tutti gli uomini che madre natura ho fornito di un quoziente intellettivo e di un bagaglio culturale sopra la media, avessero la capacità di trasmettere il loro sapere anche ai non addetti ai lavori con questa semplicità e trasparenza. Purtroppo però raramente,a certi livelli, il sapere viaggia pari passo con la capacità di comunicare,sintetizzare, semplificare ...spesso mi accorgo di leggere o ascoltare parole che nel loro insieme contribuiscono solo a crearmi confusione,non riesco ad afferrare il nocciolo della questione...mi perdo inesorabilmente. C'è un abuso,da parte di molti,di una dialettica che sembra rivolta a una sfera ristretta di persone,quasi a volere che di certe cose si possa parlare e ci si possa capire solo tra pochi eletti. Alcuni sembra quasi provino una sorta di perverso piacere ad essere incompresi dai più....altri proprio non ce la fanno a farsi capire erigono una sorta di muro davanti al quale i comuni mortali restano disorientati.

"Egli non ha mai rischiato il muro di gomma della tautologia,che poi equivaleva per molti versi alla constatazione dell'irrilevanza delle specifiche ragioni pittoriche,nel dominio della valenza,tutta mentale,di un'enunciazione."

Questa frase, scritta da un critico, apre la lunga presentazione di una mostra di pittura...stava scritta in prima pagina di un bel catalogo che illustrava le opere dell'artista. L'ho riletta un paio di volte poi vista la mia incapacità a decifrare quello che di logica avrebbe dovuto guidarmi nella comprensione delle opere, ho chiuso il libro abbandonandomi alla mia personale interpretazione.Non sempre è possibile farlo.....così, per alimentare e soddisfare le nostre curiosità in campi che non ci appartengono, dove non serve il sentimento ma piuttosto conoscere regole ben precise e i meccanismi che le determinano,dobbiamo sperare di non imbatterci in qualcuno di questi fenomeni che si pavoneggiano al suono delle loro stesse parole.

A questi amanti del virtuosismo verbale mi verrebbe voglia di dire "parla come mangi" ...già ma come mangiano costoro? Non mi stupirei se cercassero di sbucciare un chicco d'uva con coltello e forchetta.

 

 
 
 

Si ricomincia...

Post n°144 pubblicato il 15 Gennaio 2009 da fulvia.vaccari

....a rilento.....anche il primo post del nuovo anno stenta a decollare...un po' come chi sta cercando di scriverlo…mi sento come un aereo della compagnia di bandiera. Dopo un intenso e stressante periodo lavorativo pre-natalizio è seguito un periodo a suo modo ugualmente stressante, quello fatto di meritato riposo, giorni di festa,abbondanti pranzi,lunghe dormite...ritmi improvvisamente e radicalmente cambiati, che faccio molta fatica a scrollarmi di dosso Poi si è messo anche il clima….gelido...…io che mi sposto su due ruote a pedali e in ufficio non godo di un impianto di riscaldamento degno di essere chiamato tale ,riesco ad accumulare una quantità di freddo tale che ,una volta rientrata a casa e avvolta dal tepore domestico, mi si infuocano guance e orecchie e cado inevitabilmente in uno stato di torpore irreversibile. Adesso però ho deciso di provare a scrivere qualcosa…tanto per rompere il ghiaccio (ancora?!?!)
Vediamo un po’…l'anno nuovo come è iniziato?...diciamo in modo inaspettato. Il 1° gennaio quando ho alzato la tapparella ho goduto di uno scenario che, dalle mie parti, era almeno un decennio che non si presentava in tale veste. La città era tutta coperta da una coltre di neve candida...nessun rumore, nessuna forma di vita umana,non sembrava nemmeno più la mia città. Non so per quale motivo ma ricordo di avere avuto la piacevole sensazione che quella neve caduta proprio alle prime luci del nuovo anno fosse di buon auspicio, caduta a coprire il vecchio , come a dire "si inizia..hai davanti a te una pagina bianca...è da qui che devi partire a scrivere". Già,ma presa alla sprovvista cosa avrei potuto scrivere? E' stato come quando a scuola, per lo svolgimento di un tema, il trovarsi davanti un foglio immacolato poteva gettare nello sconforto più totale. Per ora mi limito alla sfera personale quindi,pensandoci bene... vorrei semplicemente scopiazzare l'anno passato.Ho avuto salute, amore, lavoro...tutto quello che serve per sentirsi sereni e appagati…magari potessi farne una fotocopia. Certo,grattacapi,nervosismo,momenti tristi e dolorosi non sono mancati….ma questa è la vita…quindi anche per quest’anno cerchiamo di vivere al meglio che per me significa gioire a fondo di quello che ho.
Una cosa è sicuramente cambiata rispetto al 2008…col Natale scorso ho chiuso definitivamente la mia avventura come socio fondatore del mercato di artigianato artistico della mia città. Una parentesi durata 12 anni ma che negli ultimi tempi sentivo il bisogno di chiudere…nessun disguido ,semplicemente iniziava ad essere sempre più un’abitudine e sempre meno un piacere…è venuta a mancare la carica,l’entusiasmo…l’essere legata,da regolamento interno, alla lavorazione di uno specifico materiale è cosa che ho iniziato ad avvertire come una limitazione alla mia indole creativa. Così,vista la mia avversione all’abitudine ho deciso di ritirarmi. E’ stata un’esperienza che mi ha dato molte soddisfazioni ,mi ha fatto incontrare tante persone ma soprattutto mi ha dato l’opportunità di confrontarmi, esponendo il frutto del mio lavoro, con un vasto pubblico e di conseguenza con le critiche non sempre positive.…mi sono messa in gioco e,come si può ben immaginare,non è sempre stato facile.Per chi lavora fuori casa 8 ore al giorno e ha una famiglia da seguire,coltivare una passione che senti parte di te,significa approfittare di ogni ritaglio di tempo disponibile….e per me questo ha significato fare le ore piccole,fino alle 2 di notte per realizzare quello che nella testa era già cosa fatta. Questa avventura ha avuto inizio per caso quando nel lontano 1997 due clienti del negozio,parlando del reciproco interesse in campo artistico e creativo mi propongono un’ idea : fare domanda in comune per allestire un mercato artigianale. Grossa novità per una città un po’ provincialotta e dal tenore di vita medio-alto, dove da sempre l’unico pensiero sembrava essere quello di lavorare,sempre solo lavorare a testa bassa. Una proposta nuova e coraggiosa dall’esito alquanto incerto….ma evidentemente la cosa ha incuriosito i vari assessori che, con lo scopo di movimentare il centro storico,hanno dato il loro consenso “offrendo” come scenario la piazza più centrale della città. Prese alla sprovvista da tanto entusiasmo abbiamo iniziato,allora eravamo in 12,a organizzare e regolamentare l’evento,un lavoro impegnativo che,dopo anni, sta continuando a dare i suoi frutti; non a caso molte altre città hanno preso spunto dal nostro regolamento per tentare iniziative analoghe… regole forse un po’ rigide ma che ci hanno permesso di mantenere alto il livello qualitativo degli espositori . Oggi le postazioni a disposizione sono quasi una quarantina; ogni banco deve essere ricoperto da tela juta, ogni espositore deve avere per copertura un gazebo bianco,deve esporre solo opere frutto del proprio ingegno creativo e adottare un unico materiale elaborato con una tecnica ben precisa.Sembrano sciocchi dettagli ma l’immagine che il mercato da nel suo complesso è un elemento fondamentale..perchè nelle persone c’è spesso la convinzione, del tutto errata, che chi si mette dietro un banchetto al gelo o sotto un sole torrido, per vendere i propri manufatti non sia altro che “un morto di fame”. Ecco direi che l’ostacolo più grosso che abbiamo dovuto superare è stata proprio la diffidenza….il timore da parte delle persone ad alzare la testa ed avvicinarsi per curiosare, chiedere informazioni sui materiali o le tecniche di lavorazione……sembrava fossimo appestati. Poi col tempo e con un appuntamento fisso ogni primo sabato del mese,la svolta…. oggi  siamo diventati un evento atteso e frequentatissimo.Quando a Natale ho chiuso per l’ultima volta il mio gazebo bianco,ripiegato il telo di juta e abbracciato gli amici storici, mi sono commossa ben sapendo che molti di loro continueranno a farmi visita in negozio e continuerò a vedere sempre là,al solito posto,ogni primo sabato del mese. E’ stata un’esperienza che mi ha portata anche fuori dalla realtà in cui vivo ,altri luoghi,altri colleghi ma sempre e ovunque ho avuto modo di rendermi conto di quanto potenziale artistico c’ è in circolazione…..ci sono persone capaci di trasformare la materia grezza e renderla un'opera unica.. ed è lì che sono racchiuse: l'abilità delle loro mani, la creatività della loro mente e la grande passione che portano nel cuore.

 

L’arte e tutto l’artigianato in genere sono cose che ci appartengono,sono la nostra storia….cerchiamo di mantenere alto il valore artistico del nostro paese…è una grande risorsa,una caratteristica che deve continuare a distinguerci  dal “fatto in serie”,dalle "cineserie" che invadono il mercato. Torniamo a recuperare l’interesse per le cose belle…non si trovano solo in costosissimi negozi….si possono trovare anche su un semplice bachetto allestito nella piazza di una qualsiasi città.

 


 

 

 

 

 

 
 
 

Post N° 143

Post n°143 pubblicato il 23 Dicembre 2008 da fulvia.vaccari

Auguri


Auguri a tutti voi amici della community..a tutte quelle persone meravigliose che ho avuto occasione di conoscere in questo primo anno di convivenza...a tutte quelle persone che spero amiche lo diventeranno....a quelle persone che hanno lasciato un commento e a quelle che si sono limitate a dare un'occhiata.
Auguri di Buon Natale e che il 2009 porti a ognuno di voi,
quello che ritengo sia il regalo più bello...tanta,tanta serenità.


Non vorrei fare il solito discorso che si fa in queste occasioni ma in questi giorni di festa, ricordiamoci di tutte quelle persone,troppe, per le quali il Nalale è solo un giorno come gli altri, fatto di violenza,di sofferenza e di morte.Ricordiamoci di loro....basta poco a sostegno di tutte quelle associazioni che in modo serio si impegnano per alleviare queste sofferenze.Ricordiamoci di tutti coloro ...medici,infermieri,volontari, militari...che,
anche in questi giorni di festa
sono chiamati a svolgere un difficile compito.



Vi saluto con una frase di Edmund Burke che spero faccia riflettere:

"Nessuno ha mai commesso errore più grande

di colui che non ha fatto niente
perchè poteva fare troppo poco"


Buone Feste a tutti.



 

 
 
 

MOMENTI FELICI....

Post n°142 pubblicato il 15 Dicembre 2008 da fulvia.vaccari

...ricordi...una foto  da tenere a portata di occhi...ecco alcuni portafoto.
Per chi ama l'astratto,qualcosa realizzato con murrine in plastilina.



Per chi ama le cose  classiche....fiori...ma, in ogni  caso ,qualcosa che si distingue per il colore.


 
 
 

PALLE,PALLE....

Post n°141 pubblicato il 15 Dicembre 2008 da fulvia.vaccari

....non ho potuto,visto i mezzi a disposizione,evitare il riflesso.....giochi di trasparenze,ambientazioni,personaggi,il tutto racchiuso in una palla del diametro di 12 cm.....questo è solo un piccolo assaggio.



 
 
 

Ancora.....

Post n°140 pubblicato il 27 Novembre 2008 da fulvia.vaccari

.....ma quanto lavoro!!



Cofanetto portagioie in legno

 
 
 

LA MUSICA...

...ci accompagna nella vita, a lei sono legati ricordi,emozioni...

 

 

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