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Post N° 417

Post n°417 pubblicato il 04 Ottobre 2006 da grechu

Argentina - 04.10.2006Rigurgiti di dittaturaContinua la ricerca del teste chiave nel processo contro un repressore, sparito da 2 settimaneimmagineimmagineimmagineimmagineimmagineimmagineimmagineimmagineimmagineimmagine

Murales su una lapide: “Stiamo tutti cercando Jorge Julio Lopez. Se sapete qualcosa chiamate il 911 o il 0800-333-5502”. E’ questo l’sms che il governo di Buenos Aires ha inviato a milioni di argentini, nell’estremo tentativo di trovare il testimone chiave del processo contro Etchecolatz - ex membro della dittatura - scomparso due settimane fa in circostanze misteriose.
 
Casa per casa. Venticinque milioni di messaggi sono giunti a destinazione nella sola giornata di sabato, ma l’iniziativa è andata avanti anche domenica. L’obiettivo era raggiungere i 32 milioni di utenti abbonati alle due compagnie telefoniche. Una vera e propria campagna a tappeto, casa per casa, se si pensa che gli argentini sono 39.144.753, e che più di un terzo sono concentrati nella provincia di Buenos Aires, da dove è scomparso Lopez.
 
Un grido di allarme. Jorge Julio Lopez è uno dei teste che ha inchiodato alle sue responsabilità un ex capo della sicurezza del regime argentino, Etchecolatz, condannato all’ergastolo perché giudicato colpevole di genocidio, reato per la prima volta accettato da un Tribunale argentino. Si tratta dunque di una sentenza esemplare che ha reso giustizia alle migliaia di vittime della Guerra Sucia e che ha fatto irritare e tremare tutti gli uomini della dittatura ai quali presto toccherà la stessa sorte. Per questo, il fatto che Lopez sia scomparso il 18 settembre, ovvero il giorno prima della condanna definitiva, alla quale fra l’altro aveva deciso di assistere accompagnato dal figlio, ha fatto gridare alla desaparicion.
 
Jorge Julio LopezLa vendetta. Questo caso ha tutta l’aria di essere una vendetta meditata da uomini dell’esercito e delle forze di sicurezza. Si tratta di elementi di estrema destra, nostalgici e legati a doppio filo a Etchepolatz, che vogliono dare una lezione a chi ha osato sfidarli e a chi sta pensando di farlo in futuro, dato che i processi contro di loro sono appena cominciati.
E se da una parte i familiari sperano che il loro caro sia nascosto da qualche parte perché minacciato, gli inquirenti sono convinti che sia già stato sequestrato, tanto che alcune indiscrezioni parlano di un “pista certa”.
Comunque sia, entrambi le ipotesi presentano un quadro a tinte fosche: un paese ancora ben lungi dall’aver superato il dramma della dittatura e costretto a fare i conti con chi non solo non la rinnega, ma la rimpiange addirittura.
 
Non solo Lopez. Ad aggravare la situazione ci sono le minacce di morte ricevute da Carlos Rozanski, il giudice federale, presidente del tribunale della Plata, che ha condannato Etchecolatz. Che precisa: “Lo Stato argentino e la società civile hanno permesso che questi processi avessero inizio. E questo è un fatto irreversibile. Nessuna minaccia potrà cambiarlo”. Messaggi intimidatori anche per cinque giudici federali e cinque pubblici ministeri di alcune città nell’interno del paese, dove stanno per iniziare altri processi per eccidio e sparizioni.
 
Manifestante con cartello: L’imperativo. Per questo il governo ha deciso di fare sul serio. Trovare Lopez è un imperativo. Mobilitare l’intero paese un dovere morale. L’allerta ha raggiunto tutte le postazioni di frontiera del paese. La capitale e La Plata, la città della provincia argentina da dove è sparito Lopez, hanno già ospitato marce e sit in. Una moltitudine di persone è scesa in piazza. Lo slogan è uno: “Uniti contro la desaparecion”. Migliaia di volantini con dettagliate informazioni su quello che ormai definiscono il “desaparecido della democrazia” sono stati fatti stampare dai piqueteros e poi distribuiti. C’è chi sta lavorando a un invio massiccio di e-mail e Ong, organizzazioni per i diritti umani, corporazioni, partiti politici, movimenti studenteschi, sono in prima linea decisi a non piegare il capo.  

 
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rimescolareilvolga
rimescolareilvolga il 04/10/06 alle 22:57 via WEB
...non centra con il testo da te pubblicato,e mi potrai considerare il mio intervento banale, non chiedo scusa, ma un po' del tuo tempo caso mai mi cestini Mauro....................................... Inviato da panagulis0 il 03/10/06 @ 20:00 via WEB Robertino è un bambino di tre anni. Vive in Sardegna e soffre di una rara malattia genetica, la leucodistrofia metacromatica che porta a un progressivo ed inesorabile deterioramento delle funzioni neurologiche e mentali. Per salvarlo sono necessari 800.000 euro. E’ nato un comitato www.proroberto.it per raccogliere la somma e salvargli la vita. Sono stati raccolti circa 500.000 euro. Ne mancano 300.000. Aiutiamolo. Non facciamolo morire. Molte persone mi chiedono di commentare la Finanziaria. Cosa devo dire? Una finanziaria che lascia morire di malattia i bambini, ma pensa al ceto medio, a quello medio alto, all’imposta progressiva, alle Suv, alla stretta sulle auto aziendali, alle addizionali pesanti. Di questa finanziaria non mi interessa un c..o e meno ancora dei girotondi di protesta. Quali sono le priorità degli italiani? Quanti sono i bambini affetti da malattie rare? Dove sono ministri e ministresse in questi casi? L’opposizione e il Governo? Contano di più il ponte di Messina e l’aumento degli stipendi dei parlamentari o la vita dei nostri bambini? Mi domando perchè una famiglia italiana debba ridursi a chiedere, implorare, mendicare la beneficenza delle persone per salvare il proprio figlio mentre il Governo spende miliardi di euro per pattugliare il Libano e fare conversazione con gli Hezbollah. Uno Stato che non salva i suoi bambini dalla morte per malattia non è uno Stato civile. E’ una banca, un consorzio di interessi, una cosa estranea, quasi ripugnante. Quanti bambini ci sono in Italia come Robertino? Chiedo alle famiglie di descrivere la loro vicenda in questo post. Sono 1.000, 10.000, 1000.000 bambini? Vanno salvati tutti. Rosy Bindi, Prodi e lo Schioppa trovino i soldi in fretta, facciano una finanziaria addizionale, si diano una mossa. (Rispondi) Inviato da panagulis0 il 03/10/06 @ 20:01 via WEB Tratto dal blog Beppe grillo (Rispondi) .. Inviato da rimescolareilvolga il 03/10/06 @ 21:32 via WEB contattero via email chi potrò, Mauro Miotto (Rispondi) e se non potrò farlo lo farò sui blog; da cosa deriva il mio cambiamento di atteggiamento; Panagulis0 ad un certo punto non parlava solo da politico, ma da padre; io no lo conosco, ma in questo memento mi è più che sufficiente MAURO MIOTTO
(Rispondi)
 
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