Creato da grechu il 25/10/2005
«Siate sempre capaci di sentire nel più profondo qualunque ingiustizia commessa contro chiunque in qualunque parte del mondo.»
 

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Post N° 429

Post n°429 pubblicato il 17 Ottobre 2006 da grechu

Prodi & C. vogliono imbavagliare l’informazione libera!

 


Marcello Pamio – 17 ottobre 2006

 

“Questo è un piccolo passo per un uomo, un grande passo per l’umanità”

 


Neil Armstrong – Apollo 11

 

Tralasciamo l’annosa e sempre aperta questione della Missione Apollo 11, e della domanda più che legittima, se l’astronauta della NASA, Neil Armstrong, mise piede effettivamente sulla Luna il 21 luglio del 1969 o se invece si trovava in uno studio di Hollywood sotto l’attenta e scrupolosa regia di Stanley Kucrick…

 


Veniamo invece all’annosa questione aperta dal governo Prodi - nella legge Finanziaria del 2006 - sulla libertà d’informazione.

 

In questo caso non si tratta di finzione, ma della triste e amara realtà del nostro paese!

Una piccola legge per il Governo, un grande passo per il Regime mediatico

 

All’interno della Finanziaria 2006, (articolo 32), è passata sotto il classico e vergognoso silenzio dei media compiacenti e manipolati, una legge che imbavaglierà totalmente o quasi la maggior parte dei siti e/o blog che si occupano d’informazione!

 


Per coloro che ancora credono nella sinistra; per coloro che ancora credono nella politica in generale (dimenticando per comodità, ignoranza o per condizionamenti che non esiste la destra e la sinistra ma solo il potere economico, privo di colori e bandierine), questo dovrebbe essere un grande insegnamento di vita. Almeno lo spero.

 


Ciò che è stato iniziato dai governi precedenti, di presunta destra, liberali, conservatori, lo stanno portando avanti le presunte sinistre, i riformatori, i democratici.


Cambiano i governi, si sostituiscono i burattini, ma le strategie del Sistema vanno avanti a ritmo battente; anche perché i veri Burattinai rimangono al loro posto, nelle loro logge…

 


Ecco cosa dice l’articolo 32 inserito nella Finanziaria 2006:

 

Articolo 32. Riproduzione di articoli di riviste o giornali

1. All'articolo 65 della legge 22 aprile 1941, n. 633, dopo il comma 1, è inserito il seguente:

 

«1-bis. I soggetti che realizzano, con qualsiasi mezzo, la riproduzione totale o parziale di articoli di riviste o giornali, devono corrispondere un compenso agli editori per le opere da cui i suddetti articoli sono tratti. La misura di tale compenso e le modalità di riscossione sono determinate sulla base di accordi tra i soggetti di cui al periodo precedente e le associazioni delle categorie interessate. Sono escluse dalla corresponsione del compenso le amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.».

 

In soldoni, dal 3 ottobre 2006 (data dell’entrata in vigore della legge), per il democratico e sinarchico governo Prodi - il più vicino alle oligarchie bancarie internazionali (vedi Goldman Sachs e leggasi imperi anglo-ebraici), la «riproduzione totale o parziale di articoli», in pratica tutto, «devono corrispondere un compenso agli editori».


E se qualcuno, come per esempio noi, non ha i soldi per pagare l’editore, non pubblica nulla o rischia sanzioni economiche pesantissime!

 


Avete capito qual è l’obiettivo?


Forse c’è ancora chi crede nella libertà d’informazione e d’espressione?

 


Eppure se non ricordo male, la Costituzione della Repubblica italiana all’articolo 21 non lascia spazio a dubbi:

 

Articolo 21 della Costituzione italiana

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

 

La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure

 

Non mi pare che con questa simile legge «tutti hanno diritto a manifestare il proprio pensiero», e soprattutto non mi sembra che la «stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure». 
I media classici sono tutti controllati, per cui era necessario mettere gli artigli e controllare anche quei canali che le cose le dicono e non le mandano a dire. Con questa legge bavaglio, il Regime, sotto le vesti sinistrorse del governo di turno, vuole semplicemente imbavagliare tutti i siti e blog ancora liberi.

 

Se una simile castroneria legislativa l’avesse fatta Berlusconi & C. (che di castronerie ne hanno fatte eccome, basta ricordare le censure e le epurazioni mediatiche), si sarebbero mobilitate milioni di persone in piazza; ma siccome la legge l’ha fatta un governo, “vicino” ai cittadini e alle classi meno abbienti - che controlla pure i sindacati - allora nessuno si muove e soprattutto nessuno ne parla!
Dove sono finiti i no-global e i fautori delle libertà? Forse si mobilitano (o vengono mobilitati) solamente quando la dittatura ha un colore politico ben preciso?

 

E’ altresì logico che nessuno ne parla: le major editoriali italiane, cioè coloro che hanno applaudito la nuova legge (Rcs, Mondatori/Fininvest, Caraccciolo/l’Espresso) hanno tutti gli interessi affinché chiudano la libera concorrenza e blocchino le libere espressioni.

 


Però noi cittadini italiani, forse non lo sappiamo a dovere, ma paghiamo di tasca nostra le imprese editoriali con i finanziamenti della legge sull’editoria (vedi trasmissione Report del 23 aprile 2006 www.report.rai.it/R2_popup_articolofoglia/0,7246,243%255E90227,00.html). 
Ogni anno noi, che ci piaccia o non ci piaccia, sovvenzioniamo i giornali con la bellezza di 667 milioni di euro!

Noi, base della piramide del potere, possediamo però un’arma molto potente, un’arma molto pericolosa: la scelta di acquistare o meno un prodotto! Perché allora non proviamo ad astenerci dal comperare giornali e/o riviste di regime? Forse non cambierà nulla, ma sicuramente migliorerebbe la nostra informazione, avremo più soldi da spendere meglio, e soprattutto daremo un segnale forte al Sistema!

 


Un segnale che la gente, nonostante “Bulli e Pupe”, “Circus”, “L’isola dei famosi” e altre trasmissioni demenziali create ad arte, non è tutta priva della capacità pensante.

 


www.disinformazione.it

 
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Commenti al Post:
lubely
lubely il 18/10/06 alle 00:15 via WEB
Eviterò di dire quello che penso della libertà di stampa nel nostro paese. Lo evito, ma sono bene che non esiste. Ps. Sono contanto per Heidi Giuliani (qualche post sotto). E' una gran persona
(Rispondi)
 
ecogipa
ecogipa il 21/10/06 alle 10:46 via WEB
anch'io penso che molta gente sia di destra che di sinistra sia libera,ma certi restano servi di partito.io sarei felice che quando un governo si insedia la gente percepisca il cambio, invece mi sembra che il buon prodi che dice e crede di essere diverso dal cattivone berlusconi sia peggio.ha una faccia da buonista ma le banche le consce bene, i giochini sporchi li fa bene, ha un curriculum vitae che fa invidia alla p2, ma nessuno si accorge, ani per onore della verità in pochi si accorgono. Io dico questo se è lecito contestare il bandana berlusca, perchè non si pone la stessa forza per dire che ilprodi è un bugiardo?la stampa in questo momento è tiepida con il governo,in giro se chiediamo per chi si è votato nesuno dice per prodi, eppure ha avuto il 50,8 di consensi...cribbbbbio.questi politici(tutti) devono capire che il voto nostro non è nella loro cassaforte, che il nostro voto vale. io francamente sono icazzato per come trattiamo le persone...oggi berlusca fucilato...domani prodi osannato..ma se fino ad ora non ha fatto nulla di quello che diceva, se si dimentica di tutto pur di tirare a campare....bene allra per coerenza fuciliamo anche il prodi non ti pare? morto un presidente se ne fa un'altro.amen
(Rispondi)
 
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