ALGHERO. Una pallottola in una busta, infilata tra le stecche del tergicristallo della sua macchina, una Opel Corsa, parcheggiata nell’area portuale. L’ha trovata il vicecomandante dell’Ufficio circondariale marittimo della Guardia Costiera, il sottufficiale Capo, Antonio Piras. La pallottola era sistemata all’interno di una busta, riposta tra le facciate di un un biglietto sul quale era scritta a stampatello la frase: «Non ti allargare troppo».
Un atto chiaramente intimidatorio nei confronti del sottufficiale il quale, tra l’altro, svolge negli uffici di via Arborea il ruolo di comandante della Polizia giudiziaria, quindi è il responsabile di accertamenti, verifiche, assunzioni di atti legati evidentemente all’attività portuale.
Le indagini sono state affidate ai Carabinieri della Compagnia coordinati dal capitano Gianluca Zara e secondo alcune indicazioni si svolgerebbero a 360 gradi, sia nel settore specifico dell’a ttività di Capo Piras e sia più in generale. Difficile pensare a uno scherzo anche perchè recentemente lo stesso vicecomandante è stato oggetto di un attentato incendiario, durante la notte è stata data alle fiamme la sua auto, una Fiat Punto, parcheggiata sotto la sua abitazione.
La pallottola e tutto il materiale rinvenuto, quindi il foglio con il messaggio intimidatorio e la busta, sono ora al voglio della Scientifica dell’Arma e si ritiene che gli accertamenti in corso potranno fornire alcune indicazioni di merito. Resta comunque la gravità del gesto che testimonia di una situazione complessiva di disagio per chi è chiamato a svolgere le proprie funzioni istituzionali in un settore spesso turbolento come testimoniano alcune vicende passate in qualche modo legate alle attività portuali. Un lavoro che inevitabilmente provoca inimicizie ma la busta con il messaggio e la pallottola costituiscono un atto gravissimo anche perchè sullo stesso sottufficiale si registra una reiterazione di episodi, l’incendio dell’auto, che pongono interrogativi inquietanti. Le indagini per quanto a tutto campo si presentano in ogni caso piuttosto laboriose. I Militari stanno ora approfondendo le questioni trattate da Antonio Piras nel corso degli ultimi tempi e in particolare quelle più complesse e delicate nelle quali gli accertamenti praticati per possibili violazioni potrebbero aver provocato una azione intimidatoria, una minaccia estremamente esplicita nello stresso messaggio: «Non ti allargare troppo».
La vicenda è tenuta sotto il più stretto riserbo e lo stesso sottufficiale non intende commentare l’episodio, preferendo che siano le indagini dei Carabinieri a fornire una risposta. Capo Antonio Piras è stato sentito a lungo negli uffici della Compagnia di via Don Minzoni. Il sottufficiale è persona particolarmente stimata e apprezzata nell’ambiente di lavoro per la sua lunga esperienza e approfondita competenza dei compiti istituzionali.
Inviato da: nicola.carabellese
il 29/09/2011 alle 22:33
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il 24/08/2011 alle 22:35
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il 06/06/2011 alle 11:26
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il 21/03/2010 alle 09:13
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il 02/02/2010 alle 10:20