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Ultimi Commenti

dis.ney
dis.ney il 12/11/08 alle 22:35 via WEB
No, non mi sbagliavo allora! Se tu stesso mi dici che il bello deve ancora venire, vedi che ho ragione? Una vera riforma della scuola non si è ancora vista. La 953 sarà anche un MIRACOLO ( a sentire te pare sarà così..), ma al di là di tutto ciò mi sembra che il tuo pensiero sia soprattutto dettato da un senso di "fastido" , quasi di "odio", nei confronti del sistema scolastico vigente. Io non credo che tutti gli insegnanti siano meritevoli, mi rendo conto benissimo che in questo settore come in altri c'è gente che vale 10 e gente che vale 0. Però tu non puoi far di tutta l'erba un fascio. E se questa tua ostilità nasce semplicemente dal fatto che tu stesso, per primo, hai avuto un'esperienza scolastica poco stimolante e gratificante... Beh , mi spiace per te, ma non è con l'odio che cambierete le cose. Io, nel corso degli anni ho visto venir meno il rispetto nei confronti degli insegnanti, ho visto genitori poco critici nei confronti dei loro figli, sempre meno capaci di dire "no" e così presuntuosi da voler imporsi anche sui docenti. E' questa "irriverenza" sociale che va cambiata, e poi anche il resto vien da sè. Saluti.
 
generazione70_80
generazione70_80 il 11/11/08 alle 11:10 via WEB
Semplicemente bravo!
 
guardameglio
guardameglio il 11/11/08 alle 10:57 via WEB
Cara mia è qui che ti sbagli, il bello deve ancora venire. La la vera rivoluzione si aggira silenziosa sotto le spoglie della proposta di legge 953, recante norme per l’autogoverno delle istituzioni scolastiche e la libertà di scelta educativa delle famiglie, nonché per la riforma dello stato giuridico dei docenti, proposta dal presidente della commissione Cultura della Camera dei deputati, Valentina Aprea. Scuole trasformate in fondazioni, risorse distribuite secondo il principio "i soldi seguono gli studenti", carriera per i docenti meritevoli, albi regionali degli insegnanti e un contratto ad hoc per la categoria; quando la 953 sarà approvata la scuola italiana non sarà più quella che abbiamo sempre conosciuto. Finora eravamo i primi in moltiplicazione delle cattedre, ultimi nell’assegnazione delle borse di studio, bene, quest'ultime triplicheranno mentre cesserà la proliferazione delle cattedre, e si interverrà su baronaggio, nepotismi, clientelismi, che hanno finito per portare i bilanci della scuola al dissesto.. cazzarola se questa non è una riforma. certo non lo è per gli insegnanti modesti e privi di coraggio ma i più ambiziosi è preparati emergeranno, vediamo finalmente di alzare il livello dei docenti che a quanto vedo è estremamente basso. Non hanno idee, non si confrontano, sanno solo proiettare i loro interessi. Il loro unico scopo sembra essere quello di salvare le loro greppie a spese del patrimonio pubblico. MA LA SCUOLA NON E' FATTA PER INSEGNANTI E BIDELLI MA PER GLI STUDENTI!
 
dis.ney
dis.ney il 10/11/08 alle 20:05 via WEB
Ci fai o ci sei? A me delle tue ragioni sindacali non me ne può fregar di meno. Cosa sono i programmi del 1985? Da cosa sono nati? ... vogliamo fare un pò di storia? Non di storia politica, mi riferisco a un pò di storia pedagogica. E poi cosa cavolo mi parli di bullismo? Il maestro unico ci salverà da questi fenomeni sociali? Fammi il piacere, con me non attacca. La Gelmini è una deficente. La riforma nasce solo come conseguenza della "minifinanziaria". Una vera riforma della scuola ( quello che tutti chiedevano da tempo) ancora non si è visto.
 
guardameglio
guardameglio il 10/11/08 alle 09:08 via WEB
Andiamo dis.ney, un pò di onesta intellettuale, il ruolo fondamentale della maestra unica venne scisso nelle tre maestre per due classi soltanto ed esclusivamente per ragioni sindacali contro il crollo demografico. E' soltanto su ragioni sindacali, non pedagogiche che venne effettuata questa assurda scelta. Questa insano atteggiamento è soltanto causato da il conservatorismo intransigente del più recalcitrante sindacato nazionale, quella CGIL che si oppone in tutti i modi alla mutazione genetica della scuola e dell'università da "stipendificio" a luogo di formazione.
 
guardameglio
guardameglio il 10/11/08 alle 09:05 via WEB
Ciao e grazie per la visita accompagnata oltretutto da commento davvero interessante. In effetti il decreto legge non è una riforma ma contiene solo alcuni provvedimenti di buon senso, utili da subito per tenere sotto controllo immensi sprechi pur mantenendo una scuola intanta nei servizi e probabilmente migliorandola a livello didattico ed educativo. Hai giustamente anche notato come siano stati volutamente ignorati elementi di innovazione come l'obbligatorietà di adottare libri di testo a valenza Quinquennale ( a tutto vantaggio delle famiglie ) e l'inserimento come materia di studio dell'educazione civica, questa risponde a un'esigenza precisa di educazione degli studenti italiani e di integrazione per gli studenti stranieri, perché i ragazzi a scuola devono imparare anche a diventare dei cittadini consapevoli dei loro diritti e dei loro DOVERI. Inoltre nel concetto di educazione alla cittadinanza rientrano anche l’educazione ambientale, l’educazione a tenere corretti stili di vita. È un concetto ampio che rimanda allo studente come persona e non come a una scatola in cui immettere nozioni. La scuola non è solo un luogo dove si apprendono competenze ma deve tornare ad essere anche un luogo educativo è un deterrente contro il bullismo, sono convinto anchio che con il lassismo e il buonismo non si aiutano affatto i ragazzi a migliorare ne tanto meno a capire che la scuola, come la vita, esigono impegno e dedizione per ottenere buoni risultati.
 
dis.ney
dis.ney il 07/11/08 alle 22:33 via WEB
Innanzitutto dovresti astenerti da fare i complimenti per la scelta di un nick quando lasci anche dedurre che di tale nick non ne sai nulla (origine,motivazione, tanto meno il significato APPUNTO). Ti faccio notare che non è scritto Disney, ma bensì dis.ney. Ma forse non leggi bene la punteggiatura. Dis potrebbe essere una sigla, un diminutivo (cazzo ne sai te). Ney potrebbe essere un cognome, o un diminutivo… Il ney oltretutto è un flauto caratteristico soprattutto delle zone della Persia e dell’Asia occidentale, ma questo presumo che lo ignorassi completamente. Questa premessa per riconfermare che quelli che tirano giudizi affrettati e parlano senza conoscere il loro interlocutore, mi stanno sui “maroni”. Windlover75 ( cos’è il nome di una scatola di preservativi?). Critichi aspramente chi ha dato aria ai polmoni criticando la riforma senza averla magari letta, e tu che fai? Critichi con ironia deficiente un nickname. Attenta,che fai più o meno la figuraccia di Berlusconi con Obama. Vogliamo parlare della riforma Gelmini? Se sei convinta che questa riforma risanerà il bilancio dello stato, tieniti le tue convinzioni, e spostiamo il discorso sulla “minifinanziaria”. La riforma Gelmini nasce dall’articolo 64 della legge 133. Se sei convinta che la riforma stessa sia un “toccasana” per sanare il sistema formativo scolastico italiano, qua non siamo affatto d’accordo, spostiamo il discorso sul lato pedagogico-educativo-formativo o come cazzo vuoi chiamarlo. Primo: sono i genitori che hanno DISIMPARATO a dire “NO” ai loro figli (non c’è stata nessuna Cassandra nella scuola a dire loro di fare così) e sai perché hanno disimparato? Perché dire “no” richiede molto più tempo, più fatica, più coerenza e impegno che dire invece solo e sempre “si”. Peggio per loro. Secondo: tu generalizzi sul sistema scolastico italiano ricordandoci che ai nostri giorni i giovani sono meno acculturati, e sostenendo che questo è successo con tre insegnanti come con uno. SBAGLIATO. Tu generalizzi le classifiche (ne sono apparse tante negli ultimi tempi, su tutti i giornali, e anche il governo ha usato quelle che ha ritenuto più “comode” e utili allo scopo). Tuttavia il grado di istruzione che va meglio in Italia è proprio la scuola primaria ( con il modulo dei tre insegnanti)! Quello in cui sfiguriamo è la scuola secondaria di primo grado (scuola media) dove i numerosi professori mi sembra ci siano sempre stati nella storia. Le superiori poi vanno così così…. Allora perché TAGLIARE andando a toccare proprio il grado scolastico migliore? ( se hai l’auto con problemi al carburatore ti fai riparare i freni? Vedi che brava che sono? Ti faccio anche un esempio metaforico alla DISNEY (walt disney). Vuoi che aggiungo un disegnino? La scuola media aspetta un “ritocco” ai programmi ministeriali dal 1974 ( sono 34 anni. PORCAPALETTA!!!). Perché non accontentarli? Ma del resto, questa non è una riforma della scuola vera e propria, ma bensì una razionalizzazione. Bene. 30.000 unità del personale A.T.A. (saprai chi sono, vero?) se ne staranno a casa… Ma perché allora non tagliare anche 30.000 soldatini? Ne avremo sempre di più del Regno Unito. E poi magari in tanti altri settori dove ci stanno gli sprechi veri, non solo la scuola. Un paese che taglia a partire dall’istruzione ( futuro delle prossime generazioni) è un paese con una mentalità da terzo mondo.
 
Windlover75
Windlover75 il 03/11/08 alle 23:03 via WEB
Ciao, e grazie per la visita sul mio blog di Splinder. Ho letto con attenzione sia il tuo post, che trovo molto ben fatto, sia i commenti. In generale noto che, come sempre, tutti vogliono tagli e riforme, ma poi, gratta gratta quando si arriva al dunque si urla se si scopre che il proprio giardino sarà intaccato. E quando si teme che vengano toccati anche i privilegi, la gente fa quandrato intorno alla vecchia roccaforte a prescidere. Dis.ney (bel nick, complimenti per la scelta) dice che i bambini di oggi sono cambiati e che non sanno più cosa sia il rispetto. Vero. Il che dipende in larga parte dal vuoto pneumatico nelle teste dei loro genitori, terrorizzati all'inverosimile dalle Cassandre con laurea in psicologia che per anni hanno predetto traumi profodi a tutti quei pargoli a cui fosse stato detto "no" anche una sola volta. Il bambino-principe non è prodotto della scuola, né a uno né a tre docenti. E' prodotto di una società pavida che, temendo la deriva autoritaristica, ha deciso di sopprimere l'autorità. I bambini non rispettano più il maestro, mono- o triteste che sia, perché non rispettano più i loro genitori che, a loro volta, non rispettano più la figura del docente, perché nell'era di Internet la cultura e l'informazione sono uguali al Pollo Aia o al Dixan: disponibili a tutti sullo scaffale del supermercato, con il bonus che in più informazione e cultura sono "gratis". In virtù di questa gratuità di accesso, chi studia, chi approfondisce, chi con passione decide di dedicare la sua vita all'educazione degli altri vale meno del "burino" che legge su un post sgrammaticato che la capitale dell'Australia è Sydney: con Intenet, ciò che non è vero lo diventa. Molti genitori, in virtù di questo facile accesso, si credono superiori ai docenti, considerati i fratelli poveri e sfigati di chi, con la laurea in Lettere o in Matematica, fa invece il giornalista o il direttore del CERN. Non possiamo dare per assodato che il maestro unico sarà per forza un pirla e che tre maestri non potrebbero esserlo: a giudicare dal fatto che i nostri giovani sono meno acculturati, meno preparati e meno competitivi oggi con tre maestri di quanto non lo fossero allora con un maestro solo, mi viene da pensare che la qualità dell'insegnamento offerta dal modello pluridocente non sia una buona obiezione per contestare questo provvedimento. Qualcuno qui, mi scuso non ricordo il nick, elegantemente ha detto "così chi insegna matematica deve insegnare anche chimica quando di chimica non sa una m...a". A parte il fatto che questa NON è una verità a priori, prima di gridare allo scandalo bisognerebbe forse vedere come verranno accorpate le classi di concorso: è straziante constatare che per l'opposizione chi governa è idiota a prescindere. Non credo che accorperanno chimica e matematica; ma magari trigonometria e analisi matematica sì. Se poi l'accorpamento si rivelasse inadeguato, allora si potrebbe protestare. Protestare a priori serve solo a far prendere aria ai polmoni. Tra l'altro, sempre a questo proposito, non si capisce perché esista una classe di concorso per "Musica" e una per "Strumento Musicale". Un'altra cosa che mi ha fatto sorridere è stato leggere che il decreto-legge 25 giugno 2008 (che è di Brunetta), prevedendo la revisione dei criteri di formazione delle classi, intenderebbe "mettere in uan stessa classe gli studenti dal primo al quinto anno, ma con le stesse conoscenze in una materia". Ora, a prescindere dal fatto che il paragrafo c) del 4° comma NON dice questa bestiata (si limita infatti a dire "revisione dei criteri vigenti in materia di formazione delle classi") anche solo interpretarlo in questo senso significa dare per scontato che chi legifera sia un cretino, il che è inaccetabile. A me dispiace seriamente fare questi discorsi perché si finisce per generalizzare e non tenere conto del fatto che l'apparato statale è pieno di lavoratori indefessi che svolgono con passione e professionalità il loro lavoro: ma la gente non ne può più degli sprechi, e gli sprechi che pesano sul bilancio dello Stato vengo dal settore pubblico, piaccia oppure no. Tutto ciò premesso, nel decreto 137, che interessa maggiormente la scuola, all'Articolo 8, comma 1, si dice che "dall'attuazione del presente decreto non devono derivare NUOVI o MAGGIORI oneri a carico della finanza pubblica", che non vuol dire "ti tolgo i soldi che ti ho dato", ma semmai "non te ne do di più". A questo decreto si è data battaglia a priori, leggendolo come e dove si voleva, e ignorando elementi di innovazione come ad esempio il reinserimento dell'Educazione Civica o l'obbligatorietà di adottare libi di testo a valenza QUINQUENNALE; il che, lo ripeto, serve solo a far prendere aria ai polmoni. Scusa per il commento-fiume
 
chicostar
chicostar il 30/10/08 alle 15:10 via WEB
ebete
 
Kleiner_Stern
Kleiner_Stern il 30/10/08 alle 11:44 via WEB
se scrivete in internet "legge 133, art 64" potrete leggere con i vostri occhi che non è un legge per la riforma sulla scuola! è una legge per il risparmio!!!!

il comma 1 incomincia con " Ai fini di una migliore qualificazione dei servizi scolastici e di una piena valorizzazione professionale del personale docente" ma in realtà l'articolo termina così " Al fine di garantire l'effettivo conseguimento degli obiettivi di risparmio"

comma 2: riduzione del 17% del personale ausiario, tecnico e amministrativo

"a) razionalizzazione ed accorpamento delle classi di concorso, per una maggiore flessibilità nell'impiego dei docenti" qst vuol dire che ad esempio gli insegnanti di matematica dovranno anche insegnare chimica quando della chimica nn sanno na minchia e pagarsi il corso di aggiornamento!!!!!

"c) revisione dei criteri vigenti in materia di formazione delle classi" in una stessa classe ci potranno essere anche alunni che vanno dal 1° al 5° ma con le stesse conoscenze in una determinata materia!!! il k è assurdo in più le classi potranno anche diventare di 30 e più alunni e della presenza dell'alunno diversamente abile non se sarà tenuto conto (tutti sappiamo che adesso in una classe dove c'è un ragazzo div. abile nn si può superare un certo numero)

dulcis in fundo "6. Fermo restando il disposto di cui all'articolo 2, commi 411 e 412, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, dall'attuazione dei commi 1, 2, 3, e 4 del presente articolo, devono derivare per il bilancio dello Stato economie lorde di spesa, non inferiori a 456 milioni di euro per l'anno 2009, a 1.650 milioni di euro per l'anno 2010, a 2.538 milioni di euro per l'anno 2011 e a 3.188 milioni di euro a decorrere dall'anno 2012." I TAGLI
 
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