Lost Myself

Ciao.

Credo che tutto quello che siamo stati è stato un usarsi.
Le carni che si mischiano e si sviscerano 
le lingue che si leccano
le ferite che appena cicatrizzate vengono subito riaperte, piano, quasi sadicamente.

Droga pura in vena.

Eri quello, sei quello.

Ed io non posso fare a meno di spararmi una dose se so di averne una possibilità.
Inerme con te dentro, addosso.
Morfina, droga, MIO. 

E questa droga pura, ha scalfito ogni muro intorno al mio cuore, sciogliendolo come ghiaccio al sole

Solo che è acido
e corrode, brucia.

Mi fa tremare i muscoli, mi fa schizzare fuori dalla testa il cervello con spasmi vertiginosi.

E poi sudo, la mia pelle è umida, dai pori esce il negativo
e mi agito
gemo 
tremo

è freddo.
Su questo pavimento fa freddo.
Tremante su mattonelle macchiate di coscienza putrida e pensieri marci.

Voglie seviziate dalla ragione, voglie condannate, maledette. 
Come noi. 

Ma fa freddo dentro o fuori? -mi domando ingenuamente-

...e non lo so cos'è, forse è una fase.

La fase.

Ora è il momento giusto per congedarsi, per dirsi ciao, anche se è un addio momentaneo, o permanente.

Chi lo sa, a me piace rimanere col dubbio.

L'addio mi fa troppo male, è una delle parole che non riesco proprio a mandare giù. così difficile, così dura, così breve e netta, che mi lacera quel poco di buon senso che ho.

Ci diciamo ciao, è più dolce.
Mi fa meno male, è come se cominciassimo di nuovo da li.
Dalla nostra stessa fine.