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LA JUVE E' PRIMA: 2-1 ALLA LAZIO, DECIDE DEL PIERO

Post n°1478 pubblicato il 13 Aprile 2012 da juve_in_my_heart

SERIE A: JUVENTUS-LAZIO 2-1


Il catenaccio dei biancocelesti resiste fino alla mezz'ora e alla rovesciata di Pepe. Al 45' il pari di Mauri, poi assalti bianconeri senza esito.

TORINO - Un cavaliere non abbandona mai la sua Signora. E quando è in difficoltà, le mostra la strada prendendola per mano. Come ha fatto Alessandro Del Piero in una sera che lo Juventus Stadium non potrà dimenticare facilmente, come ha fatto il numero 10 nella sera della sua settecentesima presenza, firmando il gol decisivo del 2-1 che ha scardinato il catenaccio della Lazio quando ormai mancavano solo sette minuti all'impresa dei biancocelesti. Perché di impresa si sarebbe trattata, visto l'assedio bianconero che senza sosta aveva provato in ogni modo a superare la diga posta a guardia di Marchetti. Riuscendoci alla mezz'ora, con un lancio da quarterback di Pirlo per Pepe che si superava in rovesciata e superava anche il portiere avversario, ma beccando anche il gol beffa del pareggio da parte di un Mauri in un periodo di grazia, in un tornado di occasioni bianconere fermate da un Marchetti miracoloso in svariate occasioni. Un 1-1 con cui si chiudeva il primo tempo da non credere, contando le occasioni e la superiorità della Juventus: ma Reja aveva costruito un piccolo capolavoro, senza mezza squadra, giocandosela come meglio sa fare il tecnico friulano: squadra chiusa, blindata, a coprire ogni spazio e a provarci in contropiede.

DEL PIERO ENTRA E SEGNA
- Nella ripresa tanto nervosismo, piovono gialli tra i bianconeri che si innervosiscono perché la Lazio tiene botta e non capitola. Conte allora cambia, ancora una volta, in corsa: a meno di venti minuti dalla fine fuori Pepe e Vucinic, dentro Matri e, soprattutto, Del Piero. Al capitano bastano cinque minuti per scaldarsi, impegnando Marchetti, e dieci per andare a segno su punizione, beffando sul primo palo un Marchetti fino a quel momento impeccabile e superlativo. La Lazio tenta il tutto per tutto ma il nervosismo stavolta travolge gli ospiti, con Reja e Kozak che si fanno espellere in rapida sequenza. Sette minuti interminabili di recupero, poi il fischio di Damato: la Juve infila il 32° risultato utile consecutivo, si prende il bottino pieno e scavalca di nuovo il Milan, riprendendosi la testa della classifica. I biancocelesti, fermi a quota 54, restano terzi.

ROMA-UDINESE 3-1
- Totti fa volare la Roma. Il capitano torna a segnare dopo una lunga astinenza nel momento decisivo. E il suo è un gol pesantissimo che rilancia per l'ennesima volta la Roma nella corsa alla Champions League. I giallorossi scavalcano il Napoli al quinto posto e sono ora a -4 dalla Lazio terza. Finisce 3-1 la sfida con l'Udinese grazie ai gol di Osvaldo, Totti e Marquinho. La Roma si rialza dopo la batosta subita a Lecce e ora il finale di campionato assume un altro sapore. La mossa a sorpresa di Luis Enrique è De Rossi in difesa in coppia con Heinze, fuori per scelta tecnica. Davanti Lamela vince il ballottaggio con Bojan. La Roma parte fortissimo e chiude subito l'Udinese nella sua metà campo. Il gol arriva al 9' con una grande giocata di Osvaldo che batte Handanovic, poi zittisce tutti con l'indice sul naso e va ad abbracciare Heinze. È un'altra Roma rispetto a quella umiliata a Lecce. I giallorossi corrono, pressano e creano occasioni, con Totti a dettare i tempi. L'unica cosa che manca è la cattiveria sottoporta e come spesso succede in questi casi, la punizione dell'Udinese arriva a un minuto dalla fine del primo tempo con Fernandez che si presenta tutto solo davanti a Stekelenburg, lanciato da un assist al bacio di Fernandez. Nella ripresa l'Udinese è più aggressiva e la Roma fatica a proporre il suo gioco. I giallorossi riescono comunque a procurarsi un paio di ghiotte occasioni, soprattutto con Osvaldo che colpisce un palo, ma non riescono a trovare il gol. Il pubblico capisce che il momento è decisivo anche per i risultati che arrivano dagli altri campi, e carica la squadra. Il gol che fa esplodere l'Olimpico arriva al 42', e lo firma Totti sfruttando un'altra grande giocata di Osvaldo, migliore in campo. A tempo scaduto Marquinho firma il suo secondo gol in giallorosso, sempre di testa, che fa esultare Luis Enrique come non si era mai visto.

NAPOLI-ATALANTA 1-3
- Sprofonda il Napoli che incassa la terza sconfitta consecutiva in campionato (dopo quelle con Juve e Lazio) 3-1 in casa con l'Atalanta dell'ex dg Marino e perde ogni speranza di restare in corsa per il terzo posto. I numeri per la squadra di Mazzarri, scavalcata in classifica dalla Roma e agganciata dall'Inter, sono impietosi: solo due punti raccolti nelle ultime cinque partite con sei gol fatti e ben tredici subiti, a testimoniare una crisi che si è aperta dopo l'eliminazione dalla Champions e dalla quale gli azzurri non riescono a uscire. Al San Paolo la squadra di Colantuono ha spadroneggiato trascinata da un frizzante Maxi Moralez: nel primo tempo ha aperto le marcature Bonaventura con un bellissimo diagonale, ha pareggiato subito i conti Lavezzi. Nella ripresa con il Napoli si è buttato in avanti alla ricerca del vantaggio, ma è stato colpito da Bellini (bravo ad approfittare di una clamorosa dormita della difesa azzurra) e da Carmona (bolide dal limite che non ha lasciato scampo a De Sanctis). Nel finale, sotto gli occhi di un deluso De Laurentiis in tribuna, Pandev ha perso anche la testa facendosi espellere per un calcio rifilato a Moralez.

L'INTER VINCE ANCORA
- La cura Stramaccioni continua a sortire i suoi effetti benefici. L'Inter si prende la seconda vittoria in tre partite battendo di misura il Siena per 2-1. Nerazzurri in svantaggio in apertura: segna D'Agostino che conclude al meglio un'azione viziata da una vistosa ingenuità di Samuel. I nerazzurri non si abbattono e reagiscono con veemenza andando vicino al pari due volte con Milito e con Cambiasso che si vede annullare un gol per fuorigioco. Il pari arriva al 42' grazie al Principe che sfrutta a dovere un incredibile liscio di Pesoli insaccando di testa. Nella ripresa Stramaccioni deve rinunciare a Samuel (problema muscolare). Milito e Zarate vanno vicini al gol prima del rigore decisivo assegnato all'Inter per un dubbio fallo in area toscana su Nagatomo al 36'. Sul dischetto va Milito che fa secco Pagolo per il 2-1 finale che permette all'Inter di agganciare il Napoli a 48 punti in classifica. Dopo la sbornia di San Siro contro il Milan, la Fiorentina non riesce ad andare oltre lo 0-0 contro il Palermo. Al Franchi di emozioni se ne vedono ben poche e tutte concentrate negli ultimi dieci minuti di gara. Prima viene annullato un gol ai viola per un evidente fallo di mano di Amauri che viene ammonito (diffidato, salterà la sfida contro la Roma all'Olimpico). Poi Ilicic a cinque minuti dal termine calcia a lato di poco la palla della vittoria rosanero. Con questo pareggio la squadra di Delio Rossi resta a tre punti dalla zona retrocessione. Termina in parità anche l'altra sfida salvezza fra Genoa e Cesena. Ai padroni di casa non basta un gol di Marco Rossi per conquistare una vittoria determinante. A rovinare i piani di Malesani ci pensa Mutu che a un quarto d'ora dal termine di inventa un destro terrificante che fa secco Frey e ammutolisce in Ferraris che ora vede il baratro della B distante solo due punti. Il Lecce di Cosmi non si ferma più e dopo aver umiliato la Roma, si prende anche il Massimino con una rimonta effettuata negli ultimi minuti di gioco. Il Catania era passato in vantaggio ad inizio ripresa con Bergessio, poi rigore fallito da Di Michele e pari di Corvia a pochi minuti dal termine. Sembra finita e, invece, Carrizo si fa espellere lasciando a Lodi il compito di difendere la porta etnea che, invece viene bucata nel recupero da Di Michele che manda in estasi Cosmi e tutti i tifosi pugliesi accorsi a Catania. Vince - e bene - anche il Parma che supera 2-0 il Novara grazie alle reti di Giovinco e Jonathan. Da segnalare anche un rigore fallito da Rigoni nella ripresa per gli ospiti, ormai rassegnati a ripartire dalla serie cadetta.

Fonte: Tuttosport.com

 
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Sono d'accordissimo con te su Marchisio, che...
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p.s.: NAPOLI BIANCONERA!!! ^___^
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FINO ALLA FINE FORZA JUVENTUS!!! Marchisio non va...
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GRANDI!
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