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LA JUVE CADE A A GENOVA, ORA L'INTER E' A +10

Post n°427 pubblicato il 12 Aprile 2009 da juve_in_my_heart

GENOA-JUVENTUS 3-2

I bianconeri sconfitti a Marassi 3-2: a trascinare la squadra di Gasperini una doppietta di Thiago Motta e l'ex bianconero Palladino, autore del gol decisivo. Ai bianconeri (in 10 nella ripresa per l'espulsione di Camoranesi) non sono bastati i gol di Del Piero su rigore e Iaquinta.

GENOVA, 11 aprile - A riportare il Genoa al quarto posto dopo il momentaneo sorpasso della Fiorentina sono la doppietta di Thiago Motta e il gol di Palladino nel finale, mentre la Juventus deve recitare un mea culpa per l'espulsione di Camoranesi nella ripresa e la poca lucidità dopo il 2-2 di Iaquinta. E ora l'Inter è a +10, grazie al pareggio col Palermo.

I CASI - Ma quanto pesano le sviste di Rocchi, a partire dal vantaggio del Genoa poco prima della mezz'ora, quando Mesto si accentra e viene atterrato da Chiellini al limite. L'arbitro toscano fischia, ma nello stesso istante Thiago Motta calcia di prima e infila nell'angolo basso alla destra di Buffon. È il caos in campo e l'inizio del blackout per il direttore di gara, che al 43' assegna un rigore alla Juve, vedendo un fallo in scivolata di Ferrarri su Del Piero lanciato a rete. Sul pallone l'intervento del centrale ligure. Consultatosi con l'assistente di linea, Rocchi è inamovibile e Del Piero sigla il pareggio con piatto rasoterra che spiazza Rubinho sulla sinistra. Ormai il pastrocchio è fatto. Entrato in confusione, poi, il direttore di gara fatica a ritrovare lucidità, come in occasione del contatto in area ligure tra Camoranesi e Thiago Motta, molto più rigore del fallo precedentemente punito. O come al 41', quando lascia proseguire mentre Mesto è a terra con il volto completamente coperto dal sangue. Andato a sbattere sul gomito di Nedved, l'esterno rossoblù (ottimo fino a quel momento) è addirittura costretto a lasciare il campo a Rossi, rientrante dalla squalifica.

LE MOSSE - L'assenza iniziale del capitano genoano è solo una delle poche sorprese decise da Gasperini che schiera un Thiago Motta pienamente recuperato al fianco di Juric al centro della mediana e Jankovic a fare il centravanti tra Sculli e Palladino, in sostituzione di Milito. Il Principe, infatti, non ce l'ha fatta a smaltire in tempo il problema muscolare iniziato in Argentina e soffre da spettatore in tribuna. Il Genoa, comunque, gli offre subito un bello spettacolo, con Palladino che al 7' si vede respingere la conclusione sulla linea da Legrottaglie, con Buffon battuto. Il difensore bianconero prende il posto di Mellberg, disastroso col Chievo, al centro insieme a Chiellini, mentre Zebina parte dall'inizio con Grygera in panchina. Il vero azzardo, però, Ranieri lo fa in mezzo al campo, mandando al fianco di Marchisio un deludente Poulsen. Sono sempre dei padroni di casa, quindi, le azioni più pericolose. Nella concitazione finale del primo tempo, poi, il possesso palla e l'intraprendenza del Genoa vengono premiati dall'incisività di Thiago Motta. Un secondo prima dell'intervallo, infatti, arriva il colpo di testa vincente del brasiliano, dimenticato a centro area da Zebina su un calcio d'angolo dalla sinistra.

IL FINALE - Nella ripresa, poi, la Juventus si complica la vita, quando al 20' Camoranesi si fa espellere per un'entrata a gamba tesa su Palladino. Prima, però, i bianconeri hanno tre possibilità per pareggiare. Al 5' Rubinho blocca un sinistro di Iaquinta, mentre al 13' è Biava a respingere sulla linea un tiro ravvicinato di Nedved (che replica poco dopo, alto). In superiorità numerica, per il Genoa si mette bene, con Sculli che si scatena mandando sul fondo al 24' e impegnando seriamente Buffon con un colpo di testa ravvicinato. Decisiva la parata del portiere juventino, graziato subito dopo dal palo che respinge un'altra deviazione aerea di Jankovic sul seguente corner. Sembra fatta, ma al 39' Nedved irrompe in area, passaggio vicino per Iaquinta che tocca da distanza ravvicinata e non lascia scampo a Rubinho. La parità però dura solo 4', il tempo che occorre a Rossi per scattare sulla destra sul filo del fuorigioco e servire a centro area Palladino tutto solo, con Buffon che non può davvero impedi rgli si fissare il 3-2 finale. Il Genoa difende così il posto in Champions, tornando a battere i bianconeri dopo 10 sconfitte e 4 pareggi dall'ultimo successo per 2-1 datato 6 ottobre 1991. La Juve, invece, torna a perdere in trasferta dopo 4 successi consecutivi e perde ulteriore terreno dall'Inter. Decisivo a questo punto il faccia a faccia di sabato prossimo..

Fonte: Corrieredellosport.it

 
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