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« La Juve è qualcosa di più di una squadra, non so di­re cosa, ma sono orgoglioso di farne parte. »

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Post n°487 pubblicato il 18 Giugno 2009 da juve_in_my_heart

"DIARRA E ROSSI ALLA JUVE? MAGARI"

«Mahamadou è un Cannavaro del centrocampo. Giuseppe? Magari. E con me e Diego l’Inter è più vicina».

IRENE (SUDAFRICA), 17 giugno - Cannavaro, stando a quello che dice lui, «non è ancora uno che fa il mercato della Juve», ma i suoi consigli per gli acquisti nella Liga sono da tenere in considerazione. Sono quasi profezie. «Diarra e Rossi? Se prendiamo anche loro che arrivano dalla Liga accorciamo il gap dall'Inter e l'anno prossimo si sentirà meno la depressione per la fuga di Kakà dal campionato italiano: Mahamadou è un grande, uno come me, un Cannavaro di centrocampo. Quanto a Rossi è un altro di quelli che porterebbe tanta qualità. Se li centriamo, questi sono grandi colpi».

ORGOGLIO ANZIANO -
Il decano dei vecchietti azzurri con l'età avrà perso in mobilità sul campo, ma quanto ad ironia è ancora molto rapido. Si siede per una conferenza stampa inevitabilmente incentrata sulla polemica generazionale, Fabio Cannavaro, e gioca d'anticipo come da caratteristica calcistica: fissa un paio di cronisti muniti di occhialini contro la presbiopia, e piazza lì: «Noi azzurri saremo anche vecchietti, ma mi pare che stiate messi peggio voi...». È il prologo di una lungo elogio della terza età calcistica, in stridente contrasto con la prestazione del giovane Giuseppe Rossi contro gli Usa. Perché il capitano azzurro, che domani contro l'Egitto arriverà ad una gara dal record di presenze in nazionale di Paolo Maldini, dopo avere ammesso che i livelli mondiali per lui sono un ricordo («impensabile, direi impossibile, tornare a quella condizione: sono state sette partite fuori dalla norma») puntualizza sulle scelte di Lippi. «Intanto i cosiddetti vecchietti giocano nel Bayern, nel Milan, nella Juve: grandi squadre, un motivo ci sara. Da qui al mondiale questi vecchietti si possono preparare bene, poi con l'entusiasmo di qualche giovane si può arrivare al meglio. È normale in un cambio generazione questo tipo di integrazione: successe nel '98 con Cesare Maldini commissario tecnico, ed uscimmo di scena ai rigori nei quarti di finale contro i campioni del mondo. In questa squadra i veterani sono di più? Evidentemente - gli scappa - di meglio in Italia...Dipende anche dai giovani. Adesso va di moda affidarsi a loro ma senza un gruppo solido, esperto, non si va lontano. Ricordatevi, siamo italiani: se non si vince veniamo massacrati...». Parla della sfida di domani con l'occhio acceso: «Contro l'Egitto è una gara importante, al di là del traguardo personale che per me si avvicina. La seconda partita in tornei come questo è sempre la più importante. Per quel che ci riguarda c'è l' entusiasmo giusto e molto rispetto per i campioni d'Africa».

A UN PASSO DA PAOLINO -
A proposito del record di presenze, che emozioni gli da' essere ad un passo da Paolo Maldini?: «Stare ancora qui è molto gratificante. E poi c'è la soddisfazione di vedere ripagati i sacrifici fatti: fermo restando che la maglia azzurra è il sogno di tutti i bambini, ed io l'ho realizzato per tante volte». Nega di avere giocato un ruolo nelle trattative di mercato della Juve. «Sono un giocatore. Certo, se arrivasse Diarra che è mio amico sarei molto contento, ma solo perché è un grande professionista, uno che vuole sempre vincere». E torna a dare una botta alla meglio gioventù azzurra. '«Santon ha prospettive importanti: certo, deve migliorare molto, soprattutto nella fase difensiva. Ma ha le doti per farcela e mi ha colpito la sua serenità».

PIÙ RISPETTO -
La chiusura la riserva alla contestazione di parte della tifoseria juventina nei suoi confronti. «Il discorso è molto più ampio di quello che sembra: non è una cosa legata a me o a certi tifosi. Occorrerebbe partire dai ragazzini nelle scuole ed educarli al rispetto: non solo del campione, ma del vicino di banco, del compagno di palestra. E persino dell'automobilista che ti supera per strada. Ma per quel che mi riguarda in questa vicenda, io andrò avanti a testa alta».

Fonte: Tuttosport.com

 
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