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Andiamo a stenderci comodi in profondità
giù fra i crepacci bui col diavolo che ci ospita
Se poi riusciremo a riportarlo su
Si divide come un premio…
Non lo dico più
Occorre spingere ai limiti la carrucola
Con le scintille fra le mani e poi la corda se ne va
Noi due come due somari siamo senza strategia
E abbiamo perso l’indirizzo per andar via
“E’ l’occasione di lasciar perdere?”
si chiedono gli amanti chiusi a chiave in hotel
Con l’inflessione dialettale che ho
Non prendermi sul serio sono un impostore
Sarò la causa di ogni preoccupazione
Una specie di provocatore di risse da bar
Se non fosse che tu sei pacifica
Avrei un bernoccolo e un taglio da suturare
con dei punti
ma voglio sperare che questo con te sia impossibile
Avendo l’ultimo fiammifero non lo sprecherei
su un muro umido
ad accenderlo io non ci proverei
e poi non mi parlarmi adesso della tua claustrofobia
lì c’è l’uscita e là l’ingresso, siamo a un crocevia
“E’ l’occasione di lasciar perdere?”
si giurano gli amanti chiusi a chiave in hotel
Con l’inflessione dialettale che ho
ti posso ipnotizzare, sono un traditore…
Sarò la causa di ogni allucinazione
una specie di dirottatore di tapis-roulant
comperati di notte al telefono
La solitudine no che non è un affare, ti fa credere di risparmiare
e invece non è che uno sperpero di stagioni inutili
e di anni andati via
davanti a un calendario
e la colpa è soltanto mia.
(S.Bersani)
ULTIMI COMMENTI
CIELO D'IRLANDA
il cielo d'Irlanda è un tappeto che corre veloce
il cielo d'Irlanda ha i tuoi occhi se guardi lassuù
ti annega di verde ti copre di blu
ti copre di verde e ti annega di blu
Il cielo d'Irlanda si sfama di muschio e di lana
il cielo d'Irlanda si spulcia i capelli alla luna
il cielo d'Irlanda è un gregge che pascola in cielo
si ubriaca di stelle di notte e il mattino è leggero
si ubriaca di stelle e il mattino è leggero
Dal Donegal alle isole Aran
e da Dublino fino al Connemara
duvunque tu stia viaggiando con zingari o re
il cielo d'Irlanda si muove con te
il cielo d'Irlanda è dentro di te
Il cielo d'Irlanda è un enorme cappello di pioggia
il cielo d'Irlanda è un bambino che dorme sulla spiaggia
il cielo d'Irlanda a volte fa il cielo in bianco e nero
ma dopo un momento i colori li fa brillare piu' del vero
ma dopo un momento li fa brillare piu' del vero
Il cielo d'Irlanda è una donna che cambia spesso d'umore
il cielo d'Irlanda è una gonna che gira nel sole
il cielo d'Irlanda è Dio che suona la fisarmonica
si apre e si chiude con il ritmo della musica
si apre e si chiude con il ritmo della musica"
Dedicato alla magnifica Terra d'Irlanda, che sempre mi rimarrà nel cuore...
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I GIORNI (L. Enaudi)
Post n°116 pubblicato il 10 Novembre 2008 da ajb83
... Sono passati poco piu' di tre anni... studiavo a Milano, e la
maggior parte del tirocinio come infermiera l'ho svolto all'Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori. Prima di iniziare mi sentivo forte e spavalda, e mi dicevo che laddove stavano male quelle persone, lì il mio aiuto poteva esser loro maggiormente utile. Dunque non mi spaventava cio' che avrei visto e provato, perchè sarei stata forte, avrei deglutito le eventuali lacrime e il sorriso sarebbe sempre stato sul mio volto. Tranne che un paio di volte, questo è cio' che effettivamente ho fatto per 3 anni. Avevo preventivato come mi sarei dovuta comportare in reparto, per il bene di quelle persone, ma non avevo pensato a come sarei stata una volta tornata a casa dal turno. Ed è stato un bene che io non lo abbia fatto, altrimenti -forse- non avrei nemmeno iniziato quell'università... Ho somministrato chemioterapia centinaia di volte, a persone di età, sesso, razza e provenienza diversissime tra loro. Un giorno sono arrivata in reparto e l'infermiera che mi affiancava mi ha detto: "Vieni che ti presento una persona".. Eravamo all'ottavo piano, mi ha portata a metà corridoio, nella stanza sulla destra, e mi ha mandata avanti...Era una bellissima giornata, il balcone della stanza era aperto, la tenda bianca oscillava in una danza dolce, spinta da un piacevole e leggero venticello d'estate.. Mi sono avvicinata al balcone, e un paio di occhi verdissimi sono spuntati, illuminati dal sole... "Ciao, sono Paul". La sua statura da giocatore di basket si poteva notare anche se era seduto, e i capelli biondi e sottili incorniciavano un viso magro ma non ancora segnato dal destino... Aveva 27 anni, e presto iniziai ad avere quella confidenza che lui lì dentro aveva con gran parte per personale.. la sua simpatia ci distoglieva dal lavoro spesso triste, e dall'inizio alla fine del turno non mancava di farci sorridere e ridere di gusto.. Condivideva libri, pensieri, racconti e sogni.. Ci eravamo promessi che l'estate dopo saremmo andati in 3 a Lanzarote... non so perchè, ma sapevo di mentire a me stessa facendogli quella promessa, e sono quasi certa che provasse anche lui la stessa sensazione... Per lui l'estate successiva arrivò in un posto talmente bello che nemmeno possiamo immaginarlo noi umani... Lui la chemio la faceva con una pompa infusionale, ogni giorno caricata con quello che noi chiamavamo "il cocktail".. Se da un lato quella miscela che si inietta nel sangue puo' essere -ed è- per molti una salvezza, per altri rimane solo veleno misto a veleno... Per un mese e mezzo sono stata in day hospital oncologico, lì le siringhe dovevo prepararle bardata di camice, mascherina, occhiali protettivi, cuffia e calzascarpe..il tutto tenendo le mani sotto a una cappa e facendo attenzione e non disperdere fuori da essa nemmno la piu' piccola parte di quel composto.. Lo stesso composto che, poco dopo, andavo a iniettare direttamente in vena a qualcuno..è devastante la sensazione che da somministrare un farmaco che tanto distrugge le cellule maligne quanto quelle benigne.. ti fa una specie di diluvio universale dentro, piazza pulita...e mentre inietti mooolto lentamente il tutto assicurandoti che non vada fuori vena, parli del traffico in tangenziale, di come hanno scoperto la malattia, dei figli piccoli che fanno le gaff a scuola, della nuova parrucca acquistata perchè ormai i capelli iniziano a cadere... Sorridi, li conforti dicendo loro di quanta gente guarisca e non sai se fai bene a rassicurarli dicendo loro che potranno crescere i loro figli, che andrà tutto bene...li vedi piangere lacrime grosse e pesanti come sassi, e senti che quella speranza che gli stai dando, la stai partorendo da te stessa e che se non hanno speranza, se non credono al fatto che guariranno, la chemio farà meno effetto..e ci sono molti studi che dimostrano cio'.. Riesco a scorrere ancora molti dei loro volti, nomi, storia, lacrime e sorrisi... e non è un caso se lo faccio proprio oggi.. A quest'ora in uno di quei letti c'è mio nonno, e Dio solo sa quanto vorrei andare lì e stappargli via quella flebo, dicendo loro che quella merda a mio nonno non glie la iniettano..me lo abbraccerei forte, come ultimamente sogno spesso di fare...sogno che riesca ancora a parlare, e io gli dico quanto bella sia la sua voce.. Ha 80 anni, non 27.. ha fatto una Vita all'insgna degli altri..lui e mia nonna sono tra le persone piu' generose e buone che abbia mai conosciuto, e vorrei non terminasse o proseguisse la sua Vita vomitando.. Ma io non posso decidere, non sarebbe giusto.. così mi limito a stare accanto a chi compie la scelta definitiva, perchè l'Amore dei figli e di una moglie sono certamente maggiori del mio, per quanto io lo veda immenso... E forse le mie lacrime sono frutto di quella scena che tante volte ho visto e che non si cancellerà mai.. per assisterli meglio immaginavo che fossero miei famigliari, e così davo loro molto di piu'... ora che, per la prima volta,non serve piu' immaginare cio', vorrei con tutta me stessa che non ci fosse davvero lui in quell'ospedale..e posso solo augurami che chi fa il mio lavoro al suo fianco, si accorga che non sta facendo un lavoro qualsiasi.. e chissà, magari sente il mio sfogo anche da lì.. a volte è necessario buttar fuori tutto per fare nuovo spazio dentro... il dolore deve uscire perchè entri la gioia... e sono certa che Dio è a fianco a quel letto con un enorme cesto di gioia tra le braccia.. a volte -semplicemente- non lo vediamo..ma Lui non se ne va, nemmeno quando l'orario di visita è finito e le luci si spengono... |
INFO
PADRE DELLA NOTTE
Padre della notte
che voli insieme al vento
togli dal mio cuore
la rabbia ed il tormento
e fammi ritornare
agli occhi di chi ho amato
quando è poca la speranza
che resta nel mio cuore
Padre della notte
che le stelle fai brillare
tu che porti vento e sabbia
dalle onde del mare
Tu che accendi i nostri sogni
e li mandi più lontano
come barche nella notte
che da terra salutiamo
e fammi ritornare
tra le braccia di chi ho amato
quando è vana la speranza
che resta nel mio cuore
quando è poca la speranza
che resta nel mio cuore
dammi una pace limpida
come un limpido amore
Padre della notte
ovunque è il Tuo mistero
dentro ogni secondo
come in ogni giorno intero
Tu che hai dato a noi la fede
come agli uccellini il volo
Padre della terra
Padre di ogni uomo
Padre della notte
della musica e dei fiori
Padre dell’arcobaleno
dei fulmini e dei tuoni
Tu che ascolti i nostri cuori
quando soli poi restiamo
nel silenzio della notte
solo in Te noi confidiamo
e fammi ritornare
tra le braccia di chi ho amato
Fammi ritrovare un giorno
l’amore che ho aspettato
quando è poca la speranza
che resta nel mio cuore
Dammi una pace limpida
come un limpido amore
Padre della notte
che voli insieme al vento
togli dal mio cuore
la rabbia ed il tormento
e quando un giorno sta finendo
quando scende giù la sera
Fa’ che questa mia canzone
diventi una preghiera.
(Sergio Cammariere)
LOIS & PETER GRIFFIN
PETER ALLATTA STEWIE
VEDI CARA..
Vedi cara, è difficile spiegare ,è difficile parlare dei fantasmi di una mente.
Vedi cara, tutto quel che posso dire è che cambio un po' ogni giorno e che sono differente.
Vedi cara, certe volte sono in cielo come un aquilone al vento che poi a terra ricadrà.
Vedi cara, è difficile spiegare, è difficile capire se non hai capito già.
Vedi cara, certe crisi son soltanto segno di qualcosa dentro che sta urlando per uscire.
Vedi cara, certi giorni sono un anno, certe frasi sono un niente che non serve più sentire.
Vedi cara, le stagioni ed i sorrisi son denari che van spesi con dovuta proprietà.
Vedi cara, è difficile spiegare, è difficile capire se non hai capito già.
Non capisci quando cerco in una sera un mistero d'atmosfera che è difficile afferrare.
Quando rido senza muovere il mio viso, quando piango senza un grido, quando invece vorrei urlare.
Quando sogno dietro a frasi di canzoni, dietro a libri e ad aquiloni, dietro a ciò che non sarà.
Vedi cara, è difficile spiegare, è difficile capire se non hai capito già.
Non rimpiango tutto quello che mi hai dato, che son io che l'ho creato e potrei rifarlo ora.
Anche se tutto il mio tempo con te non dimentico perché questo tempo dura ancora.
Non cercare in un viso la ragione, in un nome la passione che lontano ora mi fa.
Vedi cara, è difficile spiegare, è difficile capire se non hai capito già.
Tu sei molto anche non sei abbastanza e non vedi la distanza che è fra i miei pensieri e i tuoi.
Tu sei tutto, ma quel tutto è ancora poco, tu sei paga del tuo gioco ed hai già quello che vuoi.
Io cerco ancora, e così non spaventarti quando senti allontanarmi: fugge il sogno, io resto qua.
Sii contenta della parte che tu hai, ti do quello che mi dai, chi ha la colpa non si sa.
Cerca dentro per capir quello che sento, per sentir che ciò che cerco non è il nuovo, libertà!
Vedi cara è difficile spiegare, è difficile capire se non hai capito già
(F. Guccini)
Inviato da: TheWildCreature
il 20/12/2010 alle 12:40
Inviato da: TheWildCreature
il 04/03/2010 alle 10:56
Inviato da: TheWildCreature
il 06/12/2009 alle 19:08
Inviato da: TheWildCreature
il 06/11/2009 alle 16:34
Inviato da: pollon1011
il 04/11/2009 alle 21:27