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Post n°282 pubblicato il 10 Agosto 2024 da feeline
Le pecore nere di una famiglia sono in realtà liberatrici del loro albero genealogico. tradizioni familiari, coloro che cercano costantemente di rivoluzionare le credenze. delle linee familiari, coloro che sono criticati, giudicati e persino respinti. che frustrano intere generazioni. quelle che ululano con la ribellione, in realtà riparano, disintossicano e creano nuovi rami fiorenti nel loro albero genealogico ... frustrati dei nostri antenati si manifestano attraverso questa rivolta. Per inerzia, l'albero genealogico farà di tutto per mantenere il decorso castrante e tossico del suo tronco, che renderà il compito del ribelle difficile e conflittuale . "come il fiore più prezioso del tuo albero". |
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Posso dire che questo è un tema che invita a tante riflessioni? La pecora nera della famiglia solitamente è sempre stata vista come un elemento fuori dal coro, quella in cui ha scelto sempre la strada sbagliata, la ribelle per eccellenza.
Questo psicologo ci ha fornito un'altra visione della famigerata pecora.
Ma sarà anche vero ciò che dice? L'essere umano una volta diventato adulto si è appesantito di tante responsabilità, di tensioni, di frustrazioni, di consuetudini, retaggi culturali, ambientali, etc..
Questo secondo me è un vero peccato perché una mente costretta a pensare ad agire come il mondo vuole, non ha un cervello pensante e libero di stabilire il giusto dallo sbagliato.
Ma anche quello di andare per forza controcorrente per sentirci unici, lo trovo sconveniente nei propri confronti.
Ti ringrazio per questo bel commento e ti auguro una fresca e buona domenica.
Devo dire, con un certo orgoglio che ho ottenuto quasi tutto quello che mi ero prefissato: niente manie di grandezza, però libertà di agire secondo le mie esigenze e la scelta di una vita non così semplice, agevole.
Ne ho viste, patite di tutti i colori, ho visto colleghi di lavoro lasciare questa terra per troppa imprudenza, per fatalità...
Tutto questo mi è servito per ragionare sempre con la massima consapevolezza prima di agire.
Ho curato miei hobbies nel mondo dello sport amatoriale, percorso gran parte della Ue e medio oriente sia per lavoro che per ampliare mie conoscenze. <br7> Tutte esperienze positive, in ambienti - alcuni - poco salubri.
Non mi sono mai tirato indietro nell'assolvimento di tutto quello che è stato di mia precipua responsabilità e, con un certo dolore, ho pagato caro certo mio disinteresse per la salute fisica in favore del dovere.
L'ho pagata cara però, dovessi ritornare a fare quello che ho fatto finora, lo rifarei per filo e per segno senza pensarci una volta di troppo.
Alla fine credo di come non sia la pecora nera ad essere diversa, semmai quelle bianche, le più numerose, tutte uguali fra loro.
Come sarà il mio futuro: nero, bianco, colorato? Per certo non così lungo... <br7> Ma non è così importante se non si vive sempre al massimo delle proprie possibilità e trarre le massime soddisfazioni donando il meglio di me stesso. Umaanamente fallibile .. sarò apprezzato, criticato, maltrattato? Sono rischi che si corrono, spesso giornalmente e, francamente, come disse Rett Butler a Rossella O'hara quando disse "Se te ne vai che sarà di me?"... Beh "Francamente me ne infischio!" Un pò come dire che non sono disposto a farmi mettere i piedi in testa da nessuno. Solo l'amore potrebbe convincermi, molto forse, potrebbe indurmi a mitigare il mio carattere non certo facile.
Trovo molto bello ciò che hai scritto. Un uomo che si è ribellato ed è riuscito a trovare la sua strada, nel bene e nel male. Quando arrivati ad una certa età, si tirano le somme e se il bilancio è positivo penso sia una bella soddisfazione.
Personalmente io non mi considero una pecora nera, ho avuto la fortuna di crescere in una famiglia dove è sempre esistito la libertà di pensiero, nessuno mi ha mai costretta ad agire contro il mio volere. Sono sempre stata ascoltata e questa è una gran fortuna. Non mi sono mai pesate le regole stabilite in famiglia, anzi le ritenevo giuste, ma se c'era qualcosa che a me non andava giù, se ne discuteva.
L'argomento che ho postato è stato scritto dallo psicologo Bert Hellinger. Tu sai che io non credo molto nelle analisi, nelle varie teorie che si ripromettono di capire, catalogare, distinguere e frammentare gli aspetti della nostra personalità.
L'animo della pecora nera credo che sia in parte dentro ciascuno di noi, ma in pochi hanno quel coraggio di ribellarsi per poter vivere la propria vita come meglio crede.
L'essere umano non è mai solo perché ha sempre bisogno di qualcuno a cui potersi appoggiare, da cui avere rinforzo, sostegno.
Da soli credere di poter avere la forza sufficiente per essere finalmente liberi e fuori da tutti gli schemi, mi pare difficile, utopico.. e se, per tentare di esserlo, assumiamo un atteggiamento di sfida, ecco lì che non siamo più nell’ambito di quella tanto amata libertà di scelta o di pensiero.
Tutto sommato però, a me le pecore nere sono sempre piaciute;)
Ti ringrazio del bel commento e ti auguro una bellissima domenica
Mi conosci da non poco tempo e sai che ho un carattere particolare che vira sul testardo e nel fidare molto su me stesso, su quello che percepisco. Sarà pure eccessivo, lo riconosco, però sono più le volte che ho avuto sensazioni positive, che non altre poco commendevoli.
Siamo tutti differenti, fosse anche per qualche misera virgola ed è per questo che fin da ragazzo, all’inizio spesso ho sbattuto il muso e sofferto maledettamente. Pian piano mi sono incanalato su quella strada che ancor oggi percorro non con sicumera, ma con una serena consapevolezza soprattutto dei limiti che inevitabilmente qualsiasi essere umano ha. Ed è proprio nella capacità di conoscere bene questi limiti evitando di addossarli ad altri, che si riesce a vivere con soddisfazione, con prospettive future più abbordabili.
Tu.. ecco, hai vissuto la tua giovinezza in un periodo parecchio differente dal mio: nella mia famiglia noi ragazzi abbiamo avuto sempre più libertà di fare più o meno quello che abbiam voluto fare, le mie sorelle – al contrario – sono state ”tenute più a freno” dai miei vecchi. Questa è stata la mentalità di quei tempi, sicuramente poco efficace, ma tant’è..
«L'essere umano non è mai solo perché ha sempre bisogno di qualcuno a cui potersi appoggiare, da cui avere rinforzo, sostegno.»
Generalmente è così, però non sono state poche le volte in cui mi sono trovato solo e, con gran fatica, ho dovuto prendere decisioni che hanno avuto ripercussione non tanto e solo sulla mia vita, quanto sul morale che in qualche occasione è finito sotto i piedi.
Fortuna vuole che abbia un carattere forte - anche se in me non manca dolcezza e dedizione, rispetto insito nel mio modo di agire verso altri - che non si lascia abbattere eccessivamente.
Il tempo – che gioca una parte importante in questi frangenti – mi dà una mano a ritornare nel mio alveo naturale in quanto, dopo esserne uscito, in qualche caso mi ha fatto sul serio parecchio male.
C’è una cosa che, in questa pecora nera che ti sta scrivendo con tanta sincerità, non riuscirà mai a prendere il sopravvento: quando amo una donna e a parte quel che intercorre o è intercorso in quel rapporto nulla si cancella, tutto resta nel suo splendore originale perché l’amore, conoscerlo, viverlo e sentirlo profondamente radicato nell’anima, è qualcosa che resterà incancellabile per il resto della mia vita.
Buona domenica di sole e .. speriamo che oggi non faccia troppo caldo.
)))
almeno un paio di cose
se "Sei il sogno di tutti i tuoi antenati" deve esserci stato qualcosa che ha impedito loro di realizzare i loro sogni. Così, esser nera, non fa differenza, anche loro lo erano. La stirpe di nera
E l'albero? Proviamo a vedere le radici in alto, forse cambiamo così la chioma)))
M^
Il nocciolo è " Coloro che sono chiamate “pecore nere” della famiglia sono in realtà cercatori di cammini di liberazione per l’albero genealogico. Quei membri dell’albero che non si adattano alle norme o alle tradizioni del «Sistema Familiare», coloro che fin da piccoli cercano costantemente di rivoluzionare le credenze, andando contromano ai cammini segnati dalle tradizioni familiari, quelli criticati, giudicati e anche rifiutati, loro, generalmente sono chiamati a liberare l’albero dalle storie che si ripetono e frustrano generazioni intere”.
Se poi andiamo a rivangare le regole mendeliane, non si può affermare per certo che fossero tutte nere le pecore, prima, o bianche...
Bisogna a mio avviso sempre partire dai "capostipiti", non rigirare il tutto partendo dalla parte finale. O no?
Prova a traslare nel tuo commento il mio virgolettato senza divagare, così può darsi che riesca a mettere a fuoco il discorso del filosofo. Sorrisi a te, non mesti, leggermente ironici, di buona ironia..
Ho l'impressione che tu sia permalosetta .. rieto: non c'è da aprte mia nessuna intenzione di dare lezioni, solo un suggerimento afferente le leggi mendeliane - le conosci? - tramite le quali, se hai idea di cosa fare, potrai capovolgere l'albero partendo dalle radici.dopo di che ti leggerò con la massima attenzione stanne certa e, forse potrò anche replicare.. Dulcis in fundo non mi sei per nulla sgradita, proprio no. Amo da sempre l'U.C.A.S. (ufficio complicazioni affari semplici)...
Se ti piacerà farlo, visto che ho pubblicato la mia vera effigie, mi piacerebbe che publicassi la tua, così il confronto sarà ancora più chiaro. No, nessuna gara, ti lascio vincere in partenza, con qualche piccolo appunto...
Ma non è che ti stai sopravvalutando? Ho questa impressione...
Con permesso, saluto.
Amplia il tema quanto desideri fare, torno a ripetere: ti leggerò con piacere, sviluppalo in tutte le direzioni che vuoi, però mi riservo la possibiltà di poter commentare, che ti piaccia o meno. La proprietaria del blog me lo ha sempre concesso da quando scrivo commenti qui dentro.
La pace sia sempre con te e con la tua anima inquieta...
Grazie Vince;)
Non ti tiri mai indietro quando c'è da discutere per portare avanti le tue opinioni.
Credo che a qualsiasi blogger fa piacere constatare che l'argomento postato è di grande interesse.
Purtroppo ciò che ho riportato, non èfarina del mio sacco, ma di un esperto psicologo.
Noi quindi possiamo solo approvare o contestare quello che dice lui.
Nel nostro piccolo, lo stiamo facendo e questo mi piace:)
Con questo maledetto caldo il PC si blocca e non funziona, quindi se non entro spesso, questo è il motivo
Buona giornata e buon inizio settimana a te con un abbraccio.
Oh ... mi spiace che tu abbia problemi di raffreddamento per il tuo pc: tante volte è la polvere che si accumula all'interno che rallenta il raffreddamento. I componenti elettronici sono un .. graditissimo polo attrattivo proprio per la polvere .. ahahaha .. Anche io anni addietro ho avuto questo problema: l'ho risolto usando bombolette di aria "secca", inserendo nel pc 4 ventole supplementari e regolando la velocità delle ventole tramite il B.I.O.S. (Basic Input-Output System), in cui si accede usando il tasto "canc" all'avvio. Se non sei pratica lascia perdere, fallo fare a qualcuno che sa gestire l'ottimizzazione del pc.
Qui siamo a circa 37°.. credo che nel pomeriggio andrò a mare, sperando di non trovare tutto il Friuli a Lignano .. ahhahahaha ..
Abbraccio ricambiato, di cuore con il cuore.
Si resterò sempre una pecora nera, a dispetto di tutte le interpretazioni che si vogliono esprimere, come mi han sempre detto i miei vecchi: la cosa non mi ha mai preoccupato più di tanto per come l'hanno intesa loro due. E voglio un bene dell'anima a mia madre e mio padre che da tanto tempo non sono più su questa terra. Ancor oggi ho qualche filo di nostalgia per loro due..
Nel prosieguo della mia vita, con un pò di fortuna e prudenza, finora me la sono cavata decentemente. Ad maiora.. Cura ut valeas, semper.. ^___^
Amici comuni? Il tipo tuo? Hai un colpo di sole Vince? Se io lo fossi, tu non lo saresti per me (troppo de coccio, oso). Penso di concludere che i tuoi "capricci da omo", questo battere i piedi su un confronto sentendoti fighissimo dipendono solo da che vuoi l'ultima. Tienitela. Non stai apportando nulla di che alla discussione imbandita da feeline, se non petulanza. (Ecce homo).
mi sfugge qualcosa ...gli anni? Che altro..se mi torna in mente, l'origine del tema che stai deviando con le tue trovate, te lo dico. E riapriamo il caso. Quidam numquam)))
"Cara" ragazzina con la frangetta impertinente, se non comprendi l'umorismo ti consiglierei di fare una cosa: una doccia gelata così il mononerone che sta fra i tuoi chiasmi ottici riprende vita. Forse..
Amo usarlo quando lo ritengo necessario. Intanto tu continua a studiare, fatti vanto dell'aria fritta nauseabonda che espandi in questo blog e riceverai quanto prima il premio "strega", adatto alla tua fotografia. Ora corri, corri a fare una doccia scozzese, stai visibilmente peggiorando!!!
Per me sei solo la conferma del tuo disagio. Ora è veramente tutto.
Oh .. mi sa che il tuo mononeurone balbetta ancor più vistosamente.
Innanzi tutto non sono poeta, però leggo da tanti anni quel genere letterario che adoro, come ho specificato nel mio blog e ho la mia personale biblioteca piena di produzioni poetiche di mio interesse. Diverse centinaia di autori e anche alcuni libri di filosofia come precedentemente citato, libri che di tanto in tanto riprendo volentieri, riconoscendo seppure in ritardo di avere sbagliato comportamento ai tempi del liceo, per certa mia insofforenza verso quei personaggi.
Quell'occhio nel tuo avatar mi fa sorridere perchè è la giusta rappresentazione di quello che vorresti essere ma che in realtà non sei.
A te si adatta bene un' "aurea mediocritas" ed è anche troppo da quello che leggo di te.
Non sono per nulla agitato semmai l'opposto, sereno più che mai - tutto merito tuo, mentre ho la netta sensazione che tu sia alquanto contrariata sotto una veste apparentemente di persona calma e riflessiva.
Buona serata mia cara (nome?), se vuoi sono sempre a tua disposizione per altri "do ut des". Da qui all'eternità..
mi sto divertendo da matti. Feeline..mannaggia a te))) ..scappo.
x mistero@
Ah..vedo che l'argomento ha toccato un certo interesse.
Il dibattito a me è sempre piaciuto, quando trascina con se, pareri opposti e contrari. Non l'ho mai vista come polemica, ma come scambio di opinioni, se ben gestiti ovviamente.
Non ho mai capito questa attribuzione di "pecora nera" data ad un componente della famiglia da parte di tutti gli altri elementi del nucleo familiare.
Essendo una persona che è sempre stata libera di pensarla a modo mio, ritengo che in teoria, si è sempre liberi di chiamarsi fuori e interrompere una relazione qualunque essa sia, fondata soltanto su reciproche schiavitù psicologiche.
Ma capisco che è troppo facile parlare così per una come me che si può ritenere fortunata ad avere una famiglia come ho avuto io.
Chi invece è stato sfortunato sa bene che tutti i suoi guai nascano proprio dalla famiglia, quando la famiglia si crede quella del mulino bianco e il malcapitato si sente incompreso proprio da quelle persone dove cercava sostegno e conforto.
C'è ancora tanto da dire sull'argomento e tu e Vince state portando avanti un ottimo lavoro.
Sono argomenti che non se ne esce sempre con torto o ragione e forse non è sempre quello lo scopo principale, ma la capacità di mettersi in discussione che non è sempre semplice. Io lo considero un grande segno di apertura.
Quindi benvenuta mistero e buona continuazione, perché è sempre un piacere leggervi:)))
Buone cose e buona giornata a te.
Mi piace molto il tuo commento. La pecora nera di oggi ha cambiato il suo ruolo. Noto che molte più persone si identificano proprio nella pecora nera, perché le altre fanno parte di un gregge con la sindrome da scomparsa dell'individualità. In fondo, ancora oggi, per essere considerati fuori dai ranghi non c'è bisogno di fare sfracelli, basta dimostrare di avere un pensiero autonomo ed ecco che scatta l'effetto mandria contro di te che forse colpiti da questa sindrome da scomparsa dell'individualità non si rendono conto di essere membri di quel branco che li spersonalizza fino a rasentare il ridicolo se visti dall'esterno.
Resto del parere che non esiste nessuna pecora nera o bianca che sia.
Esiste la forza di volersi davvero bene, seguire i propri sogni e ascoltare le proprie necessità.
Ti auguro una deliziosa giornata con un sorriso
Comunque non è cosa che mi interessi più di tanto: ognun per sè Dio per tutti? Non so se il Dio in cui credo potrebbe essere d'accordo, tuttavia mi rimetto alla sua volontà e misericordia perchè in Lui credo fermamente. Sono un essere umano imperfetto, come tutti, anche quelli che pensano di sedere stabilmente sul trono della certezza. Sono come i Papi quando pronunciano verità di fede "ex catheda". Peccato che le sue, di lei, non siano ex cathedra e neanche sotto cathedra.
Semplicemente NON sono.