Creato da ildalla il 16/10/2007

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Ultimi Commenti

MMMony
MMMony il 27/05/08 alle 13:16 via WEB
sarò pessimista ma il nucleare per me è la strada sbagliata...occorre sviluppare vere forme di energia alternativa, che la natura già ci offre (vedere Germania), ciao
 
ildalla
ildalla il 24/05/08 alle 17:33 via WEB
Bhe non ci voleva un genio a capirlo.. ecco che cosa è successo (dal SOle 24 ore del 24 maggio) PARIGI. Solo colpa di un trader impazzito. Di un giovane di provincia frustrato, alle prese con colleghi provenienti dalle "grandes écoles" e socialmente più in alto di lui. Solo colpa di un genio dell'informatica, di un cinico e scaltro manipolatore che viveva in un mondo fatto di derivati e nient'altro. Lui è Jerome Kerviel, 31 anni, all'origine di una perdita di 4,9 miliardi di euro, un colpo durissimo per Société Générale e per la sua affidabilità. Ebbene, ieri finalmente SocGen ha fatto il suo vero "mea culpa" con un documento che è il frutto di un'accurata ispezione interna. E che, per la prima volta, punta il dito pure contro i diretti superiori di Kerviel e su un suo assistente, sul quale pesano ormai forti «indizi di complicità». Tramonta così la favola del trader impazzito. Il rapporto, 71 pagine frutto del lavoro di quaranta ispettori interni della banca, in azione dallo scorso 24 gennaio, è stato consegnato ieri ai magistrati, che stanno indagando sulla vicenda ed è stato poi reso disponibile in serata sul sito Internet di Société Générale. Nel documento si continua a sottolineare «l'abilità di Kerviel a dissimulare le sue posizioni e i rischi presi», ma si aggiunge che «la frode è stata facilitata (e la sua scoperta ritardata) dalle debolezze della supervisione delle attività del trader». Gli ispettori puntano il dito sul superiore immediato di Kerviel «che ha dato prova di una tolleranza incomprensibile. Questa persona non aveva sufficiente esperienza e non è stato accuratamente preparato e gestito nelle sue funzioni». L'audit ritorna anche sul fatto che Kerviel si sia inserito nel sistema informatico della banca utilizzando le password di alcuni colleghi e che in pratica nessuno fra di loro lo abbia direttamente (e consapevolmente) aiutato. Nel rapporto, invece, è scritto di una "complicità interna": «Numerose operazioni di natura fraudolenta di Kerviel sono state inserite nel sistema da un assistente del trader». Si deduce da una mail che tale assistente era a conoscenza di tutto. E che accettava di entrare nella rete informatica per procedere a operazioni dettate da Kerviel. Nel rapporto si ricorda che i guadagni realizzati dal trader (43 milioni di euro nel 2007) erano tali che avrebbero dovuto insospettire i suoi diretti superiori. Si sono moltiplicati per sei nel 2007 rispetto all'anno precedente, così da rappresentare il 27% di quelli realizzati dal desk di Delta One, la società specializzata nei derivati di SocGen: perché nessuno è intervenuto? Altro elemento interessante: gli ispettori assicurano di non aver trovato prove che «dimostrino appropriazione indebita di fondi da parte di Kerviel». Intanto ieri sera è stato reso pubblico un altro rapporto, commissionato da SocGen a PriceWaterhouseCoopers (Pwc) per analizzare le "défaillances" del sistema di controllo della Delta One. Pure gli esperti di Pwc sottolineano che alla base della vicenda c'era «un problema di cultura» della società, che non ha aiutato chi doveva controllare a fare il suo dovere. Descrive un desk in continuo «stato di surriscaldamento». E sottolinea il fatto che la società è cresciuta molto e in parallelo si sono moltiplicate «pratiche non autorizzate». Il problema è che «l'ambiente generale dell'impresa – si legge nel rapporto – non ha favorito l'emergere di funzioni di controllo forti». Come ha sottolineato ieri all'International Herald Tribune una fonte interna della banca, che ha voluto restare anonima, «c'erano nove possibilità su dieci che ciò che è successo fosse scoperto. Se questo non è avvenuto, si deve a un'enorme falla nel funzionamento del management». Sì, la colpa di un gruppo intero di dirigenti. Di una cultura aziendale. E non di un uomo solo. La favola del trader impazzito.
 
ildalla
ildalla il 24/05/08 alle 17:24 via WEB
Anche Enel può beneficiare del nucleare. 0.1 euro per titolo per ogni 1000 megawatt installati. da tenere presente.
 
tonya800
tonya800 il 22/05/08 alle 20:41 via WEB
già, non capisco co0me mai la prendano sotto gamba questa cosa,speriamo bene ad ogni modo
 
ildalla
ildalla il 22/05/08 alle 10:22 via WEB
NEW YORK - Nuovo record del prezzo del petrolio. Il greggio Usa ha superato anche la soglia di 133 dollari al barile, spinto dai timori relativi agli approvvigionamenti e dalla debolezza del biglietto verde. Il wti ha superato per la prima volta quota 133 dollari al barile, fino al picco di 133,38 dollari. Primato anche per il Brent (il petrolio del mare del Nord) che sulla piazza di Londra ha toccato i 131,23 dollari al barile. EURO - Anche l'euro guadagna un centesimo netto sul dollaro: 1,5753 al fixing della Banca centrale europea, martedì era a 1,5654.
 
ildalla
ildalla il 15/05/08 alle 16:26 via WEB
crollata a 2.2 ora si sta riprendendo. qui si può davvero raddoppiare!
 
abcl
abcl il 10/05/08 alle 16:37 via WEB
Mi Scuso per l’intromissione del post, ma… La Redazione ABC t’invita a firmare una PETIZIONE che troverete nel nostro blog. Grazie "Alex"
 
ildalla
ildalla il 02/05/08 alle 14:59 via WEB
I maligni tireranno in ballo lo stress da mancata ricandidatura e da conseguente perdita di status, ma anche chi come noi ha largamente apprezzato gli straordinari successi ottenuti dal ministro Vincenzo Visco nella lotta all'evasione, non può non giudicare improvvida l'ultima sua sortita. Il Pd e quel che resta della sinistra avrebbero bisogno di un po’ di tranquillità per riprendersi dalla botta e ricominciare a macinare (nuova) cultura politica. Per una tradizione che si è fatta sempre vanto di saper ascoltare il disagio sociale, l’aver dovuto ammettere coram populo che i suoi avversari storici sono stati più capaci di rappresentare ansie e timori di ceti medi e lavoratori manuali tradisce il rumore di un sonoro schiaffo. Ma non è con la scorciatoia, rappresentata dalla pubblicazione on line di tutte le dichiarazioni dei redditi, che si riacquista presenza sul territorio, che si riprende a rappresentare il disagio del cittadino globale e lo si incanala in una prospettiva politica. L’idea che sembra star dietro alla mossa di Visco è quella di un controllo sociale dal basso, di utilizzare un sistema circolare di gogna per generare riprovazione nei confronti degli evasori totali o parziali. Ma siamo veramente sicuri che tutto ciò aiuti l’efficacia delle politiche pubbliche di recupero fiscale? Pensa davvero il ministro Visco che il voyeurismo web per individuare quanto guadagna il dentista del piano di sopra o il dirigente d’azienda che-ha-appena-comprato-l’attico-che-volevamo-noi porti a una crescita dell’etica pubblica? O non al contrario all’incremento dell’invidia sociale e all’emulazione di comportamenti viziosi? Nella storia, del resto, il controllo sociale diffuso è servito quasi sempre a legittimare regimi al potere o comunque a generare società chiuse e illiberali. E se qualcuno a sinistra pensa che al tanto vituperato populismo della destra berlusconiana si debba finire per contrapporre una robusta demagogia di segno opposto, vale la pena di ricordare come le vicende politiche anche recenti di questo Paese dimostrino che l’indignazione a comando finisce quasi sempre per gonfiare le urne della destra. Non c’era dunque alcun bisogno che Visco, a tempo elettorale ampiamente scaduto, regalasse nuovo consenso ai vincitori delle elezioni e versasse altro sale nelle ferite del Partito democratico. E non c’era nemmeno bisogno che la sua collega Livia Turco entrasse nel mirino del centro-destra per quelle che sono definite «forzature» nell’applicazione della legge 40. La vendetta è uno dei pochi piatti che notoriamente va servito freddo. Caldo, tradisce solo il nervosismo del cuoco che evidentemente ha solo voglia di spegnere i fornelli e andarsene a casa al più presto.
 
ildalla
ildalla il 02/05/08 alle 08:41 via WEB
Troppi articolo, troppa esccitazione, si vedeva che era a fine corsa! quando ne parlano tutti è la fine della bolla. Detto fatto.. da 118 di settimana scorsa oggi è a 111. Credo che 120 non lo rivedremo mai più. Ci rivediamo a 80!
 
ildalla
ildalla il 18/04/08 alle 16:20 via WEB
ho i brividi! di paura! sono un gran coniglio! purtroppo non il Bianconiglio! ;)
 

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