Il Gufo e la Civetta

ricominciare...

Ciao! Rieccomi affacciata su questo immenso mondo... anche se solo per un minuto per un saluto veloce,  per leggere l'affetto di chi conosco qui, che raccolgo tutto e me lo tengo stretto in un abbraccio virtuale... grazie!

Questi giorni sono stati duri... una situazione personale si è risolta purtropo non come speravo.

A Maggio sono tre anni che sono sposata, ma con mio marito stiamo insieme da 16 . Insieme abbiamo studiato (ingegneria), viaggiato, siamo cresciuti, abbiamo fatto tanti progetti, di questi molti siamo riusciti a realizzarli, ma uno in particolare ancora non siamo riusciti a portarlo a termine... qualcosa ce lo boccia sempre in fase di realizzazione...

Abbiamo perso un figlio. Ero di poche settimane ma pur sempre un figlio era, anche se lungo pochi millimetri e sebbene non si possa definire "bambino" finchè non è nato, il dolore della perdita è forte ugualmente, ancorchè non siano comprensibili le cause di tale epilogo.

Purtopo questo è il secondo aborto ... il primo è avvenuto con le medesime modalità un anno e mezzo fa.
In quella occasione non me la sono sentita di scriverlo qui, ero troppo affranta, distrutta da quel brutto evento. Ora invece ho deciso di scriverlo perchè ritengo sia più costruttivo raccontare che nascondere.

Quando un anno e mezzo fa mi sono trovata ad affrontare questa stessa situazione, mi sono resa conto di essere impaurita e sola... ad eccezione di mio marito che viveva la situazione e il dolore con me, chi mi stava accanto non mi capiva, non comprendeva il perchè dovessi "disperarmi tanto".
Sono cose che accadono molto più spesso di quanto si pensi, proprio perchè spesso non si dice nulla... si nasconde l'accaduto. E così, nella disperata ricerca di spiegazioni per ciò che stavo vivendo, ho trovato conforto leggendo di altre donne che avevano passato la stessa cosa che stavo passando io... lo stesso sconforto... la stessa paura.

Questo mio pregresso ha fatto si che oggi prendessi il coraggio di scrivere questo messaggio, non con l'intento di farmi compatire da chi legge, ma per dire a tutte le donne che stanno vivendo questo evento così distruttivo che non sono sole e di non sentirsi sole, di non chiudersi in loro stesse, di non avere paura a parlare della perdita che hanno subito, di non sentirsi sminuite da chi dice "tanto era solo di poche settimane" , "tanto ne puoi fare un altro", di non cadere in depressione ma reagire, cercando aiuto e sostegno, urlando, se necessario, il dolore che si sente dentro, perchè non conta di quanti centimetri fosse il bambino che avevamo in noi, quello che conta è che era la nostra creatura e che noi l'amavamo già tantissimo.

Ma soprattutto non dobbiamo farci prendere dalla paura di ritentare, perchè, e questo lo dico per esperienza personale, non serve a nulla aspettare o crucciarsi senza agire.

Purtopo la percentuale di aborto nelle prime settimane di gestazione è altissima, superata la soglia dei 35anni poi arriva sino al 40% ... le cause possono essere molteplici, fattori genetici, fisici, ambientali.... insomma un vero caso di s-fortuna!
Quel che è peggio è che non si ritengono necessari controli o indagini fino al 3° aborto consecutivo...

Dunque forza! Non abbattiamoci e soprattutto non arrendiamoci, ce la possiamo fare con tanta passione, forza e tenacia... Non bisogna avere paura a chiedere aiuto, a fare domande, perchè cercare di capire ci aiuta a rimetterci in piedi più forti di prima.