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tradizione

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Gesù non ha detto per ca... »

Le radici storiche della cultura ambientalista.Risposta al NUCLEARE

Post n°5 pubblicato il 19 Aprile 2011 da geraldine3

ettera del capo indiano Seattle al presidente Usa Franklin Pierce
Nel 1854 il "Grande Bianco" di Washington (il presidente degli Stati
Uniti) si offri' di acquistare una parte del territorio indiano e promise
di istituirvi una "riserva" per il popolo indiano. Ecco la risposta del
 "capo Seattle", considerata ancora oggi la piu' bella, la piu' profonda
dichiarazione mai fatta sull'ambiente.

 "Come potete acquistare o vendere il cielo, il calore della terra? L'idea
ci sembra strana. Se noi non possediamo la freschezza dell'aria, lo scintillio
dell'acqua sotto il sole come e' che voi potete acquistarli?
Ogni parco di questa terra e' sacro per il mio popolo. Ogni lucente ago
di pino, ogni riva sabbiosa, ogni lembo di bruma dei boschi ombrosi,
ogni radura ogni ronzio di insetti e' sacro nel ricordo e nell'esperienza
del mio popolo. La linfa che cola negli alberi porta con se' il ricordo
dell'uomo rosso. Noi siamo una parte della terra, e la terra fa parte di noi.
I fiori profumati sono i nostri fratelli, il cavallo, la grande aquila sono i
nostri fratelli, la cresta rocciosa, il verde dei prati, il calore dei pony e
l'uomo appartengono tutti alla stessa famiglia.
Qu
est'acqua scintillante che scorre nei torrenti e nei fiumi non e' solamente
acqua, per noi e' qualcosa di immensamente significativo: e' il sangue dei nostri padri.
I fiumi sono nostri fratelli, ci dissetano quando abbiamo sete.
I fiumi sostengono le nostre canoe, sfamano i nostri figli. Se vi vendiamo le nostre terre, voi dovrete ricordarvi, e insegnarlo ai vostri figli, che i fiumi sono i nostri e i vostri fratelli e dovrete dimostrare per fiumi lo stesso affetto che dimostrerete ad un fratello.
Sappiamo che l'uomo bianco non comprende i nostri costumi.
Per lui una parte di terra e' uguale all'altra, perche' e' come uno straniero che arriva di notte e alloggia nel posto che piu' gli conviene. La terra non e' suo fratello, anzi e' suo nemico e quando l'ha conquistata va oltre, piu' lontano.
Tr
atta sua madre, la terra, e suo fratello, il cielo, come se fossero semplicemente delle cose da acquistare, prendere e vendere come si fa con i montoni o con le pietre preziose.
Il suo appetito divorera' tutta la terra e a lui non restera' che il deserto.
Non esiste un posto accessibile nelle citta' dell'uomo bianco. Non esiste un posto per vedere le foglie e i fiori sbocciare in primavera, o ascoltare il fruscio delle ali di un insetto. Ma forse e' perche' io sono un selvaggio e non posso capire.
Il baccano sembra insultare le orecchie. E quale interesse puo' avere l'uomo a vivere senza ascoltare il rumore delle capre che succhiano l'erba o il chiacchierio delle rane, la notte, attorno ad uno stagno? 
 Io sono un uomo rosso e non capisco. L'indiano preferisce il dolce suono del vento che slanciandosi come una freccia accarezza la faccia dello stagno, e preferisce l'odore del vento bagnato dalla pioggia mattutina, o profumato dal pino pieno di pigne.
L'
aria e' preziosa per l'uomo rosso, giacche' tutte le cose respirano con la stessa aria: le bestie, gli alberi, gli uomini tutti respirano la stesa aria.
L'uomo bianco non sembra far caso all'aria che respira.
Come un uomo che impiega parecchi giorni a morire resta insensibile alle punture.
Ma se noi vendiamo le nostre terre, voi dovrete ricordare che l'aria per noi e' preziosa, che l'aria divide il suo spirito con tutti quelli che fa vivere.
Il vento che ha dato il primo alito al Nostro Grande Padre e' lo stesso che ha raccolto
 il suo ultimo respiro. E se noi vi vendiamo le nostre terre voi dovrete guardarle in
modo diverso, tenerle per sacre e considerarle un posto in cui anche l'uomo bianco possa andare a gustare il vento reso dolce dai fiori del prato.
Considereremo l'offerta di acquistare le nostre terre.
Ma se decidiamo di accettare la proposta io porro' una condizione: l'uomo bianco dovra' rispettare le bestie che vivono su questa terra come se fossero suoi fratelli.
Che cos'e' l'uomo senza le bestie?
Se tutte le bestie sparissero, l'uomo morirebbe di una grande solitudine nello spirito.
Poiche' cio' che accade alle bestie prima o poi accade anche all' uomo.
Tutte le cose sono legate tra loro. Dovrete insegnare ai vostri figli che il suolo
che essi calpestano e' fatto dalle ceneri dei nostri padri.
Affinche' i vostri figli rispettino questa terra, dite loro che essa e' arricchita
dalle vite della nostra gente. Insegnate ai vostri figli quello che noi abbiamo
insegnato ai nostri: la terra e' la madre di tutti noi.
Tutto cio' che di buono arriva dalla terra arriva anche ai figli della terra.
Se gli uomini sputano sulla terra, sputano su se stessi.
Noi almeno sappiamo questo: la terra non appartiene all'uomo, bensi' e'
 l'uomo che appartiene alla terra. Questo noi lo sappiamo. Tutte le cose sono legate fra loro come il sangue che unisce i membri della stessa famiglia.
Tutte le cose sono legate fra loro. Tutto cio' che si fa per la terra lo si fa per i suoi figli. Non e' l'uomo che ha tessuto le trame della vita: egli ne e' soltanto un filo.
Tutto cio' che egli fa alla trama lo fa a se stesso.
C'e' una cosa che noi sappiamo e che forse l'uomo bianco scoprira' presto:
 il nostro Dio e' lo stesso vostro Dio.
Voi forse pensate che adesso lo possedete come volete possedere le nostre terre
ma non lo potete. Egli e' il Dio dell'uomo e la sua pieta' e' uguale per tutti:
tanto per l'uomo bianco quanto per l'uomo rosso.
 Questa terra per lui e' preziosa. Dov'e' finito il bosco? E' scomparso.
Dov'e' finita l'aquila? E' scomparsa. E' la fine della
vita e l'inizio della sopravvivenza

Commenti al Post:
paperino61to
paperino61to il 19/04/11 alle 17:56 via WEB
bellissimo post. penso che dovremmo tornare alle radici x ritrovare noi stessi e vivere in pace..dubito che lo faremo..
 
 
geraldine3
geraldine3 il 28/04/11 alle 16:11 via WEB
Mai dire mai fratello Papero, la storia ci sta portando inconsapevolmente dove noi non immaginiamo. La crisi delle fonti esergetiche, il flop dei sistemi economici, la perdita del lavoro per una quantita' enorme di famiglie anche in altri continenti, prima o poi riporteranno l'uomo a riscoprire le origini. Buon pomeriggio. Scusa se non ho risposto prima ma non avevo controllato le restrizioni ai commenti :-)) Perdono!
 
Giulia_live
Giulia_live il 26/04/11 alle 08:31 via WEB
Dopo aver riletto con piacere le parole di Seattle non posso non ricordare le parole di San Francesco: Fratello sole, sorella luna... Di questa terra che ci nutre e ci fa vivere noi siamo ospiti, e mai avremo il diritto di ferirla, di deturparla, di piegarla alla nostra volontà di potenza.
 
 
geraldine3
geraldine3 il 28/04/11 alle 16:13 via WEB
Piu' forte e' la nostra spiritualita' e la nostra volonta' di cambiare le cose e piu' l'Universo si muove incontro a noi per darci una mano. Buon pomeriggio :-))
 
ironwoman63
ironwoman63 il 02/06/11 alle 14:01 via WEB
non si puo' che condividere il contenuto di questa lettera. La terra appartiene a tutti e a nessuno... ci e' dato solo il modo di goderne i suoi frutti, ma egoisti come siamo facciamo merce anche di essa!! Il rispetto per Gaia, e' rispetto per tutto il genere umano, animale e vegetale... dobbiamo imparare ancora molto.... ciao, buona festa della repubblica, lulu'.
 
liliasansone
liliasansone il 02/06/11 alle 15:02 via WEB
PIU' VADO AVANTI E PIU'MI ACCORGO CHE ABBIAMO MOLTO DA IMPARARE GUARDANDO AL PASSATO.LA VERITA' E' CHE OGNIUNO DI NOI DOVREBBE RENDERSI CONTO CHE ABBIAMO BISOGNO DI POCO PER VIVERE. RINUNCIANDO AI BISOGNI INDOTTI, RIPRENDENDO A PENSARE, E CONDIVIDENDO, POTREMMO CAMBIARE LA FACCIA DELLA TERRA. IMPARIAMO A FARCI DEL BUON PANE IN CASA,DI QUELLO CON LA FRUTTA SECCA,LO YOGURT ED IL FORMAGGIO, CONSUMIAMO VERDURE E FRUTTA A KM ZERO. EDUCHIAMO I BAMBINI CON L'AMORE SENZA DELEGARE ALLA TELEVISIONE E SENZA INSEGUIRE REALIZZAZIONI PROFESSIONALI CHE LASCIANO IL DESERTO NEL CUORE. QUESTA CRISI ECONOMICA CHE SEMBRA UN DISASTRO, E' UNA GRANDE OCCASIONE PER RICOMINCIARE,DACCAPO. E ALLORA RAGAZZI INVECE SI SENTIRCI FALLITI E DEFRAUDATI DIAMO UNA LEZIONE A CHI PENSA CHE L'ITALIA NON CE LA PUO' FARE
 
 
petronealfredo
petronealfredo il 04/10/11 alle 19:51 via WEB
ciao Iliaho la sensazione che ci troviamo noi tutti in un momento storico politico molto critico ma salutare perchè la società civile,pur se con diverse motivazioni,si sta ribellando alla sfascio economico sociale culturale.Io nel mio piccolo scrivo sui post le mie osservazioni,ma ancora costituisco la minoranza e non ho repliche.Importante e scrivere far capire che suamo pronti psicologicamente e culturalmente andare incontro ad un nuovo che sia sociale.potrei fare di più navigando su rwitter e facebook dove vive la ribellione delle persone ciao alfredo
 
vittorio00610
vittorio00610 il 16/09/11 alle 16:09 via WEB
Bellissima lettera che fa molto riflettere, buona serata...(^___^)
 
moki3dgl
moki3dgl il 16/09/11 alle 16:50 via WEB
Cio' che mi colpisce profondamente é la lettura della casa di Gesu' davvero bella... ti dicessi perché é una lunga storia
 
paperino61to
paperino61to il 16/09/11 alle 17:32 via WEB
il popolo rosso aveva molto da insegnare a noi della civiltà, ma come sempre era meglio fare un genocidio, xchè di questo il grande padre bianco ha fatto x imporre la civiltà...la nostra civiltà..
 
saverio.ancona
saverio.ancona il 16/09/11 alle 18:07 via WEB
Ma chi ha detto che il progresso è... civiltà, avanzata, sicurezza, miglioramento!!! Basti pensare all'aumento di malattie cardiache, neurologiche, oncologiche!!! Non affronto il tema del sociale, comunitario, collaborativo... che mondo è... la solitudine, la sofferenza. Si potesse tornare alle origini, nei grandi spazi aperti, puri, incontaminati. Che sogno!!! Buona serata, Saverio
 
ahmed_1973
ahmed_1973 il 16/09/11 alle 18:45 via WEB
Passo solamente per salutare,Prof, è stato un piacere dialogare con te ma torno nel mondo reale, per essere eufemistico sono in overflow da realtà virtuale, in particolare di Libero. Ci risentiremo certamente, non so ancora quando. Grazie di tutto. Amedeo
 
gattoselavatico
gattoselavatico il 16/09/11 alle 19:04 via WEB
Bellissimo post buona serata e buon inizio week end Kiss
 
frfenghe
frfenghe il 16/09/11 alle 20:57 via WEB
quella che mi colpisce di più è la prima frase:" Come potete acquistare o vendere il cielo, il calore della terra? L'idea ci sembra strana." infatti è così. a un certo punto degli uomini hano cominciato a dire : questo è mio. Poi, giorno dopo giorno, secolo dopo secolo, millenio dopo millennio, hanno sviluppato questo concetto, mettendo leggi, creando patrie, creando amori di patria etc. etc. etc.etc. fino ai tempi nostri dove stanno cominciando anche con l'acqua a dire : questa è mia. ma questo non è vero, noi siamo una specie e il pianeta è di tutti, però tutti trovano normale che sia così. " come potete acquistare o vendere il cielo, la terra...." Ma chi ha detto che è vostra?
 
 
geraldine3
geraldine3 il 17/09/11 alle 00:06 via WEB
Le risorse della terra appartengono a TUTTI e TUTTI dovrebbero usufruirne in maniera parsimoniosa, soltanto per i propri bisogni reali. E' cosi' che la natura ricomincerebbe ad amarci. Noi dovremmo rispettare la nostra madre terra. Possiamo fare tanto parlando e pregando Dio di svegliare le coscienze.
 
ormalibera
ormalibera il 17/09/11 alle 21:01 via WEB
Stupendo, spero non ti dispiaccia se lo metto sul mio blog, è davvero molto bello. Chi può osare dire che questi non erano uomini spirituali? più dei nostri preti sicuramete. Un sorriso
 
piccosera
piccosera il 17/09/11 alle 22:13 via WEB
Grazie per avermi indotto a riflettere sui comportamenti nocivi che il nostro modo di vivere reca al nostro pianeta. Fai bene a sensibilizzare l'opinione pubblica. Desidererei prenderne completamente coscienza anch'io. Ho molta stima verso coloro che s'interessano di ambiente. Bel post.Complimenti.
 
petronealfredo
petronealfredo il 20/09/11 alle 11:36 via WEB
ciao Ilia,pur non essendo fervente cattolico,devo riconoscere che il rispetto che dovremmo a Dio nelle creature,nella natura, ci potrebbe insegnare qualcosa di più importante di quanto ci ha insegnato la nostra civiltà affamata da affarismi, ed un individualismo senza precedenti.Occorrerebbe una crociata contro le devastazioni del sentire comune sociale,e cio inizia ad accadere in alcuni paesi come l'Irlanda Portogallo Spagna,stanchi delle sopraffazioni che viviamo ogni giorno cuao alfredo
 
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BENVENUTO,

MI PRESENTO:

NON SONO NE' DI DESTRA NE'

DI SINISTRA. 

AMO LA NATURA GLI ALTRI LA VITA.

LE MIE IDEE NASCONO DAL CUORE,

MA FORSE, SE NASCONO DAL CUORE,

NON SONO IDEE, SONO SENTIMENTI.

CHI E' ARROGANTE, E NON HA RISPETTO

E NON SA COSA VUOL DIRE DIALOGO

NON E' GRADITO.

COSA SUSCITA MAGGIOR AMORE SE NON

LA MODESTIA? COSA SUSCITA MAGGIOR

ODIO SE NON L'ARROGANZA?

L'ARROGANZA E' IL CANE DA GUARDIA

DELL'IGNORANZA E DELL'INSICUREZZA.

 

 

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IL VALORE DEL DUBBIO

Sembra radicato nell'immaginario comune che l'arroganza sia più affine alla mascolinità
( l'arroganza è imporsi, è prevaricare, quindi e competizione, lotta), così come la sensibilità
sia più femminile.
E' certo che maschi o femmine,si tratta di persone estremamente insicure ( le piu'arroganti)
che magari per apparire sicure di sè, semplicemente perchè hanno dei punti fermi ed
indiscutibili, vi si aggrappano proprio in mancanza delll'apertura mentale e della volontà
emotiva di indagare e scoprire se ciò che affermano sia veramente attendibile.
In conseguenza gli arroganti sono sempre molto presuntuosi, e poco aperti a stimoli culturali

 

 

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‹‹È assolutamente necessario essere persuasi che ognuno di noi,
che uno qualunque di noi, può se riesce a salvare l’umanità in
sé stesso, a vincere veramente il male, a credere veramente in Dio,
può salvare la storia;

salverà la storia››.

Giuseppe Capograssi

 

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PERDONARSI E

PERDONARE

PERDONARE SE' STESSI,
AMARSI, E CONSIDERARE
I PROPRI ERRORI COME
TAPPE DI CRESCITA, 
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E POI PERDONARE GLI ALTRI,
CONSIDERARE  ANCHE I LORO
ERRORI COME MOMENTI DI CRESCITA.
CAPIRE CHE IL CAMMINO
PER MIGLIORARSI E' LUNGO E DIFFICILE, 
MA SE FATTO IN DUE PUO' RENDERE
MIGLIORE LA VITA.

 

MA

IO NON HO LA FORZA DEL POTERE MA HO

LA FORZA DELL'AMORE.

CERCO DI DONARE

CERCO DI RESTITUIRECIO' CHE MI E' DATO

RESTITUIRE.MA CREDO CHE CHI RUBA

CHI PRENDE QUALCOSA, CHI PRENDE UNA PARTE

O TUTTA LA VITA DEGLI ALTRI,

O IL FUTURO DEGLI ALTRI, O IL PANE DEGLI ALTRI 

OLTRE AD ESSERE UN LADRO

E' UN ASSASSINO E DEBBA TREMARE

 PERCHE' LA DANNAZIONE SARA' SENZA FINE.

E IL DOLORE SARA' SENZA FINE

Isaia 26:21
Poiché ecco, l'Eterno esce dalla sua dimora per punire
l'iniquità degli abitanti della terra; la terra metterà allo scoperto il suo sangue versato e non nasconderà più i suoi uccisi.

Romani 1:18
Perché l'ira di Dio si rivela dal cielo sopra ogni empietà e ingiustizia degli uomini, che soffocano la verità nell'ingiustizia

FONTE:LA SACRA BIBBIA

 

 

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