Creato da geraldine3 il 25/03/2011
 

tradizione

salotto, in cui si puo’ discutere di anima,storia, cultura, tradizione

 

 

« Le radici storiche della...E' BELLO DAR LODE »

Gesù non ha detto per caso, che bisogna perdonare "70 volte 7", cioè sempre.

Post n°6 pubblicato il 26 Aprile 2011 da geraldine3

Quando Cristo parlava, parlava di noi e non di se, e di certo era uno che di certe cose ne capiva….!

Il problema del perdono è più grave di quanto noi pensiamo, soprattutto nelle famiglie.

Si dice: "La mia vita è difficile a causa di mio padre, di mia madre. moglie, marito, suocera, nuora.Sono sempre gli altri quelli che ci creano problemi! Quante volte abbiamo detto, o sentito dire, che la vita di mio padre o di mia madre, di mia moglie o di mio  marito e’difficile a causa mia! E' molto raro vedere le difficoltà che hanno gli altri, per il fatto che vivono con noi, ma noi sempre sappiamo come è difficile la nostra vita a causa degli altri.

E' sempre il problema del perdono. Soprattutto questa affermazione: "Io ho ragione!"

Di solito diciamo che noi viviamo male a causa degli altri e non ci accorgiamo quando gli altri vivono male a causa nostra. Vediamo la pagliuzza nell'occhio del fratello e non la trave che è nel nostro.Quando abbiamo esperienze negative con gli altri, quando ci hanno ferito o parlato male di noi, che cosa facciamo? Continuiamo ad accusare, a farli responsabili per questo, facciamo come satana.

Nella Bibbia si dice che satana si trova davanti al trono di Dio e ci accusa.

Guardate che su questo punto siamo tutti troppo deboli: parliamo spesso male gli uni degli altri e siamo tentati di ingigantire le storie negative;  e dall'altra parte siamo tentati a diminuire il bene degli altri.

E' sempre la collaborazione con il negativo!

E' anche una tentazione quando  tu diffondi le cose negative si allargano e montano *


Molti italiani tra i 45 e i 50 anni, sono uomini  e donne scivolati nella miseria
quasi senza accorgersene. Molti si vergognano perché fino a qualche
mese prima lavoravano e avevano una famiglia.
Poi è successo che la vita ha cambiato marcia troppo rapidamente.
E loro non hanno tenuto il passo: “C’è chi ha divorziato e non è più
riuscito a mantenere le sue due famiglie, chi è caduto in un forte
stato di depressione, chi si è ammalato”.

Chi e’ stata abbandonata, non ha trovato lavoro, non ha pagato l’affitto

ed e’ stata cacciata via di casa.

Ci vuole un attimo, ci vuole veramente un attimo.
Chi è scivolato ai margini della vita di prima e adesso non riesce più a risalire.
Emarginato prima che povero. Povero perché emarginato.
Nella Caritas e in quei due pasti l’unica certezza della giornata.
RICOMPONIAMO LE NOSTRE FAMIGLIE RIAPRIAMO IL NOSTRO
CUORE A CHI E' RIMASTO SOLO.

Questo e’ il primo dei rimedi per fronteggiare la crisi economica ed i momenti difficili che ci attendono.

Teniamoci stretti, teniamoci forte l’uno con l’altro, marito e moglie, genitori e figli.

E’ sicuro che la tempesta non potra’ spazzarci via

Cerchiamo di non perdere di vista l’essenziale.Non ci perdiamo appresso a miraggi e desideri indotti.

 *P. Slavko Barbaric
Tratto da "Eco di Maria", n.136

Commenti al Post:
semprepazza
semprepazza il 26/04/11 alle 17:13 via WEB
Come hai sottolineato, la capacità di perdonare gli altri è direttamente proporzionale alla capacità di perdonare se stessi, senza contare che, molto spesso, non ci accorgiamo di NON perdonarci.
 
 
geraldine3
geraldine3 il 28/04/11 alle 16:01 via WEB
Hai ragione, e' vero. Ma sta scritto, AMATEVI, come io vi ho amato.Ovvero ama il prossimo tuo COME TE STESSO. ALLORA COMINCIAMO AD ACCETTARE I NOSTRI LIMITI I NOSTRI DIFETTI LE NOSTRE MACERIE E PARTENDO DA LI' TUTTO SARA' PIU' FACILE. FORZA RAGAZZI. Ciao e grazie del commento
 
   
semprepazza
semprepazza il 30/04/11 alle 16:50 via WEB
Grazie a te della condivisione. Non mi aspetto molto da me stessa e ancora meno dagli altri. Per questo, ogni volta che ricevo qualcosa, lo considero un grande dono. Buon fine settimana.
 
     
geraldine3
geraldine3 il 30/04/11 alle 23:16 via WEB
ciascuno di noi e' un essere meraviglioso, e magari non lo sa.E' proprio questo l'inganno del male. Liberi e meravigliosi.Siamo liberi di tendere verso l'alto, o di scendere verso il basso. Ma sempre toccato il fondo si risale. Aiutiamo gli altri ove possibile ad amarsi.Valorizziamo gli altri ed il bene che c'e' in loro.Amiamoci come creature speciali.E' cosi' che comincia l'amore. Grazie del tuo commento.Ti auguro un meraviglioso primo maggio.
 
     
geraldine3
geraldine3 il 30/04/11 alle 23:17 via WEB
.
 
paperino61to
paperino61to il 26/04/11 alle 17:36 via WEB
non sempre è così facile come sta scritto, quello che secondo me manca a molti di noi è l'umiltà..ci consideriamo dei..ma poi quando cadiamo la colpa non è mai nostra ma di altri..
 
 
geraldine3
geraldine3 il 28/04/11 alle 16:05 via WEB
Caro Papero, patriamo da noi stessi, e impariamo a guardarci bene dentro. Lo so che non e' facile. Se non ci trattassero come bambini deficienti, ci spiegherebbero sin da piccoli, che la confessione si chiama esercizio di introspezione ed e' il primo scalino per accedere a noi stessi e si fa con una guida per avere una mano a vedere meglio le cose, e per accedere al perdono di noi stessi. E' IMPORTANTISSIMO. Grazie ciao
 
DgVoice
DgVoice il 28/04/11 alle 09:56 via WEB
Leggendo quanto riportato appare evidente che di strada da fare ne abbiamo e dobbiamo intraprendere il percorso avendo la capacità di guardare dentro di noi ancor prima che attorno a noi...Credo non sia difficile basta volerlo. Buona giornata Geraldine. Un caro saluto da Rossella Staff Radio DgVoice :-)
 
 
geraldine3
geraldine3 il 28/04/11 alle 16:07 via WEB
Hai ragione, non e' difficile, un passo dopo l'altro a poco a poco, e ci si accorge all'improvviso di essere molto cresciuti. Amiamoci ragazzi, ma davvero,senza ombra di dubbio l'amore fraterno forte e collettivo salvera' il mondo. Un abbraccio forte
 
brigantepianetti
brigantepianetti il 01/05/11 alle 20:29 via WEB
Bello questo post! Qui c' è da filosofeggiare per una vita. La prima considerazione che mi viene, prescinde dal perdono o dalla religione e riguarda il ritenere gli altri responsabili dei nostri fallimenti; questo atteggiamento è la premessa fondamentale per ricadere nello stesso errore! di fronte ad un fallimento la domanda prima deve essere: dove ho sbagliato? soltanto dopo avere esaminato attentamente e onestamente ogni dettaglio, se realmente non sussiste una colpa propria ci si può chiedere dove stia la causa. Veniamo al tema PERDONO: ci vuole una dose enorme di coraggio per sapere perdonare, è facile perdonare un errore ma come facciamo di fronte ad un atteggiamento calcolato? Personalmente non mi sono mai trovato di fronte a cose tanto grandi da costituire una tragedia, per torti che non sono riuscito a perdonare mi sono limitato ad ignorare chi mi ha fatto il torto, esattamente come se non fosse più al mondo, senza cercare vendetta ma con la coscienza che se si fosse trovato nel bisogno l' avrei ignorato. In qualche caso ho perseverato, in altri ho rivisto le mie posizioni; nella prima ipotesi un comportamento come il mio può significare una condanna a morte. Supponiamo che sapendo che chi mi ha fatto tortosi trovi in una situazione di pericolo grave, mi sembra logico di abbandonare i rancori e correre in aiuto, ma se mentre valuto i pro e i contro succede l' irreparabile, come potrò tacitare la mia coscienza? Se qualcuno mi avesse fatto coscientemente un torto grandissimo e solo un mio itervento potesse salvargli la vita, ho il diritto di non farlo oppure di farlo solo dopo avere avuto le sue scuse? Il 5° comandamento non si riferisce solo alla morte fisica della persona oggetto del nostro odio, ma io mi chiedo avendo il dovere di perdonare posso perdonare chi ha fatto un torto irreparabile ad un mio famigliare o ad una persona con meno possibilità di difesa es. un minore, un handycappato o una donna violentata? E' giusto apettare la Giustizia Divina oppure è un atteggiamento pusillanime? Di certo c' è una cosa che se almeno nelle cose minori siamo disposti a farci incontro e non contro a chi ci ha fatto del male, sulla terra ci sarebbero meno guerre. Un caro saluto, Luigi.
 
liliasansone
liliasansone il 01/05/11 alle 21:42 via WEB
Di fonte a cotanta coerenza di esposizione forbita, posso restare ammirata a rileggere.Una sola risposta posso darti.Secondo me noi abbiamo tre componenti, il cuore (o lo stomaco) come lo chiamano in altre culture,dove risiedono i sentimenti, la testa, dove risiede il raziocinio, e l'istinto che e' la parte piu' animale di noi, che si mette in moto molto prima di testa e stomaco nel momenti di emergenza. Grazie del commento. Ancora buon primo maggio.
 
grandepuffo1961
grandepuffo1961 il 02/05/11 alle 15:36 via WEB
Il PERDONO, che non è dimenticare, ma ricordare per trarre insegnamento, motivo e ragione del nostro stare insieme è l'apice dell'essenza umana. Sul perdono si sono scritti mari di inchiostro, sicuramente l'insegnamento di Cristo lo ha esaltato ad azione divina, degna di Dio ed ha elevato l'uomo, attraverso il perdono, a suo Figlio. Dio ci perdona non perchè dimentica ma perchè, attraverso il perdono, rinnova il suo progetto con noi.
 
 
grandepuffo1961
grandepuffo1961 il 02/05/11 alle 15:43 via WEB
PERDONARE la persona che ci ha fatto del male, in poche parole, vuol dire rinnovare la nostra fiducia ed i nostri progetti con lei. Chiaramente non sempre è facile e possibile... si sa, siamo uomini imperfetti.
 
panpanpi
panpanpi il 02/05/11 alle 16:22 via WEB
condivido le tue parole, ma resta il fatto che perdonare non per tutti è un sentimento spontaneo. dovrebbe esserci maggior educazione al perdono, non basta un monito dal pulpito .... io ammiro quelli che riescono DAVVERO a perdonare col cuore, perchè non è assolutamente facile. buon pomeriggio :)
 
VOTIAMO_SEMPRE
VOTIAMO_SEMPRE il 07/05/11 alle 17:11 via WEB
IL PERDONO, IN CERTI CASI , NN PUO ESSERE MANCANZA D'IMPEGNO? ANCHE AD ODIARE CI VUOLE FORZA E DETERMINAZIONE, SPESSO IO PREFERISCO IGNORARE, UN TORTO SUBITO, TANTO CHI MI HA FERITO, NN CAMBIERA MAI IDEA, NN SI METTERA MAI, AL MIO POSTO. SONO PACIFICA,NN CREDO NELLA VENDETTA, IGNORO .
 
 
liliasansone
liliasansone il 07/05/11 alle 22:12 via WEB
Ignorare non e' perdonare. E' differente la predisposizione poiche' ignorare e' quasi un gesto di superbia,o di pigrizia, mentre perdonare(cammino spesso lungo e dificile) comporta la comprensione quasi amorevole per i limiti dell'altro, e quindi ed il rancore lascia il posto alla consapevolezza della altrui fragilita'. Per perdonare veramente gli altri dobbiamo prima cominciare da noi stessi. Rintracciamo tutti i nostri difetti, delineiamo le nostre fragilita' e poi ci verra' piu' facile capire ed indulgere sui limiti altrui. Grazie per il tuo commento buona serata
 
ironwoman63
ironwoman63 il 02/06/11 alle 23:27 via WEB
UNA RIFLESSIONE SEMPLICE E QUANTOMAI VERITIERA... MA... C'E' SEMPRE UN MA... L'UOMO E' FALLACE E NON E' DIO...DIFFICILE PRATICARE AL CENTO PER CENTO... SE SI POTESSE DAVVERO FARLO.. IL MONDO NON SAREBBE COSI TREMENDO... CIAO, UNA BUONA NOTTE, LULU'
 
liliasansone
liliasansone il 02/06/11 alle 23:53 via WEB
ALMENO ABBIAMO IL DOVERE DI PROVARCI. PRIMA PER NOI STESSI E POI PER GLI ALTRI. UN ABBRACCIO BUONANOTTE
 
monika64_ds
monika64_ds il 03/06/11 alle 08:56 via WEB
bellissimo questo post..mi rendo conto che non sempre è facile perdonare,e dipende poi sempre da "cosa" dobbiamo perdonare.Ultimamente molti fatti di cronaca mi mettono nella posizione di immedisimarmi e quindi di chiedermi "ma io al posto di questa mamma che le hanno ucciso il figlio,o che l´hanno violentato o...",saprei perdonare? Gesù dice,e lo dice,nel momento estremo,quando ormai il dolore era atroce e inimmaginabile..."Padre,perdona loro,perchè non sanno quello che fanno".Ecco forse è questa la frase che dovremmo tenere sempre a mente,però se non parte dal cuore...anche quest´invocazione è vana. ..Come dice Padre Livio,il perdono ha un suo percorso,noi siamo miseri esseri umani e abbiamo bisogno di tempi.Spesso è meglio dire che non si riesce a perdonare,ma che abbiamo bisogno di tempo,di aiuto,di elaborare la situazione e sopratutto di chiedere a Lui la forza,piuttosto che dire,ipocritamente,di aver perdonato e lasciato indietro tutto,perchè il "tutto"potrebbe raffiorare in una forma peggiore...
 
 
geraldine3
geraldine3 il 03/06/11 alle 22:32 via WEB
E' GIUSTO PERDONARE, E' GIUSTO PORGERE L'ALTRA GUANCIA, E OGNIUNO HA I SUOI TEMPI. A VOLTE TUTTA UNA VITA.GESU' CI INDICA UNA STRADA DI FORZA, PERCHE' CHI NON REAGISCE E' SEMPRE IL PIU' FORTE.POSTO CHE LA PACE E' LA COSA PIU' IMPORTANTE. SECONDO ME, MI POTREI SBAGLIARE, GESU' CI CONSIGLIA DI NON AGIRE IN BASE ALL'IRA. IL PERDONO NON ESCLUDE CHE PASSATO IL PRIMO IMPATTO PARLANDO CON CALMA E CHIARENDO, SI RIPARTA SU BASI NUOVE. ATTENZIONE PERO'E' LO STESSO GESU' CI CHE DICE : "Non date ciò che è santo ai cani e non gettate le vostre perle ai porci, ... QUINDI LUI SALVAGUARDA LA NOSTRA DIGNITA' DI UOMINI CHE EVITANO IL CONFLITTO, MA CHE SE DAL CASO POSSONO ANCHE ANDARE OLTRE. CHE GRANDEZZA DI U O M O!
 
gtibet
gtibet il 03/06/11 alle 09:53 via WEB
il perdono è l'atto più difficile da compiere proprio perchè coinvolge l' aspetto più forte del carattere individuale: l'egoismo; del resto l' ultima preghiera di Gesù è stata:"Perdona loro..perchè...". Questo però non ci esime dal dovere di "provare ad imparare a perdonare il prossimo: non nel senso utilitaristico della parola,ma in quello più totale..il perdono insegnato e predicato dagli Illuminati di tutte le religioni.
 
 
geraldine3
geraldine3 il 03/06/11 alle 22:42 via WEB
IL PERDONO E' DIFFICILE DA DARE PERCHE' PUO' ESSERE STATO LESO IL NOSTRO AMOR PROPRIO, O LA NOSTRA DIGNITA', MA IN GENERE NEL MOMENTO IN CUI SI COMINCIA A PERDONARE, E' LA NOSTRA FERITA CHE MAGICAMENTE SI RIMARGINA E PIANO PIANO SMETTE DI SAMGUINARE.QUINDI PERDONANDO, PER PRIMA COSA FACCIAMO UN FAVORE A NOI STESSI. CI SONO TANTE PERSONE CHE PUR DI NON AMMETTERE DI ESSERE STATE FERITE, MENTONO A SE' STESSE. MA UN DOLORE SEPOLTO ED IRRISOLTO, QUANDO RIAFFIORA E' PIU'PESANTE DI PRIMA.QUINDI MEGLIO AFRONTARE SUBITO IL PROBLEMA DEL PERDONO,E POSSIAMO ANCHE CHIEDERE AIUTO A L U I CHE IN QUESTE CIRCOSTANZE E' QUANTOMAI SOLLECITO. UN SORRISO
 
fuorischemi
fuorischemi il 03/06/11 alle 17:55 via WEB
Gesu', non a caso, ha anche detto "non giudicare..." chi non giudica, non ha niente da perdonare, mai... chi giudica e si sente ferito, infastidito, puo' solo perdonar se stesso di aver giudicato, assumendosi la responsabilita' della propria sofferenza...
 
geraldine3
geraldine3 il 03/06/11 alle 22:48 via WEB
MERAVIGLIOSO IL TUO COMMENTO RICCARDO: Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato; date e vi sarà dato; una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con cui misurate, sarà misurato a voi in cambio”. CHE DIO CI BENEDICA TUTTI, E BENEDICA QUESTO MONDO CHE CI HA AFFIDATO, E CHE NOI ABBIAMO RIDOTTO VERAMENTE MALE.
 
ballu1978
ballu1978 il 01/08/11 alle 09:36 via WEB
Bellissimo blog complimenti, ritornerò a leggere. Un abbraccio Ram
 
denis_darija
denis_darija il 19/11/11 alle 17:12 via WEB
belle parole e principio condivisibile il difficile sta nell'applicarlo tale principio...ciao lilia
 
 
liliasansone
liliasansone il 19/11/11 alle 20:26 via WEB
hai ragione,non facile, ma aver focalizzato un problema vuol dire averlo risolto per meta'. Buona serata Lilia
 
   
ahmed_1973
ahmed_1973 il 19/11/11 alle 20:38 via WEB
sono gli architetti che risolvono il problema a metà, Prof, noi siamo più conreti, facciamo come Alessandro a Gordio, i problemi li eliminiamo....
 
ahmed_1973
ahmed_1973 il 19/11/11 alle 20:36 via WEB
E MO' HAI PARLATO BENE, PROF! QUASI NON SEMBRI UNA DONNA, SI VEDE CHE LA MEDITAZIONE A TESTA IN GIU' TI HA FATTO ANDARE IL SANGUE AL CERVELLO E RAGIONI MEGLIO. COMPLIMENTI, SE NON CI FOSSI, COME FAREI( STAREI MENO INGUAIATO....). Ho capito, non mi lamento piu'. massimo rispetto ,Prof e grazie. P.s. Mo' pure le revisioni ti sei messa a fare? Sei peggi di un architetto donna che mi fa' fare 50 varianti in corso d'opera....
 
 
liliasansone
liliasansone il 19/11/11 alle 23:26 via WEB
COMINCIO A COMPRENDERE DA DOVE VIENE IL TUO ODIO PER LE DONNE. CREDO CHE OGNI TANTO TU NON ABBIA TUTTI I TORTI. MIO CARO ING. PENSO CHE APPENA HO UN PO' DI TEMPO TI DEDICHERO' UN POST. BUONANOTTE
 
frfenghe
frfenghe il 20/11/11 alle 18:07 via WEB
Grazie Lilia, è vero, Gesù ci ha dato degli insegnamenti per aiutarci a uscire dalla nostra condizione di sofferenza. l'insegnamento di guardare la nostra trave, di perdonare, di chiedere perdono sono aiuti per noi, sono cose che se facciamo ci fanno fare un salto di qualità nella vita, sono cose che ci portano un guadagno, non sono prediche, ma mani tese per estrarci dalla fossa. se lo comprendessimo forse non diremmo che sono troppo difficili.le metteremmo in pratica e basta e non avremmo più guerre e miseria. grazie, buona serata.
 
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BENVENUTO,

MI PRESENTO:

NON SONO NE' DI DESTRA NE'

DI SINISTRA. 

AMO LA NATURA GLI ALTRI LA VITA.

LE MIE IDEE NASCONO DAL CUORE,

MA FORSE, SE NASCONO DAL CUORE,

NON SONO IDEE, SONO SENTIMENTI.

CHI E' ARROGANTE, E NON HA RISPETTO

E NON SA COSA VUOL DIRE DIALOGO

NON E' GRADITO.

COSA SUSCITA MAGGIOR AMORE SE NON

LA MODESTIA? COSA SUSCITA MAGGIOR

ODIO SE NON L'ARROGANZA?

L'ARROGANZA E' IL CANE DA GUARDIA

DELL'IGNORANZA E DELL'INSICUREZZA.

 

 

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IL VALORE DEL DUBBIO

Sembra radicato nell'immaginario comune che l'arroganza sia più affine alla mascolinità
( l'arroganza è imporsi, è prevaricare, quindi e competizione, lotta), così come la sensibilità
sia più femminile.
E' certo che maschi o femmine,si tratta di persone estremamente insicure ( le piu'arroganti)
che magari per apparire sicure di sè, semplicemente perchè hanno dei punti fermi ed
indiscutibili, vi si aggrappano proprio in mancanza delll'apertura mentale e della volontà
emotiva di indagare e scoprire se ciò che affermano sia veramente attendibile.
In conseguenza gli arroganti sono sempre molto presuntuosi, e poco aperti a stimoli culturali

 

 

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‹‹È assolutamente necessario essere persuasi che ognuno di noi,
che uno qualunque di noi, può se riesce a salvare l’umanità in
sé stesso, a vincere veramente il male, a credere veramente in Dio,
può salvare la storia;

salverà la storia››.

Giuseppe Capograssi

 

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PERDONARSI E

PERDONARE

PERDONARE SE' STESSI,
AMARSI, E CONSIDERARE
I PROPRI ERRORI COME
TAPPE DI CRESCITA, 
AIUTA A SENTIRSI MIGLIORI.
E POI PERDONARE GLI ALTRI,
CONSIDERARE  ANCHE I LORO
ERRORI COME MOMENTI DI CRESCITA.
CAPIRE CHE IL CAMMINO
PER MIGLIORARSI E' LUNGO E DIFFICILE, 
MA SE FATTO IN DUE PUO' RENDERE
MIGLIORE LA VITA.

 

MA

IO NON HO LA FORZA DEL POTERE MA HO

LA FORZA DELL'AMORE.

CERCO DI DONARE

CERCO DI RESTITUIRECIO' CHE MI E' DATO

RESTITUIRE.MA CREDO CHE CHI RUBA

CHI PRENDE QUALCOSA, CHI PRENDE UNA PARTE

O TUTTA LA VITA DEGLI ALTRI,

O IL FUTURO DEGLI ALTRI, O IL PANE DEGLI ALTRI 

OLTRE AD ESSERE UN LADRO

E' UN ASSASSINO E DEBBA TREMARE

 PERCHE' LA DANNAZIONE SARA' SENZA FINE.

E IL DOLORE SARA' SENZA FINE

Isaia 26:21
Poiché ecco, l'Eterno esce dalla sua dimora per punire
l'iniquità degli abitanti della terra; la terra metterà allo scoperto il suo sangue versato e non nasconderà più i suoi uccisi.

Romani 1:18
Perché l'ira di Dio si rivela dal cielo sopra ogni empietà e ingiustizia degli uomini, che soffocano la verità nell'ingiustizia

FONTE:LA SACRA BIBBIA

 

 

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