Creato da il_viaggiatore_pa il 29/05/2007
Niente di particolare, pensieri a ruota libera
 

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Ottobre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 5
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Post numero zero

I miei Viaggi

  • Yugoslavia (1989)
  • Spagna (1991)
  • Irlanda (1992)
  • Francia (1993)
  • Gran Bretagna (1995)
  • Austria (1996)
  • Stati Uniti est e Canada (1997)
  • Irlanda (1998)
  • Stati Uniti ovest (1999)
  • Messico (1999)
  • Egitto (2000)
  • Thaylandia e Australia (2000)
  • Svizzera (2001)
  • Patagonia (2002)
  • Perù (2002)
  • Patagonia e Cile nord (2002)
  • Grecia (2003)
  • SudAfrica Botswana Zimbabwe Namibia (2004)
  • Cina e Tibet cinese (2005)
  • India (2007)
 

Ultime visite al Blog

mariomancino.mLaura.f_2007martina_passerinimirkoscarterrusosal.cuccarospagnolosanmar05giuseppe.miniatianzempambercorrado619macjil.cardonatiamiciinsiemetheallecinqueleoncino_65mangeruga2007
 

Ultimi commenti

allora senti a me sonotutte cazzate quelle ke avete...
Inviato da: Anonimo
il 05/04/2008 alle 00:47
 
Auguri per una serena e felice Pasqua...Kemper Boyd
Inviato da: Anonimo
il 23/03/2008 alle 15:27
 
ciao viaggiatoreeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
Inviato da: dappina
il 09/02/2008 alle 19:27
 
Ciaoooo Viaggiatore
Inviato da: Laura.f_2007
il 22/01/2008 alle 21:40
 
Mi sa che l'uso che fai del plurale (...ti...
Inviato da: il_viaggiatore_pa
il 04/01/2008 alle 15:02
 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

« Perché questo blog?Taormina, Italia »

Che dire di Marsciano?

Post n°2 pubblicato il 30 Maggio 2007 da il_viaggiatore_pa

Una delle lezioni più importanti che mi dette mio padre (anche se credo che non se ne sia mai reso conto) fu questa: "... può essere che un giorno ti viene voglia di andare fuori a menare a le mani, a far vedere quanto sei forte, che sei qualcuno. Va benissimo, ma in questo caso prendi di mira uno più grosso e più cattivo di te. Non è che ci voglia molto a fare i gradassi con i più deboli, non si dimostra niente così ...". Sono quelle cose che ti restano in testa e su cui rifletti man mano che cresci, diventandone sempre più consapevole. Ognuno avrà le sue. Ho sempre provato una forte antipatia per i prepotenti, anzi, per la prepotenza. Purtroppo, specie se sei un ragazzo, questa antipatia ti espone spesso proprio alla prepotenza di chi scambia il tuo atteggiamento per debolezza. Per qualche motivo a me (fortunanamente) oscuro, la debolezza attira la violenza. Ho imparato con il tempo a capire il momento di reagire (anche se non mi piace) per far capire a chi mi sta intorno che non è il caso di insistere. Soprattutto, ho imparato a evitare il più possibile le situazioni che possono innescare reazioni da parte mia. Il prezzo è la solitudine.

Non mi piace parlare di situazioni ancora non del tutto chiarite dalle indagini e dai processi, ma a Marsciano mi sembra tutto abbastanza chiaro. O almeno sono chiare le violenze subite da Barbara nel corso della sua vita matrimoniale. Ci sono alcuni pensieri che ruotano nella mia testa.

Poche sono le certezze che ho oggi a proposito della vita, una è che le persone che usano violenza contro una persona più debole sono spregevoli, sempre. Provo il più profondo sentimento di disprezzo verso un marito che picchia una moglie, così come per dei ragazzi che picchiano un disabile, o uomini che violentano donne... purtroppo potrei andare avanti all'infinito.

Cosa spinge una donna a rimanere sposata, a fare figli, con un uomo che la picchia? Cosa può mai aspettarsi? Credo che se dessi a mia moglie (lo è da 13 anni) anche solo uno spintone durante una litigata lei non vorrebbe più vedermi (né io avrei il coraggio di guardarla più in faccia). E' mancanza di stima verso se stesse? Debolezza? Insicurezza? Possibile che ancora oggi una donna si ostini a vivere in queste condizioni? Eppure ho letto che Barbara non è un caso isolato, le violenze domestiche sono molto frequenti, picchiare una donna "entro certi limiti"(!!) è normale... mi è difficile capire. Nessuna di queste donne pensa di avere alternative migliori?

I rumeni, i rumeni (o gli zingari, i cinesi, i terroristi islamici, un po' tutti gli extracomunitari in genere...). Anche di quanto successo a Barbara erano loro i colpevoli. E chi altro? Del resto, finché non sono arrivati loro, in Italia non c'era criminalità. Negli anni 70 e 80 non c'erano omicidi, rapine, violenze, furti, prostituzione, tossicodipendenza...  chissà se sono gli stessi che volevano organizzare le squadre anti-immigrati che adesso chiedono la pena di morte per il marito di Barbara (però magari agli immigrati meniamoli lo stesso, tanto un po' di botte ci vogliono comunque... forse tu non sai perché, ma loro sì).

Il perdono, il perdono. Speravo di non leggerlo stavolta e in effetti la parola perdono è un po' sfumata in questo caso. I funerali di Vanessa (la ragazza ombrellata in un occhio da una rumena a Roma... lo vedi alla fine è vero che sono sempre loro) erano ripresi dalle telecamere e hanno avuto più risalto. Anche stavolta, a persone che stanno andando a seppellire la (unica) figlia incinta di 8 mesi e mezzo, si chiede il perdono. Il prete durante la messa chiede il perdono.  Staranno pensando alla vendetta, quelle persone? In quel momento, staranno pensando alla vendetta nei confronti di chi ha ucciso la loro figlia? Il loro cuore non sarà semplicemente pieno di dolore? Non staranno semplicemente pensando che nel resto della loro vita quella persona a loro cara non ci sarà più? Chiedendo loro di perdonare mi sentirei di offenderli.

Ciao a tutti (se ci siete), alla prossima.

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963