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AMARA VITA DELLE MINIERE DI ZOLFO IN SICILIA
Post n°146 pubblicato il 19 Marzo 2010 da cavallo140
LI SURFARARA (i minatori) Negli ultimi tempi, prima che le miniere fossero definitivamente chiuse, gli zolfatai andavano alla miniera in tre turni: il primo alle sei di mattina, il secondo alle due del pomeriggio e il terzo alle dieci di sera. Gli zolfatai giovani e da poco sposati si rodevano dalla gelosia al pensiero della moglie giovane e bella lasciata sola in casa per tutta la notte e nacque così la leggenda di "La sciorta di li curnuti". Ma qualche caso, anche se non molto spesso, capitava effettivamente, l’ultimo una trentina d’anni fa circa, e finiva sempre in sparatorie e omicidi. All'interno della miniera, nelle viscere della terra, i minatori scavavano incessantemente per tutto il giorno e a causa della temperatura elevata erano costretti a lavorare praticamente nudi, con soltanto un sottile panno a coprire le parti intime. In tempi remoti le miniere di zolfo furono anche il luogo dove si consumò il dramma dello sfruttamento minorile. A farne le spese furono i cosidetti carusi, bambini che ancora in tenera età venivano impiegati nei cantieri sotterranei e costretti a trasportare sulle loro tenere spalle pesantissime gerle riempite di minerale. CHI ERANO I CARUSI Nel sud Italia, più precisamente in Sicilia, c’erano i Carusi, bambini che lavoravano nelle miniere di zolfo e che a causa della fatica e degli stenti avevano il corpo deformato .Si chiamavano così perché facevano lo stesso lavoro degli asini,cioè portavano la roba pesante sulle spalle,alcuni di loro erano addetti ad aprire e chiudere le porte che separavano i settori della miniera.Lavoravano circa dodici ore al giorno e la notte non tornavano a casa ma dormivano nella miniera in un piccolo buco buio con poca aria. Quando uscivano, dopo diversi, giorni non riuscivano nemmeno a sopportare la luce. Lavoravano in stanzoni con poca luce e sia per la scarsità di luce che per la stanchezza spesso succedeva che si rovinavano le mani.Avevano poco tempo per mangiare e certi non mangiavano affatto perché dovevano pulire le macchine. Quando tornavano a casa succedeva che i bambini più piccoli o più deboli si addormentavano per strada e i genitori dovevano andarli a cercare,altri riuscivano ad arrivare a casa anche se avevano le ossa rotte ma non potevano nemmeno mangiare per la stanchezza e si mettevano subito a dormire. Quando gli altri ragazzi viziati
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Inviato da: cassetta2
il 30/07/2024 alle 21:06
Inviato da: OsservatoreSaggio
il 06/01/2022 alle 18:26
Inviato da: cassetta2
il 03/02/2020 alle 16:47
Inviato da: Volo_di_porpora
il 03/10/2019 alle 21:52
Inviato da: karel_A
il 24/07/2019 alle 18:15