In seguito al mio instancabile peregrinare tra medici vari, ebbi infine la fortuna di trovare quello giusto.
Dopo avermi visitato e fatto alcune domande sulla comparsa e il decorso dei sintomi, con tono piuttosto perentorio mi disse:
- Signora io adesso le prescrivo un'altra cura, anche se, a quanto mi riferisce, gliel'hanno già cambiata più di una volta... Sappia però che le medicine possono fare solo il 20%... Il resto dovrà mettercelo lei...
Mentre tornavo a casa, lungo tutto il percorso, quelle parole non smisero un attimo di tormentarmi... Ma cosa significava quel discorso, in altri termini?? Che non guarivo perché non VOLEVO guarire??? Ero sgomenta per quella rivelazione e continuavo a ripetermi ossessivamente:
-Il 20%??... Il 20%??? Così poco?? Vuol dire dunque che di mio dovrei metterci l'80%??? Quindi, volendo, potrei arrivare anche all'85!?... Forse addirittura al 90?!?... Ma allora che cavolo m'imbottisco a fare di farmaci se ciò che mi possono garantire è una percentuale così bassa???
Andò a finire che le nuove medicine non le comprai e, una volta a casa, buttai anche quelle vecchie! Cominciai invece ad agire su me stessa, a cambiare il mio modo di vedere le cose, ad accogliere e coccolare la mia sofferenza. Essa veniva a dirmi cose importanti ed io analizzavo accuratamente ogni sua singola "parola", mettendo in pratica i suoi preziosi suggerimenti... Non chiedetemi come. Non ve lo saprei spiegare. Era un processo troppo intimo, troppo delicato e profondo per tradurlo a parole. Posso solo dirvi che facevo molta introspezione e che mi sforzavo costantemente di coltivare il pensiero positivo, in un periodo che di positivo non aveva proprio nulla! Cominciai a captare le mie qualità, anche se la piena consapevolezza l'avrei raggiunta solo molto più tardi, a scandagliare le mie potenzialità, ad attingere a tutte le mie risorse e a quella forza che avevo dimenticato di avere... E in breve tempo i capelli cominciarono a ricrescere, i disturbi a migliorare...
Quell'esercitazione, un po' mesi dopo, mi sarebbe servita molto (anche se in quel momento non potevo neanche sospettarlo).
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Alcuni giorni prima di andar via, mio marito mi aveva "gentilmente" restituito l'attività.
-Queste son le chiavi -mi disse- io da lunedì non ci vado più. Se vuoi, vacci tu. Sennò per me la si può anche chiudere!!
...Non potevo sapere che mi stava semplicemente passando la patata bollente e che nel giro di un paio di settimane mi sarei ritrovata completamente sola con quella bella gatta da pelare...
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