Torno ad urlare
tutto ciò che ho dentro,Messaggi di Marzo 2009
In seguito al mio instancabile peregrinare tra medici vari, ebbi infine la fortuna di trovare quello giusto.
Dopo avermi visitato e fatto alcune domande sulla comparsa e il decorso dei sintomi, con tono piuttosto perentorio mi disse:
- Signora io adesso le prescrivo un'altra cura, anche se, a quanto mi riferisce, gliel'hanno già cambiata più di una volta... Sappia però che le medicine possono fare solo il 20%... Il resto dovrà mettercelo lei...
Mentre tornavo a casa, lungo tutto il percorso, quelle parole non smisero un attimo di tormentarmi... Ma cosa significava quel discorso, in altri termini?? Che non guarivo perché non VOLEVO guarire??? Ero sgomenta per quella rivelazione e continuavo a ripetermi ossessivamente:
-Il 20%??... Il 20%??? Così poco?? Vuol dire dunque che di mio dovrei metterci l'80%??? Quindi, volendo, potrei arrivare anche all'85!?... Forse addirittura al 90?!?... Ma allora che cavolo m'imbottisco a fare di farmaci se ciò che mi possono garantire è una percentuale così bassa???
Andò a finire che le nuove medicine non le comprai e, una volta a casa, buttai anche quelle vecchie! Cominciai invece ad agire su me stessa, a cambiare il mio modo di vedere le cose, ad accogliere e coccolare la mia sofferenza. Essa veniva a dirmi cose importanti ed io analizzavo accuratamente ogni sua singola "parola", mettendo in pratica i suoi preziosi suggerimenti... Non chiedetemi come. Non ve lo saprei spiegare. Era un processo troppo intimo, troppo delicato e profondo per tradurlo a parole. Posso solo dirvi che facevo molta introspezione e che mi sforzavo costantemente di coltivare il pensiero positivo, in un periodo che di positivo non aveva proprio nulla! Cominciai a captare le mie qualità, anche se la piena consapevolezza l'avrei raggiunta solo molto più tardi, a scandagliare le mie potenzialità, ad attingere a tutte le mie risorse e a quella forza che avevo dimenticato di avere... E in breve tempo i capelli cominciarono a ricrescere, i disturbi a migliorare...
Quell'esercitazione, un po' mesi dopo, mi sarebbe servita molto (anche se in quel momento non potevo neanche sospettarlo).
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Alcuni giorni prima di andar via, mio marito mi aveva "gentilmente" restituito l'attività.
-Queste son le chiavi -mi disse- io da lunedì non ci vado più. Se vuoi, vacci tu. Sennò per me la si può anche chiudere!!
...Non potevo sapere che mi stava semplicemente passando la patata bollente e che nel giro di un paio di settimane mi sarei ritrovata completamente sola con quella bella gatta da pelare...
Il seguito lo trovi qui
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Causa un'enorme quantità di panni da lavare e tutta la casa da pulire, avevo intenzione di non prendere impegni per questo sabato...
Ma che ve lo dico a fare???... L'intenzione è rimasta appunto solo un'intenzione!
Qualche giorno fa una mia amica, ragazza madre, mi disse di essere in difficoltà perché sabato, cioè oggi, doveva andare a lavorare e non sapeva a chi affidare sua figlia. Allora le dissi di non preoccuparsi che me ne sarei occupata io...
Ergo: oggi, di prima mattina, mi sono recata a casa sua per prelevare la bambina e portarla da me, ma siccome la piccola dormiva come un angioletto, non me la son sentita di chiamarla anzitempo e ho aspettato che si svegliasse spontaneamente... Nell'attesa, tanto per ammazzare il tempo e sicura di fare una cosa gradita alla mia amica, le ho lavato i panni e pulito un po' casa!!
Quando si dice: mantener fede ai propri impegni (seppur in casa d'altri!)
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Ridendo e scherzando (per modo di dire!), sta per finire un'altra settimana... Ultimamente sembra che il tempo stia accelerando un po' troppo, senza che io riesca neppure a rendermi ben conto del suo trascorrere!... Anche il corso di psicologia volge ormai al termine: ieri si è tenuto l'ottavo di dieci incontri e a me non sembra neanche vero che siano già passati all'incirca due mesi dalla data d'inizio! Ma che è??? In questo periodo sembra che mi sfugga tutto di mano: un attimo è giorno e l'attimo dopo è di nuovo notte; un giorno è lunedì e il giorno dopo è nuovamente venerdì (tanto per render l'idea di quanto sia tutto così fuggevole!). Questa cosa mi preoccupa non poco... In fondo il tempo, il NOSTRO tempo, quello che ci è concesso, è come un conto corrente dal quale si può solo attingere, senza che lo si possa mai rimpinguare... E' un pensiero che faccio spesso, sapete, e mi provoca sempre un grande sgomento!!
Vabbé, parliamo del corso và! Devo dire che è riuscito molto bene: il gruppo è piccolo, ma ben assortito e ben affiatato. Sebbene composto da persone estremamente diverse per età, vissuti, esperienze e condizioni, è animato dal gran desiderio di comprendere, d'interagire, di mettersi in discussione, cose che invece son comuni a tutti noi componenti. Siamo tutti molto dispiaciuti che finisca, ma è stato comunque un'occasione di "crescita" e di confronto senza eguali.
...Speriamo almeno di restare in contatto tra noi.
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Senza quella non si va da nessuna parte, essendo proprio il primo passo di tutti gli spostamenti e di tutti i cambiamenti, piccoli e grandi... E poi progettare, sognare, non costa nulla. Realizzare progetti e sogni, invece, molto spesso costa eccome! Così ci si ritrova con cassetti stracolmi di progetti e sogni irrealizzati, irrealizzabili, perché richiederebbero un eccessivo dispendio di denaro o anche solo di tempo e di energia...
E voi, quanti e quali sogni avete dovuto accantonare?
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La nascita del nostro ultimo figlio aveva scombussolato alquanto le nostre esistenze. A 50 giorni di vita gli fu diagnosticata una gravissima infezione interna che lo ridusse in fin di vita. Fortunatamente tutto si risolse per il meglio, ma una volta dimesso dall'ospedale dovette comunque stare sotto controllo per lungo tempo e fare analisi ogni 7-10 gg. Proprio per questo suo cagionevole stato di salute, decisi di non sballottarlo a destra e sinistra e di prendermene cura personalmente, ma questo m'impedì a lungo di collaborare regolarmente all'attività in cui avevamo investito tutti i risparmi di una vita e alla quale avevamo fino ad allora lavorato insieme, mio marito ed io. Così nel frattempo continuò ad occuparsene da solo. Quando, molti mesi dopo, fui in grado di riprendere, notai subito che c'era qualcosa che non andava e cercai più volte di contrastare quello stato di cose, ottenendo solo di esserne cacciata:
-Te ne devi andare da qua dentro, hai capito?- mi urlò un giorno con tutta la rabbia che aveva in corpo.
Per me fu uno smacco terribile: quello era anche il MIO lavoro! Lì dentro c'erano anche i MIEI sacrifici! Tuttavia non ebbi la forza di reagire... Venivo da un periodo disastroso, tutto concentrato negli ultimi 6 o 7 anni: i tradimenti di lui; le sue continue menzogne; la morte di due care amiche; un trasferimento e, infine, la malattia del bambino avevano fiaccato e indebolito non solo il mio spirito, ma anche il mio fisico tanto che io stessa cominciai a star sempre poco bene. Già da tempo soffrivo di fastidiosi disturbi gastrici e tremori convulsi, ai quali si associò anche la perdita di capelli. Nessuno dei medici interpellati trovò la cura perché non riuscivano neanche a capire cosa avessi realmente... Invece lui (l'ignobile) sembrava bearsi e gongolare nel raccontare a tutti che avevo un brutto male... Forse voleva suscitare compassione o giustificare la mia assenza coi clienti, non so, ma di certo non mi fece piacere venirlo a sapere... Il mio sdegno nei suoi confronti aumentava a dismisura , alimentato non solo da tutto ciò che egli mi aveva fatto e mi faceva ancora patire, ma ANCHE dalle difficoltà economiche che cominciavano ad assumere un peso preponderante. La rabbia era ormai diventata incontenibile, esplosiva e le liti erano all'ordine del giorno. Non ne potevo più... In quello, come in tanti altri momenti della mia vita con lui, desideravo solo morire...
(se hai voglia di proseguire, clicca qui)
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Tra i tanti, graditissimi sms d'auguri ricevuti ieri (eh sì, perché oltre ad essere la festa del papà era anche il mio onomastico), ce n'era uno particolarmente commovente. Era di mia figlia e diceva così:
"Mamma forse gli auguri non dovrei farli a papà, bensì a te che ogni giorno ti prendi cura di noi prendendo il posto anche del papà. Sei la cosa più bella e preziosa della mia vita. Ti amo. Auguri! :-)"
...Piansi senza ritegno
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voglio fare tanti auguri al mio che, nonostante la lontananza e sebbene io abbia più di quarant'anni, continua a restare il mio grande punto di riferimento, colui al quale so di potermi rivolgere con fiducia in caso di bisogno nonché la persona a cui m'ispiro continuamente per la sua incredibile dedizione alla famiglia e per il suo enorme senso del dovere e della responsabilità.
Ti voglio bene, papà...
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Non so perché, da un po' di tempo i miei giorni liberi sono stracolmi di impegni peggio di quando lavoro! Anche oggi ne avevo un bel po'... In mattinata: accompagnare mio figlio all'anagrafe (unico ufficio comunale aperto anche di Sabato, ma questo, tutto sommato, è un gran vantaggio); andare in posta per un paio di bollette ; recarmi presso la scuola per cui faccio supplenza per firmare alcuni documenti; infine, altre due o tre cosette veloci. Nel pomeriggio: appuntamento con l'avvocato e spesa settimanale.
Come se non bastasse, proprio mentre mio figlio ed io ci accingevamo ad uscire, la maggiore chiedeva:
-Come ci organizziamo?
-In che senso?- rispondo io.
-Ecco, lo sapevo! Non ti ricordi!
-Eh?!... ...Ma cosa, non ricordo? Spiegati meglio.
-Che dovevamo andare al mercato
-Certo che mi ricordo! E tu invece ti ricordi che ho prima delle altre cose da fare? Te l'avevo detto anche ieri sera!
-E quindi? Come ci organizziamo? A che ora andiamo??
Giuro, quando fa così mi fa cadere le braccia. Così, alquanto spazientita, ho risposto:
-E che ne so io? Non sono mica la Sibilla Cumana! Come faccio a darti un orario se non so neppure quanto tempo mi ci vorrà in comune, in posta e a scuola??? Comincia a lasciarmi uscire, che prima inizio e prima finisco! Ci aggiorniamo più tardi. Ti chiamo appena sono in grado di darti un orario!
-Uff, ma perché mi rispondi così??
-Perché??? Perché??? ...Forse è la sindrome premestruale? O forse perché sono una e devo fare per tre, che dici??? E scusate se ogni tanto mi girano quei cosi che non ho!!!
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Nella vita di un uomo a volte capitano cose assurde,come per esempio vivere per tantianni con una donna e accorgersi poi che hai sbagliato tutto,eppure mi chiedo era tutto cosi bello,la casa,i figli,il lavoro...tutto quasi perfetto...APPUNTO QUASI.
E quel quasi che dirlo cosi pare una parolina insignificante del tipo "come va ? si quasi bene" ed accorgersi che non va per niente bene tutto.Stai dicendo cose assolutamente non vere , mai e poi mai io avrei sbattuto la porta e scappato non l ho mai fatto neanche davanti alle mille difficolta' che tu mi hai procurato,davanti amolteplici problemi che tu mi hai creato ma ora sono qua tra me e te tutto è finito come doveva come era scritto......io ti ho lasciato tutto il tempo per pianificare di nuovo la
tua vita senza permettermi di entrare perche' non mi era dovuto come giusto che fosse.
Ora lo stesso tempo mi è dovuto ove in una situazione come quella che stiamo attraversando le MIE difficolta'sono quantomeno il triplo da affrontare. Sarebbe molto interessante vederti non manipolare allora si che saresti una persona nuova.
Allora si che ci sarebbe un confronto leale ,sincero ,onesto da ambo le parti. I miei errori nel nostro rapporto sono stati tanti,ma talmente tanti che ho fatto di te una specie di fantasma è vero anche che non avevo piu voglia di andare avanti ma mai e poi mai me ne andavo sbattendo la porta.
PERDONATE QUESTO SFOGO MA DOVEVO FARLO...GRAZIE"
Ebbene, su questo (mendace) messaggio avrei avuto molto da discutere (e non parlo solo della forma, sebbene discutibile anch'essa), ma preferii evitarlo per tutti una serie di motivi, tra cui questi:
- ciò che propina falsamente ai suoi lettori non è un problema mio, ma, caso mai, di chi lo legge;
- chi conosce PERSONALMENTE sia me che lui (e in questo elenco includo anche i nostri figli, logicamente), sa benissimo chi ha procurato problemi (e danni) a chi e chi manipola cosa, ed è questa l'unica cosa che conta;
- al di là delle sue PAROLE c'è tutta una sfilza di dati di fatto REALI, molti dei quali addirittura certificati dai vari documenti legali e del Tribunale (sezione civile e penale, essendo in corso su di lui anche le indagini preliminari per i reati di abbandono di minori e mancato ottemperamento degli OBBLIGHI di mantenimento).
Nonostante questo, "focosa" come sono, non riuscii a trattenermi dall'apporre lo stesso un commento, in quanto c'era un passaggio che mi aveva lasciata alquanto perplessa:
"le MIE difficolta'sono quantomeno il triplo da affrontare"...
Ma com'è possibile che lui, single e con uno stipendio fisso e sicuro, abbia il triplo dei miei problemi, che sono una lavoratrice precaria (quindi senza alcuna sicurezza neppure riguardo all'importo che potrei percepire a fine mese!) con tre figli (due dei quali studenti) interamente a carico e, oltretutto, conviventi (il che comporta avere un alloggio adeguato, con tutte le spese che ne conseguono!)??? Qui c'è qualcosa che non mi quadra: o io sono maga maghella e faccio la moltiplicazione dei pani e dei pesci, o lui spende (e spande!) anche l'assegno degli alimenti (visto che periodicamente, per mesi e mesi, non lo manda)...
Boh, vallo a capire!!
Ad ogni modo il commento di cui parlavo è questo:
"Starsene il più lontano possibile dai propri figli; essere "assenti" il loro primo giorno di scuola, l'ultimo ed anche tutti quelli in mezzo; essere altrove quando sono malati, tristi o hanno problemi; usare un po' di soldi per loro solo se eventualmnte ne avanzano dopo aver soddisfatto tutte le proprie esigenze; mettersi un bel paio di tappi nelle orecchie quando dicono "ho fame", oppure piangono; non sentirsi in dovere di passare un po' di tempo con loro neanche durante le vacanze; poter disporre di tutto il proprio tempo e potersi dedicare solo ai propri impegni, non dovendo pensare ai loro... Insomma, essere madri e padri solo sui documenti dell'anagrafe, semplificherebbe il compito di molti genitori (ma lo annullerebbe anche!). Credo che chiunque, almeno una volta nella vita, abbia formulato segretamente il desiderio di poter "evadere" anche solo per un'ora dal proprio ruolo di genitore. Eppure la maggior parte delle persone comuni (e, aggiungo, normali) quel desiderio lo respinge e non solo perché esso entrerebbe in collisione con la propria coscienza, ma soprattutto perché sarebbe in netto contrasto con quelli che sono gli obblighi e i doveri genitoriali (entrambi totalmente diversi da quelli descritti sopra). Eh sì, fare i genitori è difficilissimo eppure non tutti si esimono dal farlo. Già, perché c'è chi i problemi li affronta restando e chi scappando. Ma attenzione: non serve necessariamente sbattere la porta, per andarsene! Lo si può fare anche in silenzio, oppure meschinamente e con l'inganno... Ad esempio, dicendo: "Vado a lavorare al Nord. Un po' di sacrificio e poi riuniamo nuovamente la famiglia" e invece poi, una volta fuori, autoesonerarsi dall'esercizio delle proprie funzioni, senza avere MAI il coraggio di affrontare la situazione a viso aperto. MAI! Neppure quando i figli aspettano gli alimenti e ricevono solo scuse e prese in giro, un mese, due, e a volte tre e quattro e non solo in occasione di crisi aziendali. Figli che vengono "costretti" ad ascoltare i problemi dei padri (ma non dovrebbe essere il contrario???) e/o storie assurde come interventi chirurgici inesistenti. E qui mi fermo, dato che i confronti leali, sinceri e onesti possono avvenire solo tra persone leali, sincere e oneste"
Beh -voi non ci crederete- in men che non si dica sparirono post e commento (chissà poi perché, eh?!), ma poiché questo era appunto prevedibile come il tuono dopo il lampo, prima di uscire copiai sia l'uno che l'altro
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Quella sera, a tavola, nel vedere incredulità e dolore negli occhi dei miei figli, tentai più volte di convincerlo a rimandare il discorso in seguito, a quattr'occhi, poiché quello, nelle aspettative di tutti, sarebbe dovuto essere un momento conviviale e di riunione familiare. Tuttavia egli sembrava non capire; era così lanciato e carico che mi fu difficile convincerlo. Alla fine riuscii nel mio intento: ne parlammo dopo cena, durante una passeggiata. Lui ribadì che non voleva "più saperne nulla" e che ormai aveva deciso.
-Le mie sorelle lo sanno già, mio cognato pure...
Insomma, tutti sapevano fuorché me.
Non feci nulla per convincerlo. D'altronde venivamo da una crisi durata anni e divenuta via via sempre più insanabile. Ero stanca, delusa, amareggiata e in più ero stata tradita e ingannata e non una volta sola... Non avevo più nessuna voglia di lottare per quel matrimonio. Dissi solo una cosa, una soltanto:
-Credo che in questo momento nessuno dei due sia in condizione di rivolgersi ad un avvocato. Lasciamo le cose come stanno e appena possibile legalizzeremo la separazione.
Sebbene egli sapesse già cosa sarebbe venuto a dirmi, non ebbe neanche la decenza di cercare un posto per la notte e dormì nel mio letto, come un perfetto estraneo e non senza aver prima accuratamente nascosto il suo telefono (ma questa non era una novità. Ultimamente, prima di andar via di casa, lo faceva sempre) e chiuso a chiave la sua valigia (chissà quali segreti nascondevano, sia l'uno che l'altra!).
La mattina seguente ripartì. Si chiuse la porta alle spalle incurante del pianto del piccolo e andò via senza voltarsi neanche una volta indietro. Rimasi da sola a consolare i miei bambini, raccontando loro la storiella che il papà li avrebbe amati lo stesso e, che anche da lontano, si sarebbe preso cura di loro.
(se vuoi proseguire nella lettura, clicca qui: http://blog.libero.it/imperterrita/6741853.html
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Ops!!!... Ti aspettavi forse di trovare una CUFITECA???
Eh no, direi che hai proprio sbagliato indirizzo web!
Qui non c'è nessuna CUFITECA, solo pagine di vita VISSUTA, emozioni, pensieri e sensazioni, musica e, qualche volta, anche poesia... E c'è interazione col prossimo, confronto, scambi di idee e di vedute... Il tutto nella massima semplicità possibile.
Non amo i fronzoli e, qui dentro come nella vita reale, prediligo l'essere, non l'apparire!... Inoltre non sopporto l'ostentazione, in qualsiasi forma essa venga espressa...
D'altra parte, quando ricevi un regalo, tieni forse la confezione, buttando via il dono?
Io non credo proprio!
Comunque, se non approvi questo mio modo di essere, puoi sempre cliccare su Esplora, in alto a destra...
Chissà che tu non sia più fortunato, trovando al primo colpo la CUFITECA che vai cercando!
Io te lo auguro di cuore e ti ringrazio lo stesso per essere entrato, seppure sbadatamente o per puro caso... Ma quelli che restano, li ringrazio ancor di più, perché mi donano la cosa più preziosa che abbiano: il loro tempo! Ed io non posso che apprezzare :-)
Assegnatomi da tonylum
...e da fiumecheva
Inviato da: cassetta2
il 06/10/2020 alle 09:46
Inviato da: cinghiale20070
il 30/08/2018 alle 17:07
Inviato da: Apriscatole3
il 26/12/2013 alle 21:53
Inviato da: dominaregine
il 16/07/2013 alle 10:29
Inviato da: dominaregine
il 16/07/2013 alle 10:25