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Cose vecchie e cose nuove

Post n°129 pubblicato il 17 Agosto 2009 da inagguato
 

Si arriva ad un certo punto della propria vita che ci si deve per forza fermare. La vita è piena di queste fermate, più o meno obbligatorie, più o meno inaspettate o semplicemente volute ed attese. Non sono necessariamente fermate definitive.


Sono spesso fermate di riflessione, piccole pause in un vortice impetuoso che è la nostra esistenza, come una piccola barca di carta in mezzo ad una tinozza grande quanto il mare. La piccola barca non sa dove andare, o dove andrà a parare. Spesso siamo in balia degli eventi. Ma non dobbiamo farci prendere dallo sconforto, dal panico, dalla paura.
Si arriva a dei punti nei quali si hanno cose vecchie tra le mani. Oramai non servono più. La loro funzione l'hanno adempiuta. Bisogna ora far spazio a cose nuove. A nuove situazioni. Non si può vivere perennemente nel vecchio. C'è bisogno di rinnovamento, di rinnovarsi. Che sia l'acquisto di un abito nuovo, a fronte dell'accantonamento dello smaltimento dell'abito vecchio, la conoscenza di una nuova persona, il cambiar strada ogni tanto, sempre per uscire dai soliti cliché, dalla solita routine, dal solito far abitudinario, impassibile, maniacale, il solito pensare.
Il rinnovarsi è una concezione puramente mentale. Può giovare un certo approccio materialistico, come negli esempi poc'anzi menzionati, il fatto di acquistare cose nuove che ci vestono di nuova luce, di un nuovo candore, ma come no. E' un fatto puramente soggettivo e personale. Certe persone non cambieranno mai - e scusate il mio pessimismo, o sano realismo - altre vivono in un costante rinnovamento quotidiano.
Sono propenso a credere - e ne sono fortemente convinto - che ogni giorno sia un nuovo giorno, per tutti. Ogni giorno ci dobbiamo confrontare con situazioni diverse e imprevedibili. Miliardi di cellule del nostro corpo sono morte sostituite da altrettante nuove  e maggiormente efficienti. Siamo a tutti gli effetti delle persone nuove, delle persone rinnovate. Almeno biologicamente parlando. Poi, invece, saranno le nostre convinzioni, i nostri convincimenti, le nostre idee a essere sempre le stesse, a farci radicare in un idea di noi che è il passato, è nel nostro passato, e ci da forza nel nostro presente. Molto meglio pensare a cosa ne sarà del nostro futuro, che visione abbiamo di noi da qui a 10 anni, 20 anni, e mi fermo qui. Spesso non sappiamo darci un limite temporale nel futuro. Non riusciamo ad andare oltre 1 o 2 anni. Abbiamo tante cose "vecchie" che ci radicano nel presente, impedendoci un rapido rinnovamento.
A volte i rinnovamenti sono veloci, rapidi nel susseguirsi, nel manifestarsi. Altre volte i cambiamenti hanno bisogno di tempi maggiori, di una gestazione più prolungata. Sta a noi aprirci al nuovo, abbandonare paure e certezze per qualcosa di imprecisato e insicuro. Sta a noi arrivare al bordo di qualcosa, e scoprire che era un marciapiede quella cosa su cui eravamo in piedi, o se era un bordo di un burrone, e scoprire quanto sia profondo tale abisso. Sta a noi guardare giù, valutare. Spesso non ci fermiamo nemmeno al bordo. Vediamo subito che c'è un limite oltre al quale non siamo impostati per andare avanti, bloccati dalle paure. E non lo oltrepassiamo tale limite. Stiamo fermi. Non buttiamo via l'idea "vecchia" del nostro stato interiore, per non avere un nuovo stato, perché è tutta un'incognita.
Tutto sta alla nostra intraprendenza. Scoprire i propri limiti, abbandonare stati "vecchi" per stati "nuovi". Stati mentali. Con conseguenze mentali nuove, ma anche con conseguenze materiali - una nuova retribuzione maggiore rispetto a prima, un nuovo lavoro, una nuova casa, un nuovo figlio, una nuova amicizia, una nuova automobile, una nuova esperienza di vita.
Quanto è difficile rinnovarsi, mettersi in gioco, rischiare. Io ho rischiato, nella mia vita. Mi è capitato di dire dei si, ma anche dei no. Ho pagato le conseguenze di tali decisioni. Non saprei se ho compiuto scelte giuste o scelte sbagliate, so solo che ho fatto delle scelte.
Crescere significa anche e soprattutto saper scegliere, saper fare delle scelte, sapersi prendere delle responsabilità, prendersele, mantenerle, portare la propria vita - e quella di quelle persone a cui ci leghiamo in un stretto rapporto interdipendente, in uno stadio superiore, in uno stadio possibilmente migliore del precedente.
Crescere significa saper fare delle scelte. Saper attuare.
Crescere significa abbandonare le cose vecchie e abbracciare le cose nuove.
Crescere lo si fa con tenacia, determinazione, entusiasmo, fiducia, autostima, rispetto verso l'altro, apertura mentale, slancio, meditazione ma anche concretezza.
Io...io...io...so che devo ancora crescere. Sebbene alcune persone mi possano considerare persona seria, matura e responsabile, in cuor mio so che devo ancora fare tanta strada.
So anche che farò fatica a percorrere la tanta strada da solo. Spesso mi guardo in giro e cerco compagnia, cerco qualcuno da poter condividere il cammino.
Stasera uscirò a bere con il mio amico Angelo, che fra pochi giorni vedrà il suo primo tramonto africano. Angelo è una persona che sa rinnovarsi, sa trovare nuovi stimoli in qualsiasi attività che intraprende. E' andato nell'Europa dell'est, in Belgio, si è fatto delle esperienze esaltanti. Ecco. Prendo spunto da lui per rinnovarmi anch'io. Tra 10 giorni sarò anch'io fuori Italia. Lascio l'Italia, lascio il certo per l'incerto. Lascio qualcosa di me qui, per trovare qualcosa di nuovo in me laggiù dove andrò. Voglio trovare un nuovo me. Troverò un nuovo me. Ritornerò con la consapevolezza che qualcosa è cambiato, in me ma anche fuori me.
Qualcuno mi dirà dei cambiamenti. Sarò come una Matrioska. C'è sempre qualcosa di me dentro me, che mi farà apparire, sentire ed essere diverso, differente, più grande. Vedremo.
Per adesso...un bell'arrivederci non ve lo toglie nessuno. Svolto. Provate a prendermi, se ci riuscite. Incomincio a correre...dopo essermi fermato. Ovvero, c'è sempre una nuova ripartenza da una partenza finita in un effimero arrivo.
Buona vita.

by inagguato - foto tratta da http://digilander.libero.it/peceverde/tempo.jpg

 
 
 
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