Arriviamo ad un punto che ci vengono imposte delle scelte o delle preferenze. All'inizio possiamo essere titubanti, restare insicuri delle nostre capacità. Poi, cosa si fa? Si decide di fare o non fare quella determinata cosa.
Oggi ho avuto questa strana sensazione. Mi hanno messo innanzi ad un bivio, e mi hanno fatto riflettere.
Ero dal mio medico sportivo, e lui, non so con quanta serietà o a mò di scherzo, mi ha detto: adesso voglio che fai nuoto master. Ti faccio eseguire gli stessi esami medico sportivi dei master (quelli che si allenano e che fanno gare amatoriali).
Io lì per lì tentenno. Dico: lascio decidere alla mia allenatrice, alla maestra di nuoto che segue i miei miglioramenti e che mi propone nuovi esercizi.
Nell'ultimo anno sono migliorato tantissimo, in quanto a stili di nuotata e resistenza alla fatica. Ammetto che ho ancora ampi margini di miglioramento. Devo ancora migliorare e perfezionarmi. E poi, essere ancor di più resistente, fare ancora del fiato.
Probabilmente la stima del mio medico e la costanza con cui mi impegno a fare attività sportiva gli hanno fatto pensare di me che posso mettermi in gioco diversamente. L'idea mi stuzzica.
E come essere su di una scala. Arrivi ad un certo punto che non puoi far altro che salire il prossimo gradino. Ora, bisogna avere il coraggio di compiere il prossimo passo.
Buttati in acqua e nuota! Ecco cosa si dice ad un bambino alle prime esperienze di acquaticità. Prima o poi, se non affoghi, incominci a nuotare, alla tua maniera. Avere il coraggio di nuotare e di apprendere di fare una cosa nuova in un ambiente diverso dal nostro solito.
Mi è capitato spesso ultimamente di dover attingere alla mia scorta di coraggio. Sono stato posto davanti a dei compiti da eseguire, che prima non avevo mai fatto, e ...li ho svolti, alla mia maniera, al meglio delle mie possibilità e capacità. Ho avuto coraggio, mi sono messo in gioco, ho sfidato me stesso.
A volte, invece, sopraggiunge la paura, l'insicurezza, e ti blocca completamente, ti paralizza. Si sviluppa in un certo qual modo un blocco psicologico tale che rifiuti a priori e a prescindere tutto ciò che ti viene proposto di fare. A volte, invece, certe cose ti sono obbligate, per cui, volente o nolente, le si deve fare in ogni possibile maniera, ingoiando il rospo. Non vorrei mai essere in tali delicate situazioni.
Le scelte ti impongono un codice di condotta. Puoi sfuggire al compiere certe scelte, le puoi compiere di getto, con impeto, senza troppi pensieri, oppure fare finta di nulla e rimandare.
Ricordo che quando ero bambino e mi insegnavano a nuotare, per ultimo, facevamo gli ultimi istanti di piscina fuori vasca facendo i tuffi in acqua. A me non piaceva fare tuffi, avevo come paura di poter toccare il fondo, eppure... eppure oggi ammiro in televisione i tuffi olimpici, ripensando alle mie occasioni di apprendimento.
Per ogni cosa da apprendere c'è un tempo giusto. Per certe cose, basta buttarsi...e nuotare!
by inagguato
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