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Post n°2272 pubblicato il 06 Maggio 2010 da paolo.interista
Una bella Inter conquista la Coppa Italia Tim Cup battendo la Roma 1 a 0 con la rete de El Principe Milito, centrando il primo obiettivo stagionale in palio. Da segnalare, durante la partita di ieri sera all’Olimpico, l’atteggiamento eccessivamente aggressivo della Roma che ha avuto come apice i fallacci di Burdisso, quanto accaduto in occasione dell’espulsione di Totti e i colpi di Mexes.
LA PARTITA Termina 1-0 il confronto tra Inter e Roma, finale di Tim Cup 2009-2010. Ritmi subito elevatissimi sin dall'inizio, partita a tratti cattiva, clima incandescente, con occasioni da entrambi le parti. È Milito al 40' del primo tempo a portare in vantaggio l'Inter: innescato da Thiago Motta a centrocampo, il Principe va in percussione sulla destra e si beve la difesa giallorossa, andando a segno di destro. È la 26^ rete stagionale per Milito. Davvero intenso anche il secondo tempo, con la Roma che si fa ancora più aggressiva e va vicina al pareggio in più di un'occasione, in particolare con Vucinic al 37'. Al 43' della ripresa la Roma rimane in dieci: viene espulso Totti per un brutto fallo da dietro su Balotelli. I giallorossi, nonostante l'inferiorità numerica, continuano affannosamente a cercare il pareggio ma non ci riescono. Termina la gara: Inter-Roma 1-0. I nerazzurri vincono la Tim Cup, è la sesta nella storia dell'Inter, che non vinceva questo trofeo dalla stagione 2005-2006. Conquistato il primo dei tre obiettivi a disposizione della squadra di Mourinho. La gara finisce quasi in rissa, con tanto di invasione di campo. Ma poi gli animi vengono sedati e si passa al momento della premiazione, con il presidente del Senato Renato Schifani che consegna ai nerazzurri, uno a uno, le medaglie della Tim Cup. Dopo la sfilata dei giocatori, tocca a Mourinho ricevere la medaglia: l'allenatore nerazzurro la bacia e bacia subito anche la Coppa, ancor prima della consegna. A questo punto Schifani consegna finalmente la Tim Cup a capitan Zanetti, che la alza al cielo con gioia e immenso orgoglio insieme ai suoi compagni. Via quindi ai festeggiamenti sul terreno dell'Olimpico, con i giocatori che vanno a festeggiare sotto gli spalti occupati dai tifosi dell'Inter.
MOU: REALIZZATO IL PRIMO SOGNO Commenta la vittoria per 1-0 contro la Roma e la conquista della Tim Cup José Mourinho: "È stata una gara durissima, dal primo minuto, perché perdere un giocatore come Sneijder così all'inizio è ovviamente durissimo. Poi anche perdere Cordoba è stato un brutto colpo. Quando è entrato Mario ha fatto bene, ha fatto quello che doveva fare. Abbiamo fatto un gol e poi abbiamo controllato la gara, nel momento del pericolo poi Julio Cesar è stato bravissimo. È poi giusto parlare anche di Materazzi, perché ogni volta che gioca lo fa bene, come se giocasse sempre. Certo che stasera non è stato facile: siamo scesi in campo e c'era l'inno della Roma, assurdo, non era un campo neutrale, ma ce l'abbiamo fatta anche contro questo clima. Per 90 minuti è stata una partita davvero aggressiva, intensa, cattiva. Poi la Roma ha perso un po' la testa, ma i miei ragazzi sono stati bravissimi e questa volta dico ai tifosi di non venire a Malpensa perché la squadra stavolta ha davvero bisogno di riposare. La squadra ha davvero fatto benissimo, lo ripeto: merita questa Coppa, ci siamo arrivati con fatica ma ce l'abbiamo fatta. Sono soddisfatto, e lo sono anche perché penso alla gioia degli interisti. Ora c'è una finale a San Siro contro il Chievo e ci dobbiamo dimenticare subito di aver vinto questa Coppa, ormai è vinta. Pensiamo a quelle che sono ancora da vincere. Il primo sogno si è realizzato. L'Inter è la squadra del momento: stiamo facendo molto bene, dobbiamo lottare fino alla fine e provare a vincere altri due titoli. Lotteremo fino alla fine per gli altri due sogni che abbiamo. Adesso posso dire che ho vinto tutte le competizioni nazionali dei paesi in cui ho allenato. La Champions? Un sogno bellissimo. L'Inter è cambiata, ha fatto un salto enorme, ora può cambiare allenatore e giocatori ma è cambiata. Possibilità che io rimanga? Ovviamente sì". All'allenatore nerazzurro viene poi chiesto conto delle dichiarazioni rilasciate in vigilia con riferimento alla sindrome coreica: "Non era un'offesa - spiega Mourinho -, non ho nessun problema a chiudere scusa, voglio però dire che io, prima di allenare, ho fatto da professore a dei bambini con questo tipo di problema, per 4 anni. E se lavorare per 4 anni con questi bambini non vuol dire avere affetto e attenzione per loro, non so davvero cosa dire di più. Comunque, ripeto, non ho nessun problema a chiedere scusa se qualcuno si è offeso per le mie parole". MILITO: IL PRIMO TITOLO E’ NOSTRO "È stata una partita sofferta, ma siamo davvero felici di questo successo. Questa sera abbiamo vinto il primo titolo della stagione, ora siamo pronti a lottare ancora per gli altri due per i quali siamo in corsa, campionato e Champions League". È pura gioia quella che traspare dalle parole di Diego Milito, autore del bellissimo gol che quello che assegna all'Inter la Tim Cup 2009-2010: "Sapevamo sarebbe stata una gara durissima - continua il Principe ai microfoni di Rai Sport - la Roma è una grande squadra che oggi ha saputo metterci in difficoltà e per questo merita i nostri complimenti. Noi, però, siamo stati bravi ad affrontare i nostri avversari nel modo giusto. Questa vittoria ci darà ancora più morale per affrontare i nostri prossimi impegni. Da parte nostra, dobbiamo solo star tranquilli e proseguire passo dopo passo". ZANETTI: CONQUISTATO UN TRAGUARDO IMPORTANTE La Tim Cup 2009-2010. Un'altra, l'ennesima soddisfazione che i colori nerazzurri hanno saputo regalare a Javier Zanetti e che, allo stesso tempo, lui ha contribuito a regalare alla sua Inter: "Quello raggiunto questa sera è un traguardo importante - ammette il capitano ai microfoni di Rai Sport - conquistato meritatamente perchè abbiamo giocato meglio dei nostri avversari. Ora però dobbiamo pensare subito al nostro prossimo impegno, al Chievo, ecco perchè la nostra testa è già a domenica prossima e all'importante partita che ci aspetta in campionato". Infine, le dediche: "Questo trofeo è per Paula, Sol, Ignacio e i miei nipotini gemelli Santiago e Joaquin". BRANCA: VITTORIA MERITATISSIMA Commenta la conquista della Tim Cup Marco Branca: "È stata una vittoria meritatissima. Partita cattiva? Quando c'è una rivalità come quella che ha contraddistinto gli ultimi anni di queste due squadre, qualche calcio ci può stare. Però noi abbiamo dimostrato di essere i più forti. Balotelli? Si è dato da fare, ha fatto una bella partita, come tutti gli altri suoi compagni. Milito? Ha tirato un missile con cognizione di causa e questo spiega la grandezza del nostro centravanti". FESTA MAICON Commenta la conquista della Tim Cup Marco Branca: "È stata una vittoria meritatissima. Partita cattiva? Quando c'è una rivalità come quella che ha contraddistinto gli ultimi anni di queste due squadre, qualche calcio ci può stare. Però noi abbiamo dimostrato di essere i più forti. Balotelli? Si è dato da fare, ha fatto una bella partita, come tutti gli altri suoi compagni. Milito? Ha tirato un missile con cognizione di causa e questo spiega la grandezza del nostro centravanti". GIOIA SNEJIDER Commenta la conquista della Tim Cup Wesley Sneijder, che dopo pochissimi minuti dall'inizio ha dovuto abbandonare il campo per infortunio: "Sto meglio, ho preso un colpo alla gamba, si è fatto un ematoma, adesso vediamo cosa si potrà fare per il Chievo, se ce la farò a recuperare oppure no, non so. Comunque, a parte l'infortunio, adesso sono felice: è il mio primo titolo in Italia, sono davvero contento. Possiamo però vincere ancora. Il primo titolo comunque è il più importante, ma adesso pensiamo al resto: prima al campionato e poi alla Champions League, non vogliamo mollare nulla". MATERAZZI: GRANDE VITTORIA Tocca a Marco Materazzi commentare la vittoria: "È un momento importante, io ci tenevo molto, questa è la competizione in cui ho giocato di più. Oggi è stato davvero difficile contro una grande squadra e contro tutto, perché abbiamo davvero lottato contro tutto. Anche contro i due cazzotti di Mexes: però lo devo ringraziare perché sul gol dell'Inter ci ha aiutato molto. Hanno visto tutti quello che è successo, i giustizieri biondi della notte che sono andati a farsi giustizia da soli li hanno visti tutti credo. C'era un fallo cattivo su Sneijder e un'espulsione su Mexes, non ho parole. Dico solo che sono felice di essere qui e di onorare la maglia dell'Inter. Avevamo voglia di essere più forti di tutto e ce l'abbiamo fatta. Ci davano per prepotenti, mentre se c'è qualcuno che si deve vergognare per i comportamenti tenuti in campo è il presidente delle Roma". (parole tratte da inter.it)
Grande vittoria, una bella Inter conquista il primo obiettivo stagionale, la Tim Cup, la prima tappa dei titoli per cui si sta lottando questa stagione, ora bisogna cotinuare così. La strada è quella giusta. |
Post n°2271 pubblicato il 03 Maggio 2010 da paolo.interista
Termina 0-2 il confronto tra Lazio e Inter, posticipo della 36^ giornata di Serie A Tim 2009-2010. Nel primo tempo, dopo 45 minuti a reti inviolate, l'Inter va a segno nel recupero: è un colpo di testa di Samuel, servito da Sneijder, a far concludere la prima frazione di gioco con i nerazzurri in vantaggio. Terzo gol in campionato per l'argentino, che all'inizio del secondo tempo sfiora addirittura il raddoppio. Al 25' della ripresa arriva la seconda rete nerazzurra, ancora di testa, ma questa volta ad andare a segno è Thiago Motta, su corner di Maicon. Per il brasiliano è il quarto gol in campionato. Con questa vittoria l'Inter si porta a 76 punti, di nuovo prima in classifica, con la Roma a 74.
THIAGO MOTTA: FATTO PASSO IMPORTANTE "Abbiamo superato un ostacolo in più, ma ne mancano ancora due per arrivare allo scudetto. Sarà difficile, ma vincendo stasera contro la Lazio abbiamo fatto un passo molto importante. Ora concentriamoci sulla Coppa Italia". Ai microfoni di Sky Sport, Thiago Motta, autore della seconda rete nerazzurra che ha permesso all'Inter di conquistare i 3 punti contro la Lazio, pensa già al futuro, a mercoledì e alla finale di Tim Cup contro la Roma, ma al tempo stesso non dimentica il passato e quell'espulsione rimediata al Camp Nou nel ritorno delle semifinali di Champions League contro il Barcellona: "Ci penso ancora, ma ciò che conta è che la mia squadra abbia conquistato la finale. Oggi ho anche avuto la fortuna di realizzare un gol che mi ha ridato morale e fiducia". SAMUEL: ORA LA TIM CUP A commentare la vittoria contro la Lazio anche Walter Samuel, autore del primo gol nerazzurro, che all'Olimpico ha anche festeggiato la centesima presenza in campionato con la maglia dell'Inter: "Non so cosa ci facessi lì, in quel momento, in area, in occasione del gol ma per fortuna è andata bene, Wesley mi ha dato una palla bellissima e ho fatto gol. L'importante era vincere e ce l'abbiamo fatta, siamo molto contenti. Mancano due gare, dobbiamo andare avanti così, non dobbiamo rilassarci. L'occasione del mio raddoppio a inizio secondo tempo? Pazienza, l'importante è aver vinto. La mia miglior stagione? Non lo so, quello che so è che mi sento bene e mi sento importante, ma adesso dobbiamo solo pensare a rimanere concentrati per arrivare alla meta. Anche negli anni scorsi abbiamo fatto bene, ma il fatto di essere arrivati a questo punto in Champions ha ovviamente valorizzato ancora di più la stagione. Mercoledì sarà dura in Tim Cup, perché la Roma sta bene e non molla, ma noi faremo di tutto per vincere questo primo trofeo che abbiamo a disposizione". MAICON: CONTINUARE COSI’ Un ruolo diverso dal solito che non ha compromesso la sua prestazione. Maicon parte proprio da questo per commentare la gara andata in scena all' 'Olimpico' contro la Lazio: "Quella di questa sera è una posizione che non mi fa impazzire, ma sono sempre a disposizione della squadra e dove c'è bisogno io ci sono. Sono più vicina alla porta e questo mi piace, ma non sono più abituato a giocare guardandomi alle spalle". BRANCA: AVANTI COSI’ A commentare la vittoria per 2-0 dei nerazzurri all'Olimpico contro la Lazio è Marco Branca, al quale viene chiesto cosa deve fare l'Inter per perdere questo scudetto: "Non so chi se la faccia questa domanda, noi di certo non ce la facciamo. Abbiamo delle gare da disputare, molto importanti, e ce la metteremo tutta per vincerle, in un momento davvero emozionante della stagione. È una situazione molto bella quella in cui ci troviamo ora, dà soddisfazione a livello professionale essere in corsa su tre fronti, ma dobbiamo vivere giorno dopo giorno con concentrazione e grinta questo momento". A Branca viene quindi chiesto che effetto fa giocare una gara con tutto uno stadio a favore: "C'è un gemellaggio tra le tifoserie da anni, c'è della simpatia, c'è sempre stata. C'era anche quel famoso 5 maggio e poi tutti sanno come è andata a finire, quindi preferiamo parlare di calcio e sottolineare che, alla fine, negli spogliatoi i nostri giocatori erano molto stanchi perché hanno lottato sul campo per la vittoria", è la risposta del direttore dell'area tecnica. "Noi eravamo chiaramente un po' stanchi dopo Barcellona - spiega Branca -, c'era il rischio di accusare questa stanchezza, ma i ragazzi sono stati molto bravi. Mourinho e il suo staff sanno cosa fare, sempre. Questo è importante e ci rende soddisfatti. Ma per adesso non abbiamo ancora vinto niente, siamo in corsa su tre fronti, è vero, ma non abbiamo ancora vinto nulla, ricordiamocelo. Comunque il primo dei tre fronti si definirà già tra tre giorni, quindi pensiamo a recuperare le forze per battere la Roma mercoledì". Infine, chiusura sulle voci di mercato secondo le quali il futuro di José Mourinho l'anno prossimo potrebbe essere lontano dall'Inter, che si troverebbe ora costretta a respingere gli assalti di club che vorrebbero sulla propria panchina l'allenatore portoghese: "Queste cose qui - risponde Branca - c'erano anche lo scorso anno, non abbiamo bisogno di respingere proprio nulla, sono cose giornalistiche. Noi siamo contenti di Mourinho e pure Mourinho è contento. Non è pensabile un Mourinho lontano da Milano". PAOLILLO: LA PRIMA FINALE E’ ANDATA "Una di queste finali è andata, ora dobbiamo pensare alle altre due". L'amministratore delegato dell'Inter, Ernesto Paolillo, commenta così, ai microfoni di Inter Channel, la vittoria della squadra nerazzurra sulla Lazio a due giornate dalla fine del campionato che vedranno l'Inter impegnata nella sfida casalinga contro il Chievo e nel match all' 'Artemio Franchi' contro il Siena. "Mourinho ha dato un segnale molto forte alla squadra - prosegue Paolillo - perchè, con le sue scelte di formazione, ha voluto far vedere ai suoi giocatori che nessuna partita sarebbe stata meno importante di un'altra. Voleva una squadra impegnata al massimo e così è stata. |
Post n°2270 pubblicato il 29 Aprile 2010 da paolo.interista
Un’Inter che ci mette tanto cuore, carattere e grinta si è conquistata la finale di Champions League giocando una partita di grande resistenza al Camp Nou. E va a Madrid, dove il prossimo 22 maggio si giocherà la finale contro il Bayern Monaco. Da sottolineare, purtroppo, diversi atteggiamenti antisportivi da parte blaugrana come il tuffarsi e chidere rigori, diverse occasioni in cui è stato protagonista Messi e soprattutto Busquez che è rimasto a terra e poi ha sirciato per vedere se l’arbitro fosse vicino nell’occasioni della frettolosa espulsione di Thiago Motta che ha costretto l’Inter a giocare in dieci uomini. In un infuocato Camp Nou, termina 1-0 il confronto tra Barcellona e Inter, gara di ritorno della semifinale di Uefa Champions League 2009-2010. A segno Piqué, al 39' del secondo tempo, ma la sua rete non basta: dopo il 3-1 di San Siro, nerazzurri in finale dopo 38 anni dall'ultima volta. Esplode la gioia interista, per la quinta finale di Champions nella storia dell'Inter: si va a Madrid, appuntamento al 22 maggio con la finalissima di Uefa Champions League. Primo tempo a reti inviolate al Camp Nou, con Thiago Motta incredibilmente espulso dopo la sceneggiata di Busquets al 28', che si butta a terra fingendo di aver preso una manata dal centrocampista dell'Inter. I nerazzurri stringono i denti nonostante l'inferiorità numerica, con Julio Cesar che salva i suoi con una grandissima parata su Messi al 33'. Nella ripresa il Barcellona prova a sfondare ma in fase difensiva i nerazzurri mostrano organizzazione e carattere, non concedendo nulla all'avversario e andando con orgoglio a tamponare su ogni pallone. Al 39' arriva il gol del Barcellona, con Piqué, su passaggio di Xavi. Il Camp Nou a questo punto s'infiamma ma l'Inter non molla con un super Julio Cesar. Termina quindi 1-0 il confronto tra Barcellona e Inter: la rete blaugrana non è sufficiente dopo il 3-1 di San Siro, nerazzurri in finale di Champions League grazie a un carattere e un orgoglio inesauribili. ZANETTI: GRANDE GRUPPO È Javier Zanetti per primo a voler esprimere tutta la sua gioia ai microfoni di Rai Sport a bordo campo: "Abbiamo sofferto, ma meritavamo questa vittoria. Per quello che abbiamo fatto oggi, per quello che abbiamo dimostrato, per quello che siamo: un grande gruppo". Una partita tesa prima dell'inizio, resa ancora più nervosa dall'espulsione, dopo 28 minuti di gioco, di Thiago Motta: "C'era un'aria molto pesante, ma noi eravamo concentrati solo sulla partita. Al di là dell'espulsione è stato davvero importante lo spirito messo in campo dal nostro gruppo. Adesso pensiamo anche al campionato, poi la nostra testa sarà tutta per la finale di Madrid". MOU: UNA SQUADREA DI EROI "Una squadra di eroi, un campo dove gli eroi hanno lasciato il sangue. Gli altri parlavano di lasciare la pelle, noi abbiamo lasciato il sangue che è più importante". Ai microfoni di Rai Sport, le prime parole di un emozionato José Mourinho, l'allenatore che ha regalato all'Inter la finale di Champions League a 38 anni di distanza dall'ultima volta: "È stata una vittoria di tutti: di chi questa sera ha giocato e di chi non era in campo, dei tifosi che hanno sofferto qui al 'Camp Nou' e di coloro che l'hanno fatto nelle loro case. Quella scritta questa sera sarà una pagina di storia da raccontare ai nipoti, non alla stampa, in un giorno assolutamente incredibile". Il sogno dei tifosi dell'Inter si è avverato anche grazie a una squadra capace di non cadere nelle provocazioni, neanche in quelle di Lionel Messi: "Messi è Messi - replica Mourinho - un talento assolutamente incredibile, di un'altra galassia. Ma lui, come i suoi compagni questa sera, non ha giocato con abbastanza forza. Io ho giocato in un modo completamente diverso: solo per darvi un'idea, alle 4 di questa mattina abbiamo chiamato la polizia perchè non potevamo dormire per il rumore che qulcuno faceva con delle pentole sotto il nostro hotel. Falli? Simulazioni? Vi garantisco una cosa: il prossimo anno tornerò a giocare al Camp Nou, mi capita sempre, e quando tornerò, mi succederà nuovamente qualcosa. Il rosso a Motta l'ho avuto in passato con Drogba, purtroppo Thiago ha perso un po' di lucidità, ma non l'ho rimproverato: ho preferito utilizzare il tempo dell'intervallo per parlare con il resto della squadra. Un giudizio sull'arbitraggio di De Bleeckere? Non voglio giudicare, prima della gara avevo detto che quando i giocatori aiutano l'arbitro, il compito di quest'ultimo è molto più facile. Oggi mi sembra che qualcuno non abbia seguito questo consiglio...". MORATTI: MOU E’ UN FENOMENO Gioia enorme per il presidente Massimo Moratti grazie alla conquista della finale di Madrid di Champions League: "Sono molto felice, hanno giocato in 10, contro i campioni del mondo, in casa loro: un po' di tempo fa ho detto a Mourinho che secondo me sarebbe stato impossibile passare in dieci in una gara di Champions League, invece no, è possibile eccome, grazie a un gran carattere, a una grande squadra, individualmente e come gruppo, come ha dimostrato di essere la nostra. È una felicità infinita. Speriamo che sia un passaggio di consegna con il Barcellona, noi ci siamo, su tre finali: Champions, Coppa Italia e campionato con tre gare che sono come una finale. Mourinho anche stasera è stato un fenomeno e i ragazzi meravigliosi, un carattere immenso. Sapevano cosa fare in ogni momento, bravissimi. Hanno giocato in maniera davvero intelligente, complimenti a tutti: spero che i tifosi dell'Inter siano felici quanto lo sono io, tantissimo. Se il pensiero corre a mio padre Angelo e alla sua Inter? Certo, ma quell'Inter la finale l'ha vinta, noi ancora no. Laporta? È stato molto carino: come dico io è un amico. Ha avuto un comportamento molto educato". Infine, ancora complimenti a Mourinho, paragonato ad Herrera: "È un accostamento pertinente, il carattere è simile: gran lavoratori entrambi, pignoli, professionali, coraggiosi, carismatici. Li vedo molto simili. Ringrazio sinceramente Mourinho. Ha il merito, enorme, di averci portato sin qui. Trovare un difetto a Mourinho? Difficile, forse è solo un po' introverso, ma meraviglioso. Grazie di cuore". SNEIJDER: UN SOGNO A commentare il passaggio in finale, a caldo, è Wesley Sneijder: "È meraviglioso, siamo in finale, è un sogno. Dobbiamo goderci questo momento ma riconcentrarci poi subito sul campionato e anche sulla Coppa Italia, non vogliamo lasciar andare nulla. È il momento più bello della mia carriera, finora la mia migliore stagione, sono al settimo cielo, dobbiamo festeggiare TRONCHETTI: SPIRITO IMMENSO Marco Tronchetti Provera commenta la conquista della finale di Champions League: "Mi sembra che il successo sia di tutta la squadra e di Mourinho, che in 10 ha saputo reggere di fronte al Barcellona. Grande squadra che ha maturità da Champions. La squadra è compatta e solida, il sacrificio di Ibrahimovic in realtà ci ha giovato, e poi abbiamo un grande spirito. Adesso gli obiettivi sono tutti a portata di mano e noi ce la metteremo tutta per conquistarli". LUCIO: SIAMO FORTISSIMI Commenta anche Lucio l'impresa nerazzurra del Camp Nou: "È un momento di grande felicità, abbiamo battuto un Barcellona fortissimo, perché noi siamo fortissimi. Il Bayern? Ora non ci penso, ci sarà tempo. Il gruppo è stata la nostra forza, ognuno di noi è stato importantissimo. La squadra unita il nostro segreto. Adesso andiamo avanti così, come oggi, anche a Madrid. Prego Dio che ci dia forza". GIOIA CAMBIASSO Tocca a Esteban Cambiasso dare sfogo alla gioia dopo il passaggio in finale di Champions League: "Un grande sacrificio il nostro, stasera come a San Siro. Loro erano convinti che potevano rimontare ma noi siamo stati bravi a contenere e ripartire. Abbiamo fatto benissimo, anche perché loro - a parte il gol, che credo fosse un filo in fuorigioco - non sono riusciti poi a fare moltissimo. Ringraziamo il presidente, per tutti i sacrifici che ha fatto finora e che ci hanno consentito di essere qui oggi, a pensare alla finale di Champions League a Madrid THIAGO MOTTA: A MADRID!! Espulso dopo 28 minuti di gioco, Thiago Motta commenta ai microfoni di Inter Channel la decisione del belga De Bleeckere in seguito al contatto con il blaugrana Busquets: "È stata un'ingiustizia. Una volta fuori dal campo, grazie ai replay televisivi, ho visto che il mio avversario, mentre era a terra, si è girato per guardare se l'arbitro fosse lì vicino". BRANCA: UNA GARA INTELLIGENTE Ai microfoni di Inter Channel esprime tutta la sua soddisfazione anche il direttore tecnico dell'Inter, Marco Branca: "Quella di questa sera è stata una dimostrazione della consapevolezza che la squadra ha di se stessa. L'Inter ha fatto intelligentemente quello che doveva fare per portare a casa un grande risultato, ha saputo dimostrare tattica e disponibilità a soffrire perchè, alla fine, dopo una gara come quella di oggi al 'Camp Nou', le gambe non vanno certo più come prima...". |
Post n°2269 pubblicato il 21 Aprile 2010 da paolo.interista
Quella che ieri sera è scesa in campo allo stadio Meazza in San Siro è stata un’Inter da sognoi, una bellissima Inter che ha vinto contro il Barcellona per 3 reti a 1. Una buona partita da parte di tutti i nerazzurri, attenti e concentrati. Ora, dopo la vittoria del primo round, bisogna tenere alta la guardia per il secondo round – ovvero il match di ritorno al Camp Nou. Grande prova di carattere, orgoglio, determinazione e cuore per la Beneamata che si era trovata inizialmente immeritatamente sotto di un gol. Poi, l’aver giocato un’ottima partita meritando la vittoria è stato suffragato anche dal risultato finale.
INTER-BARCELLONA Termina 3-1 il confronto tra Inter e Barcellona, gara d'andata della semifinale di Uefa Champions League 2009-2010. Parte subito ad alta intensità il match, con occasioni da entrambe le parti, ma al 19' del primo tempo è il Barcellona che riesce ad approfittare e a passare in vantaggio: servito dalla sinistra da Maxwell, Pedro va al tiro di sinistro e beffa Julio Cesar. I nerazzurri, però, tengono duro e dopo undici minuti, al 30', trovano il pari con Sneijder, su sponda di Milito. Nella ripresa, al 3', arriva subito la rete del vantaggio interista, con Maicon servito da Milito. Dopo aver sfornato gli assist per i due gol nerazzurri, Milito entra nel tabellino dei marcatori segnando al 16' della ripresa: azione innescata da Eto'o, che serve Sneijder, la palla passa quindi al Principe, che corregge in rete il colpo di testa dell'olandese e beffa Valdes. In un 'Meazza' infuocato ed esaurito, l'Inter batte il Barcellona 3-1. PRIMO TEMPO - Contro il Barcellona di Pep Guardiola, José Mourinho sceglie Zanetti come laterale sinistro a completare la difesa composta da Maicon, Lucio e Samuel. Diga di centrocampo con Cambiasso e Motta; davanti il trio Pandev-Sneijder-Eto'o a supporto di Milito. Al fianco dei campioni dell'Inter e del Barcellona, ventidue bambini, a calcare l'erba del 'Meazza' al momento di scendere in campo. Bimbi rom attualmente ospiti della 'Casa della Carità' di don Virginio Colmegna, perché gli insediamenti dove vivevano a Milano sono stati sgomberati. Per questi bambini, una piccola gioia in una vita di difficoltà. Parte subito all'attacco il Barcellona, con una combinazione tra i due ex nerazzurri, Maxwell e Ibrahimovic: cross di Maxwell da sinistra, Ibra cerca l'acrobazia a centroarea, ma senza successo. L'Inter risponde con un lancio di Cambiasso in profondità, uscita sicura però per Valdes. Un minuto dopo ci prova Milito, sulla sinistra, ma il suo cross è allontanato da Keita. Al 10' grande occasione per l'Inter, interrotta però dal guardalinee: Milito, servito perfettamente da Sneijder, non è in fuorigioco, è errata la segnalazione. Due minuti dopo Eto'o ruba palla a Keita, per l'arbitro con un fallo: il camerunese si lamenta, calcia fuori la palla, e viene ammonito. Al 17' grande occasione per l'Inter, con Eto'o servito da Cambiasso, il camerunese va al tiro, ma Valdes respinge corto, Milito ci prova su rimpallo di sinistro, ma il tiro è fuori misura. Dopo due minuti, al 19', arriva però la rete del vantaggio blaugrana, con Pedro che di sinistro viene servito dalla sinistra da Maxwell. L'Inter prova a reagire, con un colpo di testa largo di Lucio da ottima posizione al 22', ma per il brasiliano viene segnalato il fuorigioco. Al 26' Valdes esce e anticipa Milito, lanciato lungo da Maicon. Il Principe, però, non si rassegna e un minuto dopo ci riprova, servito da Pandev: il tiro dell'argentino, di destro angolato, finisce però di poco a lato. Al 30' l'offensiva dell'Inter viene però premiata: arriva il gol del pareggio con Sneijder, servito da Milito. Dopo il pari, l'Inter continua a spingere. Al 35' uscita tempestiva di Julio Cesar, in anticipo su Ibrahimovic, cercato dal cross di Pedro sul primo palo. Al 40' ci prova ancora il Barcellona, ma c'è Lucio a salvare su Alves. Dopo un minuto di recupero, termina quindi 1-1 la prima frazione di gioco tra Inter e Barcellona. SECONDO TEMPO - La ripresa si apre senza cambi. Al 3' arriva subito il gol del vantaggio nerazzurro, sottomisura, con Maicon in corsa servito da Milito. Uno stadio 'Meazza' tutto esaurito esplode di gioia per il primo gol del brasiliano in questa Champions League. Al 7' il Barcellona cerca l'offensiva con Messi di sinistro, ma in tuffo Julio Cesar respinge. Al 9' il portiere nerazzurro salva sul colpo di testa di Busquets in una mischia in area. Al 15' viene segnalato il fuorigioco su Ibrahimovic, il cui tiro era comunque stato respinto da Julio Cesar. Al 16' arriva il gol del 3-1 nerazzurro, con Milito: innesca l'azione Eto'o, che serve Sneijder, palla al Principe che corregge in rete il colpo di testa dell'olandese e beffa Valdes. È 3-1 per l'Inter. Dopo lo scontro di gioco con Messi, Maicon resta a terra, colpito al viso dal gomito dell'argentino. Maicon è costretto ad uscire in barella, tenendosi la mano su naso e bocca. Maicon viene sostituito da Chivu, mentre al 30' esce anche Milito, davanti ad uno scrosciare di applausi: al suo posto Balotelli. Al 32' grande chiusura di Samuel sul tiro ravvicinato di Pedro. Al 35' Keita prova ad impensierire Julio Cesar con una conclusione dalla distanza ma Julio Cesar respinge. Al 40' grande occasione per l'Inter, con Sneijder, che però non trova la porta sbagliando il controllo. Al 42' si salva l'Inter, grazie a Lucio, che sulla linea respinge il tiro di Piqué. Al 92' Pedro ci prova in rovesciata ma Julio Cesar blocca con sicurezza. Dopo quattro minuti di recupero termina quindi 3-1 il match tra Inter e Barcellona. GIOIA MORATTI: FORMIDABILI Commenta la vittoria dell'Inter anche il presidente nerazzurro Massimo Moratti, ai microfoni di Inter Channel: "I miei complimenti prima di tutto a un pubblico strepitoso, che ha sostenuto la squadra sempre, e poi - ovviamente - alla squadra, che è stata fantastica, fortissima, concreta, con grande personalità, orgoglio e coraggio, sono stati formidabili. Potevamo forse fare ancora più gol, per come abbiamo giocato: sono davvero orgoglioso, orgoglioso dei giocatori e dell'allenatore, un allenatore davvero intelligente. Mourinho ha saputo fare in modo che loro si scambiassero la palla, sì, ma che noi fossimo molto più pericolosi. Un percorso di Champions che ripaga le fatiche, anche economiche? Non è che le cose vanno sempre in maniera lineare rispetto a un sacrificio, niente è mai assicurato. Una volta c'era un gruppo che ha tentato di assicurarsi il risultato ma non mi sembra che sia finito benissimo...". "Comunque - prosegue il presidente - sono davvero orgoglioso dei giocatori, perché abbiamo vinto contro una squadra che tutti dicevano imbattibile. La mentalità che è riuscito ad imprimere Mourinho è che la vittoria, i risultati, bisogna guadagnarseli. È servito per stasera e spero che serva anche a Barcellona, dove sarà durissima. Adesso pensiamo però anche al campionato, e i ragazzi li sentivo già stasera che dicevano che vogliono fare di tutto per vincere il campionato, cercheremo di vincere il più possibile". MOU: GRANDE BRUPPO, BRAVI Commenta la vittoria per 3-1 sul Barcellona José Mourinho: "Vincere contro il Barcellona non è facile, segnare contro di loro non è facile, difendere contro di loro non è facile, ma noi siamo riusciti a fare tutto questo, abbiamo vinto e meritato. Però siamo ancora lontani dalla finale, manca ancora una partita a Barcellona, contro una squadra di super qualità e un club che è un club tosto: dobbiamo fare attenzione. E poi ho anche visto delle cose nel tunnel che mi fanno già pensare cosa mi devo aspettare la prossima settimana... Quello che ho visto sono stati i giocatori del Barcellona arrabbiato con gli arbitri, e va detto che la loro memoria è molto corta, perché non posso dimenticare quando i 'miei' giocatori del Chelsea piangevano l'anno scorso per l'arbitraggio di Ovrebo, proprio nel match contro il Barcellona, mentre questa sera loro non sono stati capaci di dire che hanno perso contro una squadra che ha meritato di vincere. I giocatori dell'Inter, invece, meritano tanti complimenti questa sera, hanno dato davvero tutto. Che percentuale abbiamo ora di andare in finale? Ancora il 50%". L'allenatore nerazzurro torna quindi sulla prestazione dei suoi uomini: "Abbiamo giocato molto bene, peccato per il gol subito, un gol al primo tiro in porta loro, peccato davvero, ma abbiamo saputo come rispondere, la squadra è stata bravissima. Adesso cerchiamo di ripeterci, non possiamo dimenticarci che mancano ancora 90 minuti e tutto può succedere, però - in ogni caso - siamo alla sesta vittoria consecutiva e da essere una squadra piccolina in Champions siamo passati a essere una squadra che adesso sa vincere in Europa". Infine, a Mourinho viene chiesto un commento sul compartamento di Balotelli: "Io sono nell'Inter dal luglio 2008 e se vado a ricordare tutti i 'pali' che mi sono preso per cercare di educare un bravo talento, sono miliardi di 'pali': stasera è successa una cosa che è brutta. Siamo un gruppo, siamo uniti, abbiamo un sogno e idee per perseguire questo sogno. Alla fine della partita di Barcellona abbiamo due possibilità: andare a Madrid o tornare a casa, ma in ogni caso torneremmo a casa con la testa molto alta. Però ripeto, davvero: Madrid è ancora lontana...". LUCIO: CUORE INTER Gladiatore dentro e fuori il campo, anche stasera Lucio è stato perfetto e preciso in ogni sua mossa: "Sono felice per il risultato positivo e lascio il 'Mezza' contento - confessa il difensore brasiliano ai microfoni di Inter Channel - . Sapevamo non era facile affrontare una squadra come il Barcellona, un gruppo con tanta qualità, ma noi oggi abbiamo giocato anche con tanto cuore e tutta la squadra ha fatto benissimo. Per arrivare fino a qui è stato molto importante il gruppo: allenarmi con Julio Cesar, Maicon, Samuel e Zanetti è fondamentale, ognuno aiuta l'altro e questo spirito oggi in campo è stato decisivo per la compattezza della squadra. Questo è stato fondamentale: avere la mentalità per vincere la Champions". CAMBIASSO: LA FORZA DEL GRUPPO E’ IL SEGRETO Commenta la vittoria, ai microfoni di Inter Channel, Esteban Cambiasso: "Abbiamo visto la forza di questo gruppo. Non si può vincere contro una squadra così se non c'è un contributo massimo di tutti, di tutto il gruppo: siamo contenti, tranquilli, soddisfatti, ma manca ancora il secondo tempo. Però siamo stati bravi, col gol subito potevamo andare in tilt, invece abbiamo retto e vinto 3-1, contro il Barcellona, non è cosa che si vede tutti i giorni. Loro hanno tantissima qualità, ma noi siamo riusciti a contrastare il loro gioco e a creare il nostro. Comunque basta nel farci i complimenti, perché sappiamo cosa sanno fare loro quando si arrabbiano, anche perché siamo solo all'intervallo. Stiamo con i piedi per terra, ma abbiamo un sogno... E adesso testa al campionato, dobbiamo battere l'Atalanta". DEKI: SERATA INDIMENTICABILE "Mi dispiace tanto non poter giocare la gara di ritorno al 'Camp Nou', ma non credo di aver commesso un fallo da giallo". Pensa già al futuro Dejan Stankovic e alla gara che, con l'ammonizione rimediata questa sera, non potrà vederlo tra i protagonisti, ma non dimentica il passato recente e la bellissima vittoria della sua Inter: "È stata una grande partita - continua il serbo ai microfoni di Mediaset Premium - una serata indimenticabile per tutti, per noi, per la società e soprattutto per i tifosi. Una serata che rimarrà nella storia anche se è solo una prima parte. Siamo stati perfettti, abbiamo preparato questa gara benissimo e sono molto con per noi. Non è facile essere ancora in corsa su tutti e tre i fronti, ma ho molta fiducia: possiamo arrivare fino in fondo a tutte e tre le competizioni, non molliamo. In campionato siamo tra i primi, in Europa siamo in semifinale e in finale di Coppa Italia. Non posso negarlo abbiamo rallentato nella seria A e la Roma è stata brava, ma abbiamo ancora voglia di vincere". MILITO: GRANDE VITTORIA Ai microfoni della Rai, commenta la vittoria nerazzurra Diego Milito, autore dei due assist vincenti e del terzo gol nerazzurro: "Siamo molto felici e contenti per questa vittoria, la prestazione della squadra è stata ottima, non è stato facile, anche a livello nervoso, ma ce l'abbiamo fatta. Però mancano ancora 90 minuti da giocare: certo questa vittoria ci dà sicurezza, grinta. Abbiamo cercato di neutralizzare il loro gioco e ci siamo riusciti, bene così, adesso dobbiamo fare altrettanto a Barcellona. Abbiamo lavorato bene, abbiamo fatto un bel blocco difensivo su Messi ed Ibrahimovic, e creato noi il nostro gioco, con tante occasioni. Il mio gol? Preferisco parlare dei miei assist: è bello far segnare i compagni. E speriamo che questi gol servano per raggiugere traguardi importanti". ZANETTI: FORZA INTER "È stata una grande partita, l'Inter ha dato il meglio. Soprattutto sull'1-0 non era facile, ma la squadra ci ha creduto fino alla fine e abbiamo conquistato meritatamente la vittoria". |
Post n°2268 pubblicato il 08 Febbraio 2010 da paolo.interista
Una bella Inter ha vinto ieri contro il Cagliari per 3 a 0. Le reti portano le firme di: Go-go Goran Pandev, Wally Samuel e "El Principe" Milito. Pandev e Milito sempre in gol ogni partita, un altro passo verso il tricolore - sarebbe il quinto consecutivo, storia del calcio - sopettacolo al Meazza e altri due punti guadagnati sulla seconda classificata. La capolista se ne va. IL MATCH È un 3-0, secco e preciso come solo l'Inter sa essere, il risultato con il quale i nerazzurri archiviano la pratica-Cagliari, ospite dei nerazzurri nel confronto valido per la 23^ giornata della Serie A Tim '09-'10, in scena nel pomeriggio domenicale dello stadio 'Meazza'. Comincia male l'avventura in rossoblù del portiere Agassi: dopo 6', è Pandev a castigarlo, con il suo terzo gol in nerazzurro nato dalla straordinaria azione, e determinazione, di capitan Zanetti. Segna Pandev, segna Samuel, che replica con un gol dei suoi, un mix di fisico e testa, e 'segna' anche Julio Cesar compiendo un miracolo al 36' sul tiro secco di Nenè. 120 secondi dall'inizio della ripresa, tanto basta a Milito per calare il tris: tre, il numero perfetto, come perfetto è il triangolo del tridente nerazzurro che confeziona la 13^ rete stagionale dell'attaccante argentino e mette il sigillo sulla straordinaria prova corale dell'Inter. PANDEV Ai microfoni di Sky, al termine della vittoria dell'Inter sul Cagliari per 3-0, commenta il match uno dei tre marcatori nerazzurri, Goran Pandev, autore della prima rete e, in generale, di una gara magistrale: "Ma si può migliorare ancora tanto - dichiara Pandev -, siamo stati bravi ma io voglio sempre di più". "Sono contento per i tre punti - aggiunge il nerazzurro -, era una gara difficile ma noi abbiamo dimostrato tutto il nostro valore e meritato la vittoria. Come mi sento ad essere tornato a giocare dopo un periodo così difficile e lungo di inattività? Ormai ho dimenticato tutto, mi sembra di essere sempre stato qui, sto lavorando bene, sono tornato a giocare e a divertirmi. Così sì che mi diverto, grazie Inter. Più di così non potrei chiedere. Pensiamo a noi stessi, gara dopo gara, per continuare così, a vincere". Ai microfoni di Inter Channel, Pandev ha poi aggiunto: "È facile giocare con una squadra così forte, io sto solo facendo il mio lavoro come mi chiede il mister. Oggi ho giocato anche dietro le due punte e non è andata male direi, sono contento. Lui mi ha chiesto se potevo giocare dietro le due punte e io gli ho detto di sì, che ero a disposizione. Mi sono trovato molto bene con Eto'o oggi, era la nostra prima gara insieme per noi e siamo soddisfatto. Un commento sul momento difficile della Lazio? Mi dispiace che siano in difficoltà, spero che si riprendano presto". ZANETTI Ai microfoni di Inter Channel, commenta così la vittoria nerazzurra Javier Zanetti, che ha propiziato il gol dell'1-0: "Mi hanno lasciato questo spazio e ho fatto come facevo una volta. È stato molto bravo Goran che ha creduto nel rimpallo del portiere. Poi prima parlavo con Diego (Milito, ndr), ha fatto una fantastica giocata anche lui nell'occasione del gol. Gli attaccanti si sono trovati davvero bene tra di loro là davanti. Abbiamo una certa serenità con questi 10 punti di vantaggio ma non ci dobbiamo fermare, dobbiamo continuare a cercare la vittoria come stiamo facendo. Era da tanto che non giocavamo di giorno, non male. Adesso ne abbiamo di nuovo quattro di sera consecutive? Bene, vorrà dire che dormiremo un po' di più a pomeriggio... (sorride, ndr)". MOURINHO "Una vittoria importante, un gennaio che ha dato tanta fiducia e tanta autostima a quest'Inter, abbiamo vinto tante gare consecutive, anche in Coppa Italia". José Mourinho traccia un bilancio nettamente positivo dopo la striscia di successi che hanno visto i colori nerazzurri trionfare nelle due competizioni nazionali. "La squadra ha tanta fiducia, si è visto anche oggi, dal modo nel quale siamo entrati in campo, anch'io da allenatore ho avvertito questa sensazione. Il Cagliari, poi, non è certo un avversario facile: è una squadra che anche sul 2 o sul 3 a zero ha saputo crearci difficoltà, ma la mia squadra ha saputo comunque essere sempre molto compatta e fiduciosa. Quelli ottenuti oggi, sono tre punti molto importanti, considerando anche il pareggio del Milan sul campo di Bologna". Qualità, precisione e decisione: c'è tutto nella vittoria conquistata oggi pomeriggio dall'Inter: 'Abbiamo avuto un controllo totale e l'abbiamo avuto nonostante l'avversario abbia giocato la sua partita e l'abbia fatto bene. Il Cagliari è una squadra che sa proporsi con molta forza nel reparto offensivo, ma noi siamo stati bravi. Pandev ha disputato una gara spettacolare, dietro di lui c'è stata una struttura molto bene organizzata, davanti a lui, Eto'o e Militlo che sono due giocatori molto difficili per gli avversari. È stata una vittoria senza discussione e la sconfitta più pesante per il Cagliari, questo è un dato significativo'. Con Sneijder squalificato, oggi pomeriggio, è stato Pandev a fare da collante tra il centrocampo e l'attacco nerazzurro: "Se Goran può essere considerato il vice-Sneijder? Dipende dalla gara, Sneijder è un centrocampista offensivo, Pandev è un attaccante che può essere un pochino difensivo. Oggi eravamo consapevoli del fatto che Conti era un bravo organizzatore del gioco e non poteva esser lasciato libero, per questo motivo ho chiesto a Goran di giocare in modo offensivo, ma anche di scendere un po' difensivamente, anche Eto'o e Milito hanno fatto lo stesso". L'Inter segna tanto e lo fa nei modi più diversi, il segreto lo svela lo stesso Mourinho: "Questo è un po' il nostro gioco: attacchiamo sulle fasce quando ne abbiamjo la possibilità, altre volte giochiamo più centralmente avendo giocatori che sono in grado di farlo. Questo crea difficoltà agli avversari perché possiamo cambiare ogni volta il modo di ottenere profondità e per loro non è facile chiudere i nostri movimenti". Eto'o, Pandev, Milito, Balotelli sono i protagonisti-campioni dell'attacco nerazzurro, ma quale sarà la gestione delle quattro punte nerazzurre da oggi in avanti?: "Dipenderà dal tipo di avversario che affronteremo, dalle caratteristiche della partita, da coloro che saranno a disposizione, ma avere la possibilità di scegliere tra loro è solo un bellissimo problema. Nel periodo che abbiamo di fronte a noi, poi, avremo tante gare da giocare. Oggi, ad esempio, Pandev era un pochino più forte di di Milito, il motivo? Diego ha disputato 90 minuti contro la Fiorentina in Coppa Italia lo scorso mercoledì. Poi, posso giocare anche con tre attaccanti perché ho dei giocatori che fanno 'paura'...fossi un avversario, avrei davvero paura dell'attacco nerazzurro". L'allenatore nerazzurro conclude le interviste post-gara in conferenza stampa: "Sono soddisfatto della mia squadra: ha sempre avuto molto rispetto sia della gara sia dei nostri avversari. Se anche un'Inter può ancora migliorare? C'è sempre da migliorare, oggi ad esempio, ho visto Santon difendere uno spazo che prima forse non sapeva neanche esistesse. A questo proposito posso fare l'esempio di un allenatore che è mio amico, Van Gaal: all'inizo di questa stagione, la sua squadra ha avuto grandissime difficoltà, adesso ha ottenuto almeno 10 vittorie consecutive: è questo il tempo he serve a noi allenatori, un tempo che il presidente Moratti ha concesso a me e che altri non hanno concesso ad altri allenatori". Si parla poi di premi e della Panchina d'Oro vinta da Massimiliano Allegri superando lo stesso Mourinho: "Se questa vittoria è stata una sorta di rivincita sull'allenatore del Cagliari? Se avete tempo, posso inizare a elencarvi tutto quello che ho vinto durante la mia carriera, posso assicurarvi di non essere preoccupato per non aver vinto la Panchina d'Oro. Io voglio vincere solo le partite e credo che anche Allegri avrebbe volentieri scambiato il suo premio con i tre punti di oggi...". Infine, un commento alla spettacolare prova odierna di Goran Pandev: "Se mi aspettavo un giocatore di questo calibro? Aveva fame di giocare, è questa fame è il motivo del suo gioco attuale. Mi piace, conosco a stento la sua voce, perchè? Perchè lui parla principalmente in campo e lo fa bene". SAMUEL Autore del secondo gol dell'Inter, Walter Samuel si concede ai microfoni di Inter Channel, nonostante il momento personale molto difficile che lui e la sua famiglia stanno vivendo a seguito della scomparsa di Leonardo, il cognato del giocatore, stroncato settimana scorsa da un infarto. "Lo sapete che non sono uno che parla tanto - ha detto Samuel visibilmente commosso -, ma volevo dire che questo gol mi ha fatto ancor di più ricordare Leonardo che non c'è più, mi fa pensare a lui e alla mia famiglia. Una rete, questa, che mi dà la forza per continuare a fare bene nonostante le difficoltà. Leonardo sarà sempre nei nostri cuori, mio e della mia famiglia, oggi ce l'ho messa tutta anche se per me è stata una settimana davvero difficile. Grazie a tutte le persone che mi sono state vicine". CAMBIASSO Ai microfoni di Inter Channel, ecco le dichiarazioni di fine gara di Esteban Cambiasso: "I miei complimenti oggi vanno agli attaccanti, sono stati davvero bravi. E poi la squadra ha fatto bene a dare subito un segnale forte già a inizio gara, un segnale di concentrazione forte, che mette subito in difficoltà gli avversari. Adesso andiamo a Parma, per fortuna una trasferta vicina, e saremo lì con la voglia di fare tre punti per allungare ancora di più la distanza. È prevista una nevicata mercoledì? Noi andremo lì con l'idea di giocare poi vedremo, certo non sarà il massimo, perché in ogni caso farà davvero fretta. Se venisse rinviata di nuovo? Speriamo di no, magari le previsioni del tempo sbagliano. Speriamo di non tornare a Parma per fare solo una passeggiata, passeggiare è meglio farlo con la famiglia (sorride, ndr)". MILITO Ecco le dichiarazioni di Diego Milito ai microfoni di Inter Channel a fine gara: "Possiamo dirci tutti felici di questa vittoria, tutti felici per aver giocato un'ottima gara giocata e per aver conquistato tre punti importanti. Per quanto mi riguarda, personalmente, cerco sempre di dare il massimo, al servizio della squadra, speriamo di continuare così. E poi sono sempre molto bravi i miei compagni a servirmi dei gran palloni. Anche oggi è stato così: bella la giocata tra Eto'o e Goran". |
Post n°2267 pubblicato il 25 Gennaio 2010 da paolo.interista
Il giorno dopo la vittoria nel derby, all'Inter la rabbia non e' passata, anzi. (AGI) |
Post n°2266 pubblicato il 25 Gennaio 2010 da paolo.interista
(ANSA) Il presidente dell'Inter, Massimo Moratti, è molto soddisfatto della vittoria nel derby, ma per nulla contento per alcune decisioni arbitrali che a suo modo di vedere vanno a sommarsi alle modifiche dei calendari che durante la settimana hanno irritato parecchio lui e la sua società. "Senza dubbio ho visto brutti segnali - ha spiegato Moratti lasciando lo stadio - se si tratta di segnali sono molto antipatici e ce li hanno fatti capire con molta semplicità". |
Post n°2265 pubblicato il 25 Gennaio 2010 da paolo.interista
Quello di ieri sera è stato un grande derby, una stracittadina indimenticabile, conclusasi con la vittoria dell’inter per due reti a zero. La vittoria nerazzurra porta le firme di Milito e Pandev ed è stata resa ancor più preziosa dalla forza, dal cuore e dal carattere mostrato dai nerazzurri. Si è vinto una partita contro una squadra in buon stato di forma, con l’espulsione di Sneijder (che ha fatto discutere e che per l’Inter ha significato giocare in dieci per buona parte del match e il venir meno della presenza di un uomo di grande qualità come l’asse olandese) e il rigore nel finale parato da Julio Cesar. LA PARTITA Finisce 2-0, e con l'Inter addirittura in nove uomini, il confronto con il Milan, posticipo serale della 21^ giornata della Serie A Tim 2009-2010, seconda gara del girone di ritorno. JULIO CESAR Julio Cesar, eletto uomo partita da Sky Sport, commenta l'esaltante vittoria nerazzurra nel derby di Milano: "È stata una grande prestazione. Sono contento perché oggi ho potuto davvero dare anche il mio contributo al gruppo, contro una squadra che sta crescendo nel campionato. Devo dare un grande merito ai miei compagni: non è facile giocare in 10 tutta una partita, hanno dimostrato determinazione. Questo è un gruppo fortissimo, complimenti a tutti. È stato un derby meraviglioso". Il portiere nerazzurro commenta poi la decisione del direttore di gara, Rocchi, seguita al cartellino giallo attributito a Lucio per simulazione: "L'espulsione di Sneijder? Un applauso non mi sembra essere un motivo valido per far rimanere una squadra in 10, ma forse è stato meglio perché la nostra squadra ha dimostrato tutto il suo carattere" CAMBIASSO "Stasera è stato molto importante mantenere un buon livello emotivo: il derby è una gara sentita e noi siamo riusciti a sopportare un'espulsione come quella di Wesley Sneijder nei primi minuti di gioco, un'assenza pesante soprattutto per quello che lui significa nel nostro gioco". Esteban Cambiasso commenta ai microfoni di Inter Channel una gara vinta con impegno e determinazione: "Siamo stati molto bravi, abbiamo fatto una grandissima partita, in campo il controllo della gara era nostro. Abbiamo controllato il gioco con in campo una squadra come il Milan, una squadra che è attualmente nel suo momento migliore". "Rocchi? Faccio molta fatica a parlare di una persona che non è stata protagonista di questa gara, i veri protagonisti siamo stati noi, preferisco parlare 3 ore del lavoro di Julio Cesar, dell'impegno di Muntari, di Zanetti, di Goran o di Milito". SANTON Inter-Milan segna il ritorno in campo di Davide Santon che, ai microfoni di Inter Channel, commenta con entusiasmo la vittoria sui rossoneri: "È stata la partita perfetta. Abbiamo fatto tutti in grande sacrificio, ci siamo siamo aiutati e siamo riusciti a vincere una grande partita, una gara importante, molto importante per il futuro del campionato. Come mi sento? Il mio ginocchio ha risposto bene, ora si ricomincia". Davide non fa confronti, un derby è emozionante, sì, ma: "La partite del mio esordio resta unica, il derby è sempre il derby, ma oggi ero tranquillo" E adesso? "Ripartiamo da qui, domani si ricomincia". PANDEV 'Una grande gioia, era un gol importantissimo, stavamo soffrendo ma abbiamo saputo reagire e ribadire la nostra forza con un gol importante per tutti". Goran Pandev è orgoglioso della sua rete, la prima nel derby di Milano, ma è orgoglioso soprattutto della sua partenza sprint in quest'Inter che è ritornata ad essere la sua casa: "Stasera, avrei dovuto fare gol quando invece ho colpito il palo, sono stato un po' sfortunato, poi è andata meglio in occasione della rete di Milito: avevamo lavorato tutta la settimana su questi schemi. Abbiamo vinto meritatamente". Dopo le magie di Sneijder, arrivano dai calci piazzati anche le perle di Goran: "Non sono molti i miei gol realizzati su punizione. Se seguo i consigli di Wesley? Da lui posso solo imparare, lui è importantissimo per la nostra squadra e non solo per le sue punizioni. Non avrei mai pensato che la mia avventura partisse così bene, qui però ho dato tutto, sono tranquillo". Infine, ci scherza su anche Goran: "L'arbitro mi ha ammonito perchè dopo il gol ho tolto la maglia...non vedeva l'ora'. MILITO "Sono contento per questa vittoria. È stato un bel gol al momento giusto che ci ha permesso di stare tranquilli e di gestire bene la gara". Diego Alberto Milito lascia il segno anche sul derby di ritorno contro il Milan e, ai microfoni di Inter Channel spiega: "Vedevamo che i nostri avversari erano un pò sbilanciati, ma per noi non era facile perchè eravamo un po' stanchi e giocare con un uomo in meno, una partita così impegnativa che portava tanta pressione non era affatto facile. Siamo stati bravi a contenerli, a ripartire e a segnare pur avendo un uomo in meno”. MOU: POTEVAMO PERDERE SOLO IN 6 "Abbiamo dimostrato tutto, abbiamo dimostrato che avremmo potuto perdere questa partita solo se fossimo rimasti in 6 uomini in campo. Se fossimo rimasti in sei forse l'avremmo persa perché in 7 uomini l'avremmo comunque vinta". José Mourinho legge così il derby contro il Milan e la vittoria nerazzurra, una vittoria con pochi uomini e tanto cuore. "Se quella di stasera è stata la gara che tutti gli allenatori sognano? No, quella che tutti gli allenatori sognano è una gara nella quale la squadra vince, gioca molto bene, ma anche una gara nella quale fanno altrettanto bene anche l'avversario e l'arbitro, questa è la gara perfetta. Stasera noi abbiamo vinto, l'Inter ha fatto una gara spettacolare sotto tutti i punti di vista. Dal primo minuto in campo si è capito che eravamo noi i più forti, abbiamo vinto, ma andiamo via da qui con un sapore un po' strano. Una gara strana, dove i miei giocatori sono stati fantastici e il Milan ha fatto la sua partita, niente da dire di più". All'allenatore nerazzurro viene chiesta poi un'opinione sull'arbitraggio e sull'espulsione decisa da Rocchi per Wesley Sneijder: "Il paese è vostro, il campionato è vostro, io sono solo uno straniero che viene qui a fare il suo lavoro. Non voglio dire nulla di più, ma ripeto oggi avremmo potuto perdere solo se fossimo rimasti in 6. Il Milan ha fatto di tutto per uscire di qui con dignità, per questo la partita non è stata mai facile per noi. Non ho sentito le dichiarazioni rilasciate nel post partita da Leonardo, ma non ne ho bisogno; lui è un grande uomo e sicuramente sarà stato il primo a dire che l'Inter ha meritato di vincere". Poco prima del gol, Goran Pandev era destinato a lasciare il campo, ma qualcosa ha fatto sì che il macedone battesse quel calcio di punizione: "Partita dei dettagli? L'ho già detto tempo fa: meglio un allenatore fortunato che un allenatore bravo. Goran doveva uscire dal campo, è stata fortuna e feeling, ma qualcuno mi ha detto di lasciarlo in campo per qualche altro minuto. Il calcio è anche un gioco, bisogna avere anche un po' di fortuna. Siamo stati fortunati ad avere Pandev, sono fortunato ad avere dei giocatori bravissimi che avevano in testa il solo pensiero di vincere, di finire con 9 uomini e non con 6". Mourinho sottolinea poi l'impegno di alcuni nerazzurri per poter essere in campo e aiutare i propri compagni in questo derby: "Sneijder ha lavorato tanto, lontano dal gruppo, consapevole che il suo unico referente sarebbe stato Pirlo. Uno come Thiago Motta che ha davvero fatto l'impossibile per giocare per essere qui oggi, forse sarebbe avrebbe dovuto avere molta più considerazione da parte del suo pubblico. Anche Leonardo ha fatto il possibile, ha schierato due centravanti, ma sono stato felice che Inzaghi sia rimasto in panchina perché Pippo mi crea sempre problemi. Muntari e Motta sullo stesso piano, anche loro hanno fatto l'impossibile per essere in campo stasera. Santon è stato molto bravo sono molto soddisfatto della sua risposta,m purtroppo la gara è cambiata in un modo nel quale lui non poteva spingere, non ha potuto creare tanto ma è stato bravo, tranquillo e non riesco a trovare nessuno dei miei che non sia stato perfetto". Infine, Mourinho non si nasconde nel dire che: "Con oggi il campionato è chiuso? No, ho già capito che non ci lasceranno vincere il campionato. Se a Bari si è deciso di non punire il fallo di Bonucci con un rosso e oggi Sneijder è stato espulso, non credo potremo vincere questo scudetto. Rocchi mi ha detto che Sneijder è stato espulso per l'applauso e mi ha chiesto come mi sarei comportato io se un mio giocatore avesse fatto lo stesso; io gli ho risposto che non avrei fatto nulla perché anche questo fa parte del gioco. Ma non è stato un caso se il signor Rocchi ha estratto il cartellino rosso..”. |
Post n°2264 pubblicato il 01 Gennaio 2010 da paolo.interista
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Post n°2263 pubblicato il 26 Dicembre 2009 da paolo.interista
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