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Barcellona - Manchester: Le pagelle

Post n°173 pubblicato il 28 Maggio 2009 da istinto_animale

E dopo una sbornia di festeggiamenti.. ebbene sì, le pagelle ci vogliono. Premesso che si trattava della FINALE di CHAMPIONS LEAGUE e quindi il coefficente di difficoltà è massimo, tenendo conto che avendola VINTA siamo CAMPIONI D'EUROPA, meno di 7 non lo posso dare a nessuno

Victor Valdes: 8. Le prende tutte, a volte con un pò di imbarazzo, altre con prontezza di riflessi. Memorabile il muro su CR7 nel secondo tempo. Dopo il partitone contro il Chelsea si conferma nel match più importante della stagione. Rivalutato.
Puyol: 9. Il capitano è lo specchio della squadra. Gioca fuori ruolo o meglio, in quello che non è più il suo ruolo da un decennio, ma non si nota. Gioca al posto del più forte terzino del mondo, ma non si nota. Si mormora non abbia la tecnica per le scorribande offensive, ma non si nota. CR7 gioca dal suo lato, ma non si nota. Rullo Compressore.
Piquè: 8,5. Si becca un giallo troppo presto, ma da quel momento tiene i nervi saldi, mantiene la posizione e compie durante l'arco della partita un paio di interventi che fanno gridare al miracolo, su tutti il muro su Rooney (?) nella ripresa. Sorpresa.
Tourè: 7,5. Silenzioso, instancabile, non si fa' sentire ma è sempre lì, in anticipo su chiunque passi dalle sue parti. Primino.
Silvinho: 7,5. come avere 35 anni e non dimostrarli. Fa su e giù sulla fascia sinistra dialogando alla perfezione con Henry prima e Iniesta poi, cade in errore una volta abbandondo la posizione ma Piquè lo salva. Sempreverde.
Xavi: 9,5. Non ci sono parole per descrivere la partita del co-capitano del Barca. Contrasta e recupera palloni che nemmeno il Gattuso dei tempi migliori, i compagni gli danno la palla mettendola in cassaforte (66 passaggi su 70 completati, pari al 94%), imposta il gioco della squadra, ispira Messi per il due a zero facendolo andare in gol (di testa!), stampa un calcio di punizione delizioso contro il palo. Se il Barca è una banda fenomenale lui ne è il direttore d'orchestra. Magistrale.
Sergi Busquets: 7,5. 20 anni e giocare da titolare la finale che regala il terzo titolo continentale al tuo club, non si fa intimorire dai nomi degli avversari e con i compagni di reparto tiene alta la squadra. E' vero, i compagni si chiamano Xavi e Iniesta, ma il ragazzo promette bene. Speranza.
Iniesta: 8,5. Una settimana fa non doveva essere della partita, poi è in forse, alla fine è in campo. Non è al 100% e sforna l'assist per il gol di Eto'o, si procura la punizione per il palo di Xavi ed è protagonista di una serie di serpentine del suo stile. E se il Barca è arrivato a questa finale lo deve fondamentalmente a questo giocatore e il suo esterno destro. Figlio della provvidenza.
Henry: 7,5. Come Iniesta non doveva esserci, poi forse, alla fine è in campo. Molte ripartenze del Barca si concretizzano dal suo lato, è un pò troppo egoista in un paio di occasioni e si mangia un gol come una casa a tu per tu con Van der Sar, ma quando il pallone è dalle sue parti i diavoli rossi non vedono la palla. Houdini.
Eto'o: 8,5. Diciamola tutta. Il Manchester è partito davvero forte e stava schiacciando i blaugrana, poi come un fulmine a ciel sereno scatto secco, dribling a rientrare e 1-0. Giuro che questo gol l'ho sognato la settimana scorsa. Vipera.
Messi: 8,5. Non è il leader che ti aspetti, non è il trascinatore che speri, specie in questo ruolo da punta centrale che non sembra gli si addica. Poi zitto zitto e quatto quatto sbuca e segna un gol di testa alla Cristiano Ronaldo, solo che ha 20 centimetri in meno. Folletto.
Keita: 7,5. Entra per uno stanco Henry, lasciando Iniesta libero di scorazzare avanti e facendo muro a centrocampo negli ultimi 20 minuti. Diga.
Pedrito: 7. Entra a un minuto dalla fine, con il suo ballo dei debuttanti ha il merito di regalare ad Iniesta la standing ovation. Presente.
Guardiola: 10. E' un genio, vince tutto quello che c'è da vincere con un gruppo sulla carta inferiore a quello dell'anno scorso. Mantiene la giusta tensione alla squadra, manda in campo 7 ex-cantera e imbriglia a menadito il Manchester: da terzo mistero di Fatima come non riesce a far giocare il MU sulla sua fascia sinistra, costringendoli ad attaccare sulla fascia opposta dove puntualmente prima Park, poi Rooney e infine CR7 vanno a sbattere contro il monumentale Puyol. Stratega.

 
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