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CATTIVO USO DELLA MEMORIA

Post n°137 pubblicato il 26 Gennaio 2017 da malware_jinx

Nel giorno in cui veniamo, per così dire, indotti (non senza interventi, in qualche modo, coercitivi da parte dei media ), a richiamare alla mente le vicissitudini di un popolo, che, oltre 70 anni fa, subì, in Europa, un’orrenda persecuzione per questioni razziali, io comincio a manifestare una certa sensazione di disagio. E giustifico questo mio malessere portando come esempio altre vicende di egual efferatezza, in cui né i discendenti delle vittime di allora né gli appartenenti allo stesso gruppo etnico si sono mai spesi in maniera tanto insistente ed ingombrante nel sollecitare attenzione riconoscimento e condanna, da parte dell’intero globo terracqueo, per quanto subìto in determinate circostanze storiche (penso al genocidio degli armeni ad opera della Turchia di inizio-‘900…; penso ai musulmani di Bosnia-Erzegovina massacrati, in tempi molto più recenti, da Serbi e Croati…; penso ai molteplici altri casi che potrebbero essere citati, rovistando nel museo degli orrori del mondo…).
Perché, se c’è oggi un paese che non può permettersi di piagnucolare, pretendendo comprensione e assoluzione indiscusse, per tutti i misfatti che, da sempre, compie ai danni dei suoi confinanti (e non solo…), quello è Israele.
Se lo fa, in nome delle traversìe patite dal popolo ebraico nei ghetti, nei vagoni della morte, nei campi di concentramento, dovrebbe anche guardare alla condizione di chi, per causa sua, non dispone di una terra, di uno stato, di un futuro.
Se, poi, è, ancora una volta, la propria esistenza ad esser messa in discussione, vale la pena ricordare a quanti sono soliti trarre conclusioni affrettate che la presenza di Israele in Palestina è frutto di un indiscutibile atto di usurpazione ai danni delle popolazioni arabe che, da centinaia di anni, abitavano quelle lande, comminato con la complicità e l’influenza delle potenze coloniali del secolo scorso.
L’aggressività e l’arroganza di Israele nel rivendicare il diritto ad impossessarsi di sempre crescenti porzioni di territorio palestinese per edificarvi alloggi per gl’immigranti di fede ebraica, nonché di pretendere dalla comunità internazionale il riconoscimento di Gerusalemme come propria capitale dovrebbero essere riguardati come un mero attentato alla pace mondiale, e, di fatto, come il problema nella mai raggiunta stabilità di quell’area.
Lecito, quindi, tener viva la memoria, purchè questo avvenga senza enfasi mediatica, e soprattutto non faccia perdere di vista il presente, ben lungi dall’aver mostrato giustificazioni plausibili al contegno di Israele e dei suoi governanti.

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Commenti al Post:
jigendaisuke
jigendaisuke il 26/01/17 alle 19:13 via WEB
Bisogna scindere quello che fa il governo israeliano (che ora gode del via libera di Trump) da quello che noi europei occidentali abbiamo fatto fra gli anni 20 e il 1945 e cioè la volontà di eliminare tutti i diversi. Gli ebrei sono "solo" il 50% delle vittime dello sterminio nazi-fascista. E i carnefici non sono stati solo le SS o le brigate nere, ma anche i comuni cittadini che facevano le spiate oppure facevano finta di niente. I carnefici sono stati anche quei cittadini genovesi che fra il 1943 e il 45, manifestavano un certo apprezzamento per la pulizia effettuata dai tedeschi e dalla polizia italiana in città, ai danni di senzatetto, disoccupati, piccoli delinquenti che venivano caricati sui treni piombati diretti nei lager nazisti. E i carnefici sono stati anche gli italiani che si occupavano dei campi di concentramento siti soprattutto in Veneto e nel Friuli, che ospitavano gli slavi che non apprezzavano l'occupazione italiana in Slovenia. Che poi anche questa giornata sta diventanto un fenomeno di marketing, bè è l'ennesima conferma di quanto sia marcia la nostra società. Ciao nè
 
 
malware_jinx
malware_jinx il 27/01/17 alle 10:10 via WEB
scindiamo pure..., ma non trasformiamoci in persecutori solo perché si è stati perseguitati; Israele è meta di continui arrivi di ebrei da tutto il mondo che aspirano a stabilirsi nella cosiddetta "terra dei padri"... Questo è forse un buon motivo per sloggiare il popolo che per secoli e secoli ha abitato quella terra?? O Israele ci serve a far da cerbero in un'area turbolenta divenuta tale a causa della sua stessa aggressiva presenza/politica? Intanto che ci diamo risposte, facciamola finita col considerare la shoah come l'unico orribile peccato di cui l'umanità si deve vergognare... Ciao, Jx
 
   
jigendaisuke
jigendaisuke il 27/01/17 alle 19:24 via WEB
La shoah no, ma lo sterminio, operato in maniera scientifica, dei "diversi" si. Fra l'altro non è che gli ebrei di colore se la passano molto bene in Israele, visto che a quanto pare esiste il razzismo anche lì. In un certo senso, la fuga degli ebrei verso Israele, è determinata anche da noi, dalla recrudescenza dell'antisemitismo che sta avvenendo in questi ultimi anni. Antisemitismo classico di destra e neoantisemitismo di sinistra. Temo che il nuovo corso trumpiano, non farà che agevolare la criminale politica israeliana e al tempo stesso, gli attentati palestinesi. Fine guerra.. mai
 
     
malware_jinx
malware_jinx il 28/01/17 alle 11:59 via WEB
la famosa belva umana non si smentisce in nessun luogo della terra; ma tu non fai che confermare l'inaccettabilità della politica israeliana (che, diciamolo, non alzerebbe tanto la cresta se non fosse consapevole di essere l'extra stato americano in medio-oriente...)
 
     
jigendaisuke
jigendaisuke il 29/01/17 alle 17:12 via WEB
Soprattutto col nuovo inquilino della Casa Bianca.
 
misteropagano
misteropagano il 26/01/17 alle 20:23 via WEB
...®: è sicuramente un orror vacui senza limite. dicevo poco fa altrove come anche la storia si è liquidizzata, e in un certo verso per fortuna, quando vengono letti i diversi stermini operati da 'fazioni' altre; come a dire che è la violenza universale a dover essere combattuta. Con ciò, l'allegria sottointesa della scoperta, deve servire oltre la dialettica e la riflessione, cioè che diventi azionismo risolutivo della situazione comoda ad Israele e Alleati..Da quante centinaia di anni però siam messi così? in un mio post accennai all'idea che il monoteismo 'haimè' abbia, sui monoteismi palestini e dell'area mediterranea antica, creato tutto ciò.
e buonasera mal:)
 
 
misteropagano
misteropagano il 27/01/17 alle 07:05 via WEB
errata:che il monoteismo 'haimè' abbia, sui politeismi dell'area mediterranea, creato tutto ciò.
 
 
malware_jinx
malware_jinx il 27/01/17 alle 10:16 via WEB
è certamente la violenza a dover essere combattuta, ovunque si annidi; le religioni in sè c'entrano poco, secondo me, essendo invece l'attitudine umana all'egoismo e ad isolarsi dagli altri responsabile di guerre e persecuzioni. Ciao, Jx
 
   
misteropagano
misteropagano il 28/01/17 alle 16:11 via WEB
mah___________^ ricacciare i Titani cattivi nel Tartaro non è affare semplice nè di pochi, nè operazione paciosa temo, certo le intellettualità, avessero peso come nel secolo scorso, forse si avrebbero più chance rispetto alla ciarlanateria liquida diffusa per cui ognuno ha una soluzione valida. Questo in parte crea le aspettative al ritorno di un uomo forte: paradossalmente dello stesso segno che si combatterebbe...hoime!________*
 
rteo1
rteo1 il 28/01/17 alle 08:36 via WEB
Credevo di aver spedito un msg, ma evidentemente mi ero sbagliato. Ad ogni buon conto riassumo, ciò che scrissi ieri. Il punto di vista nei confronti degli israeliani, che continuano la colonizzazione dei territori, equivale a quello pro-palestinesi. Entrambi, tuttavia, sono espressione di una diuturna dinamica conflittuale che non porterà mai nulla di buono. Circa la preesistenza degli Arabi su quei territori voglio solo chiedere: ma diecimila anni addietro c'erano veramente gli Arabi su quei territori ? e nei territori limitrofi ? e sulla stessa Italia ? E penso anche alla storia degli indiani d'America che oggi sono un ostacolo al progresso degli americani stile Trump. Per questo sono convinto che l'elemento territorio (quale elemento costitutivo dello stato secondo una vecchia teoria costituzionale, da me sempre subita a malincuore)deve essere superato andando verso un'idea "globale", perchè la terra è una sola ed è di tutti. Non so chi ci sarà dopo l'uomo detto sapiens, ma non escludo che continuando di questo passa possa ritornare l'uomo delle caverne. Circa, invece, il conflitto tra "monoteismo" e "politeismo", lumeggiato nei commenti, non mi sento di ricondurre tutto a tale contrapposizione, che tuttavia ha anch'esso una parte, pur se complementare.
 
 
malware_jinx
malware_jinx il 28/01/17 alle 11:54 via WEB
è vero, la terra è di tutti, ma questo è un concetto assoluto, e, come tale, astratto; sta di fatto che le convenzioni umane (discutibili quanto si vuole) hanno suddiviso il pianeta in paesi diversi, che, su di essi, rivendicano sovranità; in origine trattavasi di gruppi distinti da un'etnia..., poi i più forti e bellicosi hanno dato vita ad un espansionismo che ha inglobato porzioni di territorio altrui compresa l'etnia che lo abitava, la quale, molto spesso, si è ritrovata nella condizione di minoranza frustrata, scontenta, ribelle e quindi perseguitata. Non dirmi che il quadro è semplicistico e riduttivo: lo so bene, ma debbo sintetizzare. La Palestina era abitata (anche) dagli ebrei, ai tempi di Gesù, ma si tratta della... notte dei tempi; diciamo che fino agli anni 50 era un protettorato britannico (ex-impero ottomano) abitato da nomadi e coloni arabi; il movimnto sionista europeo si fece portavoce del ritorno degli ebrei, disseminati dapertutto, alla cosiddetta terra dei padri. I britannici tollerarono i nuovi insediati purchè fosse mantenuto l'ordine; ma la situazione ben presto degenerò in attentati, fino a che la comunità internazionale decise di riconoscere quelle terre al popolo che era stato perseguitato, cacciato, disperso e che "meritava" una nazione; votarono paesi lontanissimi come le Filippine o la Costa Rica, che non sapevano nulla di quelle questioni e che agirono sull'onda dell'emozione; ma gli arabi furono di fatto allontanati, confinati in strette aree ed esposti alle interferenze continue degli israeliani e di tutti gli altri stati arabi. Oggi Israele ha un continuo bisogno di espansione. E ciò che mi urta è questa incessante insistenza nello sbattere in faccia al mondo la shoah quasi fosse il mezzo per farsi perdonare la propria aggressività verso i palestinesi. E' indigeribile l'attenzione di stampa e tv sulle vicende degli anni 40, innegabili ma non diverse e più terribili di tante altre persecuzioni che nel mondo avvengono e sono avvenute...
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 29/01/17 alle 00:10 via WEB
Occorre uniformare i nostri comportamenti iniziando a non supportare alcuna forma di prevaricazione. Gli "stermini" sono tutti da disprezzare in modo assoluto. Quello nazista insieme a tutti gli altri che via via vengono individuati. Ricordarli, secondo me, dovrebbe contribuire, quanto meno, a creare una zona di allerta e di attenzione nei confronti di coloro che li perpetrano tuttora.
 
 
malware_jinx
malware_jinx il 29/01/17 alle 10:49 via WEB
MAI girare la testa dall'altra parte! Gli stermini debbono essere ricordati per far da monito alle generazioni presenti e future, ma vanno ricordati TUTTI. Non solo la shoah, solo perchè è un paese a sollecitare continuamente l'attenzione del mondo sulle passate traversìe del suo popolo. Paese che, come tutti vedono, ha molto da farsi perdonare.
 
misteropagano
misteropagano il 29/01/17 alle 15:56 via WEB
..avevo lasciato un altro commento ..nn lo vedo più, rispondevo all'appunto di rteo ..hai per caso una moderazione da bug? ciao Mal_^
 
 
rteo1
rteo1 il 31/01/17 alle 20:21 via WEB
Rispondo io, se mi è consentito, seppur in modo succinto, alle obiezioni sollevate. Premetto subito che non coltivo alcuna verità, anche se mi esercito a scoprirla. A misteropagano dico soltanto che le religioni non devono costituire motivo divisivo, e quando questo accade è solo perchè la religione diventa strumentale per altri fini, ben diversi dalla cura dell'anima. In ordine, invece, al "principio assoluto" della terra che è di tutti ritengo di dover dire che tale principio non ha nulla di trascendente ma è, invece, nei fatti. Una terra che quattro miliardi di anni fa non esisteva e che soltanto qualche milione di anni fa ha dato ospitalità" alle specie viventi (gli uomini arrivano molto tempo dopo)non l'ha comprata nessuno. Stamattina sono stato su un fondo agricolo di "mia proprietà". Secondo la legge posso esercitare su di esso un diritto assoluto, contro tutto e tutti. Decidendo, come sovrano, chi deve goderne e chi no. Sugli alberi, intanto, c'erano diversi uccelli; alcuni alberi erano stati aggrediti da microrganismi (senza mio consenso!) e alcune buche mi segnalavano la presenza di talpe (non autorizzate da me). E così mi sono detto: ma io sono veramente il "padrone" (il proprietario assoluto, come dice la legge ?). Tu, che mi hai seguito fin qui, vorrai sapere, e giustamente, che cosa intendo dire. Questo: le "separazioni", i muri, le divisioni, i popoli, gli Stati, etc., sono tutte creazioni artificiali della politica e del diritto. Tutti gli uomini potranno trovare la salvezza (non importa se fisica o spirituale) soltanto superando se stessi. Pensando con la testa e non con le parti intime del corpo.Non so quando questo potrà accadere ma sono certo che questo accadrà. Pensa che il nostro sistema solare, prima che esaurisca il suo ciclo vitale (perchè anche il sistema solare ha una fine!) passeranno circa 10-15 miliardi di anni. E allora credi che ciò che oggi l'uomo pensa e crea abbia un valore ?
 
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