
"Certe luci non puoi spegnerle.."
L. Ligabue (Urlando contro il cielo)
«Non so bene nemmeno io se credo o no in Dio, ma mi capita talvolta, quando le cose vanno male, di imprecare o di bestemmiare. Se Dio non esiste sono soltanto parole, ma se esiste… beh, deve necessariamente pensare che di Lui non mi sono fatto una buona idea…»
A mio modo di vedere questa potrebbe essere addirittura una forma di preghiera... Mi spiego. Non voglio assolutamente affibbiarti il distintivo di "credente", visto che tu stesso non sai se lo sei o no, e tu sei l'unico che ha diritto a dichiararsi tale.
Io sono credente. Credo quindi che Dio esista e che una delle più grandi "gioie" di Dio sia quella di sapere che l'uomo pensa a Lui. Che ogni tanto alza gli occhi al Cielo. Fosse pure per proferire parole rabbiose...
Certo, mica sorride quando noi imprechiamo e tanto meno quando bestemmiamo, anche perché la bestemmia è una ferita che infliggiamo al nostro spirito. Ma nemmeno scaglia delle saette! Al contrario, ha sempre "l'orecchio teso verso di noi"; ci ascolta con pazienza paterna. È felice quando apriamo uno "spiraglio" nel nostro cuore che ci può permettere di percepire la sua risposta.
Ogni pensiero rivolto al Cielo da questa terra, fosse pure di sdegno o rancore, è già una preghiera. Inoltre, non credo che “l’idea” che ti sei fatto di Dio corrisponda esattamente a quello che esce dalla tua bocca in momenti di difficoltà e di collera. Dio conosce bene il tuo cuore e forse ha un giudizio su di te più positivo di quanto tu possa immaginare. Inoltre, come un padre che continua ad amare il proprio figlio anche quando gli si ribella contro, Dio non può non continuare ad amarti, anche quando urli contro il Cielo.
La più grande sofferenza per Dio è l'indifferenza dell'uomo. L'uomo che vorrebbe eliminare anche l'idea stessa di Dio: facendolo "mutila" se stesso, si fa del male... perché il cuore dell'uomo è fatto per Dio. So bene che un non credente-agnostico non può accettare quest'ultima affermazione. Magari dirà che vale l'esatto contrario: "Chi crede in Dio si priva di qualcosa della sua umanità"... Ma chissà, come ha detto un grande teologo e come ci inducono a pensare alcuni episodi del Vangelo, talvolta è presente una forma di "fede anonima" nel cosiddetto "non credente" che può superare anche la "presunta fede" del credente...
Inviato da: Trevor_60
il 01/06/2006 alle 17:53
Inviato da: Johna
il 31/05/2006 alle 22:52
Inviato da: stella_alpina72
il 31/05/2006 alle 19:25
Inviato da: Johna
il 31/05/2006 alle 17:26
Inviato da: Johna
il 31/05/2006 alle 17:25