Il diario di Johna
Alzati, va' nella grande città e annunzia loro quanto ti dirò!È il tuo volto che mi ha fatto conoscere l’amore
Quando i tuoi occhi si illuminavano di rugiada
E il tuo sorriso mi abbracciava fino a farmi male
Esisto. Vivo
Sopra di me il cielo, attorno a me mille abeti
No, nessuna equazione potrà mai esprimere la mia vita
No, non credo a chi vuole tutto spiegare con le parole, le formule, le teorie
L’unica parola che accolgo è “mistero”
Non spiegherei altrimenti la sorpresa per un fiore
L’allegria di un usignolo
La voce di un amico che chiama il mio nome
Non mi serve cercare altri miracoli
Tutto qui è mistero
Tutto mi supera
Tutto è gratuità
Vivere è un miracolo
Amare è miracolo
Essere amati è un miracolo
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Testate il vostro livello di intossicazione
dopo la lettura/visione del Da Vinci Code
Da quando ho letto il Codice da Vinci ho cominciato a pormi un sacco di domande sulla mia fede cristiana. E se fosse vero quanto insinua il romanzo? Se davvero la Chiesa a cui appartengo avrebbe nascosto delle “verità scomode” che ora stanno per venire a galla? Sono molto confusa… qualcuno certamente ci sta ingannando. Ma chi? Dan Brown, e quanti lo sostengono, o la Chiesa cristiana?
Carissima, ti propongo due soluzioni per valutare se sei stata ingannata e “intossicata” della lettura del romanzo di Dan Brown. La prima più simpatica e meno impegnativa: rispondere al quiz che riporto qui di seguito. Ad ogni affermazione dovrai dire se si tratta di un’informazione veritiera (info) o di una menzogna che intossica l’intelligenza (intox). Dopo aver dato le tue risposte confrontale con quelle che sono le verità storiche (fino a prova contraria).
La seconda soluzione, un po’ più impegnativa ma più rigorosa, scientificamente parlando, è quella di leggerti un articolo di Massimo Introvigne (stracitato nel web). Massimo Introvigne è un esperto di questioni religiose universalmente apprezzato, direttore del CESNUR, centro indipendente da tutte le chiese. Credo che dopo aver letto questo testo non si potrà più affermare con ingenuità, come molti ancora fanno, “è un "semplice romanzo"... E' un po’ lungo, ma ne vale veramente la pena! Ho messo in maiuscolo le parti a mio giudizio più salienti.
L'articolo integrale è disponibile all’indirizzo: http://www.cesnur.org/2003/mi_davinci.htm
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Il "Da Vinci Test"
Il Codice da Vinci Test. Nella sua introduzione intitolata “I fatti”, Dan Brown afferma che «tutte le descrizioni di monumenti, opere d’arte, documenti e rituali segreti sono veritiere». Le cose stanno davvero così? Info o intox? Ecco dieci domande per testare le vostre conoscenze.
- Il priorato di Sion una società segreta creata nel 1099 da Goffredo di Buglione la cui missione è di proteggere il Graal (cap. 37).
- Alla Biblioteca Nazionale di Francia si trovano dei «dossiers segreti» che ricostruiscono la storia della Priorato di Sion e dei suoi membri (cap. 48).
- I Templari sono stati sterminati su ordine del Vaticano (cap. 37 ).
- Il Graal è la discendenza di Cristo, nata dall’unione tra Gesù e Maria Maddalena.
- I monaci dell’Opus Dei portano l’abito religioso (cap. 58 ).
- La simbolica religiosa è insegnata all’Università di Harvard e la criptologia al Royal Holloway Institute, dipartimento per il Controllo dell’Informazione dell’Università di Surrey (cap. 29 )
- La piramide del Louvre è composta da 666 piastre di vetro, cifra associata a Satana (cap. 4).
- La linea di ottone che attraversa la Chiesa di San Sulpizio fino a raggiungere una grande obelisco corrispondente al meridiano di Parigi prova la persistenza in quel luogo di un tempio pagano (cap.22).
- In 300 anni,milioni di donne sono state messe al rogo dalla Chiesa (cap. 47).
- Nel quadro della Cena di Leonardo età Vinci, il personaggio alla destra di Gesù rappresenta Maria Maddalena (chap. 58 ).
Calcolate il numero di info e di intox che avete ottenuto!![]()
Avete ottenuto meno di tre “intox”: dovreste pagare da bere alla persona che vi ha passato questo dossier perché vi ha insegnato molto! Creduloni, un po’ingenui, vi siete lasciati travolgere dall’“Onda Da Vinci” che ha spazzato via tutte le vostre conoscenze storiche, culturali e religiose. Non era certamente l’acqua salutare che fa nascere i fiori dei campi ma piuttosto quella che distrugge tutto ciò che si trova al suo passaggio! Questo vero e proprio “tsunami culturale” vi ha inoltre reso incapace di distinguere un romanzo giallo da viaggio da un manuale di storia o dalla Santa Bibbia! Su, consolatevi, avete reso felice almeno una persona: grazie voi, Dan Brown viaggia in Prima Classe!
Avete tra 4 e 7 intox: a voi non la si fa! Forse non avete letto la Bibbia per intero, non avete certamente conosciuto Leonardo da Vinci da vivo, non avete probabilmente studiato la simbolica religiosa a Harvard (!) ma sapete cogliere gli indizi là dove sono evidenti. Non è poi così male. Su, ancora un piccolo sforzo, la verità non è lontana…
Avete più di 8 intox: complimenti! A “chi vuol essere milionario” avreste certamente vinto il montepremi! Forse avete letto il Codice Da Vinci sulla spiaggia o nella sala d’attesa del vostro medico, sapendo che questa lettura non meritava di più… padroneggiate la storia e la cultura sulla punta delle dita!
"SOLUZIONI"
- INTOX! Il Priorato di Sion è un’associazione i cui statuti e sono stati depositati il 25 giugno 1956 alla sotto-prefettura di Saint-Julien-en-Genevois da Pierre Plantard, noto anti-semita. Plantard ha confessato davanti alla giustizia nel 1992 di aver creato dal nulla questa società segreta, presumendo di metterla sul trono di Francia in quanto discendente di Gesù Cristo e della dinastia merovingia.
- INTOX! Pierre Plantard aveva preparato con cura il suo complotto… nel 1950, con i suoi due complici, Philippe de Cherisey et Géreard de Sède, fabbrica delle false pergamene che attestano la sua discendenza reale merovingia oltre che la lista dei Gandi Maestri del Priorato di Sion (Isaac Newton, Leonardo da Vinci, Botticelli, Victor Hugo, Nostradamus, ecc.). Accusato di frode per avere falsificato dei documenti storici, riconosce l’accusa e confessa di essere andato lui stesso a mettere questi falsi documenti nella biblioteca di Francia e alla Biblioteca nazionale.
- INTOX! Creati intorno al 1120 per essere i custodi del Santo Sepolcro di Gerusalemme, i Templari sono dei monaci soldati, esenti dalle tasse pontificali a partire dal 1199. Siccome non andavano in guerra, spesso i soldati lasciavano loro il necessario per sovvenire ai bisogni della loro famiglia durante le battaglie. È così che si è costituita la loro ricchezza. La scomparsa dell’ordine è dovuta alla sua dissoluzione su ordine della Santa Sede (che in quel tempo si trovava alla Palazzo del Laterano e non in Vaticano!) nel 1311 e al loro ritorno nei paesi d’origine. In Francia il loro “tesoro”suscita grandi gelosie e sono accusati pertanto di tutti i “vizi” (omosessualità, occultismo…) e sterminati da parte del re di Francia Filippo il Bello.
- INTOX! Il Graal è un mito celtico apparso nel terzo secolo. Questa leggenda sarebbe probabilmente scomparsa in un paese in via di cristianizzazione se non fosse stata rivestita di orpelli cristiani… Il Graal è divenuto il calice che ha raccolto il sangue di Gesù, morto sulla croce. Tuttavia, nessuna tradizione della Chiesa ha sposato questa tesi. Nel Medio Evo, i ricchi e non conoscevano il Graal, quest’idea circolava in circoli paralleli, occulti, fuori dal contesto ecclesiale.
- INTOX! Per la semplice ragione che non ci sono monaci nell’Opus Dei! Un monaco è un uomo che si ritira dal mondo attivo per condurre una vita di preghiera. Ora, l’Opus Dei non è un ordine religioso, ma un’associazione fondata nel 1928 per aiutare i laici a santificare il loro lavoro quotidiano. I “numerari” dell’Opus Dei sono tutti laici e non religiosi.
- INTOX! Il Dipartimento di Simbolica religiosa dell’Università di Harvard non esiste… nemmeno quello per il Controllo dell’Informazione dell’Università di Surrey nel quale Sophie si è diplomata. Dopo tutto: non è che una fiction!
- INTOX! Vi sono esattamente 673 piastre… contando pazientemente ci si arriva!
- INTOX! Non è nient’altro che uno “gnomone”, strumento astronomico che permetteva di fissare la festa di Pasqua, i solstizi e gli equinozi. Opera degli astronomi H. de Silly et P. C. Lemonnier, è stata completata nel 1743. “Ciò che è interessante, è che il clero abbia accettato questa dimostrazione nella chiesa di San Sul pizio, mostrandosi aperti ai progressi delle scienze e delle tecniche”, spiega Michel Guiard, storico dell’arte e dell’architettura. La linea di ottone non ha nulla a che vedere con il meridiano di Parigi. Per quanto riguarda il tempio pagano, nessun archivio lo menziona. Al contrario, “le vestigia sulle quali la Chiesa riposa attestano una presenza cristiana a partire dal 1211”, sottolinea M. Guiard.
- INTOX! Il che equivarrebbe a una media di 1700 donne bruciate ogni anno! Un’aberrazione. Infatti, l’apertura degli Archivi vaticani ha mostrato che su 120.000 processi dell’Inquisizione spagnola (considerata la più severa in Europa), 59 si sono conclusi con una condanna a morte… si sa che gli accusati preferivano essere giudicati dal tribunale dell’Inquisizione piuttosto che da un tribunale civile. L’Inquisizione era considerata più clemente: infatti su 100.000 processi per stregoneria da parte dei tribunali civili d’Europa, 50.000 si sono conclusi con una condanna a morte.
- INTOX! Si tratta dell’apostolo Giovanni. Ma la storia dell’arte ha le sue regole: San Giovanni è sempre stato rappresentato come un uomo giovanissimo, pressoché adolescente. Certo, il personaggio è molto effeminato, ma è lo stile di Leonardo da Vinci, come conferma lo stesso Dan Brown allorché scrive a proposito di Monna-Lisa: «Non è né maschile, né femminile. Lascia trasparire un’impressione di androginia molto sottile. È la fusione di due aspetti”. Aggiungiamo che il personaggio in questione non ha un centimetro di petto, contrariamente a quello che insinua Sophie esclamando: “I lunghi capelli, le piccole e sottili mani, il petto leggermente arrotondato, la curva graziosa del collo, l’espressione riservata… Sophie non credeva ai suoi occhi. “È una donna!”
(tratto e tradotto liberamente dal mensile francese “Il est vivant!”, maggio, 2006)
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Il Codice Da Vinci": ma la storia è un'altra cosa
di Massimo Introvigne
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2. «Il Codice da Vinci» e il Priorato di Sion
Il Codice Da Vinci (2) mette in scena una caccia al Santo Graal. Quest’ultimo – secondo il romanzo – non è, come la tradizione ha sempre creduto, una coppa in cui fu raccolto il sangue di Cristo, ma una persona, Maria Maddalena, la vera «coppa» che ha tenuto in sé il sang réal – in francese antico il «sangue reale», da cui «Santo Graal» –, cioè i figli che Gesù Cristo le aveva dato. La tomba perduta della Maddalena è dunque il vero Santo Graal. Apprendiamo inoltre che Gesù Cristo aveva affidato una Chiesa che avrebbe dovuto proclamare la priorità del principio femminile non a san Pietro ma a sua moglie, Maria Maddalena, e che non aveva mai preteso di essere Dio. SAREBBE STATO L’IMPERATORE COSTANTINO (280-337) A REINVENTARE UN NUOVO CRISTIANESIMO SOPPRIMENDO L’ELEMENTO FEMMINILE, PROCLAMANDO CHE GESÙ CRISTO ERA DIO, E FACENDO RATIFICARE QUESTE SUE IDEE PATRIARCALI, AUTORITARIE E ANTI-FEMMINISTE DAL CONCILIO DI NICEA (325). Il progetto presuppone che sia soppressa la verità su Gesù Cristo e sul suo matrimonio, e che la sua discendenza sia soppressa fisicamente. Il primo scopo è conseguito scegliendo quattro vangeli «innocui» fra le decine che esistevano, e proclamando «eretici» gli altri vangeli «gnostici», alcuni dei quali avrebbero messo sulle tracce del matrimonio fra Gesù e la Maddalena. Al secondo, per disgrazia di Costantino e della Chiesa cattolica, i discendenti fisici di Gesù si sottraggono e secoli dopo riescono perfino a impadronirsi del trono di Francia con il nome di merovingi. La Chiesa riesce a fare assassinare un buon numero di merovingi dai carolingi, che li sostituiscono, ma nasce un’organizzazione misteriosa, il Priorato di Sion, per proteggere la discendenza di Gesù e il suo segreto.
Al Priorato sono collegati i templari – per questo perseguitati – e più tardi anche la massoneria. Alcuni fra i maggiori letterati e artisti della storia sono stati Gran Maestri del Priorato di Sion, e alcuni – fra cui Leonardo da Vinci (1452-1519) – hanno lasciato indizi del segreto nelle loro opere. La Chiesa cattolica, nel frattempo, completa la liquidazione del primato del principio femminile con la lotta alle streghe, in cui periscono cinque milioni di donne. Ma tutto è vano: il Priorato di Sion sopravvive, così come i discendenti di Gesù in famiglie che portano i cognomi Plantard e Saint Clair.
3. Fiction o storia?
MOLTI OBIETTANO A QUALUNQUE CRITICA DEL ROMANZO CHE SI TRATTA, APPUNTO, DI FICTION CHE IN QUANTO TALE NON È TENUTA A RISPETTARE LA VERITÀ STORICA. QUESTI CRITICI HANNO SEMPLICEMENTE DIMENTICATO DI LEGGERE LA PAGINA INFORMAZIONI STORICHE, DOVE BROWN AFFERMA CHE «TUTTE LE DESCRIZIONI [...] DI DOCUMENTI E RITUALI SEGRETI CONTENUTE IN QUESTO ROMANZO RISPECCHIANO LA REALTÀ» (3), E SI FONDANO IN PARTICOLARE SUL FATTO CHE «NEL 1975, PRESSO LA BIBLIOTHÈQUE NATIONALE DI PARIGI, SONO STATE SCOPERTE ALCUNE PERGAMENE, NOTE COME LES DOSSIERS SECRETS» (4) CON LA STORIA DEL PRIORATO DI SION. Foe in risposta alle molte controversie, a partire dalla sesta ristampa la pagina Informazioni storiche, pagina 9 dell'edizione italiana Mondadori, è sparita sostituita da una pagina 9 interamente bianca: ma naturalmente rimane nell'edizione inglese (e nelle prime stampe italiane, per chi ha acquistato il volume nelle prime settimane di diffusione).
La parte che anche l’autore presenta come immaginaria ipotizza che il Priorato oggi si appresti a rivelare il segreto al mondo tramite il suo ultimo Gran Maestro, un curatore del Museo del Louvre che si chiama Jacques Saunière. Per impedire che questo avvenga, Saunière e i suoi principali collaboratori sono assassinati. Uno studioso di simbologia americano, Robert Langdon, è sospettato dei crimini, ma una criptologa che lavora per la polizia di Parigi – Sophie Neveu, la nipote di Saunière – crede nella sua innocenza e lo aiuta a fuggire.
IL LETTORE È INDOTTO A CREDERE CHE RESPONSABILE DEGLI OMICIDI SIA L’OPUS DEI, MA LE COSE SONO PIÙ COMPLICATE. SUL CONTO DI QUESTI ISTITUTO SI RIPETONO LE PIÙ CRUDE «LEGGENDE NERE», CENTO VOLTE SMENTITE, MA DURE A MORIRE, DESUNTE DALLA LETTERATURA INTERNAZIONALE CHE LO CRITICA, ESPLICITAMENTE CITATA.
Nel romanzo, un nuovo Papa progressista ha deciso di rescindere i legami fra la Chiesa e l’Opus Dei che risalgono a Papa Giovanni Paolo II, e il prelato dell’Opus Dei accetta la proposta che gli proviene da un misterioso «Maestro»: pagando a questo personaggio una somma immensa, potrà ricattare la Santa Sede impadronendosi delle prove del segreto del Priorato di Sion – cioè della «verità» su Gesù Cristo – e minacciando di rivelarle al mondo. Un ex-criminale, ora numerario dell’Opus Dei, è «prestato» al Maestro, e proprio quest’ultimo lo spinge a commettere una serie di crimini. In realtà, il «Maestro» lavora per sé stesso: è un ricchissimo studioso inglese, anti-cattolico, che vuole rivelare il segreto al mondo e accusa il Priorato di tacere per timore della Chiesa. Fra morti ammazzati, enigmi e inseguimenti Robert Langdon e Sophie – fra i quali nasce anche l’inevitabile storia d’amore – finiscono per scoprire la verità: la tomba della Maddalena è nascosta sotto la piramide del Louvre, voluta dall’esoterista e massone presidente francese François Mitterrand (1916-1996), ma il sang réal scorre nelle vene della stessa Sophie, che è dunque l’ultima discendente di Gesù Cristo.
4. Errori e mistificazioni
SOLO LA DIFFUSA IGNORANZA RELIGIOSA SPIEGA COME QUALCUNO POSSA PRENDERE SUL SERIO UN TALE CUMULO DI AFFERMAZIONI A DIR POCO RIDICOLE. CI SONO TESTI DEL PRIMO SECOLO CRISTIANO DOVE GESÙ CRISTO È CHIARAMENTE RICONOSCIUTO COME DIO. ALL’EPOCA DEL CANONE MURATORIANO – CHE RISALE CIRCA AL 190 D.C. – IL RICONOSCIMENTO DEI QUATTRO VANGELI COME CANONICI E L’ESCLUSIONE DEI TESTI GNOSTICI ERA UN PROCESSO CHE SI ERA SOSTANZIALMENTE COMPLETATO, NOVANT’ANNI PRIMA CHE COSTANTINO NASCESSE
Quanto alla Maddalena, lo gnostico Vangelo di Tomaso, che piace tanto a Brown, ben lungi dall’essere un testo proto-femminista ne fonda la grandezza sul fatto che «[...] si fa maschio» (5). A Simon Pietro che obietta «Maria deve andare via da noi! Perché le femmine non sono degne della Vita» (6), Gesù risponde: «Ecco, io la guiderò in modo da farne un maschio, affinché ella diventi uno spirito vivo uguale a voi maschi. Perché ogni femmina che si fa maschio entrerà nel Regno dei cieli» (7). La cifra di cinque milioni di streghe bruciate dalla Chiesa cattolica è del tutto assurda, e Brown si dimentica del fatto che nei paesi protestanti la caccia alle streghe è stata più lunga e virulenta che in quelli cattolici.
L’IDEA STESSA DI UN «CODICE DA VINCI» NASCOSTO NELLE OPERE DELL’ARTISTA ITALIANO È STATA DEFINITA «ASSURDA» DALLA PROFESSORESSA JUDITH VERONICA FIELD, DOCENTE ALLA UNIVERSITY OF LONDON E PRESIDENTESSA DELLA LEONARDO DA VINCI SOCIETY (8)
A fronte di questi svarioni, quello del traduttore italiano che chiama la torre dell’orologio del parlamento inglese «Big Bang» (9) invece di Big Ben sembra quasi un peccato veniale, ed è stato corretto nelle ristampe più recenti. Inoltre, chi conosca un poco la storia delle mistificazioni sul Graal sa che nel Codice Da Vinci vi è ben poco di nuovo: tutto è già stato detto in centinaia di libri su Rennes-le-Château (10), e – benché il nome di questa località francese non sia mai menzionato nel romanzo di Brown – i cognomi Saunière e Plantard fanno chiaramente riferimento alle stesse vicende.
[...]
NON È ESISTITO NESSUN PRIORATO DI SION – NEL SENSO IN CUI OGGI SE NE PARLA – PRIMA DELL’ARRIVO DI PLANTARD A RENNES-LE-CHÂTEAU. ORA, NATURALMENTE ESISTE: MA SOLO DAL 1956.
NELLA PAGINA INFORMAZIONI STORICHE DE IL CODICE DA VINCI SI AFFERMA, COME HO ACCENNATO, CHE TUTTA LA STORIA È CONFERMATA DA DOCUMENTI INOPPUGNABILI. SI TRATTA DEI FAMOSI DOCUMENTI IN PARTE «RITROVATI» NEL 1975 NELLA BIBLIOTECA NAZIONALE DI PARIGI E IN PARTE TRASMESSI IN PRECEDENZA ALLO SCRITTORE GÉRARD DE SÈDE. I DOCUMENTI, PERÒ, SONO STATI «RITROVATI» DALLE STESSE PERSONE CHE LI AVEVANO NASCOSTI NELLA BIBLIOTECA NAZIONALE DI PARIGI: PLANTARD E I SUOI AMICI. ED È CERTISSIMO CHE NON SI TRATTA DI DOCUMENTI ANTICHI MA DI FALSI MODERNI.
Il principale autore dei falsi, Philippe de Chérisey – morto nel 1985 –, ha confessato di aver partecipato alla loro falsificazione, lamentandosi perfino per la loro utilizzazione avvenuta senza versargli il dovuto compenso, argomento su cui esistono lettere dell’avvocato di Chérisey (13).
Quanto a Poussin, la «prova» del suo collegamento con Rennes-le-Château avrebbe dovuto essere la fotografia di una tomba presente nel territorio del paesino francese, oggi distrutta, ma cui Poussin si sarebbe ispirato per il suo quadro I pastori di Arcadia. Peccato però che della tomba siano stati ritrovati il permesso e i piani di costruzione, datati 1903, ancorché la tomba sia stata completata nel 1933 (14): la tomba è dunque posteriore di quasi trecento anni al quadro di Poussin. Nessun «documento» e nessuna «prova», dunque. Solo fantasie, buone per vendere romanzi più o meno appassionanti, ma che dal punto di vista strettamente storico devono essere considerate autentica spazzatura.
(1) Cfr. PHILIP JENKINS, The New Anti-Catholicism. The Last Acceptable Prejudice, Oxford University Press, New York 2003; in una comunicazione personale, l’autore ha confermato di ritenere Il Codice Da Vinci un esempio tipico della mentalità descritta nel suo studio.
(2) Cfr. DAN BROWN, Il Codice Da Vinci, trad. it., Mondadori, Milano 2003.
(3) Ibid., p. 9.
(4) Ibidem.
(5) Vangelo di Tomaso, 114, in LUIGI MORALDI (a cura di), I Vangeli gnostici. Vangeli di Tomaso, Maria, Verità, Filippo, trad. it., Adelphi, Milano 2001, pp. 3- 20 (p. 20).
(6) Ibidem.
(7) Ibidem.
(8) Cfr. GARY STERN, Expert Dismiss Theories in Popular Book, in The Journal News, Westchester (New York) 2-11-2003, p. 1.
(9) D. BROWN, op. cit., p. 438.
(10) Cfr. un’introduzione all’immensa bibliografia sul tema, nel mio Rennes le Château: mistificatori e mistificazioni sul Graal, in Cristianità, anno XXIV, n. 258, ottobre 1996, pp. 7-9.
(11) Cfr. GERARD DE SEDE, L’or de Rennes ou la vie insolite de Bérenger Saunière, Curé de Rennes-le-Château, Julliard, Parigi 1967.
(12) Cfr. MICHAEL BAIGENT, RICHARD LEIGH e HENRY LINCOLN, Il Santo Graal, trad. it., Mondadori, Milano 1997.
(13) Cfr. lettera dell’avvocato B. Boccon-Gibod a Philippe de Chérisey, dell’8-10-1967, in cui parla di documenti «de votre fabrication et déposés à mon étude», all’indirizzo http://priory-of-sion.com/psp/id167.html, visitato il 20-5-2004.
(14) Cfr. PAUL SMITH, The Tomb at Les Pontils. The Real Truth, all’indirizzo http://priory-of-sion.com/psp/id33.html, visitato il 20-5-2004.
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"Certe luci non puoi spegnerle.." «Non so bene nemmeno io se credo o no in Dio, ma mi capita talvolta, quando le cose vanno male, di imprecare o di bestemmiare. Se Dio non esiste sono soltanto parole, ma se esiste… beh, deve necessariamente pensare che di Lui non mi sono fatto una buona idea…» A mio modo di vedere questa potrebbe essere addirittura una forma di preghiera... Mi spiego. Non voglio assolutamente affibbiarti il distintivo di "credente", visto che tu stesso non sai se lo sei o no, e tu sei l'unico che ha diritto a dichiararsi tale. Io sono credente. Credo quindi che Dio esista e che una delle più grandi "gioie" di Dio sia quella di sapere che l'uomo pensa a Lui. Che ogni tanto alza gli occhi al Cielo. Fosse pure per proferire parole rabbiose... Certo, mica sorride quando noi imprechiamo e tanto meno quando bestemmiamo, anche perché la bestemmia è una ferita che infliggiamo al nostro spirito. Ma nemmeno scaglia delle saette! Al contrario, ha sempre "l'orecchio teso verso di noi"; ci ascolta con pazienza paterna. È felice quando apriamo uno "spiraglio" nel nostro cuore che ci può permettere di percepire la sua risposta. Ogni pensiero rivolto al Cielo da questa terra, fosse pure di sdegno o rancore, è già una preghiera. Inoltre, non credo che “l’idea” che ti sei fatto di Dio corrisponda esattamente a quello che esce dalla tua bocca in momenti di difficoltà e di collera. Dio conosce bene il tuo cuore e forse ha un giudizio su di te più positivo di quanto tu possa immaginare. Inoltre, come un padre che continua ad amare il proprio figlio anche quando gli si ribella contro, Dio non può non continuare ad amarti, anche quando urli contro il Cielo. La più grande sofferenza per Dio è l'indifferenza dell'uomo. L'uomo che vorrebbe eliminare anche l'idea stessa di Dio: facendolo "mutila" se stesso, si fa del male... perché il cuore dell'uomo è fatto per Dio. So bene che un non credente-agnostico non può accettare quest'ultima affermazione. Magari dirà che vale l'esatto contrario: "Chi crede in Dio si priva di qualcosa della sua umanità"... Ma chissà, come ha detto un grande teologo e come ci inducono a pensare alcuni episodi del Vangelo, talvolta è presente una forma di "fede anonima" nel cosiddetto "non credente" che può superare anche la "presunta fede" del credente...
L. Ligabue (Urlando contro il cielo)
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«Navigando su internet mi sono imbattuto nel sito di un certo Luigi Cascioli che dice di avere le prova inconfutabile che Gesù non è mai esistito… fra l’altro ho visto che è citato da molti altri siti. Io sono cristiano e a questo punto mi sento alquanto confuso… Se Cascioli avesse ragione che cosa ne sarebbe della mia fede? Fin d’ora in chi ho creduto, in un mito inventato dalla chiesa antica?» Il caso “Luigi Cascioli” è emblematico per comprendere fino a che punto può arrivare il potere di persuasione del Web. Luigi Cascioli, nato il 16.02.1934 a Bagno Reggio, seminarista rigettato, agronomo in pensione, dopo essersi improvvisato storico fai da te, ha sfornato un libro che, a suo dire, costituirebbe la prova inconfutabile della non esistenza di Gesù Cristo. A sostenerlo gran parte dei movimenti anticristiani, massonici e anticlericali d’Italia, molti dei quali hanno fatto della distruzione della chiesa il sogno della loro vita. Non si tratta soltanto di un sostegno finanziario, ma soprattutto “informativo”. Il sito di Luigi Cascioli è stato, infatti, oggetto di un’imponente azione di propaganda tra i siti anticristiani e basta utilizzare un motore di ricerca per rendersene conto. A fronte di questa massiccia invasione del web, che potrebbe indurre a ritenere che le tesi sostenute dal Cascioli siano verosimili, c’è l’indifferenza pressoché totale del mondo accademico e scientifico. Per quanto mi è dato sapere al momento nessun grande nome di studioso universitario ha speso una parola di approvazione per l’opera del Cascioli. Anzi, sono pochi anche quelli che hanno speso parole di biasimo, tanto il suo lavoro è considerato sui generis e inadatto per costituire l’oggetto di una seria discussione scientifica. Per capirne la ragione basti riflettere sul fatto che Cascioli afferma ripetutamente che la sua "prova" che nega l’esistenza storica di Cristo è “inconfutabile”. Lo fa evidentemente per ottenere un effetto di "incantamento" sui suoi ignari e talora sprovveduti interlocutori. Ogni studioso di storia sa bene che anche qualora si ritenga di essere in possesso di dati importanti e inediti a favore di una determinata affermazione di carattere storico, ci si deve limitare a parlare di una nuova “ipotesi”, la cui validità verrà poi eventualmente verificata attraverso il dibattito accademico. Ma temo che il signor Cascioli non sappia dove sta di casa l’“Humilitas scientifica”; al contrario, ogni pagina del suo libro è impregnata dalla persuasione di essere il più grande storico delle antichità cristiane dell’ultimo secolo, colui in grado di confutare il 99% di ciò che è stato scritto prima di lui a proposito dell’esistenza di Gesù, da credenti o da atei. Malgrado tutto ciò, ci sono molte persone che, imbattendosi nel suo sito e nelle centinaia di siti che linkano questo sito, finiscono con il credere che i risultati della ricerca di Luigi Cascioli hanno un reale valore storico. Se Cascioli fosse convinto del valore scientifico delle sue argomentazioni non affiderebbe le sue tesi ad uno strumento ingannevole e a-scientifico come internet, ma a qualche rivista accademica, naturalmente laica e concernente la letteratura antica cristiano-giudaica. Ma il suo progetto è un altro, lo stesso dei cosiddetti “maestri del sospetto”: seminare il dubbio nel maggior numero possibile di persone sulle fondamenta della della fede cristiana e sulle origini della Chiesa ( …un “progetto” che sembra accomunare molte iniziative editoriali di questi tempi! il riferimento al Codice da Vinci è del tutto voluto…). Anche la causa intentata contro don Enrico Righi è servita a far da gran cassa di risonanza, anche se paradossalmente ha trovato maggior attenzione da parte della stampa internazionale che di quella italiana (...e questo è evidente un punto in onore della nostra stampa!). Un processo ridicolo, che sta piedi soltanto grazie alle ingenti somme di denaro devolute al nostro agronomo dai numerosi suoi fans anticlericali. Ciò che sta a cuore a Cascioli e ai suoi discepoli (e “maestri”!) è il clamore, non certo la scientificità. Lascio ai lettori cristiani di questo post, che credono all’esistenza di un “Male personale” che si accanisce da sempre contro i discepoli di Gesù, un'eventuale ulteriore riflessione sulle ragioni ultime e più profonde di questo meschino progetto... E' sufficiente scorrere poche righe del suo sito per capire che l’Autore procede in un modo del tutto arbitrario ed a-scientifico, strumentalizzando a suo piacimento i documenti e talora con grossolani errori che solo uno pseudo-storico può commettere. Ad esempio questi afferma a proposito di Giuda Iscariota: «Ricorrendo ancora alla geografia, come avevano fatto con la città di Cana per trasformare Cananite (zelota) in cananeo e con la regione della Galilea per nascondere il significato rivoluzionario dell'appellativo "galileo", fecero derivare iscariota, in ebraico ekariot che significa sicario, dalla città di Keriot dicendo che questo era il suo paese nativo. Trasformazione che se fece ridere ancora una volta i loro avversari pagani ed ebrei (come fa ridere anche noi), non fu tanto per l'evidente trucco che avevano usato ancora una volta ricorrendo alla geografia, quanto perché questa città, la città di Keriot, non era mai esistita». Beh, fa ridere anche me, visto che basta conoscere l’Antico Testamento per sapere che la città di Keriot è esistita: appare a chiare lettere nell’elenco delle località della tribù di Giuda nel Libro di Giosuè (15, 25). Un’altra Keriot (di Moab) è citata in Amos 2,2. Ma dico io… se uno vuol proprio far credere che è uno storico almeno eviti queste gaffes! prima di dire allegramente che una città non è mai esistita controlli almeno (dico “almeno”) su un buon atlante biblico o nelle note della celebre Bibbia TOB dove si legge: «Keriot: borgata della Palestina meridionale» (Mt 10,4, nota a). Fra l’altro questa etimologia di “Iscariota” non esclude quella da lui proposta e accettata da molti studiosi, che naturalmente non farebbe nessun problema; nel gruppo dei discepoli, come tutti sanno, ce n’era già uno con questo appellativo, Simone lo “zelota” (“sicario” in latino è stato reso “zelota) e nessuno per questo si è mai stracciato le vesti! Altra gaffe ancora più madornale. Scrive, il nostro simpatico (!) agronomo: «L'osservazione di carattere religioso riguarda l'evidente incoerenza che c'è tra le parole di Gesù che elegge 12 apostoli perché 12 sono i troni destinati nei cieli: "E Gesù disse loro: <>" (Mt. 19-28) e la realtà dei fatti che vede ridursi il numero degli apostoli a undici. (A ciascuno il proprio commento)». Ecco allora il mio commento: Anche la mia nipotina di 10 anni sa che gli Atti degli Apostoli ci parlano dell’elezione di un 12° apostolo, Mattia, che avrebbe dovuto prendere il posto di Giuda, dopo la sua morte, per ricostituire il gruppo dei “Dodici”. Cf At 1,15ss. C’è da chiedersi se Cascioli finge di non sapere e inganna sapendo di ingannare (in malafede) oppure se è solo una questione di “ignoranza” (nel senso etimologico del termine). Forse potrebbe bastare quanto scritto fin qui. Non ho citato fonti accademiche perché, come dicevo, gli storici di professione si sono disinteressati allo studio di Cascioli. Per chi fosse comunque interessato a continuare nell’esplorazione de “La favola di Cascioli”, riporto qui di seguito alcuni testi presi da altri blog, dei quali non garantisco peraltro l’attendibilità storica. Per chi, invece, desiderasse conoscere uno studio SERIO circa le testimonianze antiche extra-cristiane sul Gesù storico, consiglio un recente libro di un professore americano di Nuovo Testamento: Robert Van Voorst: "Gesù nelle fonti extrabibliche; le antiche testimonianze sul maestro di Galilea"; Milano: San Paolo, 2004 (200 pagine, di non difficile lettura). Buona lettura! «Cascioli è uno spammer spaventoso. Ricevo decine di sue email tutte uguali, piene di comunicati stampa aggressivi. Scriveva un mio amico: "Non ho le competenze per valutare la maggior parte delle affermazioni fatte, e comunque non ho voglia di perderci tempo, ma nonostante ciò, mi sembra di poter dire che l'attendibilità del sito è bassissima. Ci sono le caratteristiche tipiche delle pseudoscienze: 1) comunicazione rivolta a Internet e ai mass media anziché alle riviste specialistiche e ai convegni di settore; 2) atteggiamento fondamentalistico (a partire dal titolo "anti-religions.org"); 3) toni sopra le righe ("l'Italia e' uno stato teocratico come l'Iran"); 4) disinteresse della comunità scientifica (tra le recensioni più "autorevoli" del suo secondo libro c'è quella commovente di un certo Carlo Medori - amico di studi dell'Autore, Dottore in Scienze Economiche e Commerciali,insegnante di scuole superiori, saggista e autore di libri scientifici)>> (da un intervento di Mariano TOMATIS ad un forum del sito RennesleChateau.it; Tomatis è Coordinatore del Gruppo di Studio su Rennes-le-Chateau e Creatore del sito del CICAP del Gruppo Piemonte; non certo un paladino della Chiesa! …ma, a differenza del Cascioli, dotato di una solida metodologia storico-scientifica). <<Basta fare un giro sul suo sito per accorgersi che Cascioli è un tignoso, molto arrabbiato, che vuole morire con qualche grado di celebrità. Quanto a "scienza", nulla. Come il "Libro di Sani Gesualdi" di Nino Frassica, ma meglio impaginato. […] non è questione di "possibilismo" ma di serietà e di metodo storico, di studio e di convenzioni fra studiosi. Cascioli non rispetta queste qualità, e rientra di forza nella junk science, la scienza spazzatura. Un ateo che almeno ha faticato è Gianni Grana, è morto, i suoi libri sono tutti su internet. Ma Cascioli...>> (da un intervento di "Bud Spencer" al forum sopra-citato). « Luigi Cascioli è un visionario. Cita documenti inesistenti e con coordinate fasulle come una fantomatica corrispondenza tra Leone X e il Bembo in cui il papa avrebbe ammesso che Gesù Cristo è una favola, ritiene inoltre che l’incendio di Roma sotto Nerone non sia mai avvenuto, cita costantemente storici della Chiesa facendo loro dire l’esatto contrario di quanto affermano, e, dulcis in fundo, non sa una parola di greco. Come già detto, l’unico sito scientifico che conosco sul cristianesimo antico è fatto da un mio amico di forum dell’università di Torino: www.christianismus.it di Andrea Nicolotti (Laureato in Lettere Classiche, nella disciplina Letteratura Cristiana Antica. Dottore di ricerca in "Istituzioni, società, religioni dal tardoantico alla fine del medioevo" - Università degli Studi di Torino. Già borsista di ricerca presso la Fondazione Michele Pellegrino - Centro di studi di storia e letteratura religiosa – Torino). L’unica favola è il libro di Cascioli, falso già nel titolo. La citazione incriminata è la seguente: “Si sa da tempi remoti quanto ci sia stata utile la favola di Gesù Cristo"Con coordinate annesse: Lettera di papa leone X al Cardinal Bembo. Archivi vaticani - Corr. Leone X - vol. 3° - volume cartonato grigio con cordame di collatura scaffale 41 - 2° piano inf. Mcrofilm disponibile. Nicolotti ha scritto agli Archivi Vaticani, il prefetto rispose con lettera protocollata qui riprodotta: Prot. N. 39.315 Vaticano, 24 aprile 2003 Egregio Dottore Mi riferisco alla Sua lettera in data 22 u.s. e Le preciso, in sintesi, quanto segue. 1) La segnatura che Ella mi ha inviato, divulgata da alcuno, ovvero "Corr. Leone X, vol. 3°, scaffale 41, 2° piano inf." non è riferibile in alcun modo all'uso delle nostre segnature, né indica alcun nostro fondo. Ho pensato si trattasse di una collocazione di qualche volume alla vicina Biblioteca Vaticana, ma anche questo è da escludersi, perché la Biblioteca non ha lo scaffale 41, né usa simile genere di segnature. Quanto poi alle lettere di Leone X al Bembo (rare, in verità), esse sono note da tempo in diverse edizioni (fin dalla metà del XVI secolo) e sono dunque leggibili da tutti; ma credo che in esse non si troverà una frase come quella ascritta a Leone X. Nei nostri fondi si può escludere assolutamente che si conservi una qualche corrispondenza di Leone X in 3 voll. e i pochi Registri Vaticani in cui vi erano poche lettere del Pontefice dirette al Bembo sono purtroppo perduti. In buona sintesi penso di poter dire che si millanta una fontevaticana senza precisare in alcun modo una benché minima segnatura coerente e plausibile. P. Sergio Pagano, B., Prefetto Del resto era prevedibile. La frase originale in latino attribuita a Leone X è stata scritta da uno sgrammaticato, inoltre non s’è mai vista una biblioteca che descrive l’esterno dei libri dicendoci addirittura che c’è del “cordame di collatura”, come se qualora si deteriorasse il cordame dovessimo cambiare segnatura. Viene poi da chiedersi come possa esistere un corridoio “Leone X” con 41 scaffali! Leone X non era così grafomane. Dopo una lunga serie di folli discussioni con un certo Elio (fan di Cascioli), Andrea Nicolotti riportava questa lista: Ricapitoliamo: Aggiungo alcuni fatti: 1) Il sito di Cascioli sostiene che il Testimonium Flavianum è spurio. FALSO: sono spurie solo le aggiunte di un copista cristiano successivo. E’ stata di recente trovata una versione araba del passo in questione, guarda caso senza le glosse che i filologi avevano già espunto, e dunque nessuno crede più che il testo sia interamente interpolato; 2) Vuol far passare la lettera di Plinio il Giovane a Traiano per un testo che parla di esseni. E’ FALSO. Nel 112 d.C., anno in cui questa lettera venne scritta, gli esseni non esistevano più. Plinio poi parla esplicitamente di “istruttorie a carico dei cristiani”, e chiede a Traiano se nel fare processi deve tenere conto dell’età e risparmiare i bambini. Peccato che gli esseni praticavano l’assoluta castità e i bambini non venivano neppure accettati nella setta. Viene poi da chiedersi come Cascioli intenda questo passo di Plinio dove si parla di due diaconesse cristiane: “Per questo, ancor più ritenni necessario l’interrogare due ancelle, che erano dette ministre, per sapere quale sfondo di verità ci fosse” Peccato che gli esseni non accettassero donne, vista la misoginia imperante. Si dice poi di questi cristiani che adorano: “Cristo come Dio”, Cascioli commenta che questo Cristo è il messia che aspettavano anche gli esseni. Due osservazioni: 1) Cristo è un termine greco, non è attestato in nessun documento esseno che gli aderenti alla setta chiamassero così il loro messia; 2) Gli esseni non consideravano Dio il messia che stava per venire. Dobbiamo forse andare avanti? Il sito è una serie ininterrotta di citazioni fasulle e paralogismi, un esempio lampante di come si possa ignorare il metodo storico critico dall’alfa all’omega>> (da un intervento di “Polymetis" al forum sopra-citato).
1) Cascioli riferisce di notizie riguardanti l'incendio di Roma e la morte di Pietro e Paolo riportate sugli Annali. FALSO, negli Annali non compaiono mai né Pietro né Paolo; 2) Cascioli dice che l'incendio di Roma del 64 è una invenzione dei Cristiani. FALSO, l'incendio di Roma sta pure sulla garzantina di cui ho dato riproduzione fotografica; 3) Cascioli dice che gli storici contemporanei non trattano dell'incendio da parte Tacito. FALSO, ne parla Svetonio, segretario imperiale; 4) Cascioli dice che Simone detto Cefa (Pietro) era stato fatto giustiziare nel 44. FALSO, nell'inizio 49 era a Gerusalemme per il concilio narrato da Atti, nel febbraio 49 va ad Antiochia, ad aprile ha lo scontro con Paolo ad Antiochia, nel 56 viene a Roma e nel 64 muore. 5) Cascioli dice che il capitolo di Tacito sull'incendio di Roma uscì fuori soltanto nel XV secolo per opera di un certo Pogge, segretario pontificio, il quale disse di averle ricevute nel 1429, sotto forma di un manoscritto dell'XI secolo, da un monaco anonimo che era venuto a Roma in pellegrinaggio. INVENTATO, il cap. XV degli Annales è conservato in un codice beneventano del secolo XI (il Mediceus plut 68.2) tuttora custodito alla Biblioteca Medicea di Firenze, scoperto da Zanobi da Strada e dal Boccaccio (fiorentini), sempre restato a Firenze, mai andato a Roma da nessun segretario pontificio. Ignoriamo poi un segretario pontificio di nome Pogge; 6) Cascioli dice che La dimostrazione che il documento presentato da Pogge sia un falso ci viene anche dallo storico della Chiesa Duchesne che è arrivato alla conclusione di proporre la soppressione dalla storia della Chiesa dei primi nove papi, compreso lo stesso Pietro, perché mai esistiti (Storia Antica della Chiesa). MENDACE, ho riprodotto in fotografia le pagine dove l'abate Duchesne parla dei primi papi e non dice nessuna di queste scemate (Fine citazione).
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«I miei genitori mi dicono sempre: “Prega Gesù e vedrai che ti aiuterà!” Frottole! E’ vero quello che dice il mio amico: la religione è una grande illusione, è l’oppio dei popoli! Dov’è Gesù quando devo affrontare i miei problemi? E poi perché dovrei pregare proprio Gesù e non Allah o Vishnu? In fondo se sono cristiana e solo per l’influenza dei miei genitori e perché sono nata in un Paese cattolico…»
Cara E., parli di "influenza dei tuoi genitori". Cominci ad avere un'età che ti consente di verificare da te stessa se le cose ricevute dai tuoi sono valide o meno. Ma la verifica non si fa a partire da frasi “a effetto" come quelle che puoi leggere in una bacheca web o che senti al pub tra amici. Anch'io vengo da una famiglia cristiana. La fede l'ho completamente riscoperta da me.
Ho fatto degli studi per vedere se è verosimile che quell'ebreo di nome Gesù di cui parlano i documenti del Nuovo Testamento era il Figlio di Dio ed è risorto, come dicono.
Ho confrontato il Cristianesimo con le altre grandi religioni. Anche se un po’ tardi ho provato a "pregare", cosa che prima non avevo mai fatto seriamente perché mi sembrava una perdita di tempo. Ora posso dire che la fede cristiana è divenuta la roccia su cui poggia tutta la mia vita. Nemmeno potrei più immaginare la mia vita senza la Luce che irradia la fede nella presenza amorevole, luminosa perdonte di Dio.
Se i tuoi ti dicono che "Gesù ti aiuta" è perché ti vogliono bene e hanno sperimentato che confidare in Dio è un vero “bene”. Probabilmente nel loro piccolo essi "vivono" la loro fede e hanno constatato che la preghiera è una fonte inesauribile di pace e di forza interiore. Una pace che solo Dio sa donare.
Dio ha sempre le mani tese verso di noi, ma occorre che noi facciamo altrettanto perché queste mani ci possano afferrare... e quindi aiutare...
Buon cammino!
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«Io non credo che la morte sia la fine di tutto! La nostra vita è un’”energia” indistruttibile destinata a passare attraverso stadi successivi… In altre parole credo alla “reincarnazione”!»
Questo è il punto di vista di un cristiano. L'obiettivo non è quello di polemizzare con i “reincarnazionisti” ma di esporre il mio modo di vedere le cosiddette "realtà ultime".
Penso di poter dire di aver letto molto sul tema della reincarnazione. Ebbene, mi sono persuaso che la reincarnazione è una sorta di "miraggio", presente in molte grandi religioni sin dall'antichità (anche in certe frange eretiche del Cristianesimo). E' il frutto soprattutto di un dinamismo psicologico: il desiderio inconscio di "riparare" gli errori del passato ri-vivendo la propria vita (il cosiddetto "Karma"), e la trasposizione onirica (come quella che avviene nei sogni) che può dare l'impressione di aver vissuto altre vite.
Io credo fermamente nella "risurrezione della carne". Una verità talmente alta e superiore all'immaginazione umana che non può essere stata inventata dall’uomo… Infatti è Gesù stesso che l'ha rivelata con la sua risurrezione e con le sua parole (ha detto che ci "risusciterà nell'ultimo giorno"). Non possiamo immaginare cosa questo significhi esattamente, ma dev'essere una cosa davvero meravigliosa: tutto ciò che c'è di buono e bello nella nostra vita sarà salvato (comprese le relazioni "buone") e "trasformato" nella Luce di Dio.
Ma non è qualcosa di automatico. Dipende dalle scelte che facciamo nel corso della vita terrena: il criterio fondamentale sarà quello del servizio ai nostri fratelli "più piccoli". In effetti nel cap. 25 del vangelo di Matteo (ad esempio) si parla anche di una risurrezione dei "dannati"...
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"Non vorrei offendere nessuno, ma secondo me la preghiera è un rifugio per i vigliacchi, per quanti si credono delle persone per bene e in realtà non muovono un dito per migliorare il mondo"
E' un'affermazione che non condivido per niente. Perlomeno hai avuto la sensibilità di aggiungere quel "non vorrei offendere nessuno", perché sai bene che per molte persone la preghiera è qualcosa di estremamente importante. Francamente io non mi sento offeso. Al contrario, mi dispiace per te che hai una visione così negativa di una realtà per me tanto vitale. Mi spiego. Il discorso sulla preghiera è molto complesso. In realtà sono infiniti modi di pregare: esiste anche una "preghiera" farisaica e ipocrita.
La vera preghiera è un "incontro" con Dio; due cuori che si parlano: la creatura che si lascia inondare dall'amore del suo Creatore. La preghiera à l'anima della vita credente: è come l'aria per un uomo. Non esiste vera religione senza preghiera. Per chi crede in Dio la preghiera è un FORZA EFFICACE che agisce sulla libertà di chi prega e su quella per cui si prega. E' una forza d'amore. Pregando per l'altro lo si ama, in un modo soprannaturale me reale ed efficace. Centinaia e centinaia di volte ho sperimentato quanto una preghiera possa aiutare una persona più ancora di tante parole. Tuttavia preghiera, parole e opere non si escludono ma vanno insieme. Madre Teresa di Calcutta diceva che senza la sua ora di adorazione (preghiera davanti a Gesù-Eucaristia) all'inizio della giornata, non avrebbe trovato la forza di servire amorevolmente i suoi poveri nemmeno per un solo giorno! Madre Teresa non era certo una "vigliacca"... ma in quanti hanno capito che la sua vera forza era tutta nella preghiera? Quando fu invitata all'Assemblea dell'ONU, dopo essere stata a lungo lodata e ringraziata per la sua opera presso i più poveri, si è alzata e mostrando una corona del Rosario ha detto: "Io non sono che una piccola donna che prega!"
Io personalmente quando sono "scarico", triste e demotivato mi chiedo: come va la preghiera? e spesso scopro che è da un po' che prego poco o male...
Alfonso de Liguori (un "dottore della Chiesa") ripeteva spesso che chi prega sicuramente si salva e chi non prega sicuramente si danna. Non voglio spaventare nessuno, perché, anche qualora affermassi che questa frase fosse veritiera, credo che esistono forme di autentica preghiera anche nei cosiddetti "atei"; delle preghiere che solo Dio conosce... Indipendentemente da cosa si pensi della preghiera occorrerebbe parlarne con un minimo di rispetto. Parlare della preghiera è come parlare di Dio. La preghiera è la chiave per accedere al cuore di Dio
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"Datemi una prova empirica dell'esistenza di Dio e forse diverrò anch'io un credente!"
"Nel mondo c'è abbastanza luce per chi vuole credere in Dio e abbastanza buio per chi non vuole credere" (Blaise PASCAL)
Questa è in sintesi anche la mia risposta alla domanda sulla prova empirica dell'esistenza di Dio. Dio non ha voluto lasciare "prove empiriche" della sua esistenza e non ne lascerà mai, perché non vuole che l'atto di fede si basi su un calcolo razionale, ma piuttosto che l'uomo lo CERCHI a partire dai piccoli grandi segni della sua presenza che sappiamo vedere allorché li VOGLIAMO vedere.
Alla fine è una questione di volontà e di fiducia, come quando si decide di CREDERE ALL'AMORE DI CHI CI STA ACCANTO pur non avendo in tasca la dimostrazione scientifica che questo amore "ESISTE". Di fatto nessuno di voi dubita (spero) dell'amore di vostra madre, ma nessuno lo potrebbe"dimostrare" con prove scientifiche. Discorso analogo per Dio, che, nella visione cristiana "è amore".
Vi sono nel mondo segni "oscuri" (ad esempio la sofferenza degli innocenti o tutto ciò che nega la vita, la verità, l'amore...) che talora potrebbero indurre l'uomo a negare l’esistenza di Dio e segni luminosi (ad esempio il "mistero" dell'esistenza dell'amore e della vita, della grandezza dell'uomo, della bellezza del creato, della presenza dei santi, persone innamorate di Dio e totalmente consacrate al servizio dei più infelici) che ci inducono ad affermarla.
Altri possibili segni luminosi sono i miracoli. Viviamo in un tempo in cui avvengono in tutto il mondo "segni" soprannaturali (apparizioni, guarigioni, ecc.). Molti provengono dai falsi profeti e dal demonio (come Cristo stesso ha predetto) ma altri sono dovuti all’intervento di Dio e credo che - ripensando alla frase di Pascal - questa abbondanza di segni LUMINOSI faccia da contrappeso all'abbondanza di segni OSCURI (filosofie antiumanistiche, anticristiane, la "cultura della morte" - secondo l'espressione Giovanni Paolo II, l'immane sofferenza causata dall'egoismo umano, ecc.). Ma nemmeno i miracoli costituiscono una PROVA EMPIRICA, perché gli interventi di Dio non si prestano a esseri verificati fisicamente. Consideriamo ad esempio il cosiddetto “miracolo del sole” di Fatima del 1917 (tra i miracoli più conosciuti e clamorosi del XX secolo; hanno assistito a questo inspiegabile fenomeno 70.000 “testimoni”!) Per poter essere considerato una prova scientifica dell’esistenza di Dio, Questi dovrebbe essere disponibile a ripeterlo (magari più volte) in un dato luogo e momento, su comando di uno scienziato e sotto l'occhio di sofisticati strumenti di controllo!
Dio è amore e ci ha creati per amare e per amarLo. La vera questione non è semplicemente credere se Dio esiste o meno, ma chiederci (qualora crediamo che esista) se Lo amiamo.
La "prova" di questa amore è la Gioia immensa che mette nel cuore di chi AMA COME LUI CI HA INSEGNATO, in Gesù.
Parlo da cristiano e non intendo imporre la mia visione, ma io CREDO che la vera via per conoscere questo amore è incontrare Gesù, il suo Figlio.
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Inviato da: Trevor_60
il 01/06/2006 alle 17:53
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il 31/05/2006 alle 22:52
Inviato da: stella_alpina72
il 31/05/2006 alle 19:25
Inviato da: Johna
il 31/05/2006 alle 17:26
Inviato da: Johna
il 31/05/2006 alle 17:25