Spazio musicaLargo alla musica e agli artisti locali: recensioni, idee, considerazioni |
PREMESSA
Mi chiamo Rain, ho 23 anni e sono da 5 anni il chitarrista e cantante scream/melodico di un gruppo chiamato Anomal Essence.
Ho deciso di creare questa rubrica per dare più spazio ad una realtà erroneamente troppo poco considerata: quella musicale. Essendone parte io stesso, mi rendo conto di come i gruppi locali si trovino a dover lottare contro una scena provinciale disposta a lasciargli uno spazio davvero ridotto.
E' ora di dire basta!
E' giunto il momento di dare più spazio alla fatica, all'impegno e alla bravura dei nostri artisti; ecco perchè, tramite questo piccolo blog, ho deciso di dare il mio contributo occupandomi di recensire i cd dei gruppi locali, di parlare di musica e di tutti i numerosi problemi che le gravitano attorno.
Tengo a precisare, a scanso di equivoci, che non sono qui per giudicare - perchè non sono superiore a nessuno, mi ritengo e sono uguale a voi - ma per ascoltare la vostra arte e darne mostra anche agli altri. Insomma, mi limiterò ad esprimere la mia opinione personale e ovviamente contestabile sui lavori giunti in redazione e più in generale sulla musica.
Ognuno di voi poi può dare il suo contributo inserendo commenti (anche anonimamente - basta lasciare vuoto il campo che richiede l'inserimento della propria e-mail) o scrivendo all'indirizzo e-mail jungle.musica@libero.it .
Vi aspetto!
SCRIVI!
VISITACI!
AVVISO
Chiunque inserisca commenti ingiuriosi, offensivi o volgari vedrà cancellate quanto prima le sue parole. Potete criticare quanto volete, ma mantenendo sempre una certa oggettività ed educazione.
Se inoltre si verificheranno vari casi di abuso della modalità anonima di commentare, provvederò ad attivare un sistema di moderazione dei commenti (i commenti, prima di essere pubblicati, vengono approvati dalla direzione).
AREA PERSONALE
I MIEI BLOG AMICI
MENU
Post n°25 pubblicato il 16 Ottobre 2008 da jungle.rain
Ciao ragazzi! Il sito chiude ( si spera solo temporaneamente) e con esso anche questa rubrica. Ringrazio tutti voi per avermi seguito con affetto (alcuni) e con rabbia (altri, anzi, forse dovrei dire "altre" - vedi articoli sui Tokio Hotel) e vi do un cordiale arrivederci. Chi necessitasse di aiuto, opinioni, pareri può sempre scrivermi all'indirizzo Bhè, credo non ci sia molto altro da dire. Pubblico di seguito il comunicato della nostra direttrice diretto a tutti voi. Arrivederci gente... grazie per averci seguito e... al nostro ritorno! Ciao a tutti amici... in questo giovedì piovoso ho finalmente trovato quelle che spero siano le giuste parole per annunciarvi che la storia di Jungle si ferma qui. Ebbene si, Jungle chiude. State tranquilli, non è una chiusura definitiva: ci fermiamo solo per un pò di tempo, anche se non sappiamo per quanto. E' già dallo scorso inverno che ci siamo resi conto che era gravoso continuare a portare avanti questa grande associazione che eravamo diventati, noi insieme a voi, e ora i ritmi da tenere sono divenuti davvero insostenibili. Purtroppo sia io che Rain abbiamo tantissimi impegni che non possiamo, ahimè, trascurare. Davide non c'è più per i motivi che già lui vi ha detto, e la gestione del portale si è fatta ancor più impegnativa. Jungle non è solo questa rubrica, Jungle - come credo la maggior parte di voi sapranno - è aiuto ai gruppi musicali, è sostegno a persone con problemi, e conta in varie rubriche tra cui rientrano anche questa su cui sto scrivendo, quella di Rain e quella che fu di Davide. Purtroppo la frenesia portata dalla quotidianità non ci permette più di svolgere il nostro lavoro qui su Jungle come si deve. Andando avanti così, non vi dedicheremmo il tempo che meritate, e non sarebbe giusto. Chi volesse comunque rimanere in contatto con noi può scriverci al nostro indirizzo e da lì magari vi forniremo i nostri indirizzi personali di posta elettronica, in modo da potervi sempre essere vicini quando voi ne abbiate bisogno, per problemi, opinioni, o semplicemente quattro chiacchiere. Ringrazio Sara, Ely e Paola che hanno già approfittato di questa opzione e che mi hanno appunto fatto venire l'idea di lasciare questo "filo diretto" tra noi e voi. Arrivederci dunque... al prossimo capitolo! LA DIRETTRICE
|
Post n°24 pubblicato il 05 Agosto 2008 da jungle.rain
|
Post n°23 pubblicato il 04 Agosto 2008 da jungle.rain
Tokio Hotel, Dari, Finley, Lost, Sonorha etc………… Secondo voi questa gente fa musica? Ma non vi siete stancati di accendere la televisione e vedere che il mondo musicale è pieno di checche con la chitarra e i capelli piastrati? MTV e le altre reti musicali contribuiscono al proliferarsi di questa moda, “ la musica di merda” che ci seppellisce la mente di immagini ripetitive, rifiuti quotidiani, folle di teenager che sbavano (e la cosa fa ribrezzo)… il mondo è caduto davvero cosi in basso? Ma questa gente non ha un lavoro? Stiamo regredendo….. cadiamo infinitamente nelle voragini dei nostri incubi! |
Post n°22 pubblicato il 04 Agosto 2008 da jungle.rain
DANIELE FLENGHI Daniele Flenghi nasce a Tarquinia ( VT) il 29 agosto del 1987. Nel settembre entra come cantante in una band hard-rock, i JackStraws. Nel frattempo impara a suonare la chitarra , il basso, la batteria e ovviamente approfondisce lo studio del canto. Nel settembre del 2005 la band dei JackStraws si soglie. Nel 2006 frequenta un corso di tecnico del suono per apprendere il missaggio. Così a marzo registra un disco “Street rock n roll” suonato dalla sua nuova band “ Speed Gin” con la quale suonerà fino al 2007. Nel estate del 2005, ha partecipato con la band JackStraws al concorso “Live Contest” riscuotendo un discreto successo. Daniele è stato nominato “Miglior Singer Live Contest” . Ogni anno è partecipe al Made in rock Tarquinia” potendo contare quattro presenze consecutive ( 2004,2005,2006,2007). Nella seconda edizione ha partecipato addirittura come Headliner. Ecco a voi Heavy Steel, tratto da "Feel the fire" (realizzato grazie alla preziosa collaborazione dei civitavecchiesi Speed Gin) ANDATE A SCOPRIRLO MEGLIO SU www.myspace.com/flenghidaniele OPPURE SU http://xoomer.alice.it/danvocals |
Post n°21 pubblicato il 29 Luglio 2008 da jungle.rain
|
Post n°20 pubblicato il 20 Luglio 2008 da jungle.rain
Cosa accomuna i componenti di un gruppo musicale? Molte cose… c’è chi vi risponderà “gli stessi gusti musicali”, chi “uno stile di vita”, chi ancora “la stessa passione per la musica”, e chi oltre a questo vi dirà che il collante del suo gruppo è quel particolare feeling, quell’aria di amicizia, risate, scherzi e anche tanta, tanta musica che volteggia dentro la sala prove ed esplode sul palco, grande o microscopico che sia, durante un live. Ci sono gruppi le cui canzoni forse non rimarranno in eterno, finiranno dimenticate in men che non si dica finanche da quei pochi amici che hanno sempre seguito la band e le sono stati accanto, ma la loro magica aria che nasceva dal fare musica non solo con la tecnica, ma anche col cuore, rimarrà indimenticata. Detto questo, non mi resta che salutare un piccolo grande gruppo prossimo alla fine, la cui magia però non cesserà mai di aleggiare in quella vecchia sala prove (e - aggiungerei - anche nei cuori di tutti noi)… CIAO, RIFF. CI MANCHERETE. "senza un pò di voi, qui c'è poco da scherzare" |
Post n°19 pubblicato il 20 Luglio 2008 da jungle.rain
|
Post n°18 pubblicato il 01 Luglio 2008 da jungle.rain
Jungle sta per tornare con le sue interviste, che nel passato avete tanto amato e altrettanto richiesto. In occasione del grande ritorno vi offriamo uno spuntino di gran classe: Emiliano Natali! Ebbene si, il bassista noto per aver militato in gruppi quali Macchina Primordiale, Betelgeuse, November Leaf, Elfic Circle, Lsmd, Alberto Radicati, Mizar (e la lista è ancora lunga) e per essere parte degli Ispiria e di un gruppo storico come gli Shoreborn, apre le sue idee in questa piacevole chiacchierata! Direttamente dall’archivio di Jungle, ecco dunque a voi una intervista mai terminata ad uno dei personaggi più conosciuti e apprezzati della zona… signori e signori, ecco a voi “10 lezioni assolutamente schiette e dirette” su Emiliano Natali! 1. Allora Emiliano, la tua passione per il basso è iniziata molti, moltissimi anni fa ed è maturata anche in scuole di un certo livello: vuoi parlarcene? Bah ho iniziato a suonare il basso a 17 anni, perché avevo la passione per gli Iron Maiden. Non ho cominciato molto presto, lo so, ma poi ho fatto le cose sul serio, ho frequentato diversi anni (prima di cui prendevo lezioni private e staff) l’Università della musica a Roma ed un anno Percento musica…Al di la della scuola musicale però penso che l’elemento chiave della mia formazione sia stata la mia mentalità ed attitudine verso la musica… ma non sono ipocrita, ammetto che le basi servono! 2. Tra i tuoi miti, anziché i soliti nomi tipo Jaco Pastorius o Cliff Burton, vediamo spiccare Steve Harris: come mai? Senza nulla togliere nulla a Jaco, il fondatore del bassismo moderno, la mia grande passione era l’heavy metal e nessuno più di Steve Harris è riuscito ad imporsi come bassista in tale genere. Nemmeno Cliff Burton, che nonostante sia geniale ritengo sia sopravvalutato tecnicamente da molti. Ora vabbè, va di moda Myung… bravissimo, per carità, ma freddo, e non ha certo le palle di Steve. Per me, circa quest’ultimo, è bellissimo anche il suo suono, fatto col mitico Fender precision bass. Con gli Iron ci sono cresciuto, Steve è in me, anche se ho dovuto - per suonare tanti generi diversi e grazie pure agli studi - raffinarmi e spostarmi in molte occasioni in stili dal tocco più morbido e più “tondo”. Tuttavia non rinnego il passato come tanti idioti fanno. Crescere non vuol dire regredire! 3. Nelle canzoni che hai scritto poni spesso in rilievo problemi abbastanza insoliti se rapportati alle classiche storie d’amore, alle proteste generazionali e via di seguito di cui trattano gli altri. Da cosa scaturisce l’interesse verso queste questioni più “inusuali”? Penso che nasca dall’educazione della mia famiglia e soprattutto dal mio DNA. Il mio carattere è fatto così, e fin da piccolo mi interessavano i misteri e l’horror oltre che gli intrighi psicologici. Oggigiorno mi va anche di parlare di cose di tutti i giorni in modo anche semplice ma mai superficiale o precostituito…a volte l’involucro esterno serve soltanto a coprire una mancanza di idee anche a livello di testi…e così ecco che arrivano i paroloni che nascondono mancanza di contenuti! 4. E’ importante secondo te sentirsi parte di un gruppo di appartenenza o di una filosofia di vita, o preferisci essere un cane sciolto? Pensi che la personalità sia premiata? Io sono un cane sciolto, anche se a volte è bello sentirsi appoggiati da qualcuno che condivide i tuoi stessi interessi…è difficile trovare certe persone non penso di essere asociale ne’ contro l’amicizia, però credo che spesso sia difficile farsi capire…. per quanto riguarda la musica è più facile seguire le mode… Fare black metal o brutal, o emo core o indie… a me la musica piace un po’ tutta e ora come ora apprezzo molto anche gruppi alla moda in ambito rock, ma non per questo mi piace seguire schemi predefiniti…coi miei gruppi cerco sempre di essere personale qualunque genere faccio. E’ il caso degli Shoreborn, ma anche degli Ispiria, in cui alterniamo momenti più tranquilli a momenti più hard o indie-vintage.
|
Post n°17 pubblicato il 16 Giugno 2008 da jungle.rain
I Bee Live tornano dal vivo per dare una scossa fredda al caldo mese di agosto! Ecco a voi la scaletta delle loro 3 date di piena estate, appuntamenti assolutamente imperdibili con musica di qualità, divertimento e passione allo stato puro! 1 Agosto Festa della birra a San Quirico di Sorano (GR) - supporters agli SKIANTOS!! 8 Agosto Marta, lungolago 16 Agosto Festa della Birra e della Pizza a Civitella D'Agliano (VT) Per ogni altra info visitate la loro pagina myspace, www.myspace.com/beelive2007 ! |
Post n°16 pubblicato il 16 Giugno 2008 da jungle.rain
Sab21Giugno SABATO 21 GIUGNO |
Post n°15 pubblicato il 16 Giugno 2008 da jungle.rain
|
Post n°14 pubblicato il 15 Giugno 2008 da jungle.rain
L'Associazione Culturale senza scopo di lucro Real Dreams, con il patrocinio del comune di Tuscania, è lieta di presentare: |
Post n°13 pubblicato il 12 Giugno 2008 da jungle.rain
|
Post n°12 pubblicato il 12 Giugno 2008 da jungle.rain
|
Post n°11 pubblicato il 04 Giugno 2008 da jungle.rain
Forse sarà la vita spericolata fatta di eccessi, come la droga e l’alcool, fatto stà che gli “Artisti della Musica Eterna” ci lasciano sempre troppo presto; proprio nel momento in cui sono all’apice del loro splendore si spengono lasciandosi dietro una scia fatta di opere, sacrifici, capolavori di rara bellezza. Grazie al quel pizzico di “follia”, di “genio”che portano con sè e a quel dono sovrannaturale che li rende unici anche dopo la morte i loro lavori restano indelebili nel tempo, immortali allo scorrere degli anni, delle mode e delle generazioni. Hanno saputo e sanno trasmettere emozioni indescrivibili, scoperto nuovi orizzonti e creato cose di cui ormai non possiamo più fare a meno. Se entriamo in un qualsiasi negozio di cd, oltre alle “scadenti novità” e alle “barbare imitazioni” troveremo di sicuro album di artisti e gruppi che hanno veramente fatto la storia della musica come Jim Morrison, Janis Joplin, Frank Zappa, Freddie Mercury , Jimi Hendrix ecc… Uomini che hanno vissuto vite straordinarie, piene di insegnamenti. Certo per nostra fortuna possiamo ancora godere di gruppi e musicisti eccellenti tuttora esistenti ( GRAZIE A DIO!!!) come gli Iron Maiden, i Kiss, i Rolling Stones, i Motorhead ecc… ma si sa che prima o poi (sperando più che sia poi) anche loro ci lasceranno… e questo mette molta tristezza, specie in un periodo come il nostro! Negli anni ‘60, ‘70, ‘80 e nei primissimi ‘90 proliferavano band magnifiche e artisti geniali: sono nati nuovi generi, modi innovativi di suonare, e tutto questo ha fatto si che il secolo ormai passato sia giunto a qualificarsi come una vera e propria epoca d’oro, veramente brillante sotto tutti i punti di vista, non solo per la musica ma anche per il cinema, la pittura, la moda e tutto quello che viene racchiuso nella parola ARTE. Ma allora il punto è: ci sarà mai un’altra epoca come questa?? Oppure la stiamo vivendo e non ce ne rendiamo conto? ( Tengo a precisare che anche nella nostra ci sono molte innovazioni, ma di altri generi: scienza, medicina…..) |
Post n°10 pubblicato il 29 Maggio 2008 da jungle.rain
Ricordate il vecchio rock? O anche il vecchio metal? L’anima dura della musica, il suono della ribellione e della liberta? Bè, tenetevi stretti tutti questi bei ricordi e tutti i cd che avete ascoltato per anni e anni perché forse non riascolterete mai più roba simile! Ormai siamo invasi da “ checche” con i capelli mesciati e piastrati, con voci stridule e il visetto pulito (anzi, sporco se consideriamo tutto il make up!), ragazzini che preferiscono curare il proprio look e mettersi smalto sulle unghie anzichè imparare a suonare sul serio il loro strumento! A loro basta avere una chitarra per le mani e già si sentono come Angus Young o Slash, in grado di eguagliare gli ormai rimpianti anni d’oro della musica che fu! Di gruppi come Pink Floyd, Queen, Deep Purple e Led Zeppelin non ce ne sono nemmeno a pagare oro, e forse mai più ci saranno; i nuovi generi dilagano come mode dell’ultimo momento, e i gruppi sanno solo sfornare album di cacofonica bruttezza ascolta e getta! Dopo questa riflessione volevo chiedervi: ma secondo voi perché specie in Italia non ci sono più artisti veri e innovativi? E’ colpa di chi ascolta, che cerca solo l’orecchiabilità? O forse dei discografici che hanno paura di investire sui nuovi talenti ? Della dittatura delle radio? O addirittura dei musicisti stessi che non sanno che inventarsi e che vogliono entrare a far parte di questo mondo solo per i soldi e successo? |
Post n°9 pubblicato il 28 Maggio 2008 da jungle.rain
E’ terminato ieri, con la vittoria di un gruppo vocale chiamato Aram Quartet, il cosiddetto “talent show” X Factor. Non volevo aprirmi a considerazioni al riguardo, ma credo che, dato che ne parlano tutti, anche io sia in dovere di scriverci qualcosa su. Ci sarebbero mille cose da dire, ma mi limiterò a prendere in esame soltanto le più eclatanti. I quattro finalisti, Tony (il giovane con le gambe paffute e il labbro oscillante), gli Aram Quartet, Emanuele e Giusy (la donna con un ascesso tonsillare perenne) sono stati da subito definiti “artisti”: ma non credete che per essere artisti serva qualcosa di più? Cercherò di essere più chiaro: conoscete Yngwie Malmsteen, il grande chitarrista? Facendo un veloce giro su Youtube quanti video di ragazzini di età compresa tra i 15 e i 18 anni vedete rifare suoi grandi classici in maniera impeccabile? Eppure l’artista è solo l’abbondante Malmsteen, perché LUI ha inventato quelle canzoni, quell’armonia, quello stile, insomma: lui ha creato, gli altri hanno solo copiato. E’ per questo semplicissimo motivo che per me i 4 finalisti di X Factor, come stanno a tutt’oggi le cose, non possono essere considerati artisti. Hanno fatto solo cover nell’arco delle 12 settimane del programma, e per prepararsi ad esse sono stati anche assistiti da vocal coaches di grande fama (come per esempio il nostro Michele Fischietti, amico di Jungle). Nella finale, quando dovevano mostrare davvero quanto valevano, l’unico a presentarsi con la farina del suo sacco è stato Emanuele Dabbono (anch’egli amico ufficiale e supporter del nostro portale), ragazzo che guarda il caso aveva una band alle spalle con tanti live nei locali più ignorati del globo. Su di lui solo un fattore appare un po’ enigmatico: dice di aver scritto oltre 700 canzoni… non sarà un po’ esagerato? La notizia puzza di bufala! Tornando agli inediti rimanenti, come la storia televisiva insegna sono stati tutti e 3 il frutto di pianificazioni di artisti più o meno affermati ed esperti di musica. Insomma, ancora una volta per i ragazzi acclamati come artisti il lavoro è consistito nell’eseguire opere altrui. Praticamente, hanno ancora una volta coverizzato cose non loro, seppur in maniera inedita. Che pena! E dire che di Artisti (con la A maiuscola) locali veri ce ne sono e anche molti… Il diciannovenne Tony, annunciato come un piccolo prodigio, potrebbe solo che far ridere a gruppi (sul per giù suoi coetanei) che cantano (egregiamente), scrivono e compongono pezzi come per esempio Circle, Seniors, Despite I Bleed. La piccola Giusy (piccola nelle dimensioni, non nell’età), che ha il potere di far sembrare uguali un cowntry, un reggae e un heavy metal tanto è statica e noiosa, sembra essere l’unica donna sulla terra capace di coverizzare canzoni difficili (se Nancy Sinatra può essere considerata difficile); bè, personalmente io preferisco la nostra cara e sconosciuta Valentina Campanari dei Frozen Flower… se non altro lei sa giungere a tonalità elevate e non ha una cornacchia in bocca quando pronuncia le parole! E se a Giusy la Ventura ha dato per la maggior parte canzoni che, come direbbe lei, potrebbero essere definite “gigione”, la nostra zona può rispondere con la per niente scontata e ottimamente eseguita versione di Sweet Child O’ mine della sopra citata Valentina Campanari. Ma che volete farci, per le alte sfere italiane i veri artisti non sono le nostre bands, che sputano sangue e sudore lottando contro locali sempre più restii ad ospitarli per fare live, che scrivono canzoni bellissime e che cantano con grande maestria pur senza vocal coaches… sono ragazzi a cui vengono messe in bocca canzoni studiate a tavolino e a cui si impone finanche come muoversi sul palco! E’ innegabile che gli Aram Quartet, vincitori di questo programma, abbiano (almeno per la metà) splendide voci e anche un pizzico di carisma, ma ancora non si può dire che essi siano artisti. Questo ce lo dirà solo il tempo. Anche se scettico al riguardo, non manco di augurargli tutta la fortuna possibile. Prima di concludere tengo a focalizzare su un altro piccolo dettaglio riguardante il brano messo in scena proprio dal gruppo vincitore, scritto da uno dei giudici, Marco Castoldi (meglio conosciuto come Morgan). Quest’ultimo, come al suo solito pieno di citazioni illustri e rimandi famosi (non sempre esatti, come per esempio l’anno di vittoria al Festival di San Remo di “Per Elisa”… ma per fortuna che c’è la Maionchi a correggere!), definisce l’inedito da lui scritto un pezzo che potrebbe esser stato fatto dagli Who con un testo Orwelliano. Da una tale descrizione ci si aspetta davvero un capolavoro, e invece qualche secondo dopo ci si trova atterriti ad ascoltare un brano che, più che rimandare a George Orwell, sembra affondare le radici nel surrealismo: non si sa da che parte ascoltarlo! I quattro martiri selezionati cercano di interpretare lo scempio musicale come meglio possono, ma ogni tentativo sembra vano. Neanche le parole si salvano: la tanto gettonata frase “Chi beve solo acqua ha qualcosa da nascondere”, attorno alla quale il felino giudice (perché, a voi non sembrava un gatto?)diceva di aver incentrato tutta la sua eruditissima riflessione, era solo il primo ridicolo tassello di un testo raccapricciante. La bionda Ventura cerca di fargli notare questo piccolo dettaglio, ma Morgan stizzito ribatte che la altisonante frase è nientepocodimeno che di Charles Baudelaire, il più famoso tra i poeti maledetti francesi. Si Morgan, per carità, bella citazione, ma non te l’ha insegnato nessuno che le frasi assumono significato o meno in relazione al contesto in cui si trovano? Tu hai semplicemente appiccicato una frase normalissima (che in un contesto diverso sicuramente avrebbe assunto grande rilievo) in una canzone capace di far cadere le braccia in terra anche al più tenace degli ascoltatori! Oltre a questo, come alcuni esperti hanno fatto notare, la (presunta) canzone sembra troppo nello stile Bluvertigo, dove per Bluvertigo non si intende l’ex gruppo musicale di Morgan, bensì l’antitesi stessa della musica, un flagello che il mondo artistico in toto sperava fosse terminato con la fine dell’arcaico gruppo del signor Marco Castoldi. Molto altro ci sarebbe ancora da dire, ma dato che ritengo che l’argomento “X factor” riguardi poco o niente il mondo musicale credo sia meglio concludere qui. Ci si risente la prossima edizione (forse). |
Post n°8 pubblicato il 28 Maggio 2008 da jungle.rain
|
Post n°7 pubblicato il 27 Maggio 2008 da jungle.rain
Via del Mare 199, Pomezia (Roma) GRATUITO! Apertura ore 15.00 Direttamente dal blog dell'Underworld Fest Ecco la scaletta definitiva: - EXHUMER (BA) - ZORA (VV) - TSUBO (LT) - COMPULSION (RI) - SOUTHERN DRINKSTRUCTION (RM) - NERODIA (RM) - PUTREFIED BEAUTY (RM) - NOFUCK (RM) più altre due ancora da confermare! VISITATE IL MYSPACE UFFICIALE www.myspace.com/underworldfest |
Post n°6 pubblicato il 27 Maggio 2008 da jungle.rain
Dopo il successo della prima edizione torna MISSION TO MUSIC Per iscrivervi andate su www.missiontomusic.net dove troverete tutte le info! ![]() |
INFO
VISITACI!
CERCA IN QUESTO BLOG
MISSION TO MUSIC
Vuoi sapere tutto sul grande festival che si svolge ogni anno a Nepi?
Visita
www.missiontomusic.net
CONTRO LA DITTATURA RADIOFONICA
Non si pone spesso attenzione sull’importanza delle radio nel veicolare e diffondere musica, eppure queste, pur non avendo più lo sconfinato potere di un tempo, continuano a detenere il coltello dalla parte del manico per ciò che riguarda i gusti della maggioranza delle persone. Al centro commerciale, in un negozio, a volte anche al lavoro, in macchina o in casa ciò che ci martella le orecchie sono i suoni che provengono dalle frequenze radiofoniche. Si sentono le stesse canzoni decine di volte, finchè quasi automaticamente si giunge a conoscerne a memoria il motivo.
Prestando un po’ di attenzione è facilissimo notare come le radio italiane in linea di massima selezionino i brani operando un vero e proprio “razzismo musicale”: un piccolo esempio? L’ossessività con cui vengono proposte canzoni di artisti come ad esempio Laura Pausini o Eros Ramazzotti, e la rarità con cui vengono fatte ascoltare le produzioni di gruppi invece famosi all’estero come Lacuna Coil o Linea 77… ma non solo! Per fare un esempio sugli artisti più gettonati abbiamo utilizzato due esempi italiani, ma forse ho un po’ sbagliato: la quantità di musica italiana che viene messa in onda è assolutamente irrisoria se paragonata a quella straniera. Molte stazioni si giustificano adducendo il pretesto che in Italia manca innovatività o uno stile personale: questa tesi è più che ovviamente falsa… basta pensare a gruppi come Subsonica o Bugo, assolutamente scartati dai programmi radiofonici!
Vi chiedete il perché le radio emarginino alcuni artisti, emancipandone altri? Bè, proviamo a darvi una risposta noi… perché si pensa troppo alla commercialità, all’orecchiabilità! A questo punto viene logico dire: “Le radio DEVONO pensare alle cose commerciali perché sono quelle che piacciono alla massa!”. Bè, a questa tesi sono da ribattere alcuni fatti storici: Elvis Prasely quando ancheggiò per la prima volta in tv era commerciale? Eppure è considerato il re della musica! E i Pink Floyd? Hanno rivoluzionato la musica! E con loro gente del calibro di Jim Morrison, Genesis, Nirvana…
Concludiamo con un augurio: che le radio la smettano con la loro dannata dittatura e inizino a dare spazio a tutti… dovrebbe essere veramente il pubblico a decretare chi merita fama e chi no, selezionando i propri artisti preferiti tra i molti che le radio dovrebbero mettere a disposizione di tutti gli uditori.
Rain, Laura Liguori
Inviato da: Anonimo
il 23/10/2008 alle 23:36
Inviato da: Anonimo
il 12/10/2008 alle 03:14
Inviato da: starbluesjony87
il 27/09/2008 alle 16:22
Inviato da: benny_bill
il 11/09/2008 alle 15:20
Inviato da: benny_bill
il 11/09/2008 alle 14:53