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Circle

Post n°1 pubblicato il 15 Aprile 2008 da jungle.rain

Il terzetto nasce a Nepi nel 2005 e come tutti i gruppi inizia facendo cover, passando dal grunge dei Nirvana al crossover-nu metal degli Staind e all’alternative degli Audioslave; dopo questo periodo di rodaggio i Circle  cominciano a miscelare varie sonorità,  per dare così vita al loro sound. I loro pezzi si presentano abbastanza curati, pieni di ritmiche e melodie che trasudano di funk rock e alternative; si può sentire già dal primo ascolto che le loro influenze che richiamano le ritmiche aggressive rock  dei  vecchi Rage against the machine e le melodie e le ambientazioni degli Incubus.  La traccia che fa da guida al loro demo è senz’altro  Asshole, che già dai primi secondi porta l’ascoltatore a far muovere la testa a tempo; dopo qualche giro subentra la voce di Andrea, accompagnato da una chitarra con il chorus. La batteria di Simone e il basso di Francesco lavorano bene, c’è sintonia tra loro e sanno dare un ottimo groove. Questa parte è calma e da l’idea che tutto il cd sia su questa onda, ma è solo una mera apparenza introduttiva: infatti il ritornello è una vera bomba melodica e ritmica, con una voce ben incastonata. Il tutto si ripete fino ad arrivare alla variante, dove si  prende un pò di fiato con una voce che si lascia immergere negli effetti,  per poi riprendere con un tema analogo al precedente, che ci accompagnerà fino alla fine. Batterd  sa bene intrattenere l’ascoltatore, anche se sembra più una canzone di passaggio, molto trattenuta e frenata; comunque si difende bene,  specie verso fine traccia, quando si lascia un po’ andare  e tira fuori un po’ di adrenalina per poi lasciarci a People – Prey,  pezzo dalle sonorità fortemente funk e più orecchiabile rispetto al precedente. Nella sua frenesia sembra quasi non fermarsi mai: si parte con un giro che sa riportarci quasi agli anni 80,  ma il bello viene ai 2.25’, dove la chitarra si libera dei soliti accordi e mostra cosa sa fare. Arriviamo dunque a S.Heaven: quest’ultimo pezzo al primo impatto è un po’ ostico, alquanto ruvido e forse giunge addirittura a qualificarsi come il più cupo tra tutta la scaletta; è contorto, con una melodia rigida , batteria e basso impeccabili, ben fatti  gli stacchi (che in questo caso sembrano essere il punto saliente  della canzone) da dove poi il brano comincerà  a cambiare e sciogliersi. A chiudere la demo troviamo Years, che  riconferma il sound dei Circle e che è di certo un altro pezzo guida insieme ad Asshole, dove si rimescolano un po’ tutte le sfaccettature del loro stile funk – rock – alternative.

In conclusione, c’è da notare che le tracce non durano molto, sono gradevoli e si fanno riascoltare con piacere, anche se non si percepisce appieno la loro energia. Tengo a specificare comunque, a scanso di equivoci, che io ho avuto la possibilità di sentire live i Circle e… sono davvero forti!

 

CIRCLE

Andrea           Voce e Chitarra

Francesco      Basso

Simone           Batteria

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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 15/04/08 alle 22:25 via WEB
CIAO RAIN,SONO DAVIDE, VOLEVO FARTI GLI AUGURI E I MIGLIORI IN BOCCA AL LUPO PER LA NUOVA RUBRICA. SONO CONVINTO CHE SARAI UN OTTIMO REDATTORE. UN SALUTO DA ME E DA ALESSIA.
 
WelcomeTtheJungle
WelcomeTtheJungle il 15/04/08 alle 23:30 via WEB
Bellissima recensione di un bellissimo gruppo che meriterebbe davvero molto... forza Circle! Che tra l'altro sono stati anche il primo gruppo ad iscriversi a Jungle... mica male eh? COmplimenti redattore, come primo intervento è davvero fantastico! Continua così!
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 16/04/08 alle 11:06 via WEB
Che dire...RAIN sei un grande!! Propio un bel sito questo, è bello perchè date la possibilità a tutti di farsi sentire!!! GRAZIE DAVVERO!!! RAIN quando la facciamo la SESSION??????????? Un saluto da uno dei CIRCLE!!!!
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 16/04/08 alle 20:24 via WEB
In bocca al lupo! Io di musica tecnicamente sono una frana... magari leggendoti imparo qualcosa:-) Elena
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 17/04/08 alle 21:13 via WEB
Sono veramente contento di questa recensione soprattutto perchè c hai recensito per primi...:D...ciao bellooooo...continua cosi...un saluto da Andrea dei CIRCLE
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 18/04/08 alle 17:17 via WEB
non so chi sono questi circle ma se è come dici tu mi piacerebbe dividerci il palco per vedere. -C-
 
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Un blog di: jungle.rain
Data di creazione: 13/04/2008
 
 

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Non si pone spesso attenzione sull’importanza delle radio nel veicolare e diffondere musica, eppure queste, pur non avendo più lo sconfinato potere di un tempo, continuano a detenere il coltello dalla parte del manico per ciò che riguarda i gusti della maggioranza delle persone. Al centro commerciale, in un negozio, a volte anche al lavoro, in macchina o in casa ciò che ci martella le orecchie sono i suoni che provengono dalle frequenze radiofoniche. Si sentono le stesse canzoni decine di volte, finchè quasi automaticamente si giunge a conoscerne a memoria il motivo.
Prestando un po’ di attenzione è facilissimo notare come le radio italiane in linea di massima selezionino i brani operando un vero e proprio “razzismo musicale”: un piccolo esempio? L’ossessività con cui vengono proposte canzoni di artisti come ad esempio Laura Pausini o Eros Ramazzotti, e la rarità con cui vengono fatte ascoltare le produzioni di gruppi invece famosi all’estero come Lacuna Coil o Linea 77… ma non solo! Per fare un esempio sugli artisti più gettonati abbiamo utilizzato due esempi italiani, ma forse ho un po’ sbagliato: la quantità di musica italiana che viene messa in onda è assolutamente irrisoria se paragonata a quella straniera. Molte stazioni si giustificano adducendo il pretesto che in Italia manca innovatività o uno stile personale: questa tesi è più che ovviamente falsa… basta pensare a gruppi come Subsonica o Bugo, assolutamente scartati dai programmi radiofonici!
Vi chiedete il perché le radio emarginino alcuni artisti, emancipandone altri? Bè, proviamo a darvi una risposta noi… perché si pensa troppo alla commercialità, all’orecchiabilità! A questo punto viene logico dire: “Le radio DEVONO pensare alle cose commerciali perché sono quelle che piacciono alla massa!”. Bè, a questa tesi sono da ribattere alcuni fatti storici: Elvis Prasely quando ancheggiò per la prima volta in tv era commerciale? Eppure è considerato il re della musica! E i Pink Floyd? Hanno rivoluzionato la musica! E con loro gente del calibro di Jim Morrison, Genesis, Nirvana…
Concludiamo con un augurio: che le radio la smettano con la loro dannata dittatura e inizino a dare spazio a tutti… dovrebbe essere veramente il pubblico a decretare chi merita fama e chi no, selezionando i propri artisti preferiti tra i molti che le radio dovrebbero mettere a disposizione di tutti gli uditori.

Rain, Laura Liguori

 

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