Creato da jusperine il 26/04/2007

Essenza e sintesi

Cose che contano per una sbagliata...

 

 

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Un giorno qualunque

Post n°144 pubblicato il 09 Dicembre 2007 da jusperine

Quest'anno sento il Natale meno del solito.
Detesto respirare quest'aria falsa addobbata a festa, questa inutile ostentazione di qualcosa che non si ha, questo dover fingere di essere più buoni e mi sento persa nella desolante sensazione di diversità e con il timore di essere l'unica ad accorgersene...
Alberi addobbati di palle colorate e fili dorati, strade e case piene di luci, presepi con statuine ordinate tra muschio finto, grotte di cartapesta e neve spray, mandarini e frutta secca nei vassoi e candele che illuminano tavole esagerate di panettoni e torroni, lenticchie e spumanti.
Persone vestite degli abiti migliori, scelti con cura per sfilare nei negozi del centro in cui cercare regali inutili, incartati in confezioni pompose di carta scintillante e fiocchi con i brillantini.
Ma non c'è Natale in tutto questo cercare ed affannarsi, in questa illusione che fa male, che fa venire voglia di chiudere gli occhi, di non vedere, di nascondersi, fino a quando tutto non sarà finito, in un posto senza luci, senza rumore, senza clamore, cercando il silenzio sotto un tetto di stelle e tra i riflessi della luna sui rami ghiacciati, mentre il filo dei pensieri si stende sul velo di neve delle montagne all'orizzonte, nel tepore di ricordi lontani, rispolverati per l'occasione.
Nessun entusiasmo, mentre il profumo dell'incenso svanisce insieme alle parole, ai sorrisi e agli ultimi respiri delle fiamme tremolanti nel camino, nessun motivo per credere che quest'anno sarà diverso.
Lo stesso sole tramonterà sul mare per poi risorgere dietro le colline, gli stessi occhi si apriranno per vedere e fare le stesse cose e attendere...
Già... attendere, senza rendersi conto che esiste anche un altro Natale, quello fetido, buio e senza luci dei senza tetto, quello nudo e affamato dei bambini dei paesi poveri, quello del dolore e della solitudine delle fredde corsie di un ospedale, quello di un corpo che trema in astinenza in un bagno pubblico, quello pieno di rimorsi dietro le sbarre di una cella, quello di un bambino che prega perché al termine dei brindisi nessun adulto apra la porta della sua cameretta, quello di un vecchio che rimane a casa solo, in compagnia dei suoi ricordi e di qualche fotografia ingiallita.
Un Natale diverso, senza luci colorate, né calici, né auguri, solo il luccichio di una lacrima che riga il volto.
Un giorno come un altro, aspettando che venga domani.

 
 
 
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SOGNA RAGAZZO SOGNA

E ti diranno parole
rosse come il sangue, nere come la notte
ma non è vero, ragazzo,
che la ragione sta sempre col più forte;
io conosco poeti
che spostano i fiumi con il pensiero,
e naviganti infiniti
che sanno parlare con il cielo.
Chiudi gli occhi, ragazzo,
e credi solo a quel che vedi dentro
stringi i pugni, ragazzo,
non lasciargliela vinta neanche un momento
copri l'amore, ragazzo,
ma non nasconderlo sotto il mantello;
a volte passa qualcuno,
a volte c'è qualcuno che deve vederlo.
Sogna, ragazzo, sogna
quando sale il vento nelle vie del cuore,
quando un uomo vive per le sue parole
o non vive più.
Sogna, ragazzo, sogna,
non lassciarlo solo contro questo mondo,
non lasciarlo andare, sogna fino in fondo,
fallo pure tu!
Sogna, ragazzo, sogna
quando cala il vento ma non è finita,
quando muore un uomo per la stessa vita
che sognavi tu.
Sogna, ragazzo, sogna,
non cambiare un verso della tua canzone,
non lasciare un treno fermo alla stazione,
non fermarti tu!
Lasciali dire che al mondo
quelli come te perderanno sempre,
perché hai già vinto, lo giuro,
e non ti possono fare più niente.
Passa ogni tanto la mano
su un viso di donna, passaci le dita;
nessun regno è più grande
di questa piccola cosa che è la vita.
E la vita è così forte
che attraversa i muri senza farsi vedere;
la vita è così vera
che sembra impossibile doverla lasciare;
la vita è così grande
che "quando sarai sul punto di morire,
pianterai un ulivo,
convinto ancora di vederlo fiorire".
Sogna, ragazzo sogna,
quando lei si volta, quando lei non torna,
quando il solo passo che fermava il cuore
non lo senti più.
Sogna, ragazzo, sogna,
passeranno i giorni, passerrà l'amore,
passeran le notti, finirà il dolore,
sarai sempre tu ...
Sogna, ragazzo sogna,
piccolo ragazzo nella mia memoria,
tante volte tanti dentro questa storia:
non vi conto più.
Sogna, ragazzo, sogna,
ti ho lasciato un foglio sulla scrivania,
manca solo un verso a quella poesia,
puoi finirla tu.

 

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