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© foto di Alberto Fornasari

Abbiamo letto con attenzione in questi giorni tra Pasqua, pasquetta e festa della Liberazione le parole di Pierpaolo Marino, ex direttore sportivo di Napoli e Udinese, che ha rilasciato una lunga intervista ai colleghi di Firenzeviola.it. Inutile nascondere che il focus centrale fosse il mercato con la Juventus protagonista di alcuni passaggi, in particolare ci vogliamo soffermare su un punto:"Anche in questo caso, avevo già detto che Gilardino può andare alla Juventus. In cambio la Fiorentina potrebbe scegliere Momo Sissoko come parziale contropartita tecnica". Che Gilardino sia un buon attaccante con ottimi numeri alle spalle è innegabile, saremmo disonesti e andremmo contro l'evidenza dei numeri, ma quel che ci chiediamo è a cosa serve un attaccante quando ad avere dannato bisogno sono altri reparti. Dati per scontati i riscatti di Matri e Quagliarella, che non sono inferiori al Gila, perchè dovrebbe essere preso un attaccante che non migliorerebbe la qualità offensiva a disposizione del futuro tecnico bianconero? Sappiamo bene che Pierpaolo Marino raramente sbaglia in tema di mercato e se si sbilancia così tanto vuol dire che in Corso Galileo Ferraris qualcosa bolle in pentola in questione, ma tutto questo sarebbe l'ennesima contraddizione di Beppe Marotta che ha cambiato almeno quattro volte versione sulle strategie della prossima campagna acquisti. Dai 4 top-players si è scesi a 2 per poi addirittura passare al concetto di Champions-vincolante per poi ricorreggere la mira e riparlare di 3 innesti qualitativi. Per top-players e innesti qualitativi noi riteniamo gente che faccia fare il salto di qualità, se deve arrivare un attaccante deve essere un elemento in grado di fare la differenza, un Carlos Tevez tanto per fare nomi e non un Alberto Gilardino che non ha nulla di più degli ottimi Matri e Quagliarella. Sarebbe un acquisto poco comprensibile e che striderebbe con i concetti che il direttore generale juventino ha espresso riguardo al miglioramento della rosa, in caso contrario vorrebbe dire che le concezioni di top-player che noi abbiamo rispetto a Marotta sarebbero diametralmente opposte.