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Informazione sportiva da cancellare...

Da calciopoli in poi abbiamo avuto modo di capire fino in fondo cosa significa essere vittime di un giornalismo che condiziona più che informare, ed è impossibile oggi non evidenziarne giornalmente i limiti.
Controinformazione che si rende sempre più necessaria per rispondere alla provocazione gratuita che lega il giornalismo sportivo ad un mondo di interessi non propriamente legato a principi di etica.
Si gioca con l’humus del tifoso, si sfrutta la passione facendola sconfinare nell’odio, si sceglie la vittima predestinata a cui dichiarare guerra ed a testa bassa si porta avanti la macchina del fango. Guerra dichiarata negli anni da alcune testate e dalla quasi totalità del mondo sportivo alla Juventus e ai suoi tifosi: un vero e proprio mondo di mala informazione, spesso legata ai soliti nomi ed alle solite testate, non più volte ad informare ma solo infamare.

Parliamo del calcio scommesse e parliamo di Antonio Conte, simbolo della juventinità ritrovata, autore della rinascita bianconera, che ha portato lo scudetto n. 30 in casa Juve.
Subdola l’informazione che la Gazzetta Dello Sport, attraverso le sue firme antijuventine, ha voluto accompagnare alle rivelazioni del pentito Carobbio. Dai titoloni alle analisi, il motivo di fondo è rimasto lo stesso: Conte colpevole di combine e da condannare.
Scrive il duo Galdi-Pelucchi su Novara-Siena: “Coppola, Ficagna, Mastronunzio, Terzi e Vitiello, i cinque giocatori convocati da Palazzi, negano tutto”, “Dunque, da questa parte del fronte il muro, per ora, appare stabile”.
Altra partita altro commento: “Se per Novara-Siena non si trova un giocatore disposto a confermare il teorema Carobbio, per AlbinoLeffe-Siena il discorso è diverso, e potrebbe «dettare la linea». In questo caso ci sono almeno due giocatori.....”. “Proprio queste dichiarazioni fornirebbero credibilità alla figura di Carobbio agli occhi di chi indaga” e concludendo con “Da quest’altra parte del fronte il muro Siena appare molto meno solido”. (Link all’articolo)
Conoscendo il modo di fare informazione della Gazzetta, non ci meravigliamo di leggere insinuazioni gratuite per arrivare a conclusioni altrettanto infamanti. Quello che ci preme evidenziare è come lavorano per indirizzare l’opinione del lettore. Non cercano di esporre i fatti per quelli che sono (un pentito smentito da tutti gli altri), ma vogliono esclusivamente trovare conferme alle parole di Carobbio e, dove non riescono, parlano di “muro” e danno valore solo temporale alle parole di chi scagiona il tecnico juventino: Conte viene scagionato, “per ora”.

Ma l’aspetto ancor più vergognoso arriva da un editoriale a firma di Ruggiero Palombo, che così conclude: “Tolleranza zero e pugno di ferro per tutti, con una doppia eccezione, relativa a quanti intenderanno patteggiare mostrandosi però collaborativi, e a quanti riusciranno a circoscrivere le loro responsabilità all’omessa denuncia. Su questo Conte, e tanti altri come lui, dovranno riflettere bene sul da farsi” . (Link all’articolo)
Un vero e proprio ammonimento in stile mafioso: il consiglio di riflettere, quasi invitando alla confessione per limitare le responsabilità dell’omessa denuncia, come l’Inquisizione Spagnola insegna.

Come vedete, il lettore non ha possibilità di formarsi un’idea diversa basata sui soli fatti: la Gazzetta continua ad emettere sentenze inappellabili, conducendo il tifoso verso il baratro di una cultura sportiva sempre più viscida.
Un modus operandi sempre più assodato ed orientato a salvaguardare gli interessi gazzettari. Interessi che portano a celebrare con un libro, che il lettore juventino deve pagare, proprio Antonio Conte, vittima predestinata della mala informazione della Gazzetta.
Mi raccomando, juventini: correte a comprarlo, così da finanziare chi negli anni non ha fatto altro che infangare le nostre vittorie, la nostra maglia e il nostro modo di essere tifosi!

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=2274