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La mission di Galdi e della Gazzetta...

Distruggere tutto quello che è autenticamente bianconero; è questa la missione affidata a Galdi dalla Gazzetta dello Sport.

Un compito espletato in modo esemplare e solare, senza lasciare nulla al caso. Lo ricordiamo come collaboratore dell’accusa per l’inchiesta napoletana su calciopoli; titolo di informatore conquistato sul campo in cambio di un abbuono per una multa. Senza dimenticare tutta una serie di inchieste parziali, sempre sostenute con documentazione accuratamente selezionata e proposta in modo da far apparire colpevole il bianconero: è questa la mission di Galdi e della Gazzetta.


L’ultimo esempio arriva oggi. L’inchiesta sul calcio scommesse è totale, ma la gazzetta trova necessario evidenziare solo quell’aspetto che va contro Antonio Conte. Non importa informare su uno scandalo che coinvolge tutto il calcio, la necessità evidente è quella di appoggiare e sostenere l’accusa al tecnico juventino.

Un’informazione imparziale, oltre alle amnesie di Coppola estrapolate dal solito interrogatorio piovuto dal cielo e finito sopra la scrivania di Galdi, metterebbe in evidenza anche le amnesie di Carobbio con le sue credibili accuse che ad ogni interrogatorio vengono aggiustate e riviste. Ma Galdi e la Gazzetta non ritengono importante fornire un’informazione corretta e completa, loro vogliono indirizzare e giudicare.
Questa evidenza ci permette di avere un'altra conferma: la giustizia sportiva ha continuo bisogno di far pervenire qualche spiffero alla stampa per sostenere delle accuse che altrimenti non reggerebbero nemmeno per un deferimento. E' un accanimento verso la Juventus!

“Cari nemici (e follower) della Gazza...è ridicolo pensare che la Gazza sia parte di complotti e oscure trame” scriveva Sebastiano Vernazza qualche tempo fa a cui ha fatto eco il 18 luglio il vicedirettore Zapelloni definendo i lettori che osavano criticare la loro linea editoriale, “ultrà di Moggi”.

La verità è che fin quando la società Juventus lo permetterà, la Gazzetta indisturbata potrà continuare questa linea antijuventina con il mastino Galdi pronto a sfornare i suoi capolavori di parte. In questo caso il silenzio non è stile.



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