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TORINO - Prima di rapinare Leonardo Bonucci pensateci bene. Il centrale della Juventus non si è sottomesso alle minacce di un balordo che all'uscita di un concessionario Ferrari ha tentato di derubare, brandendo una pistola, il giocatore bianconero. Il calciatore, insieme alla moglie e al figlio, ha preso subito l'iniziativa e subito dopo essere stato minacciato («Dammi l'orologio») ha prima tentato di placare la furia del malvivente e poi lo ha colto di sorpresa con un colpo al volto d'istinto. Il rapinatore, incassato il destro, si è rialzato ed è fuggito sulla moto lasciata accesa dal complice che lo aspettava con la refurtiva. Bonucci, non pago di essere riuscito a mettere in fuga il bandito, ha anche tentato di inseguirlo ma poi si è dovuto arrendere alla maggiore velocità del mezzo utilizzato dai ladri. Subito dopo il calciatore ha esposto regolare denuncia contro ignoti non riuscendo però a riconoscere il malvivente, pur a volto scoperto, se non per un accento "meridionale".