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Breve_Catalanotti saluta Giraudo

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di G. Fiorito

Tra una sentenza della Corte dei Conti che vorrebbe far risarcire la FIGC per 4 milioni di euro per i danni di immagine derivati da calciopoli e la causa intentata da De Santis a Moratti, riprende l'appello del processo breve di Giraudo.
Entrano le parti civili e la prima sorpresa viene dall'avvocato Catalanotti, sull'operato del quale faceva fede in tv anche Gazzoni Frascara nel tentativo di rifarsi dei danni della recente bancarotta fraudolenta. Invece il Brescia esordisce revocando limitatamente alla posizione di Giraudo la costituzione di parte civile ed esce dal processo.

Sono presenti Rocchi, Gabriele, Messina e Baglioni e in seguito all'ammissione dell'ascolto delle nuove telefonate viene autorizzato l'accesso di adeguata strumentazione.
Il Bologna calcio rinnova la richiesta fatta in primo grado di 55 milioni di euro, presentandosi accompagnato dalla Vittoria 2000, la società che deteneva il 100% delle azioni. Tre le partite per le quali il Bologna si costituisce: Bologna Juve, Chievo Fiorentina, Lecce Parma, per la motivazione di essere stato retrocesso a causa del salvataggio della Fiorentina. Nell'associazione a delinquere ognuno avrebbe avuto uno scopo. Bergamo e Pairetto volevano mantenere la posizione di designatori e non che si passasse al designatore unico, che fu poi Collina. Ciò sarebbe stato gradito a Moggi e Giraudo, mentre gli arbitri, per fare carriera e diventare internazionali, dovevano favorire la Juventus. In realtà vi sono diverse situazioni che dimostrano una certa stanchezza e una scarsissima convinzione di Bergamo a continuare a fare il designatore. Ricordiamo che nell'intercettazione del 7 marzo 2005 dice al giornalista Palombo che la successiva sarebbe stata l’ultima volta che i designatori sarebbero intervenuti sulla Gazzetta dello Sport per commentare l’operato degli arbitri, affermando che la sua preoccupazione non è giustificata dal timore di perdere “una poltrona che già è fredda”, ma è quella di garantire la credibilità della classe arbitrale e la regolarità del campionato.

Si torna a parlare di Lecce Parma in ottica salvezza della Fiorentina, ma per quella imputazione Moggi è stato assolto a Napoli. La difesa di Vittoria 2000 si rifà alla difesa del Bologna.
La Curatela Salernita e "La casa del consumatore" si riportano alle note scritte. Anche l'avvocato Milella per la FIGC deposita le note e plaude a una sentenza scritta bene, che coglie il motore dell'associazione nel rapporto che abbiamo già analizzato tra i componenti l'associazione, i designatori e gli arbitri, mantenendo il potere anche attraverso la stampa e la RAI. Recita wikipedia: "La posizione di quasi tutti i cronisti (che furono in contatto con Moggi, ndr) sotto il profilo penale fu archiviata nel 2007, anche se molti di loro furono sospesi per qualche tempo dall'Ordine dei giornalisti (erano accusati di farsi consigliare da Moggi cosa dire in tv o cosa scrivere sui loro giornali). L'unico ad essere indagato e processato per associazione a delinquere fu Ignazio Scardina, per altro poi assolto in primo grado dal tribunale di Napoli".
L'avvocato punta molto sulla formazione delle griglie, dando poca importanza all'accusa venuta a cadere a Napoli dei sorteggi truccati e indicando che il problema sarebbe a monte. Per il caso di Sampdoria Juventus sostiene che tutti gli arbitri fossero associati (in virtù del possesso di scheda svizzera), escluso Rosetti che però era di Torino e come tale non poteva essere sorteggiato (ricorderete la grigliata dell'intercettazione Facchetti Mazzei del 25/11/2004, precedente Inter Juventus del 28/11/2004 in cui Facchetti dice: "Ma si .. mettono … mettono .. mettono De Santis che ha già fatto la Juve domenica e non può … mettono Rosetti che è di Torino …", cercando di arrivare alla designazione di Collina per esclusione). Della distribuzione di schede agli arbitri è responsabile Moggi e non Giraudo.

Il difensore di Rocchi chiede che sia respinto l'appello del PM in quanto il suo assistito, al quale è contestato solo l'episodio che riguarda Chievo Lazio, si trovava a dirigere la sua terza partita ed era pertanto estraneo a logiche di appartenenze a gruppi di potere. Nelle telefonate addotte non ci sono contatti tra Rocchi e Mazzini, né Bergamo. La federazione non si è costituita contro di lui, che ha appena arbitrato Barcellona Celtic.

Anche la difesa di Messina, coinvolto per Lazio Parma, afferma non esservi contatto tra l'arbitro e i dirigenti. Nella sentenza di proscioglimento di Carraro si dice che l'interessamento del presidente della FIGC era di risolvere un problema della Lazio che si era lamentata di arbitraggi sfavorevoli. Secondo" La Stampa" Carraro cade sempre in piedi, altri no. In sede sportiva Messina è stato assolto già da Ruperto, è tornato ad arbitrare e oggi è designatore per la serie B e osservatore UEFA. L'avvocato ne ha pure per Gazzoni Frascara, dicendo che vorrebbe rifarsi dell'ammanco di 35 milioni di euro per un procedimento penale di bancarotta con questo processo.

Il difensore di Foschetti nega che il suo assistito abbia delle responsabilità per Juventus Udinese del febbraio 2005. Bergamo e la Fazi (assolta al processo di Napoli) non fanno il suo nome. Bergamo anzi avrebbe detto a Moggi che gli avrebbe mandato due assistenti diversi da quelli richiesti. Foschetti viene solo nominato nella telefonata. La partita è vinta per 2 a 0 dalla Juventus e ci sono due fuorigioco a svantaggio dell'Udinese. L'arbitro era Rodomonti e i due casi riguardano Gemignani che era l'altro assistente. Sia Rodomonti che Gemignani sono stati assolti a Napoli. Inoltre tutti i colleghi di Foschetti entrati con lui alla CAN nella stagione 1999/2000 sono diventati internazionali ma non lui, che ha pure ha arbitrato per 8 anni.

Pregnante come al solito la difesa di Gallinelli. Stavolta per Baglioni. Si ascolta in aula l'intercettazione Bergamo Baglioni del 18/04/2005. L'avvocato dice anzitutto che il reato di frode sportiva è a consumazione anticipata, non è quindi necessaria la realizzazione, ma "solo dove c’è la prova certa dell’accordo intercorso tra un soggetto estraneo e uno coinvolto nella manifestazione c’è la realizzazione del reato. Quando non sia dimostrato l’accordo, non può essere la condotta in campo che può rilevare ai fini della commissione". Perciò aggiunge, oltre a rilevare che sono stati allegati a capi di imputazione tabellini sportivi e addirittura richiami a siti di squadre avversarie alla Juventus quali la Lazio: "Qui è stata fatta un’altra cosa ancora più grave, sono state scelte alcune partite a seconda di quelli che erano i protagonisti. Gli errori fatti in una gara arbitrata da Collina, ad esempio, sono stati scartati perche Collina è considerato al di sopra delle parti... In una telefonata tra Meani e Collina si parla mezz'ora per concordare un incontro nel ristorante di Meani a Lodi e Collina convalida quella segnalazione di Baglioni. Perché Baglioni è associato e Collina è considerato super partes?". Ce lo stiamo chiedendo da oltre 6 anni.
La difesa di Griselli si basa sul fatto di essere stato nominato in alcune telefonate tra le quali una in cui De Santis, giudicato "strafottente e tronfio", dice a Bergamo di stare tranquillo perché ha parlato ad Alessandro in un certo modo.

La difesa di Gabriele rileva non esservi nulla di nuovo nella correlazione tra appello e sentenza. Nell'accusa si legge che l'analisi del traffico relativo all'utenza ha consentito di individuare con un certo grado di probabilità il verosimile utilizzatore dell'utenza in Gabriele. A rigore si tratterebbe di insufficienza di prove, ma siccome nei processi di calciopoli sembra non bastare mai, la difesa ha dimostrato che nei pressi di Frosinone si trovava Fabrizio D'Agostino, tesserato della CAN che avrebbe potuto essere in possesso di scheda fornita da Moggi, mai indagato. Gabriele era sospeso a causa del calcioscommesse e non arbitrava. La Fazi (ripetiamo che è stata assolta a Napoli, a rimarcare quanto è difficile svincolare i processi di calciopoli da un modo superato di leggere i fatti) chiamò sua moglie affinché Gabriele portasse con sé il cellulare mentre svolgeva le mansioni di quarto uomo in Roma Juve. Lo ha consegnato agli inquirenti, vi era riportato il messaggio con cui Bergamo su scheda Vodafone e non sim, che non ha mai avuto, gli intimava attenzione, poiché il gol convalidato alla Juve (non alla Roma) era in fuorigioco.
Lo stesso Narducci archiviò il filone del calcioscommesse e scrisse che non vi erano elementi sufficienti contro Gabriele.

Ricordiamo che l'accusa ha giocato al rialzo di un anno ai danni di Antonio Giraudo, chiedendo 4 e non più 3 (come in primo grado) anni di reclusione e 30.000 euro di multa. L'ex AD della Juventus non sarebbe un semplice partecipe, ma uno dei promotori dell'associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva. La prossima udienza del breve si terrà giorno 8 novembre prossimo. Calciopoli continua...