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Conte dai poteri soprannaturali!

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di F. Tafarella

Omnia munda mundis

Leggendo le dichiarazioni rese a verbale da Antonio Conte nel processo di Bari si è capito perché in questi giorni tanta prudenza sia aleggiata anche in quelle testate giornalistiche che, oltre ad anticipare i giudizi, riescono pure a fare giurisprudenza (notare che il file del verbale già da qualche giorno è difficile da trovare in rete).

Il procuratore capo che coordina le indagini non ci ha messo molto a capire che Conte delle combine non ne sapeva nulla; il suo interrogatorio - complimenti e saluti compresi - si chiude in dieci minuti.
Dagli atti è pacifico, per ammissione di tutti gli indagati (soprattutto di quelli che hanno confessato di avere preso i soldi), che Conte con le vendite delle partite non ha nulla a che spartire; erano accordi tra i giocatori (con una possibile regia esterna secondo l'accusa).
L'anello debole della catena in questi casi mi pare proprio l'allenatore; per perdere una partita combinata dai giocatori non è necessario il suo consenso e si risparmia pure una quota (oltre a limitare i rischi di fughe di notizie di fatti non particolarmente edificanti).

Per la procura rimaneva da capire se Conte avesse sospettato delle frodi oppure no, potendo essere, in caso positivo, una fonte importante di riscontri.
I Pm hanno chiesto come funzioni lo spogliatoio e Conte lo ha spiegato; tra lui e i giocatori non si crea alcuna complicità, si mantengono le distanze per garantire il rispetto dei ruoli.
A questo punto, per la giustizia sportiva rimane da vedere se potrà essere contestata l’omessa denuncia sulla base del principio – coniato apposta per l’allenatore salentino - del “non poteva non sapere”.

Leggendo il verbale dove sono richiamate le balbuzienti dichiarazioni di un paio di giocatori sul punto, mi pare che, a tutto concedere, si possa ritenere che Conte su Salernitana Bari avesse capito che la squadra non si sarebbe impegnata, vista l’aria di festa che tirava e il legame tra le due tifoserie (e in questo caso cosa doveva denunciare?); che avesse pure capito che il Bari avrebbe perso per soldi è fantascienza.
Ciò non toglie che i diffamatori di professione avranno da ridire, ritenendo impensabile che un allenatore della statura di Conte - direi meglio, dai poteri soprannaturali - non si rendesse conto delle frodi consumate dai giocatori sotto (o forse dietro) i suoi occhi.
Ma come dice il procuratore Laudati, quando uno è bravo le cose le capisce subito, prima degli altri.

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=2744