Post n°7426 pubblicato il
25 Febbraio 2014 da
nadir63l
glmdj
di G. Fiorito
Spesso la storia personale di un artista è fatta di occasioni mancate. E’ il caso di Manu PHL e del suo rap dal promettente titolo ruffiano: “Contro la Juve” (In questo sottoprodotto della cultura rap, che invece è una cosa seria e rappresenta sia sotto il profilo musicale che sociale l’apice di un’evoluzione artistica mondiale, Manu si prende l’oscar della banalità.
Ascoltate anzitutto la musica. Svuotata, moscia, un arrangiamento meno che scolastico, che fa impallidire di vergogna la sintesi perfetta tra le mescolanze dei generi musicali fratelli generatisi in America dal reggae al soul, al boogie woogie e l’iniezione di stratosferica energia del ritmo assoluto ottenuta attraverso l’uso dei mezzi elettronici. Il rap è figlio della cultura hip hop e nasce lì dove l’emarginazione dei gruppi sociali afroamericani e portoricani ha conosciuto scontri efferati tra gang rivali nel cuore della metropoli del sogno americano.
Manu PHL è figlio della depauperizzazione del fenomeno rap, che pure ha incontrato straordinari adattamenti dovunque nel mondo, dai Paesi Bassi alla Corea del Sud, alla Cina, fondendo le sue istanze ritmiche e blues alla tempra di artisti eccezionali. Il rap “Contro la Juve” ha la pretesa di fare non solo calcio, ma di indicare la Juve a esempio del sistema, un po’ come aveva fatto De Sanctis, angustiato dalla sconfitta tutta personale di una Roma grande ma non abbastanza per sconfiggere l’idra bianconera. La Juventus e le sue vittorie dopo calciopoli sono lette come la restaurazione di un potere che avrebbe prevaricato su tutti gli altri, facilmente riconducibile agli Agnelli e alla FIAT.
Dispiace che John Elkann, con le sue dichiarazioni sui “bamboccioni” italici ci abbia messo del suo. Però la verità è quella che Buffon non ha avuto remore a confessare: la Juventus, come la FIAT, è stata troppe volte l’alibi dei perdenti in questo paese che non riesce a fare i conti con le sue occasioni perse.
Le polemiche post derby, relegate al rigore non concesso al Toro e troppo “da sintetizzare” nel vortice televisivo che frantuma e demonizza ciò che vuole, evitando di dare spazio alle ragioni della trattenuta in area su Llorente, la dicono tutta sulle mistificazioni dell’informazione. Manu PHL allo stesso modo guarda solo al potere più facile da attaccare, diventando egli stesso parte del sistema, senza porre minimamente attenzione, ma anzi rendendosi complice del calcio marcio prodotto in questi anni non a Torino, ma a Roma e Milano.
Il suo lavoro, che si annulla nelle istanze di denuncia sociale, assume le caratteristiche di una canzonetta costruita a tavolino secondo il più schietto schema commerciale: ricavarne un pugno di euro. Perciò è destinato tutt’al più a trasformarsi nell’ennesimo coretto antijuve da curva.
Per di più offre il fianco, come si usa nelle diatribe tra rapper, al nostro rap rancoroso, al quale non ci sottraiamo affatto, sperando di coinvolgervi nel gioco. Così che ciascuno di voi, se se la sente, ci prenda gusto, quanto giusto, aggiungendo una strofa, in risposta, per l’impertinente.
Amico, ti dico una cosa
Sono una juventina rancorosa
Credevo fossi un tipo originale
E invece tu fai l’eco al giornale
Sei diventato troppo commerciale
Bestiale
Leggi solo la Gazzetta rosa
Poi credi di sapere ogni cosa
Stai attento
Sull’argomento sono troppo litigiosa
Mi fai scoppiare come una gazzosa
Tremendo
Che stai facendo?
Credevo che facessi il rap
Invece ti fai prendere dal trip
Finisce che si arrabbia pure il Trap
Contento?
Che sento! Musica di strada
Comunque vada
Sta fuori dal sistema
Blasfema
Afroamericani, Portoricani
Consolazione e ribellione
Ritmo, rabbia dentro una canzone
Reggae, Hip hop, funk, soul, boogie woogie
Che tradizione!
Invece tu la ola la fai pure a Mamma Rai
Che te ne fai?
Sei solo un tifoso
Non vedi oltre il tuo naso
Sfigato
T’hanno imbrogliato!
Per 15 anni dove sei stato?
Quello che dici è tutto sbagliato
Obsoleto, errato, inventato,
Ci sei cascato
Quando gioca la Juve è una truffa?
T’inganni, è la solita fuffa
Nel giubileo i Laziali per esempio
Ascolta, questo è uno scempio
Quasi del tutto ignorato
Ancelotti hanno affogato
Ti stava bene. Te ne fregavi.
Non ne parlavi. Non ci rappavi.
La Roma dei Sensi invece
Ora te lo spiego cosa fece
Rolex, false fidejussioni
Regole accomodate e ribaltoni
Scendeva in campo pure Nakatà
Che a rigore non poteva giocà.
Dell’Inter però mai s’è lamentata
Anche se Moratti l’ha proprio gabbata
Ma der sistema a nessuno gliene importa
Se i cinque in fuorigioco sulla porta
Sono interisti
Tristi, poveri cristi
Cartonati a vita
Senza una storia vera tra le dita
Per i bianconeri partecipare non è tutto
A loro piace vincere di brutto
Invece quelli di Zanetti il cinque maggio
Non ci hanno manco avuto il coraggio
Piangendo alla Juve gliel’hanno promesso
Che finiva tutto in un processo
Fesso
Tu sei felice lo stesso
Oggi dici che è colpa di Moggi
Vergogna, che rogna
Cose da topi di fogna
Tu queste cose non le sai?
Che fai?
La tua memoria è sempre troppo corta.
Che me ne importa.
Sto accorta.
Nella mia squadra giocano campioni
Non vinco con le intercettazioni
Di passaporti e bilanci non ho falsificazioni
E soprattutto senza prescrizioni
Perché potete dire che è banale
Invece il mondiale
L’ho vinto con la Juve e con la nazionale
E voi niente
Perdente…
Mattrel Corradi Garzena Emoli Ferrario Colombo Nicolé Boniperti Charles Sivori Stacchini
Zoff Gentile Cabrini Furino Brio Scirea Bettega Tardelli Rossi Platini Boniek
Buffon Montero Birindelli Tudor Thuram Davids Tacchinardi Nedved Zambrotta Del Piero Trezeguet
Buffon Barzagli Bonucci Chiellini Vidal Pogba Lichsteiner Pirlo Asamoah Tevez Llorente
Questo è il mio rap.
Inviato da: diletta.castelli
il 11/10/2016 alle 17:05
Inviato da: dimariamonicaa
il 08/04/2016 alle 21:04
Inviato da: aldo.giornoa64
il 20/12/2015 alle 22:00
Inviato da: aldo.giornoa64
il 13/12/2015 alle 23:54
Inviato da: aldo.giornoa64
il 08/12/2015 alle 23:14