juveland

Sarà anche una piccola Champions League, ma in fatto di premi l’Europa League deve cre­scere ancora. E molto. L’Uefa ha pubblicato ieri sulla sua rivista mensile «Uefa Direct» la distribu­zione dei premi ai club che hanno partecipato al secondo torneo conti­nentale. Ebbene, in confronto a quelli della « sorella maggiore » le differenze sono abissali. E per le tre/quattro squadre italiane iscritte sono arrivate solamente «briciole».

TORNEO «POVERO» - Se infatti si con­sidera l’assegno di due milioni 172 mila 142 euro che la Federcalcio continentale spedirà alla Roma, ci si rende subito conto come l’Europa League sia ancora povera e che quindi l’«appeal» non sia così irre­sistibile. La Lazio ha incassato un premio di 1.866.977 euro e il Genoa 1.639.977 euro. Alla Juventus, «re­trocessa » dalla Champions dopo la fase a gruppi ed entrata in gara a partire dai sedicesimi, andranno 795.950 euro. La società che ha avu­to il premio più alto è stato stato il Fulham (finalista ad Amburgo) con 10.010.114 euro.

CALCOLO - I 2.172.142 euro della Ro­ma sono venuti fuori così: 600 mila come premio di partecipazione alla fase a gruppi, 300 mila per le sei ga­re della fase a gruppi ( 50 mila a partita), 540 mila per i risultati ot­tenuti nella fase a gruppi (120 mila per la vittoria, 60 mila per il pareg­gio), 180 mila per la qualificazione ai sedicesimi. A questi vanno ag­giunti i 552.142 euro provenienti dal «Market Pool», cioè la percen­tuale dei 54 milioni di euro totali, spettante ai giallorossi, per i diritti tv. Se si pensa che senza essere an­cora scesa in campo nella Cham­pions 2010-11, alla Roma entreran­no nella casse 7.100.000 euro si ca­pisce subito il «gap» economico che divide ancora le due competizioni.