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E' il giorno della presentazione ufficiale di Alberto Aquilani. il neo centrocampista della Juventus ha incontrato i giornalisti nella sala stampa del Media Center di Vinovo, alla presenza del direttore generale bianconero Beppe Marotta.
Ecco la conferenza stampa integrale, trascritta da TuttoJuve.com:

"Buongiorno a tutti. Sono molto soddisfatto di questa nuova soluzione. E' un passaggio importante della mia carriera. E' un anno forse decisivo per la mia carriera".

Un anno decisivo nella tua carriera, ma toccando ferro. Parliamo subito del problema che hai avuto: negli ultimi anni forse non sei stato tanto in salute. E' questa la tua preoccupazione principale?
"Gli infortuni fanno parte del gioco del calcio, chi più chi meno, tutti i calciatori hanno avuto degli infortuni. Sicuramente questi infortuni hanno un po rallentato la mia crescita professionale, perchè ne ho avuto più di uno e soprattutto ho avuto qualche infortunio un po' troppo complicato. La cosa fondamentale è che adesso sto bene. Benissimo. Ho fatto delle visite normalissime, come fanno tutti i calciatori. Visite un po' più lunghe, più particolari, ma ho fatto delle viste normalissime. Sono sano e pronto per questa nuova avventura".

A Roma pare che non l'abbiamo presa tanto bene. Sai perfettamente qual'è l'ambiente. Te la senti di dire qualcosa ai tuoi ex tifosi? Come ci si sente, dopo essere cresciuti in un ambiente non troppo amico della Juventus?
"Lasciare la Roma è stata una scelta difficile, non sto qui a dire di no e non sto qui a rinnegare il mio passato. Tutti conoscono il mio passato e quindi è giusto così. Però fa parte del mio passato. L'altro anno io sono stato venduto dalla Roma per una cifra molto importante e ho anche aiutato la società a risolvere alcuni problemi. Quindi, adesso è una nuova sfida. Ripeto, quello fa parte del mio passato. Sono andato in Inghilterra, una sfida molto positiva dal mio punto di vista. Si è aperta questa finestra ed è come se fosse passato un treno. Io l'ho preso con un piede e adesso devo cercare di metterci anche l'altro. E' ovvio che c'è rivalità tra le due società, tra le due tifoserie, però io sono un professionista e questo è un passaggio determinante per la mia professione e per la mia carriera. Penso sia questa la base di tutto. La Juventus mi ha dato questa opportunità. E' uno dei club importanti del mondo, perchè quando ero in Inghilterra la Juventus era conosciuta come la squadra più importante d'Italia. Quindi è un'opportunità per la mia carriera troppo importante".


Il tuo ritorno in Italia serve anche in chiave Nazionale? Per non farti dimenticare da Prandelli. E visto che parliamo del Liverpool volevo chiederti se hai sponsorizzato il tuo ex compagno Kyrgiakos, dato che la Juventus sta cercando un difensore centrale.
"Tutti calciatori italiani pensano a giocare nella Nazionale italiana. Quindi è ovvio che è un mio obiettivo. Bisogna fare passo dopo passo, dunque il mio obiettivo adesso è quello di rimettermi in gioco con la Juventus, di cercare di giocare il più possibile. Poi qui è ovvio che ho più visibilità rispetto a quello che avevo in Inghilterra. Sicuramente la Nazionale è un mio obiettivo. Sarebbe un ritorno, un gruppo nuovo, un allenatore che conosco bene, quindi sì,  ci punto.  Kyrgiakos è un mio amico e non nascondo che lui mi chiedeva della Juventus, come tanti, perchè giocare nella Juventus non è da tutti. Però non so niente a riguardo, quindi penso che ne saprà più il direttore".

Che idea ti sei fatto di questa Juventus?
"Questa Juventus penso abbia tanta voglia di far bene. E' un gruppo di ragazzi giovani che sono qui per fare benissimo, per fare il meglio per questa società. E' una struttura nuova, un allenatore nuovo, un direttore nuovo, quindi penso ci sia tanto entusiasmo per fare bene. Penso che non sia giusto parlare di scudetto o parlare troppo, perchè comunque è un gruppo nuovo, che deve avere un po' di tempo. Però sicuramente ci sono le basi per fare molto bene".

Che serie A ti aspetti? Con l'Inter sempre più forte di tutte le altre?
"Penso che l'Inter abbia qualcosa in più delle altre. Oltre ad avere grandissimi calciatori, ha anche un gruppo che gioca da tanti anni insieme e questo non è da sottovalutare. Quindi penso sia la favorita numero uno. E' ovvio che la Juventus, come penso Roma e Milan, stanno dietro ma pronte ad avvicinarsi il più possibile".

Hai già pensato a quale sarà il tuo ruolo e se puoi giocare in coppia con Marchisio? Hai parlato con Delneri?
"Sì, ho parlato col mister e mi ha detto che siamo quattro centrocampisti, ognuno con qualità diverse. Io penso di poter giocare con Marchisio tranquillamente, perchè comunque non siamo due giocatori uguali. Quindi penso che non ci sarebbe alcun problema. Basta fare quello che ci chiede il mister, di abbinare la fase offensiva a quella difensiva, in maniera tatticamente giusta".

Come stai fisicamente? Sei in grado di giocare subito?
"Sì, io sto bene, sono a disposizione dell'allenatore.

Dovevi già arrivare alla Juve nel 2008. Ti avevano sponsorizzato anche Buffon e Del Piero. Poi non se ne fece nulla.
"Forse era una cosa più giornalistica. C'era qualcosa, ma niente di concreto, come questa volta".

La Juve ha pescato il Manchester City nel gruppo A dell'Europa League. Cosa ne pensi?
"Che ti posso dire...è una grandissima squadra. Ha fatto degli acquisti importanti e quindi è sicuramente un avversario temibile. Io ho giocato nel calcio inglese e ti posso dire che lì le squadre sono più o meno tutte toste. Però noi siamo la Juventus e dobbiamo andare lì a testa alta per cercare di vincere anche in trasferta".

Sei qui per restare o l'idea di tornare in Inghilterra di attira ancora? Visto che è stata un'esperienza  a metà...
"Guarda, ci tengo a precisare anche questa cosa: per me è stata un'esperienza molto positiva. A parte la poca continuità sul campo. Io sono andato lì infortunato, un infortunio molto serio. A Roma c'era qualche dubbio sul mio stato. Sono guarito, ho avuto la fortuna di giocare un campionato bellissimo. Adesso sono qui e il mio obiettivo è di rimanere qui. Ovvio che il mio cartellino è del Liverpool, che è una società altrettanto importante, ma ripeto, il mio obiettivo è quello di rimanere qui". 

Aquilani ha preso la maglia numero 14. E' una scelta casuale?
"E' la data di nascita di mio padre. Però c'era ben poco da scegliere(Redazione TuttoJuve