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Incomprensioni....

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di Edgar 74

Nella vita i rapporti umani sono merce preziosa, soprattutto quelli fra parenti e amici. Viviamo in una società che ha fatto della velocità il proprio credo: velocità nei trasporti; velocità nello scambio di merci; velocità nelle comunicazioni.

Stranamente, però, in questa società col piede sempre schiacciato sull'acceleratore, facciamo fatica a risolvere altrettanto velocemente situazioni di incomprensione che si creano normalmente fra individui che abitano, lavorano, mangiano insieme.

Insomma: facciamo fatica a capirci, nonostante gli scambi epistolari avvengano in un decimo di secondo fra Sidney e New York. Sarà che tutta questa velocità ci porta a non ragionare con la dovuta calma? Oppure esistono situazioni tali per cui le comunicazioni, veloci o non veloci, a nulla servono se non a peggiorare le cose?

Vediamo alcuni casi pallonari e ognuno di voi ne tragga, se vi va, le conclusioni.

Ibra vs. J. Zanetti

Alla notizia che lo svedese aveva firmato per il Milan, il capitano dalla pelle del viso più liscia di quella della Schiffer a vent'anni, ha bofonchiato che conoscendolo, lo svedese, c'era da aspettarsi una cosa del genere. Lo svedese gli ha risposto sventolandogli il palmares onesto sotto il naso: "prima che arrivassi io non vincevate nulla". Chi ha ragione? Ibra, che nel sottolineare che prima di lui non vincevano nulla, di fatto considera lo scudetto di cartone '06 come tale: cioè di cartone; oppure pelle di pesca, che si stupisce e constata amaramente che le bandiere, come lui è, non ci sono più?

Ancora Ibra, ma vs. Sacchi

Ibra, quasi mai determinante in Europa, all'esordio col Milan in Champions' che fa? Sfodera una doppietta contro i seppur modesti francesi dell'Auxerre: ne avrà fatte due in carriera di doppiette europee, lo svedese; e il filosofo del 4-4-2 e dell'umiltè che gli dice, invece di fargli i complimenti? Caro Ibra, hai segnato perchè c'hai due canoe al posto dei piedi. Risposta piccata: "Tu parli sempre troppo, se non ti piaccio (come gioco...) non guardarmi". E ancora Sacchi: "Devi imparare l'educassione" Chi ha ragione? Sacchi che commenta in maniera per lo meno irridente le prestazioni di Ibra, o lo svedese a rispondergli di non preoccuparsi alla sua persona? Ma più che altro: chi dei due è il vero maleducato?

Leonardo vs. il Milan

Si sa: ogni storia d'amore che va in frantumi lascia almeno uno dei due con tanto rancore, a volte malcelato, più spesso evidente e, nel caso di personaggi pubblici, con dichiarazioni a mezzo stampa. Ecco che Leonardo, fresco di trombatura dalla panchina rossonera, inizia a flirtare con l'Inter; "Pensavo che il Milan fosse per l'eternità"... "Io all'Inter? Mai dire mai..." "Con Moratti ho sempre avuto incontri affettuosi e disinteressati". Chi ha ragione? il novello 007 delle panchine col suo "mai dire mai", o il Milan, che rinsavito dalla sindrome di Guardiola ha preferito dare la panchina ad un allenatore giovane e preparato piuttosto che a colui che fino a due anni fa aveva la mansione fondamentale di andare a prendere Ronaldinho (e Pato prima di lui...) all'aereoporto? Ma soprattutto: che vuol dire "disinteressati"?

Totti vs. Ranieri

La Roma, al suo primo mercoledì di coppa, perde 2-0 in casa dei vice campioni d'Europa, il Bayern. Partita imbarazzante, al termine della quale il capitano giallorosso, vero mito intoccabile della romanità, sbotta dicendo che col catenaccio non si vince. Gli replica Ranieri, dicendo che la Roma è forte, che l'anno scorso ha fatto sognare i suoi tifosi e che anche Totti è un tifoso e come tale si esprime, ma sempre in buona fede. Chi ha ragione? Totti che già rimembra Spalletti ed il suo gioco spumeggiante o Ranieri, che dovrebbe ricordare al pupone come abbia vinto uno scudetto giocando con un 5-3-2 camuffato da 3-4-1-2, che comunque non sarebbe neppure quello uno schema super offensivo?

Chi ha ragione? Ma soprattutto: possibile che ci rompano l'anima con le stesse ovvietà da una vita? E se alla fine la ragione ce la prendessimo noi e li lasciassimo cianciare delle loro stupidaggini senza che la qual cosa ci toccasse minimamente? Come dire: Ma chi se ne frega!

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